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Loneliness di vfdesign commento di vfdesign |
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Grazie Gianluca per esserti soffermato a fondo sulla mia immagine, grazie anche a te Fabio, un caro abbraccio.
@Gianluca
Ho scattato a margine di un servizio fotografico di tutt'altra specie, quindi questo scatto non è stato preparato, o meglio, il modello nella fattispecie non era in posa.
Essendo precisino anch'io, mi è dispiaciuta la punta della cravatta persa, quindi su questo hai il mio pieno accordo
La tua recensione non fa una piega, ed è esattamente la trama che gli ho voluto donare, sebbene sono parole non scritte, per lasciare a ciascun lettore la propria libera interpretazione.
In merito al P.S., tra gli scatti programmati, l'ombrello era lì perchè avrei voluto realizzare un ritratto in piano americano in mare aperto (soggetto nel mare inteso fisicamente nel mare), ma la giornata era uggiosa, nuvole quasi assenti, mare freddissimo di marzo, vestito troppo nuovo per rovinarlo... fermo restando che prima o poi la ripeterò!
Per il P.P.S. ci sarebbe tanto da disquisire, apprezzo le tue belle parole, sono onorato se evidentemente ho lasciato una traccia tangibile, ma sono scelte personali a lungo valutate.
Vincenzo |
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heavy di vfdesign commento di vfdesign |
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Grazie anche a te Angepa.
Approfitto per aggiungere i dati EXIF:
Canon EOS 6D
Canon 100mm f2.8 L IS USM Macro
f/7.1
1/13 sec.
ISO-50 |
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heavy di vfdesign commento di vfdesign |
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Ti ringrazio Stefano, purtroppo non ero attrezzato, è stato frutto di una passeggiata tutt'altro che fotografica. Non ho voluto schiarire la zona d'ombra in post proprio per donare maggiore tridimensionalità ed evitare di pasticciare.
Vincenzo
P.S.: appena ho modo di verificare inserisco i dati EXIF. |
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Saba di opisso commento di vfdesign |
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Precisa, elegante, efficace. Complimenti sinceri (doppi, per via del bel riconoscimento ottenuto).
Vincenzo |
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prova a prendermi di vfdesign commento di vfdesign |
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Grazie anche a te Vittorio, colgo l'occasione per sottoporvi un altro scatto simile:
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=684798
Vincenzo |
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prova a prendermi di vfdesign commento di vfdesign |
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Intanto ringrazio per visite e commenti. Apprezzo il formato quadrato, in realtà l'avevo già immaginato prima di postarla e molto probabilmente la stamperò quadrata in passepartout abbondante bianco. Risulta scura perchè il sole ormai stava andando via ed il cielo non era dei migliori alleati, non ho voluto calcare la mano in post perchè non è mia intenzione manomettere lo stato dei luoghi e la matrice che genera quel dato scatto, in quel preciso momento, quindi anche questo acerbo 'lowkey' mi va più che bene. Mi pare di aver scattato anche con onda un po' più vivace e presente, che posterò più avanti.
P.S.: la sabbia bagnata è scura di suo, a Margherita di Savoia.
Vincenzo |
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Quelle infinite vie di Davide C. commento di vfdesign |
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Purtroppo non c'è e non ci sarà mai fine a "professori" sacri, saccinti e spocchiosi, pronti a salire in cattedra e ad aggiustarsi il nodo alla cravatta prima di dar voce al microfono stridente... comprendo la prima parte del messaggio, ma che ce ne siano invece di tanti altri Benedusi, a parer mio (ho citato lui ma ce ne sono numerosi che meritano parimenti) dal serio e concreto curriculum (non quello "maturato" in autoconsapevolezza al paesello, alla domenica pomeriggio tra un caffè al bar dello sport in pieno stile anni '80, la triste partitella a bocce, contando i propri iscritti al circoletto, speranzosi come donatori d'organi, e la cena brodo vegetale e panino vuoto del giorno prima, al dormitorio per anziani), dalla pragmatica visione della fotografia, almeno avrebbero qualcosa da raccontare dal vivo, anche in semplici conversazioni private, e non le solite tarantelle teoriche mascherate sotto il nome tanto blasonato di "workshop" che suonano come encicliche dottrinali, questione di punti di vista personali ovviamente, questione di libero chiacchiericcio perchè alla fine la fotografia viene vissuta sulla propria pelle, ognuno nel proprio percorso individuale, con il proprio cuore, i propri occhi, la propria testa, le prioprie mani, la propria attrezzatura, ma anche la propria... pancia! (e si è liberi e sereni di poter fotografare anche di pancia, senza badare a trascinarsi dietro quintali di treppiedi ed attrezzature alla ricerca della cartolina perfettina o a quel che pensano altri liberi pensatori con la paura di mettersi a nudo, al netto di titoli o numero messaggi assunti in forum, partendo dal presupposto che nessuno è scevro da difetti).
