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Streetratto di Marco Petrino commento di Marco Petrino |
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Grazie Mario. E' un ritratto rubato, in un luogo pubblico (un parco di Torino, per la precisione) in un pomeriggio di luglio. E' un genere di ritratto che io definisco "streetratto" perché realizzato con le caratteristiche della street, senza preparazione, senza partecipazione da parte del soggetto inconsapevole.
Ahi ahi, Silvano. Hai perso. Il riflesso neglio occhiali è casuale, non l'ho cercato. sarebbe stato impossibile. Quando ho visto il soggetto ho avuto appena il tempo di inquadrare e scattare, poi ha cambiato espressione e posizione. Grazie di cuore anche a te!
Ciao!  |
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Torino, 12-01-14 di Marco Petrino commento di Marco Petrino |
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Grazie Essedi!
Bella interpretazione, Silvano!
E' proprio la loro espressività, quasi fossero impegnate in un dialogo, che mi ha colpito. La presenza dell'umano ha fatto il resto. Grazie Federico!
Ciao!  |
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Viaggio intorno a un monumento di Marco Petrino commento di Marco Petrino |
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Grazie @Nicola. Una foto d'insieme? Non la ritengo necessaria. Il mio intento non è quello di rappresentare il monumento nella sua totalità, ma scovare angoli e punti di vista che lo rendano interessante. Comunque capisco che chi non lo conosce possa avere la curiosità di vederlo intero, inserito nel suo contesto. Per questo allego qui sotto una foto d'insieme che ho scovato sul web. Non è una foto mia e non posso citare l'autore poiché non è indicato nel sito da cui l'ho scaricata.
Sisto, le foto pubblicate in questo portfolio sono state realizzate dal gennaio 2007 al dicembre 2012. Ogni volta che passo di lì ci giro intorno e provo a ricavarne un punto di vista diverso. Va da sè che ogni tanto "mi scappa" una street . Così, come hai giustamente notato tu, il protagonista diventa comprimario.
Silvano ...che dire... ti ringrazio, ma non essere invidioso, se il mio bancoenero è soddisfacente è anche merito tuo. Vorrei consigliare a tutti coloro che frequentano il forum di leggere attentamente i tuoi interventi. Io l'ho fatto appena sei comparso nel forum, quando avevo iniziato da poco a cimentarmi con il digitale, e continuo a farlo. C'è sempre qualcosa di nuovo da imparare
Grazie Vittorio! Ho compreso pienamente ciò che intendi e sono d'accordo con te. Sarebbe stato sufficiente suddividere il portfolio in due parti. La prima in cui il monumento è protagonista, come mi ha fatto notare Sisto nel suo intervento, la seconda in cui è elemento comprimario in una scena street.
oONorikoOo, grazie mille. Mi fa piacere di essere riuscito a svelarti una visuale diversa.
Ciao!
Ecco la vista d'insieme. Come ho scritto più sopra, non è una mia foto, ma non posso citare l'autore poiché non è indicato nella pagina web da cui l'ho scaricata. |
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Viaggio intorno a un monumento di Marco Petrino commento di Marco Petrino |
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Il monumento che meno mi piace tra tutti quelli presenti nella mia città. Senza nulla togliere alla qualità scultorea, ciò che rappresenta e l'ubicazione non azzeccata me lo rendono "indigesto".
Forse proprio per questo motivo sono anni che ci giro intorno per cercare di renderlo o rendermelo interessante.
Commenti, suggerimenti e critiche sono, come sempre, benvenuti.
Ciao!
"L'imponente monumento dedicato al Comandante della III Armata, Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d'Aosta, sorge a Torino in Piazza Castello, subito dietro Palazzo Madama e dirimpetto a Via Po. Costruito nel 1937 in occasione del sesto anniversario della morte del Duca, fu inaugurato con una solenne cerimonia alla quale presero parte il Re Vittorio Emanuele III, la Principessa di Piemonte e la Duchessa d'Aosta.
Progettata dallo scultore Eugenio Baroni, l'opera è composta da due gruppi scultorei laterali rappresentanti soldati della Grande Guerra in differenti uniformi e posture, mentre la statua centrale è invece dedicata al Duca d'Aosta.
