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Commenti da civ833
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
La Lunga Via Verso Casa
La Lunga Via Verso Casa di ale_pinna commento di civ833

Non esistono regole generali, esistono priorità espressive. Io qui, a "La Lunga Via Verso Casa", avrei preferito un "senza titolo", o una didascalia (tipo "Milano, maggio 2009"); la foto avrebbe parlato di più.
La Lunga Via Verso Casa
La Lunga Via Verso Casa di ale_pinna commento di civ833

Vignettatura, titolo e bruciatura della borsa accompagnano troppo l'osservatore, come a voler dir troppo, come a volerlo dire troppo ad alta voce. Ne esce uno scatto ridimensionato nella portata e un po' convenzionale nella forma, dove si sente molto una certa accoppiata tra simmetria della scena e posizione del punto di ripresa, facendone risultare un appiattimento che non convince del tutto. Peccato, perché i giochi di sfumature descritti dalle linee della pavimentazione l'avrebbero resa danzante, quella donna, sospesa in un mondo di curve sinuose e ripetitive che una focale più corta o un punto di ripresa col piano della pellicola meno parallelo al terreno avrebbero forse ampliato nella geometria e nella portata, senza il bisogno di titoli che bruciano irrimediabilmente potenzialità espressive non comuni. Ne resta un buono spunto su cui lavorare, partendo proprio magari dalla titolazione della foto, che fa molto (e male).
La bancarella la sua vita
La bancarella la sua vita di vinxkr commento di civ833

Vorrei commentare quello che sta sotto l'oppressione barocca di quella cornice e di quel titolo eccessivamente esplicito, ma non ci riesco. Non ci riesco perché la foto ne esce penalizzata, perché tutta la carica espressiva che può portare è smorzata da tutto un contorno che acceca, soffoca, distoglie, comprime e spiega, mentre invece servirebbe tutt'altro. Servirebbe più delicatezza. E sarebbe possibile tutt'altro, anche mantenendo la necessità di firmare in qualche modo la foto.
Non so, mi fa lo stesso effetto di trovarmi davanti a una mostra di Lartigue con le foto infilate dentro le cornici rosa di Minnie e Topolino. O a "Santorini, 1937" di List, intitolata "Sognando l'acqua del mare".
st
st di giuseppegagliano commento di civ833

Un bianco e nero tutto sommato convincente (il bianco dei capelli a destra forse non del tutto) per una foto ben composta, se non fosse che il taglio si sente parecchio, in termini di compressione e scarso respiro, dalle parti dell'angolo superiore sinistro della foto. Ne esce un quadretto visivamente interessante, forse un po' troppo penalizzato da un'accoppiata focale-inquadratura che rischia di rendere troppo evidente e poco armoniosa una "natura morta" altrimenti affascinante, delicatamente intensa, ruvida e rugosa.
Autumn Leavs
Autumn Leavs di Kid A commento di civ833

Nel suo genere, forse avrebbe meritato un taglio quadrato. Magari più spazio ai lati sinistro e destro per non rendere troppo ovvia la lettura e troppo forti le linee ruvide e prepotenti delle foglie e del tronco d'albero al centro: così è un'idea su cui lavorare, poco "particolare", con una facilità espressiva che forse è un po' troppa per colpire veramente.
viaggio in treno (aprile)
viaggio in treno (aprile) di mUg commento di civ833

Pittorica, retrò, semplice ed elegante. Fai un uso molto interessante di un cromatismo essenziale, a prima vista un po' scialbo ma bene inserito nella stuzzicante sovraesposizione del cielo e nella composizione, efficace perché insieme eterogenea e stilizzata. Ne viene fuori un fotogramma assolutamente non manieristico, un buon esempio di come sia possibile superare il didascalismo delle (troppe) foto uguali a se stesse, di come si possa riuscire a fare di più di un semplice "impressionare la pellicola o il sensore con la luce e le immagini che vengono da fuori", ritagliando nella schiettezza di un attimo catturato quasi per caso un quadretto gradevole, dalla resa sicuramente inusuale, intrigante. Molto viene da quel cielo così flebile e intenso, da quella chiazza di bianco improvviso che sbuca da quell'alone di aria luminosa che rende cielo e terra parte di un unico racconto di linee e profondità accennate, racconto sicuramente piacevole e ben fatto.
Walking alone
Walking alone di M@ri@no commento di civ833

