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Lancio del pisello di PieroF commento di milladesign |
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Secondo me ti sei spinto troppo in la con l'apertura delle ombre, una via di mezzo tra l'originale e questa sarebbe secondo me auspicabile.
Sull'uso del timbro clone non mi esprimo... |
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Complicità di defedilta commento di milladesign |
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Mi limito a un aspetto strettamente legato alla post produzione: troppo, troppissimo giallo, non giustificabile nemmeno dalla ricerca di un'atmosfera calda.
Passa dal thread dedicato a presentarti appena hai un momento |
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st di PieroF commento di milladesign |
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fmongili ha scritto: | Non penso che il rumore digitale sia diventata un'ossessione per i fotografi visto che è errore che pellicole prima e i sensori oggi manifestano in determinate condizioni iso, questo non vuole assolutamente dire che in determinati contesti non risulti gradevole o auspicabile in post.
La facevo notare a Piero, che ha una A7III, e quella grana nel cielo la poteva evitare se mai no fosse un effetto voluto.
a presto Franco |
Non esiste sensore CMOS (era diverso con i ccd) che non abbia una sua "grana" anche in condizioni ideali, per esempio in un cielo perfettamente esposto. Se vai a guardare l'immagine a video al 100% o oltre, qualsiasi cosa che non sia prossima al 255/255/255 o allo 0/0/0 ha rumore, in alcuni casi gradevole, in altri meno (capita spesso nelle ombre anche senza toccarle in post produzione).
Potrebbe diventare un problema se osservando l'immagine alla giusta distanza, cioè quella che consente di vederla interamente, la quantità di rumore è tale da pregiudicare la visione della foto, per esempio intaccandone il dettaglio o introducendo chroma noise percepibile, ma altrimenti trovo che sia un'ossessione di pulizia fine a se stessa.
Nello specifico di questa foto, che ho appena scaricato e aperto in photoshop, inizio a vedere tracce di sporco nelle nuvole al 400% di ingrandimento, che sono più che rumore vero e proprio incapacità di rendere i salti cromatici e le sfumature dovuta alla richiesta di vedere qualcosa che in realtà non c'è (ricordo che sto parlando di 400% di ingrandimento). Se avete voglia di postare qui una copia della foto con evidenziate in qualche modo le aree dove compare il rumore sono lieto di vederla. |
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st di PieroF commento di milladesign |
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PieroF ha scritto: | Grazie anche a te.
Per il fatto del rumore effettivamente non dovrebbe vedersi a dimensione naturale in cui la foto è presentata ma questo commento solleva un punto che ancora non ho capito bene. Ci sono foto dove a dimensione naturale non si vede rumore ma zoomando si nota che effettivamente la trama è rumorosa, come ad esempio questa. Ma cosa si deve fare in questi casi? La foto deve presentare una trama pulita fin dove è possibile distinguere pure il dettaglio? O è sufficiente che appaia gradevole alle dimensioni in cui è presentata?
Ho visto che alcuni professionisti arrivano a pulire completamente lo sfondo anche a costo di far notare evidenti differenze di lavorazione tra sfondo e soggetto. E' la tecnica giusta? |
per quel che mi riguarda no, non vedo necessità di preoccuparsi salvo i casi di cui ho scritto sopra, perchè una foto è fatta per esser vista intera e non zoomata, e il rumore naturale non incide sul dettaglio, a meno che non stiamo parlando di ISO 6400 (tanto per fare un esempio) magari anche esposto male.
In questa tua ci ho zoomato fino al massimo che consente il browser, ma giuro che il rumore non l'ho trovato e sono su un monitor da 230 ppi. |
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st di PieroF commento di milladesign |
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Concordo con la proposta di un taglio che elimini parte delle nuvole, per il resto mi piace molto l'idea dello skyline senza l'appoggio della terra e isolato nel cielo sui tre lati.
Sul discorso rumore (che peraltro non vedo pur lavorando su un monitor profilato oltre che di qualità piuttosto elevato) voglio spendere due parole: sta diventando l'ossessione dei fotografi, e spesso viene indicato tra i difetti o presunti tali di una foto, quando invece ne è parte integrante e naturale - a meno che, ovviamente, non si tratti di rumore evidenziato da sensibilità mostruose o da interventi di postproduzione spinti troppo oltre.
