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Red 169 di Carnil commento di gparrac |
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Alberto Nencioni ha scritto: | Sangue sui denti? che impressione ... |
Io veramente ho pensato ad un alieno, stile "visitors" per intenderci.
Inqietante, a mio avviso.
Cosa dirti? In linea di massima la fantasia è un pregio ... ma qui  |
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Red 169 di Carnil commento di Carnil |
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Alberto Nencioni ha scritto: | Sangue sui denti? che impressione.....
Alberto |
Un po' sadica come interpretazione.  |
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Red 169 di Carnil commento di Josi82 |
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bella idea,l'unica cosa che nn mi piace è il naso schiacciato di lei |
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Ritmo in cucina di Carnil commento di cini |
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secondo me no impeccabile tecnicamente,anzi,come ti hanno gia detto ci sono diverse pecche..buona l'idea di rappresentare il ritmo,poteva esser sfruttata meglio..  |
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Ritmo in cucina di Carnil commento di gipint |
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Scusa la franchezza, Carnil, ma penso che il secondo posto per questa foto sia esagerato. Concordo con chi ha già detto sulla presenza di troppi elementi, che rendono lo scatto confusionario; ma capisco che l'intento era di farne capire il contesto ("montare" la maionese) per cui in parte lo condivido. Forse poteva essere usato uno sfondo più omogeneo, pur mantenendo tutti gli ingredienti sul tavolo.
Aldilà di questo, comunque trovo altre pecche che, anche a una dilettante come me, balzano agli occhi: ad es. la luce da interni (un lampadario?) e la flashata sui recipienti di vetro.
Queste ovviamente sono e restano solo mie opinioni, spero tu non me ne voglia.
Gi |
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Ritmo in cucina di Carnil commento di Carnil |
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Nelle foto che realizzo cerco sempre di distrarre l'ipotetico spettatore dal soggetto principale. La foto deve essere scoperta nel tempo, l'idea di percepire particolari sino a quel momento non notati mi stimola molto.
In questa foto il contrasto tra lo sfondo e i vari componenti è evidente e reso ancora più forti con la predominanza di due colori complementari.
Tutto questo per dire che condivido le vostre precisazioni e sulla base di queste che ho realizzato lo scatto.  |
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Ritmo in cucina di Carnil commento di Piotre |
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flavietto ha scritto: | mmhmm
non mi convince... l'idea ci sta' tutta, ottima, ma ci vedo:
1) troppo giallo e non uniforme (quindi un po' confuzionario)
2) uno sfondo che distrae troppo dal centro di interesse (la frusta)
Ovviamente sempre IMHO!
Ciao! |
Quoto
Piotre |
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Ritmo in cucina di Carnil commento di flavietto |
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mmhmm
non mi convince... l'idea ci sta' tutta, ottima, ma ci vedo:
1) troppo giallo e non uniforme (quindi un po' confuzionario)
2) uno sfondo che distrae troppo dal centro di interesse (la frusta)
Ovviamente sempre IMHO!
Ciao! |
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Natura e arte di Carnil commento di Carnil |
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Beh, che dire, un grazie di cuore a Lorenza, che con il suo commendo ha saputo dare un tocco di poesia al piccione. Lo inserirò come nota in calce alla stampa.
Ottima spiegazione, ora ho capito meglio l'essenza e la natura di questa mia foto.
Roiter, ebbene si, il soggetto è una fontana/monumento, almeno lo era....
Si trova a Torino, in una piazza famosa per il notissimo mercato. Nella foto che allego si svela nella sua interezza:
Purtroppo la manutenzione alla fontana è inesistente, da qui lo sporco e l'aria degradata che traspare nell'immagine, come dice bene Roiter, sembra più una catasta di vetro abbandonato.
Per quanto riguarda la realizzazione tecnica ho cercato di dare il più possibile una corretta esposizione, resa difficile dal bel sole che si rifletteva sulle lastre di vetro. Difatti il dorso del piccione, come dice Teo76, è leggermente sovraesposto. Per il resto, il contrasto e i colori mi sembrano buoni. Un altro accorgimento tecnico che ho cercato di dare alla foto, è la posizione laterale del piccione, pur mantenendo però la centralità della foto sfruttando la linea verticale data dall'angolatura delle lastre di vetro.
L'estrema difficoltà però l'ho avuta nel cercare di convincere il piccione ad assumere una posizione da modello. Provate voi a parlare ad un piccione con la confuzione che regna nel mercato di sabato mattina...  |
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Natura e arte di Carnil commento di roiter |
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E' una fontana?
... e io che pensavo che fosse la catasta degli scarti di un vetraio  |
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Natura e arte di Carnil commento di LorenzaF |
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questa foto mi è piaciuta moltissimo e le ho dato 10; mi è piaciuto l'andamento orizzontale degli strati di vetro, che mi danno il senso di stratificazione, e la ripresa dal basso, che mi dà il senso fisico della presenza della materia stratificata, del pesare degli strati uno sull'altro;
ma, soprattutto, l'attinenza (che travalica la semplice occasione del contest e rende questa foto bella da guardare in senso generale) tra il piccione (creatura aerea, di colore grigioverde come le lastre) ed il vetro sporco, che mi evoca l'idea di un uccello, non tanto bello e un po' sporco come solo delle bestie che hanno per habitat le città possono essere (oltre agli esseri umani, s'intende), che se ne va per un'aria di vetro (questo è Montale), secca e sabbiosa, com'è l'aria delle città inquinate
e poi c'è la citazione, volontaria o involontaria non importa, a "Pila di lastre di vetro" di Willi Otto Zielke (1929)
quanto poi alle notazioni che fa Teo76, io francamente sul mio monitor la vedo con colori pieni e buon contrasto, e non vedo bruciature sulle ali, purtroppo è il solito problema della taratura dei monitor
salvo cose macroscopiche, non ha gran senso giudicare la qualità di una foto su una versione rimpicciolita e compressa per il web vista su un monitor lcd; io ho anche smesso di diventare matta ad aggiustarle millimetricamente per il web, che tanto la guardi in cento monitor e la vedrai cento volte diversa, e le aggiusto solo per la stampa; piuttosto bisogna vedere se c'è un senso, nella foto, o no |
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Natura e arte di Carnil commento di Teo76 |
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Senza dubbio gli strati ci sono, ma trovo che la realizzazione avrebbe potuto essere più curata: poco contrato con conseguenti colori un po' smortarelli, il dorso del piccione lo vedo al limite della bruciatura.
Prova a giocare un po' con le curve per aumentare il contrasto e alza un minimo la saturazione vedrai come migliora
Peccato che quel vetro sia così zozzo, ma di queto tu non ne hai colpa, ovviamente.
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