Diciamo che una focale più corta avrebbe meglio valorizzato una drammaticità che rischia di essere tremendamente esplicita, al limite del didascalismo, per il tema e la maniera in cui lo tratti. Diciamo anche che il titolo azzera gran parte dei tentativi di trovare una lettura dell'immagine, ponendo l'occhio dell'osservatore come oggetto passivo della tua rappresentazione, e non come soggetto attivo della sua lettura, intesa come sensazione di ciò che volevi rappresentare e non come approccio razionale al rappresentato. Diciamo anche che in parte lo scatto "si salva" per l'uso "non convenzionale" (fino a un certo punto) dell'esposizione e della messa a fuoco. Diciamo però che quel leggero decentramento e quella lunga focale ammazzano un po' troppo il significato della foto, già gridato dal titolo, rendendo lo scatto più che altro un buono spunto su cui lavorare.
graffiti
graffiti di old-boy820 commento di civ833

Penso che 434x288 pixel siano un po' pochini per critiche e suggerimenti che non siano "postala più grande". Per quello che si può giudicare nel minuscolo formato, l'idea c'è e la resa cromatica e delle luci è anche gradevole.
Opposte direzioni
Opposte direzioni di Michele Masullo commento di civ833

La lunga focale e la compressione dovuta alla cornice vanno verso la direzione di un generale scarso respiro, in una scena che avrebbe un punto di forza nello stacco tra il mosso e la zona a fuoco, immersi in un indistinto placido e immobile, e che invece è squadrata da una cornice ridondante e da un taglio che accentua sia la divisione in due del fotogramma (che fa sentire il peso dell'appiattimento dovuto alla focale), sia l'irruenza delle linee geometriche del soggetto rappresentato. Geometrizzazione che un po' in tutto lo scatto si fa sentire con forza, concretizzando in maniera un po' goffa una scena che piacerebbe vedere più astratta, con dei legami più lievi con la realtà delle cose che non facciano percepire la scena come vista attraverso una cornice, ma come vissuta attraverso la rappresentazione che ne fai sul fotogramma. E' un tema non nuovo, su cui lavorerei con più cura.
Les Parisiens
Les Parisiens di ozio bao commento di civ833

Un soggetto con potenzialità non del tutto sfruttate, che porta a una foto che colpisce poco anche a causa del bianco e nero dai contrasti poco convincenti e dell'inquadratura forse un po' troppo didascalica, esplicativa, come se volessi presentare la scena invitando l'occhio di chi guarda. Punto di inquadratura la cui altezza rende la bipartizione del fotogramma quasi invadente, facendo risentire una certa compressione ai lati sinistro e destro che troppo focalizza l'attenzione su un soggetto forse trattato in maniera da risultare un po' acerbo. Manca qualcosa.
reggia di Venaria
reggia di Venaria di only_hdr commento di civ833

Ha la sua gradevolezza, ma mi convincono poco la bruciatura a sinistra e il chiarore del cielo sempre in alto a sinistra, che distraggono attirando l'attenzione, togliendo un po' di armonia alla lettura del fotogramma. Di conseguenza il bianco quasi al limite della perdita di dettaglio del palazzo al centro, rischia di risaltare in maniera tale da sottrarre equilibrio a uno scatto altrimenti compositivamente piacevole.
Benvenuti a Consonno
Benvenuti a Consonno di Michele Masullo commento di civ833

