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Natalia e Audi TT di Pietro Bianchi commento di kalama |
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premesso che io non saprei da dove cominciare,
mi permetto però di osservare che, forse per un effetto grandangolre, l'auto perde di profondità sopratutto la parte posteriore sembra schiacciata alla parete)
e la tipa (gran bella tipa) cosa guarda? le scritte (scherzo dai..) però non trovo molto il nesso, se non cromatico, con l'auto...
un saluto
Donato |
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Natalia e Audi TT di Pietro Bianchi commento di g.lele |
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Bene Bene. Anche questa mi piace.
Ammetto che passere un pomeriggio con Te per lavore un'intero flusso di una foto--> dallo scatto alla pubblicazione!!!. |
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Natalia e Audi TT di Pietro Bianchi commento di muzly |
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si vedono delle texure sulla macchina!! da uno come te mica me lo aspettavo.... tutta questa voglia di "comprimere" ti ha fatto un brutto scherzo
e poi dai ste sigle su tutte le foto... hai prorpio paura che te le freghino!!! |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di Osea |
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secondo il mio medesto parere è bellissima. non vedo il perchè porsi così tanti problemi se è commerciale o meno. ciò ch'è bello può diventare pure "commerciale", ma questo non vuol dire che se un lavoro è stato fatto bene, gli si debba necessariamente appiccicare questa etichetta  |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di Pietro Bianchi |
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sono d'accordo con il braccio troncato ma il resto cacchio è tutto vero, il vento è vero, il cielo era quello (esposto giusto), il fiorellino palloso è vero e raccolto in quel momento, l'avambraccio è illuminato a causa dell'ottobox, la tacchella è un tetto in lamiera che rifletteva il sole, io non ho fatto nullaaaaaaaaa sono innocente.
La commercialità venale del mio essere fotografo penso a questo punto traspaia notevolmente dalla mie fotine, grazie claudio per le tante righe. |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di claudiom |
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La fotografia commerciale è sempre fotografia di propaganda e viene usata per vendere un prodotto, un detersivo, il volto di una persona.
Ha sempre una caratteristica: non è dialettica, non pone interrogativi, non mette mai l'accento su una caratteristica del prodotto che possa contraddire la sua vendibilità, questo è il prodotto grafico commerciale.
Il prodotto grafico commerciale non ha nulla e che vedere con la sua validità tecnica, non ha da essere valido sul piano tecnico, ha da essere vendibile.
Vendibile significa adeguato agli standard visivi della media degli acquirenti.
Un ritratto è sempre il contrario di quanto scritto sopra: un ritratto è sempre dialettico, non esistono ritratti commerciali, ma al massimo complesse fototessere commerciali.
Questa immagine commerciale è piaciuta, spiego perchè a me non è piaciuta questa immagine commerciale:
Colpo di vento sui capelli che non fa sfogliare il dente di leone (sensazione di grande falsità).
Il gambo del dente di leone sembra una cannuccia per bere.
Penultimo piano con alberi neri in silouette che paiono disegnati da uno studente pigro, studente che ha dimenticato di levare quella tacca bianca sulla sinistra, nel nero.
Colpo di luce finto sull'avambraccio.
Braccio sinistro mozzo.
Macchie scure nel cielo che contraddicono il resto del sereno.
Attenzione: non vuol essere una critica all'autore: Ripeto, il prodotto è buono, si tratta di capire il targhet a cui è rivolto.
grazie per l'attenzione , ciao claudiom |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di Pietro Bianchi |
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io sono scusato, ero in Sarfregna! ecco io sarei curioso di sapere in cosa questo è un ritratto commerciale, che caratteristiche commericiali ha, non lo capisco (e men che meno caratteristiche artistiche!).
Se per "commericiale" intendi "tecnicamente valido" (anche con alcune giuste eccezioni che mi hanno fatto) |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di claudiom |
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Sono quasi sicuro che se invece di questo interventino circostanziato avessi scritto una bordata di velati insulti alla foto in questione subito qualcuno avrebbe replicato.
La cosa mi sembra piuttosto triste.
ciao claudiom |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di claudiom |
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Vi voglio chiedere alcune cose, che non sono una critica:
La fotografia vi piace in sè o come prodotto commerciale?
Vi sembra che possa essere messa nella categoria "ritratto"?
Vi sembra una composizione "classica"?
In generale quali sono i riferimenti visivi che adoperate per dare un parere su una foto di questo genere?
Per me questo è un prodotto commerciale ben fatto, che penso raggiunga il suo scopo, Pietralia ci lavora, da quel che vedo mi sembra che lavori spesso bene.
Tutto sta a capirsi con quali parametri si guarda, non è obbligatorio guardare con l'occhio "commerciale", non è obbligatorio guardare con l'occhio "artistico", però penso che dovrebbe essere un po' più evidente a cosa ci si riferisca dal tono della risposta.
ciao claudiom |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di Pietro Bianchi |
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ti ringrazio shedar per il tempo che hai impiegato per la risposta; dopo un mesetto di ritratti con Alien Bee 1600 e relativo generatore resto sempre più totalmente sostenitore del qualcosa in più che ti da la possibilità di gestire l'illuminazione in location. Bisogna solo fare attenzione (oltre ovviamente a come si illumina il soggetto) al rapporto con la luce ambiente, se bilanci per il cielo il terreno o il paesaggio è nero o quasi, se esageri con la potenza dei flash senza badare alla luce ambiente rischi l'effetto notturno in pieno giorno; sono strumenti compositivi anche questi ma bisogna usarli con criterio e non a caso, ovviamente il primo errore questo che ho fatto e che fanno tutti quelli che si ritrovano un mare di watt a disposizione senza saperli usare. a breve posto qualcosa |
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Giorgia, ritratto classico di Pietro Bianchi commento di Shedar |
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Bravo! Molto bella. La posa della ragazza è parecchio indovinata.
Complimenti anche per tutto il resto ....anche se forse io avrei contestualizzato di piu'. Mi mancano le ombre che legano il soggetto al contesto o il "contatto fisico" vero e proprio tra i due elementi ....(chesso' ....piedi sul prato se la foto fosse a figura intera.)
Cmq l'illuminazione è coerente con quanto fatto sul cielo .....forse un po meno su quanto si intravede sul prato.
Pero' è proprio questo gioco sul filo tra artificiosità e semplicità che rende la foto particolare
Inoltre azzeccatissima la scelta del bianco e nero.
Circa il fatto che lo scatto fa uso palese di luce artificiale IMHO non inficia minimamente il risultato.
Ti potrei dire che forse delle nuvole meno numerose e compatte e piu' ..."pannose" avrebbero esaltato la dolcezza della tipa in primo piano ....ma sarebbe un'altra foto
Circa la paranoia e le scritte sulal foto ....FAI BENISSIMO!!!
E' il logo enorme, rosso e luminoso che rompe troppo pero' .....forse potresti fare una cornice e non appiccicarlo sopra lo scatto.
Tra l'altro capisco poco il senso, e non condivido, certi commenti che si appellano ad una presunta incoerenza formale (tipo lo sfondo che non sta tutto sopra o sotto la testa)....in una foto che TRABORDA di capacità tecnica ...
Un po come dire a picasso come tenere il pennello. se l'ha tenuto storto avrà avuto un motivo no? Poi una cosa puo' piacere o meno ....ma IMHO non si puo' mai pretendere di dire come una cosa "deve essere fatta".
IMHO ad esempio proprio il non "liberare" il primo piano del soggetto dallo sfondo scuro contribuisce parecchio al contrasto tra inquietudine del contesto e serenità della protagonista. |
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