Il progetto originale prevedeva la posa di questo grande blocco scultoreo nel mezzo di Piazza Vittorio Veneto, con la statua del Duca volta alla Gran Madre e le spalle alla città. La successiva sistemazione in Piazza Castello ne limita la godibilità essendo le statue posteriori di fatto quasi completamente celate" (fonte: italica-virtus.it).
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Concerto Post-Mortem di Marco Petrino commento di Marco Petrino |
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Silvano, ho provato a fare ciò che tu suggerisci. ...funziona!!!
Grazie di cuore per il tuo commento, non credevo di essere così "affollato" .
E' vero Sisto, una foto più ampia ci sarebbe stata bene ed avrebbe chiuso meglio il piccolo reportage. Grazie.
Ciao!  |
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... di Mauroq commento di Marco Petrino |
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Tempo sospeso. E' la prima cosa che mi è venuta in mente appeno ho visto questa foto.
Sempre bravissimo.
Buon anno, Mauro!!!  |
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Concerto Post-Mortem di Marco Petrino commento di Marco Petrino |
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Alicia, artista di strada, con il suo scheletro-marionetta.
Alicia è messicana, in messico lo scheletro è figura ricorrente nelle tradizioni popolari, a tal punto che in alcune località si venera la "santa morte", una figura "non ufficiale", che ha origine dalla commistione tra il cattolicesimo e i culti pagani.
Commenti, suggerimenti e critiche sono, come sempre, ben accetti.
Ciao!
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s.t. di inquieto commento di Marco Petrino |
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Non riesco a trovare un punto di interesse, un gesto, qualcosa che mi giustifichi il perché tu abbia deciso di scattare questa foto.
Non c'è relazione né interazione tra gli elementi presenti. Il contesto non è chiaro (bisogna aguzzare la vista per capire che ci si trova in un'area portuale). la composizione è completamente sbilanciata. La scarpa che compare in basso a sinistra è un ulteriore elemento di disturbo.
Secondo me non funziona.
Ciao!  |
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Guardami. di Don_chano commento di Marco Petrino |
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Don_chano ha scritto: | Non posso che darti ragione. Solo una cosa, nel taglio che hai proposto tronchi il cappello e io ho voluto evitare questo nello scatto facendo molta attenzione visto molti commenti che mi facevano notare questi tagli. Per "scaldare" cosa intendi? Nel senso, intendi toccare le curve dei colori oppure altro? A breve ti posto la foto originale (sempre se riesco) |
Per "scaldare" le possibilità sono diverse, io ho utilizzato (in Photoshop) il bilanciamento colore e, successivamente, ho ridotto leggermente la saturazione nella gamma dei blu per smorzare la dominante nella strada in ombra.
Per quanto riguarda il taglio la questione si fa più complessa. Nel caso di questa foto non ho tagliato nulla che sia vero soggetto della foto. Nei ritratti si può tagliare anche a mezza fronte, ma il resto della composizione deve essere equilibrato. Se tagli un pezzo di mano o una ciocca di capelli il più delle volte è sbagliato, ma non sempre. Dipende dagli altri elementi nell'immagine e da come occupano lo spazio. Difficile esaurire l'argomento in poche parole ma, come ha ben consigliato Anidridesolforica, esistono libri e tutorial che possono chiarirti le idee.
Io ti consiglio di osservare con attenzione le foto dei "grandi" dellla fotografia, le possibilità non mancano: web...libri...mostre.
E poi, se vuoi, potresti fare un piccolo investimento acquistando un libro che consiglio a tutti, principianti e non:
http://www.photo4u.it/viewnews.php?t=332348
Ciao!  |
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Guardami. di Don_chano commento di Marco Petrino |
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Belli il soggetto e l'espressione, ma sono evidenti alcune criticità.
Il muro chiaro a destra che riceve e riflette una gran quantità di luce, così come l'angolo del selciato in basso a sinistra e la parte del maglione che spunta in basso sotto al giubbotto, diventano elementi che distolgono lo sguardo e creano disturbo.
La posizione del soggetto è troppo centrale. Inoltre, se hai accesso a un programma di fotoritocco, sarebbe opportuno ridurre leggermente la dominante eccessivamente fredda.
Allego una mia elaborazione per meglio chiarire cosa intendo.
Ho modificato il taglio (quindi, di conseguenza, la composizione) per ottenere un insieme più armonico ed equilibrato e senza elementi di disturbo.
Inoltre ho leggermente "scaldato" la tonalità complessiva.
Ciao!  |
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