Con questo, saluto tutti, serenamente, compreso Davide C. che si è visto espandere in OT un topic apparentemente innocuo, con una serie infinita di piogge fumaiole... avrei potuto scrivere ovunque quanto sopra, essendo un pensiero generalistico.
Vincenzo |
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Quelle infinite vie di Davide C. commento di vfdesign |
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Molte volte tante parole non servono, Giovanni, mi permetto di darti del tu anzitutto per comodità di linguaggio.
Permettimi di accettare il tuo concetto ma non condividere totalmente, e provo a spiegarti perchè, senza appensantire il discorso già materico di suo, non è un incentivo al suicidio da forum, affatto, anzi, un'invogliamento alla qualità di quel che si scrive, un dialogo sereno da caffè fotografico, non una battaglia.
Lasciando perdere ora la teoria della relatività in merito alla questione sugli anni di anzianità di servizio in fotografia dove si potrebbe scrivere davvero di tutto e nulla allo stesso tempo, te la pongo in un'altra maniera la questione, prova a farti una domanda alla Marzullo (e puoi anche non darmi la risposta, in maniera da riflettere autonomamente, con dovuta calma), ad un certo punto dopo aver macinato migliaia di lunghe critiche positive ma anche ferocemente negative sia quì che altrove ma anche in circoli fotografici della vita reale, mi sono fermato a riflettere e tra me e me mi sono chiesto: e io (come del resto ciascuno degli altri utenti che scrivono classicamente in forum mascherati da un nickname attraverso un monitor e tastiera distanti anche centinaia di km) chi sono per poter giudicare? assolutamente nessuno! allora perchè mai dovrei condizionare con il mio netto giudizio l'espressività autonoma e volontaria dell'autore che mediamente sa già quel che vuole? perchè lo faccio? e con quale criterio "assolutistico"? perchè mai con approcci superficiali astratti e variopinti, quando potrei semplicemente investirlo in altro il mio tempo, magari in fotografia pratica e non solo teorica? cosa spinge ad incrementare l'asticella del numerino sotto il proprio avatar? tutto quì... ripeto, è una mia pippetta di sempre, una mia riflessione probabilmente senza molte spiegazioni concrete, nulla sulla foto in specie e sui commenti già sopra scritti, è un mio pensiero che di tanto in tanto raffiora frequentando sempre più fotografia "dal vivo", ma anche altre discipline artistiche.
In buona sostanza credo che non si possa scrivere: "la tua foto fa cagare, ciao" o alla pari "stupenda complimenti, ciao", non so se mi riesco correttamente a spiegare in tutto questo papiro, è il meccanismo tipico da forum che da qualche anno a questa parte mal digerisco e che spesso non pone rispetto e non offre certamente giusto spirito di dialogo e di approfondimento, se da un lato c'è la sterile presentazione di una foto dall'altro c'è il facile e brevissimo commento che lascia il tempo che trova, in un infinito oceano di messaggi, di colori, di immagini... infinite vie, proprio come suggerisce il titolo del topic di questa foto.
Chiudo con una vecchia e nota provocazione (non mia): e se i grandi fotografi, i nomi storici, postassero nei forum? anni indietro non esisteva di certo internet...
Vincenzo |
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Quelle infinite vie di Davide C. commento di vfdesign |
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GiovanniQ ha scritto: | @vfdesign
sentendomi chiamato in causa, visto che sono uno che ha commentato questo scatto, considero il tuo pensiero molto valido, ovviamente non entro nel merito di dicsussioni passate, ne' polemiche, ma io credo che si richiede un feedback per quello che uno vede, senza ovviamente sapere nulla di nulla sulle foto in questione, senza racconto, solo con qualche dato tecnico, e' un po limitante il fatto di non poter commentare se non si hanno informazioni magari dall'autore, partendo da questo presupposto vorrebbe dire che tutte le foto avrebbero zero commenti se non quelle di persone che conoscono l'autore, parimenti, non si potrebbero commentare foto di mostre, gallerie di flickr, ecc.ecc.
