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M.E. di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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giocolnet ... bella domanda! Ma l'apprezzamento di un lavoro (foto, brano musicale, quadro, ecc.) è basato solo sulla tecnica, o anche (forse principalmente) su quello che risuscita nella persona che osserva/ascolta? Personalmente, se le mie foto piacciono o no è una cosa secondaria. Mi interessa molto di più sapere se permettono chi le guarda di vedere il mondo da un punto di vista diverso.  |
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M.E. di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Mi sono dimenticata ... sì è stoffa. Sono le sciarpe di seta che tingo io a mano. |
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M.E. di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Ciao Liliana, grazie per essere passata e per i tuoi commenti. Forse dovrei spiegare che il mio modo di intendere la fotografia macro non è quello "classico" e iper-realistico. Si base su un approccio che si chiama "Macro Expressionism" (da cui il titolo M.E.), oppure "Espressionismo Macro", un termine coinato dalla fotografa americana Carlin Felder. (Una spiegazione della sua teoria con altri link, in inglese, si trova qui: https://carlinfelder.wordpress.com/2014/03/08/macro-expressionism-manifesto-of-expressionism-in-macro-photography/).
Lei dice (una mia traduzione "al volo"): "... la fotografia macro tradizionale si radica nel mostrare il non-visto con una nitidezza pura senza interpretazione soggettiva alcuna. Espressionismo Macro si distingue dalla fotografia macro pura nel senso che Espressionismo Macro non mira a raffigurare un'immagine chiara del soggetto. Se il soggetto sia al fuoco o no, o che l'esposizione sia tecnicamente perfetta è di poca importanza al Espressionista Macro. L'atto della creazione e la soggettività post-production sono l'enfasi nell'Espressionismo Macro."
In questo, la sfocatura e utilizzo estremo della luce sono di importanza chiave.
So che questo approccio sarà condiviso da pochi, ma io lo trovo affascinante, quindi mi scuso in anticipo se le mie foto non rispondono ai canoni tradizionali di questo genere, ma magari saranno lo stesso uno spunto di riflessione interessante.  |
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bacche sputnik di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Grazie Silvano e Stefano ... siete stati così bravi nelle vostre spiegazioni che mi è venuta voglia di provare subito i tubi di PROLUNGA
Hanno il contatto, ma ho ovviato potenziali problemi di compatibilità operando esclusivamente in manuale.
Caricherò su qualche foto ... devo dire che sono contenta sia della resa dei tubi che delle foto che cominciano ad assomigliare a qualcosa che considero "l'espressionismo macro" ... non piaceranno a tutti, sicuramente, ma "chacun a son gout"! |
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bacche sputnik di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Grazie Stefano e Tamara, soprattutto per "entrare nel gioco" del mio modo alternativo di vedere questo genere. E i vostri commenti tecnici sono SEMPRE non ben accetti, di più.
Prima di tutto, dovrei dire che ho scattato questa utilizzando i filtri macro ... qui, se non mi ricordo male, un +2 più un +4. Mi sono arrivati anche i tubi di prolungamento che mi hai suggerito tu, Tamara, ma per il momento no ho capito bene come li devo utilizzare (mi da un messaggio di errore, lente non inserita, o qualcosa di simile, e non ho avuto tempo ancora di cercare in internet come ovviare tutto questo). Una domanda tecnica. E' possibile che questi filtri mi creano della distorsione ai bordi? Ho fatto una foto di un'inferriata piatta, e mi sembrava di essere proprio parallele al soggetto, ma nonostante il fuoco buono al centro, alle margini è sfocato ... è possibile, o solo la mia mancanza di precisione?
Allego un'altra versione di queste bacche sputnik, che forse è più quello che avevate in mente. No ho aperto, ma ho incrementato l'ISO (stesso effetto, penso, o no?).