Trovo poco efficace la bipartizione dell'immagine in due zone di praticamente metà fotogramma, come pure quegli sfocati in primissimo piano (in basso) e lo stacco un po' forte tra la zona contrastata e l'indistinto quasi nebbioso dello sfondo. Da quest'ultimo stacco, in particolare, deriva una collocazione delle figure umane all'interno di una prospettiva piatta, come fossero estranee dalle linee di fuga date dai solchi dell'asfalto come pure dal contesto che le circonda. Figure umane la cui resa è (inevitabilmente, mi verrebbe da dire) penalizzata dalla messa a fuoco (in senso lato, visto che parliamo di contrasti) dell'artefatto in primo piano: il che, anche insieme alla bipartizione del fotogramma, contribuisce a sbilanciare fortemente la lettura sulla parte sinistra, di cui l'ambiente e le figure umane sono timido contorno, un "di più" che forse poteva essere meglio legato al fulcro espressivo dell'immagine (l'artefatto) con una focale più corta e un punto di inquadratura diverso (ottenendo magari un effetto più drammatico e più funzionale all'idea rappresentata).
Anche leggendo la descrizione che fai qua sopra, si percepisce una voglia, un bisogno di raccontare una condizione e una storia che non trovo completamente soddisfatto da uno scatto così "spersonalizzante" e visivamente privo di un punto di attenzione cui l'immagine ruoti intorno armonicamente ("ruotare intorno" in senso lato, ovviamente). Dovrei aggiungere che la cornice penalizza restringe comprime e toglie respiro a una foto che già ne ha poco di suo, e che il bordino bianco interno soprattutto distrae e strappa ulteriormente l'occhio ad una lettura già debole, e che la foto starebbe meglio senza niente intorno, ma è un problema secondario (importante, ma secondario), anche a giudicare da ciò che dici di aver voluto esprimere. Non mi spiego perché lo sfocato della parte bassa coinvolga pure la cornice.
...
... di Kinderman commento di civ833

La lunga focale crea un appiattimento che va nella direzione indicata dal taglio, la direzione di un generale scarso respiro che rende malamente una scena umana tutto sommato espressiva. Malamente perché il bilanciamento ricercato tra quelle tre figure, la targa che le sovrasta e gli elementi architettonici lì a destra, smorza un po' la portata espressiva di quei tre sguardi, di quelle tre vite, che vengono così decentrati in maniera poco armonica (a causa sia della focale che dell'inquadratura). Mi sarei avvicinato e avrei scattato da poco più in basso, cercando di cogliere maggiormente quella scena alla Lunchtime atop a Skyscraper di Ebbets, puntando di più sui personaggi. Neri forti, al limite della perdita di dettaglio, sulla donna di sinistra e in particolare sui due uomini, una gestione diversa dello stacco tra questi e la "panchina" forse sarebbe più gradevole.
Km 73
Km 73 di Il Pugile Sentimentale commento di civ833

Contrasto esasperato un po' inficiato dalle tre zone sovraesposte dell'immagine (il muro al centro, il dettaglio architettonico della tettoia in alto, la targa e la parte superiore della galleria), per una foto ben composta che forse non riesce a decollare proprio per i forti contrasti, quasi drammatici, che rendono quelle tre sovraesposizioni elementi di disturbo che rischiano di catturare troppo l'attenzione. Peraltro il forte contrasto va a marcare secondo me un po' troppo una scena sottile, immobile, delicata, che si gioca su uno sguardo e ciò che lo circonda, che meriterebbe più delicatezza di toni e non un'enfasi così spinta che fa cercare una drammaticità espressiva che gli faccia da contraltare, una drammaticità che per come è costruito lo scatto e per com'è la scena non può esserci, e quindi l'occhio resta in qualche modo "deluso", "abbagliato" dalle tante sottolineature di un testo che meriterebbe forse di essere lasciato libero di esprimersi da sé.
Il ritmo
Il ritmo di flafi commento di civ833

La trovo molto gradevole ed equilibrata, semplice ed efficace, forse resa meno banale dalla rottura di "simmetria" (in senso molto lato, chiaramente) data da quel rosso sullo sfondo, a cui il susseguirsi alternato dei colori dei grembiuli sembra tendere inesorabilmente. Un buon gioco prospettico con una resa tutta geometrica, che ricrea uno spazio surreale tutto sommato piacevole a vedersi.
senza titolo n.8
senza titolo n.8 di fabriziogaeta commento di civ833

Non male. Bianco e nero efficace e composizione ottima nella sua semplicità, e penso in particolare all'istante di scatto che ha fissato il movimento in maniera visivamente gradevole ed espressivamente incisiva, nonché al punto di inquadratura che, lasciando da parte la simmetria della strada e includendo quindi il muro di destra, ne riduce la portata (altrimenti con rischio di distrarre, ad esempio nel contrasto con il fazzoletto della signora) a quella di una quinta dipinta, che contestualizza in silenzio scandendo - assieme alla profondità di campo e allo sfocato del primissimo piano che ne deriva - la direzione e la prospettiva di un movimento lento, corale, senza tempo.
il tassista di hammamet
il tassista di hammamet di joeroller commento di civ833