Giusto per dire, nelle immagini generate con CGI il rumore si aggiunge proprio per dare più realismo all'immagine (e un disturbo gaussiano monocromatico aggiunto in quantità molto ridotta è un artificio eccellente per restituire una sensazione di maggior nitidezza oltre che per uniformare immagini commerciali composte in cui il soggetto viene applicato ad uno sfondo scattato separatamente). |
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Il balcone e la città di PieroF commento di milladesign |
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Son d'accordo con te Vittorio, una situazione come quella proposta valorizza la cupola e rende più "paesaggistica" la foto. Il mio problema, però, è che non vedo questa foto come un paesaggio ma come un racconto di qualcos'altro.
Secondo me è anche questo il bello di certe fotografie, cioè il poter essere interpretate in maniera differente a seconda di chi le sta guardando. |
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Il balcone e la città di PieroF commento di milladesign |
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Non sono d'accordo con le critiche.
Composizione: a mio gusto il presunto sbilanciamento è invece equibilirio, dato sia dalla doppia panchina di sinistra sia dal paesaggio di sfondo con gli alberi e la cupola.
La scena: il momento qualunque trovo che lasci spazio all'immaginazione. Potrebbero essere tutti quanti immersi nei fatti loro a dispetto del panorama che possono ammirare, oppure la coppia centrale sta scattando delle foto con il cellulare, mentre le due donne sotto gli ombrelli raccontano ai loro ascoltatori quello che si vede di sotto. Quello che per me è importante, è che si tratta di una fotografia che non mi fa passare oltre e mi da lo spunto per fantasticare su cosa stesse realmente accadendo in quel momento.
Era l'intento dell'autore? Non ne ho la minima idea, ma tante fotografie ben riuscite nascono per pura fortuna.
E' un'immagine che non si attiene strettamente a dei canoni ufficialmente riconosciuti? Probabilmente sì, a partire dal fatto che per me ha poco del paesaggio e più del racconto, ma sono convintissimo del fatto che nella grande maggioranza dei casi una fotografia "normale" assuma significato agli occhi dell'osservatore in funzione dell'osservatore stesso.
In definitiva, andando a sfogliare la tua galleria, trovo che questa sia una tra le tre migliori. |
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BILBAO di giacomo falcinelli commento di milladesign |
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questa foto rientra in due categorie: quella, a dire il vero non numerosissima, delle foto che vorrei appendere in casa, e quella delle foto che vorrei aver scattato io (questa decisamente più ampia della prima).
La immagino molto bella anche nella sua versione naturale.
Bravo. |
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Le orchidee di leghorn commento di milladesign |
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Quando si evidenziano questi problemi è sempre - o quasi - possibile intervenire in fase di ripresa per minimizzare il tutto (in questo caso personalmente trovo l'orlo nero sui petali fortemente antiestetico).
Per come descrivi l'impostazione dello scatto avresti potuto inserire una piccola bandiera per tagliare la luce in maniera tale che il bordo non risultasse bruciato oppure filtrala parzialmente con un materiale diffusore (anche un semplice foglio di carta da forno, magari piegato in due per aumentare il suo effetto di riduzione dell'intensità luminosa), usato sempre come bandiera per evitare di togliere luminosità alla parte centrale dei fiori che è perfetta.
In questo processo c'è ovviamente un fattore di incertezza derivante dall'uso di un flash che immagino essere uno speedlight e quindi privo di luce guida (motivo per cui non sono un amante degli still life illuminati con gli speedlight, ma non tutti hanno dei flash monotorcia a disposizione), il che richiede un procedimento spesso reiterato di scatto e verifica fino all'ottenimento del risultato desiderato.
Spero che questi consigli non ti disturbino, lo scopo non è quello di fare il saputello bensì quello di condividere e, appunto, consigliare. |
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Le orchidee di leghorn commento di milladesign |
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bella la composizione e anche la luce, ma ci sono dei problemi o di scontorno o di recupero bianchi e alte luci (sinceramente non riesco a capire quale delle due) sui fiori e sul ramo. Attenzione ai boccioli all'estrema sinistra, anche li c'è un intervento non riuscito benissimo, che rende una parte con i contorni quasi sfumati e un'altra parte con i contorni troppo netti. |
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composizione senza titolo di milladesign commento di milladesign |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Still life estemporaneo scattato nel corso di un evento dell'associazione Giappone in Italia, luce naturale di un tardo pomeriggio estivo. Raschiando il fondo dell'archivio è saltata fuori questa, nulla di che, ma a me trasmette un grande senso di rilassatezza. |
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Lillà di Flavia Daneo commento di milladesign |
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le piante e i fiori in vaso fotografati su un set mi hanno sempre affascinato.