p.s. il fatto che tu sia stato un ex componente dello staff come tu dici cosa dovrebbe aggiungere alla discussione? |
Il discorso si fa abbastanza lungo e articolato, non voglio star quì a parlarne perchè non è il luogo più adatto, men che meno per campanilismo verso Davide, oltre a non aver più tempo di scivolare nei meandri della psicologia e della comunicazione visiva, cosa che mi ha da sempre attratto... apprezzo sicuramente la tua risposta, e disapprezzo volentieri chi offre rapidi commenti di cortesia nei vari forum e social, facili mezzi che da qualche anno rotolano a pezzi e che disintegrano la natura delle immagini lasciando il tempo che trovano... ti sintetizzo semplicemente che imparando a conoscere Settimio Benedusi e altri personaggi della fotografia, ho capito, alla fine, o per lo meno è una mia idea che sto pian piano tassellando, anche attraverso un pelino oltre la mia prima dozzina d'anni spesi in fotografia (che non son pochi ma nemmeno tanti, pur non finendo mai di imparare e di accumulare esperienze, soprattutto in fotografia attiva lontano da monitor e astrattismi vati) che sebbene i forum ed altri spazi web servono a condividere la fotografia come tecnicistica e moderna piattaforma, poco aggiungono e spesso poco raggiungono quel che l'autore probabilmente vorrebbe comunicare, non per scarsità comunicativa ma per la mancanza dell'approccio materico della fotografia stessa, talvolta necessario, e della storia di quel dato racconto, di parole e di emozioni reali scambiate con l'autore, di vivere determinati momenti, e questo avviene conoscendo dal vivo le persone, i luoghi, gli eventi, le mostre fotografiche, le uscite fotografiche e tutto quel che ruota intorno a questo mondo, vivendo di pancia con la propria attrezzatura senza necessariamente passare da percorsi strettamente accademici o accademizzanti per la facilità e rapidità d'informazione diffusa, o per la foga al nuovo acquisto. Tutto questo avviene perchè è quanto mai facile dai propri occhi e dalle proprie esperienze estrarre quel che per se stessi (e solo per se stessi in realtà) è o non è "fotograficamente corretto", ma questo non giustifica il diverso intento dell'autore, quello che in realtà lui e solo lui ha evidenziato, la genesi, l'emozione fotografica ed ampatica di quel dato momento che prevalica i classici dettami accademici fotografici perchè la fotografia è anche spontaneità, è profondo volere, è qualcosa di vivo in quell'attimo, questo spiega la relatività dell'intera giostra, e spiega l'approccio che classicamente si ha nei confronti di chi si ha difronte. Mi sono permesso di scrivere tutto questo perchè io c'ero in quei luoghi, in quel momento, ed ho avuto modo di conoscere brevemente Davide, cominciando a capire il suo modo di fotografare si intuisce quel che cerca, e non è di primo pelo, quindi trovo superficiale soffermarsi meramente su composizione e dintorni, a mio personalissimo modo di vedere ovviamente, ma questo è discorso generico, per questo ho man mano felicemente abbandonato facili spazi web preferendo la fotografia vera al pixel spaccato in due (per non dire altro) con la foga alla competizione.
Al tuo P.S. ho già risposto nelle mie ultime parole del mio precedente messaggio, e ti invito con calma e serenità a spulciare nelle mie poche migliaia di messaggi scritti con il cuore in questo forum così capirai esattamente cosa intendo, quanti topic sono stati stesi, dove e quando mi sono soffermato a dibattere di tali argomentazioni anche con altri colleghi ed amici, pur non volendoci tornare sul pezzo per evitare altri strascichi di cui potremmo disquisire all'infinito e tranquillamente in altre sedi. Idem dicasi quando ci si attacca ad un titolo conferito, o difronte ad un nudo esplicito si apprezza o disapprezza facilmente e più sensibilmente un pube o un sedere, ma senza una consocenza dell'autore e del mood dello scatto poco altro si riesce a comprendere sebbene la fotografia deve aiutare a conoscere ma non svelare del tutto altrimenti sarebbe troppo scontato, pur avendo sull'altro piatto della bilancia centinaia di "visite" o di like.
Discorso chiuso ovviamente, e ripeto, senza polemica alcuna e senza voler inquinare questo topic dell'ignaro Davide, ognuno si ritaglia lo spazio che crede, come meglio ritiene opportuno.
Buona luce. Vincenzo. |
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Quelle infinite vie di Davide C. commento di vfdesign |
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A prescindere dalla composizione adottata credo che il dittico sotteso tra osservatore ed icona sacra sia strutturato proprio sul messaggio, sul percorso che in tal caso compie la luce, riversando la lunga inferriata sui caldi sampietrini e sulle ombre diagonali che ne demarcano i toni scuri. La ricchezza narrativa, in questa come in tutte le foto scattate in questi luoghi, è nel dettaglio, nel profumo primaverile del mare e dei cedri autoctoni, del travagliato percorso storico e geografico. Prima ancora di annettersi la presunzione di saper/poter leggere la fotografia con i priopri occhi, bisognerebbe conoscere almeno in parte la storia di ogni singolo scatto, questo da ex componente staff lo sottolineo senza polemica alcuna, ho dibattuto da sempre in tal senso.
Saluti,
Vincenzo |
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0764 di Pio Baistrocchi commento di vfdesign |
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La fotografia vive attraverso questi racconti e credo che nel corso del tempo l'ìntreccio di storie, di emozioni, di sensazioni, maturano con l'esperienza assaporandosi come un pregiato liquore in un vecchio baule.
Un caro saluto Pio.
Vincenzo. |
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La bottega di Fabio di nicola.milani commento di vfdesign |
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Bel racconto ed ottime cromie Nicola, mi piace l'approccio materico, essenziale, discreto, ordinato...
riconoscimento meritato.
un caro saluto,
Vincenzo |
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