Nonno ha scritto:

abbiate pazienza


Macché, è che mi hai fatto venire il dubbio... è proprio l'immagine che è piccola. Wink
preparativi
preparativi di lizzina commento di civ833

Il formato e la focale rischiano di intrappolare in una morsa stringente uno scatto che meriterebbe più spazi, più respiro, una maggiore vicinanza. La dispersione nello spazio dei soggetti umani della foto (l'artista di strada, l'uomo in primo piano, il ragazzo sullo sfondo e la statua di Giotto), tuttavia appiattiti sullo stesso piano dalla scelta prospettica conseguente al taglio e alla focale, da un lato rende dispersivi anche l'aspetto contenutistico e la lettura dello scatto (l'occhio troppo indugia sulle zone dalla forte esposizione e sulla scarsa messa a fuoco delle zone "chiave" dell'immagine), dall'altro dà come l'impressione che la scelta di taglio e inquadratura stia lì per includere il maggior numero di elementi possibili, e non per far esprimere gli elementi fotograficamente necessari. Lo scarso respiro, intendo, slega in qualche modo le varie parti della foto, togliendo alle varie componenti umane (e in particolare all'artista di strada) quella capacità di apparire vive sul fotogramma, di venir raccontate e non solo rappresentate. Certamente la scelta espositiva (non banale, anche a causa dei colori dell'abito dell'artista) ha il suo peso, ma la composizione risente sicuramente di quel voler "fotografare tutto". Perché non ampliare l'inquadratura, o non focalizzarsi sull'artista e gli sguardi delle persone che lo circondavano, magari inquadrando da poco più in basso e più a sinistra? Sono ovviamente spunti alternativi a quelle che sono legittime (e ci mancherebbe!) scelte espressive, ma credo che qui tu stia cercando di dire troppo, dicendo così un po' poco.
La presenza di una cornice, nonostante forse sia magari necessaria per firmare la foto, penalizza un po' la foto, andando nella direzione (a mio avviso negativa) della compressione degli spazi e dell'abbattimento delle profondità (penso a quel bianco e quel nero che tagliano di netto la colonna e sembrano chiudere, più a destra, la nicchia di Giotto, comprimendolo e imprigionandolo più del necessario), dando la sensazione che la scena sia vista e vissuta attraverso una cornice, con una distanza tra l'osservatore e la scena che sa un po' di estraneità, e meno di racconto.
sono olandese:devo imparare!
sono olandese:devo imparare! di robina182 commento di civ833

Nasce come bianco e nero o è una conversione in bianco e nero?
I contrasti poco incisivi fanno notare i due elementi di disturbo in basso a sinistra e sulla destra, che distraggono e, assieme al punto di ripresa forse un po' troppo alto, fanno guardare la scena un po' troppo dall'esterno e con una freddezza che mal si sposa, a mio avviso, con quello che (a giudicare dal titolo) volevi rappresentare. Il titolo lo trovo troppo enfatico, nel senso che vuole rendere enfatica la rappresentazione di una scena che altrimenti rischierebbe di vivere un qualcosa di intermedio tra l'essere scialba e l'essere delicata; e quindi non riesce, e penalizza l'aspetto della delicatezza che altrimenti (magari con un'inquadratura più bassa, magari con un taglio orizzontale) caratterizzerebbe il fotogramma.
Riassumendo, gli scarsi contrasti rendono espressivamente debole uno scatto che già rischia una debolezza costitutiva, per il modo in cui tratta, specie tramite l'inquadratura, una scena già di per sé comune, che sembra vivere un po' "a basso volume".
il tassista di hammamet
il tassista di hammamet di joeroller commento di civ833

Nonno ha scritto:
c'è un circoletto bianco sull'occhio a sx dell'autista che non so spiegarmi


Non è un pezzo del manufatto appeso lì a sinistra? Una specie di barretta che termina con un riccioletto, io l'ho interpretato così.
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