Grazie, e alla prossima  |
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riflessi mediovali di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Grazie, Piergiulio ... tutto questo ho capito
In questo caso specifico, però, capisco quello che dici di isolare degli elementi (per esempio il riflesso dentro la finestrina), ma a quel punto avrei perso il doppio riflesso dell'ombra della torre/riflesso nella finestra). E poi, come ho scritto a Giuseppe, non mi era sembrata giusto tagliare fuori l'arco della torre. Forse l'unica soluzione sarebbe stata, come hai detto tu, fare qualche passo indietro per avere più spazio di correzione.
Come dici tu, piano piano ...  |
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riflessi mediovali di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Giuseppe: volevo minimizzare lo sfondo ... stona troppo con la torre, ma non sapevo come meglio farlo. Ritagliare la torre sopra l'arco non mi sembrava giusto. Neanche mettere un falso cielo dietro con Photoshop. Così ho schiarito gli edifici dietro, ma probabilmente non andava fatto. Per il b/n, devo fare più sperimenti. E' un tre-tono (nero, crema, rosa pastello), ma vedo adesso che non da abbastanza contrasto ... grazie del parere!
Pierluigi: Whoa!!! Più piano please ... ho capito a metà i tuoi consigli. Avevo cercato in internet qualcosa sulla fotografia architettura, e ho letto che l'idea sarebbe di mettere tutto dritto dal punto di vista di chi guarda la scena. In effetti, la torre pende proprio, fisicamente (che non vuol dire che non ho sbagliato la correzione in tutti modi!) e ho cercato di raddrizzare l'immagine utilizzando l'arco come punto di riferimento. Sicuramente una mossa sbagliata ...
Per la lente. Non ho un grandangolare. Capisco 18mm che diventa come 27mm in AF-C, ma dopo mi hai perso Mi potresti spiegare meglio con un linguaggio moooltooo più semplice (leggi: architettura per dummies ....)
So di fare degli errori eclatanti, ma dopo mi capita di vedere le situazioni come questi riflessi, tutti allineati, e mi viene voglia di scattare, anche se magari non ho i mezzi o la tecnica adeguata. Se hai pazienza, la voglia di imparare ce l'ho!
Grazie! |
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mind the gap di wabisabi54 commento di wabisabi54 |
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Ciao Stefano, è un piacere vederti ancora attivo e generoso con i tuoi commenti nonostante i trambusti degli ultimi giorni
E' sempre utile sentire come altri vedono i propri lavori anche se, come hai notato, si tratta di una cosa molto personale. Pensa che le cose che ti danno fastidio nella mia foto sono proprio quelle che mi hanno attratto ... quindi, anche se non le hai viste dallo stesso punto di vista, le hai notate (il rametto, la massa scura in basso alla foto), quindi tecnicamente, forse sono riuscita a metterle in risalto.
Quando scatto una foto, o guardo una di qualcun altro, la guardo in modo dinamico ... dove sta andando? dov'è stata? Non farò mai una composizione classica statica, anche se cerco cmq di creare una scena armoniosa. Capisco il tuo suggerimento di tagliare via e pulire la scena, ma non fa per me. Spostare una foglia, un petalo ... forse sì, ma tagliare o spezzare no. Cerco di immedesimarmi nella natura, non trasformarla. Quando guardo la scena in questa foto, quello che vedo è una foglia che è riuscita ad uscire dalla massa scura sotto verso la luce, dove sta splendida, illuminata. E l'ombra del rametto che a te da fastidio, staccata dal rametto fisico sotto, per me significa come la foglia è riuscita ad emergere dal contesto generale per regalarci un'immagine speciale di speranza. Ecco il titolo "mind the gap" (occhio al varco, divario--gioco di parole anche perché è quello che senti nel metro londinese entrando/uscendo dal treno).
Questo solo per spiegarti come avevo concepito io la scena, ma apprezzo molto le tue osservazioni e anche il tuo modo di fare le foto macro. Sono stupende ... un altro modo di comprendere quello che ci circonda, ma penso entrambi validi per vedere il mondo con occhi diversi, si spera più profondamente.
Ma sono sempre grata per i tuoi suggerimenti tecnici, perché mi rendo conto che la tecnica ci vuole in tutti modi per meglio comunicare quello che abbiamo in mente.
Buona giornata (spero più tranquilla di ieri!) |
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