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margherita...urbana di Roberto P. commento di essedi |
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Malinconica margherita giunta a morire in questa triste pozzanghera che non riesce neanche a riflettere il cielo.Uno scatto che emoziona ed avrei visto bene anche in bn.  |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di M.R. |
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pamar ha scritto: | Ma non c’è il pensiero di nessuno a proposito della questione sollevata da questo scatto?
Si potrebbe intavolare un interessante ed istruttivo scambio di pareri e vedute.
Marco |
Condivido il tuo pensiero, però in linea generale. Se ci soffermiamo a questo scatto non credo che regga la tua tesi, anche perchè se ben ripresa e ben composta, questa scena io la trovo un po' troppo life per ammirare solo l'aspetto architettonico di questo bellissimo posto. E' una buona foto secondo me, ma non puramente architettonica, e non per le regole imposte dal genere fotografico. |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di pamar |
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Ma non c’è il pensiero di nessuno a proposito della questione sollevata da questo scatto?
Si potrebbe intavolare un interessante ed istruttivo scambio di pareri e vedute.
Marco |
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margherita...urbana di Roberto P. commento di Roberto P. |
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MTJ CYMK ha scritto: | Suscita una certa melanconica tristezza e ciò vuol dire che emotivamente comunica. La realizzazione invece è un po' ai limiti. La bella diagonale riflessa gioca un bel ruolo comprimario e l'avrei fatta sviluppare meglio collocando il fiore nel terzo alto destro. La parte destra in effetti aggiunge poco alla scena e forse avresti evitato la sovrapposizione del raggio di luce proprio sui petali che fa sparire tutto in un bianco niente privo di dettagli. Anche i neri li trovo troppo chiusi in quello che io chiamo effetto "olio di motore esausto" (se passa il concetto che voglio esprimere ).
Certo che con i limiti di una compatta ti sei scelto una condizione di controluce davvero difficile da gestire
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Grazie Max per il commento. Sono d'accordo con il tuo commento. Purtroppo non è stata una foto studiata, ho fatto una serie di scatti e poi al PC o visto che aveva il suo lato emotivo come tu hai notato, anche se non perfetta tecnicamente.  |
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margherita...urbana di Roberto P. commento di -Max- |
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Suscita una certa melanconica tristezza e ciò vuol dire che emotivamente comunica. La realizzazione invece è un po' ai limiti. La bella diagonale riflessa gioca un bel ruolo comprimario e l'avrei fatta sviluppare meglio collocando il fiore nel terzo alto destro. La parte destra in effetti aggiunge poco alla scena e forse avresti evitato la sovrapposizione del raggio di luce proprio sui petali che fa sparire tutto in un bianco niente privo di dettagli. Anche i neri li trovo troppo chiusi in quello che io chiamo effetto "olio di motore esausto" (se passa il concetto che voglio esprimere ).
Certo che con i limiti di una compatta ti sei scelto una condizione di controluce davvero difficile da gestire
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rapace di Roberto P. commento di oile |
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Roberto P. ha scritto: | Fotografato in oasi protetta.
Secondo la tua esperienza come avrei potuto gestire meglio il bianco? è un problema di come ho impostato lo scatto o anche di limite macchina? |
I soggetti scuri, ma con parti bianche, un classico x eccellenza la Folaga (Fulica atra), presentano sempre delle difficoltà nella gestione della luce, si rischia di bruciare i bianchi o di chiudere i neri.
Con questi soggetti bisogna fare molta attenzione in fase di scatto, l'istogramma può venirci in aiuto e una corretta pp ci restituirà un'immagine corretta,  |
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rapace di Roberto P. commento di Roberto P. |
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oile ha scritto: | Soggetto interessante, ripreso in libertà o ambiente controllato?, la gestione della luce è poco precisa, i bianchi accusano numerosi 255, sia sul capo che sul collo.  |
Fotografato in oasi protetta.
Secondo la tua esperienza come avrei potuto gestire meglio il bianco? è un problema di come ho impostato lo scatto o anche di limite macchina? |
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rapace di Roberto P. commento di oile |
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Soggetto interessante, ripreso in libertà o ambiente controllato?, la gestione della luce è poco precisa, i bianchi accusano numerosi 255, sia sul capo che sul collo.  |
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rapace di Roberto P. commento di Roberto P. |
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AarnMunro ha scritto: | Ma è un gipeto?  |
si, il suo nome scientifico è: Gypaetus barbatus è chiamato anche avvoltoio barbuto |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di Roberto P. |
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pamar ha scritto: | Perdonatemi se intervengo allacciandomi all’affermazione di Gennaro, in uno spazio invece dedicato al commento di una fotografia, ma penso che il discorso sia attinente a tale scatto.