sono totalmente d'accordo sulla scelta del bianco, oltretutto su un set che mantiene la sua matericità, proprio per le caratteristiche che hai descritto e che io colgo in pieno.
anche le ambientazioni in tinte scure, magari ravvivate da una luce dedicata allo sfondo che crei un gradiente, sono altrettanto belle, ma una scelta simile non sarebbe stata funzionale al raggiungimento del tuo obiettivo.
molto brava. |
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S.t. di Flavia Daneo commento di milladesign |
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trovo due problemi: non mi fa impazzire il taglio a destra, che rovina un po' l'andamento diagonale dell'immagine, e trovo che la messa a fuoco sia andata un po' troppo avanti lasciando troppo morbido il viso.
Per quanto riguarda la post produzione, forse c'è una maschera di contrasto un po' troppo esuberante. |
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Cheesecake (contest ) di DamianoPignatti commento di milladesign |
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molto ben realizzata, la luce del beauty grigliato è sempre una garanzia.
unica cosa che avrei fatto di diverso sarebbe stato girare la cheesecake in modo che l'irregolarità del bordo restasse nel punto diametralmente opposto.
ho una domanda tecnica: posso avere la ricetta?  |
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CALLE - prima prova col flash di lucapitta commento di milladesign |
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è corretto usare il diaframma per scurire lo sfondo, però occhio che in condizioni "normali" sulla tua fotocamera non puoi usare tempi superiori a 1/180'' (che è il sincro flash della x-e2s) quando scatti con il flash perchè diversamente una parte del fotogramma non può essere esposta correttamente in quanto non riceverà la luce emessa dal flash stesso. |
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Mano d'acciaio di bunjin commento di milladesign |
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Flavia Daneo ha scritto: | Una bellissima intuizione e relativa proposta.
Se posso dire una mia opinione, avrei lasciato un pochino di base in più.
Ciao  |
A occhio e croce qui siamo alla distanza di messa a fuoco minima dell’obiettivo e i rebbi sono riprodotti 1:1. Aggiungere base avrebbe voluto dire allontanarsi, e credo che l’intento dell’autore fosse proprio lo scatto con il massimo rapporto di ingrandimento. Ovviamente questa è una mia lettura dello scatto e delle intenzioni di chi ha scattato, quindi passibile di essere smentita dall’autore. |
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BNn di faro125 commento di milladesign |
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faro125 ha scritto: | Il dorso che ho utilizzato qui è il 22, ed è uno un semplice ritaglio 1:1. Ma credetemi è poco dettagliata perché è leggermente fuori fuoco per ricreare quell'effetto.  |
Il 22, a dispetto della sua età, rimane sempre un signor dorso, in più col vantaggio di generare file leggeri. Grazie per le delucidazioni, ora mi è chiaro il perchè della morbidezza. |
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BNn di faro125 commento di milladesign |
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Mi piace molto, ma la resa mi lascia perplesso.
Che dorso hai? E' un crop molto spinto o hai semplicemente ritagliato in 1:1? |
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Whiskey di reddo commento di milladesign |
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Bella atmosfera.
Al netto degli ovvi limiti di illuminazione derivanti da un set casalingo e da una carenza di tecnica di illuminazione da still life (non è una critica, attenzione, è solo una constatazione fatta dal punto di vista di fotografo commerciale quale sono), e di altre note correttamente segnalate da Vittorio, in chiave pubblicitaria questa foto ha una caratteristica fondamentale che spesso e volentieri manca nella produzione sia di amatori che, ahimè, di professionisti: lo spazio necessario per inserire i testi e i marchi.
Suggerimento: cerca qualche tutorial su come gestire la luce e soprattutto su come filtrarla per controllare i riflessi sui vetri (si può fare anche con strumenti casalinghi quali la carta da forno e i coperchi argentati delle vaschette di alluminio) e riprova a scattare, ricordando che il colore del liquido deve essere ben visibile sia nel bicchiere che nella bottiglia.
Ultimo suggerimento, valido per tutte le bottiglie che consentono il passaggio della luce: sempre eliminare l'etichetta del retro prima di fotografarle. |
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Still life di aglio commento di milladesign |
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Una fotografia che trovo gradevole e ben realizzata. In particolare mi piace la gestione attenta della luce, che suppongo essere naturale, ben evidenziata dai riflessi abbastanza ordinati a dispetto della superficie complessa del vaso.
Per me un'ottima prova. |
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