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| Numero 4.2 di cmag commento di filarte |
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critiche:
il braccio sx d'appoggio e' inguardabile -posa rigida e fa impressione
luce banale cosi' come capita se c'e' bene se non c'e e' uguale
ancora un po' ed il soggetto esce dalla cornice cadendo al suolo
suggerimenti:
non sono in grado
ciao  |
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| relax di el_oso commento di filarte |
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veramente simpatica. non ho critiche ne' sugg.la guardo perche' mi attira e nell'insieme la trovo bella
bella |
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| Kissing in Venice di St1ll_4liv3 commento di filarte |
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| taker ha scritto: | | bella foto, avrei sistemato solo l'inclinazione ruotando un po' in senso orario |
sono d'accordo ed aggiungo una posa del genere se la vuoi costruire non ci riesci e' perfetta naturale e veramente tenera- la mano di lei poi nella tasca di lui e' il massimo della spontaneita'  |
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| F.. di -michi- commento di filarte |
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p.s.
ho dimenticato di dirti che mi hai ispirato il titolo di un'immagine che non so se invier0' x commenti ma il titoLo e': TI TENGO D'OCCHIO
2 volte ciao |
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| F.. di -michi- commento di filarte |
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Caro amico ti scrivo cosi' mi distraggo un po':
quando rimango centrato dalla particolare bellezza di un'immagine in tutto e per tutto precipitando nella fase degli effetti collaterali: sudori -nervosismo- ragionamenti personali del tipo: sorbole! ma io che c.. -volevo dire cavolo- combino? mi sembra piu' normale non inviare alcun commento seguito da blocco encefalo ; e' banale -SECONDO ME- farsi vivo con: bella - si' mi piace - complimenti etc.. ma questa volta non resisto - e' piu' forte di me - e devo cliccare invia non senza aver visionato l'anteprima
ciao
filippo |
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| ritratto di filarte commento di filarte |
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| Mario Zacchi ha scritto: | Uno sguardo fissato con abilità. Gli occhi sembrano guardarci, quasi allineati all’ obiettivo, ma in realtà non ci guardano affatto. Solo impercettibilmente piegano verso sinistra e mettono a fuoco oltre il punto di ripresa. Ma è tutto così lieve che si percepisce quasi unicamente sub limine, obbligandoci ad insistere nel guardare per cercare una risposta al perché continuiamo a guardare.
Un grande risalto dato alla fronte. Ampia, scevra di ogni tessitura e di capelli. La fronte, classica raffigurazione fotografica della nostra fabbrica dei pensieri, qui, apparente così vuota, la si percepisce come alludere ad un vuoto che le sta alle spalle e che dialoga con lo sguardo vacuo.
Tutto può essere e i motivi li sai solo tu. Ma per me hai levato i “dettagli” inutili a costo di martoriare pezzi del volto: l’ orecchio (come sarebbe cambiata la foto con l’ orecchio) e la bocca (come sarebbe stata diversa la foto con la bocca). Se fosse davvero così lo troverei un modo d’ intendere il rapporto con il prodotto fotografico che mi richiama, in qualche modo, l’ idea di un modellare compulsivo.
Se dovessi sintetizzare cos’ è, nel complesso, questa foto, direi l’ immagine drammatica di una sofferenza composta, lasciando libero, questo termine (composta) di fluttuare nell’ ambiguità in cui la frase lo costringe. Ma anche così credo sarebbe il solito tentativo di rendere in termini accessibili tutto ciò che ci colpisce per spiegarcelo, per trovarne la ragione e, magari, per replicarlo.
Ciao |
ringrazio x tuo commento
ciao |
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