Con tutto il rispetto non sono d’accordo con l’affermazione su cosa è o meno attinente alla sezione architettura. Si asserisce che attinente alla sezione è unicamente quanto rispetta criteri di simmetria, rigore ecc. Certamente devono essere rispettati alcuni canoni di conformità architettonica (per esempio le linee cadenti), ma esigere elementi oltre a questi vuole dire “accettare” solo fotografie da studio architettonico. A mio avviso la fotografia è ben oltre al rigore puro (e tirato agli estremi sterile), o meglio il rigore estremo in architettura si applica ad alcuni generi architettonici ma non è per tutti. Architettura non è solo quella dei coniugi Becher. Non esiste solo un’architettura ma molteplici sfaccettature. Il voler imporre solo un tipo rischia di portare ad una conformità monotona. Ripeto: architettura deve essere il rispetto di alcuni canoni di correttezza, ma andare oltre penso porti ad una omologazione deleteria. L’aspetto creativio/artistico (con il rispetto di alcuni canoni) è un arricchimento e sgambetta la prassi monocorde. Considerando per esempio la foto di questo 3ad, una sua rappresentazione frontale e simmetrica avrebbe portato ad un “comune e spesso visto” esempio che, invece, offre una diversa interpretazione, non comune, e stimolante ma comunque corretta architettonicamente. Cosa ne pensate ?
Grazie
Marco |
Tema complesso dire qual è la giusta regola per questo genere di foto e tante altre ! Personalmente condivido il tuo concetto esposto ma non essendo ancora riuscito a capire tutte le regole tassative da rispettare rimango neutrale accettando i vari commenti... Posso però dire una cosa e ne sono convito, se vuoi distinguerti e diventare un punto di riferimento bisogna saper cambiare le regole, modificarle e/o plasmarle con nuove proposte (che piacciono!)...... la storia è piena di personaggi oggi famosi che hanno portato cambiamenti nelle forme stili e regole dell'arte in genere
Grazie ancora per il piacevole dibattito |
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JAGUAR di Roberto P. commento di Roberto P. |
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Reportage in pillole .... linee e stile di macchine storiche molto ricercate ...guardare e non toccare  |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di pamar |
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Gennaro Morga ha scritto: |
Se invece vogliamo leggerla sotto un'altra chiave e nn quella di questa sezione , allora trovo la tua foto carina e descrittiva ....  |
Perdonatemi se intervengo allacciandomi all’affermazione di Gennaro, in uno spazio invece dedicato al commento di una fotografia, ma penso che il discorso sia attinente a tale scatto.
Con tutto il rispetto non sono d’accordo con l’affermazione su cosa è o meno attinente alla sezione architettura. Si asserisce che attinente alla sezione è unicamente quanto rispetta criteri di simmetria, rigore ecc. Certamente devono essere rispettati alcuni canoni di conformità architettonica (per esempio le linee cadenti), ma esigere elementi oltre a questi vuole dire “accettare” solo fotografie da studio architettonico. A mio avviso la fotografia è ben oltre al rigore puro (e tirato agli estremi sterile), o meglio il rigore estremo in architettura si applica ad alcuni generi architettonici ma non è per tutti. Architettura non è solo quella dei coniugi Becher. Non esiste solo un’architettura ma molteplici sfaccettature. Il voler imporre solo un tipo rischia di portare ad una conformità monotona. Ripeto: architettura deve essere il rispetto di alcuni canoni di correttezza, ma andare oltre penso porti ad una omologazione deleteria. L’aspetto creativio/artistico (con il rispetto di alcuni canoni) è un arricchimento e sgambetta la prassi monocorde. Considerando per esempio la foto di questo 3ad, una sua rappresentazione frontale e simmetrica avrebbe portato ad un “comune e spesso visto” esempio che, invece, offre una diversa interpretazione, non comune, e stimolante ma comunque corretta architettonicamente. Cosa ne pensate ?
Grazie
Marco |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di pamar |
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Piergiulio ha scritto: | Visto il risultato ai lati e la nitidezza complessiva no!!
un sorriso
piergiulio  |
Beato te che riesci a giudicare con criterio la nitidezza e cose simili da una riduzione minuscola per il web. Sarò cecato ma io non ci riesco. Sono pero’ ben conscio di un fatto: con un sensore piccolo come quello di una compatta chiudendo anche di poco il diaframma arriva la diffrazione e un f:5,6 è già tantissimo.
Marco |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di Roberto P. |
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Marco, Gennaro e Piergiulio vi ringrazio per i vostri commenti che accetto volentieri senza problemi ..... il confronto è sempre positivo indipendentemente dai punti di vista e linee di pensiero.  |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di Piergiulio |
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Roberto lo sai che ho sempre il sorriso e che dico sempre quello che penso..e qui penso che "avresti potuto fare meglio"..
un sorrisone
Piergiulio  |
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galleria - Milano di Roberto P. commento di Piergiulio |
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pamar ha scritto: | Non direi. Lo scatto è stato fatto con una compatta. f2.7 non è paragonabile all'apertura di una reflex. E poi alla visione mi pare "abbastanza" estesa la pdc. Che dici ?
Marco |
Visto il risultato ai lati e la nitidezza complessiva no!!
un sorriso
piergiulio  |
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