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Persepolis di Mais78 commento di Conrad79 |
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Bellissimo il nero uniforme delle persone e la figura che ne consegue.
Composizione che mi piace molto, attendi pareri più tecnici del mio per il bianco e nero o altro
L'unica cosa, non vedo la sua componente street. |
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Londra 2014 di Mais78 commento di essedi |
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Nonostante la moltitudine di elementi la composizione risulta gradevole,colori bellissimi!  |
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Londra 2014 di Mais78 commento di Daniele63 |
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Bella.
Il rosso della segnaletica, gli altri bei colori e la posizione del passante che richiama quella del cartello.
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Fiumi di dollari a Tehran di Mais78 commento di Mais78 |
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Grazie ad entrambi.
@filippo sapevo che ti sarebbe potuto piacere, ho scattato con uno stile diverso dal mio solito, piu' "ruvido", un po' come le tue foto che mi piacciono moltissimo ma possono non incontrare il gusto di tutti  |
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Fiumi di dollari a Tehran di Mais78 commento di Conrad79 |
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Attendevo il reportage dopo aver visto la foto singola!
Eccellenti scatti, e grazie per le splendide descrizioni, scritte veramente con passione.
Mi piace anche che hai contestualizzato le foto della compravendita clandestina con le foto 2-3.
E complimenti per il coraggio  |
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Phnom phen di Mais78 commento di Salvatore Gallo |
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Congratulazioni Mais78 , il tuo scatto è stato scelto per comparire In vetrina per la categoria Ritratto nel mese di Aprile 2014
P.S.: si raccomanda vivamente di non rimuovere tale foto dalla propria galleria, onde evitare disguidi tecnici in database, oltre che per rispetto verso lo staff di sezione per la scelta, e per tutti gli utenti in primis che hanno già partecipato alla disamina in questo stesso topic. Grazie. |
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Mercato nero del dollaro di Mais78 commento di Mais78 |
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Grazie Diego, questi erano dei signori, al mercato dei cellulari stavo per essere accoltellato
Ho messo le altre foto qui come promesso
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?p=4924637#4924637 |
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Fiumi di dollari a Tehran di Mais78 commento di Mais78 |
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Con l’economia in ginocchio, la minaccia costante di una guerra con l’Occidente, le frequenti svalutazioni e un’inflazione del 40% annuo, gli iraniani per proteggere i propri risparmi sono alla ricerca costante della moneta rifugio per eccellenza: il dollaro.
n.2
Il sistema bancario iraniano e’ tagliato fuori dal mondo dalle sanzioni internazionali ed esiste un cambio ufficiale fissato dal governo molto svantaggioso.
n.3
Si possono trovare cambiavalute abusivi fuori a quelli ufficiali e strappare un tasso migliore.
Ma si puo’ ottenere molto di piu’ dai propri risparmi, basta rivolgersi al mercato nero di Tehran.
Tutti sanno dov’e’, lontano da occhi indiscreti, si dice che anche il governo lo usi ma uffcialmente non esiste. All’arrivo il frastuono e’ assordante, decine e decine di trader gridano le proprie offerte di acquisto e di vendita del verdone. Oltre dieci milioni di dollari cambiano mano ogni giorno, molti trader sono collegati al telefono con i propri committenti che non vogliono esporsi direttamente, altri semplicemente scommettono soldi propri. Pochi guadagneranno molto, magari colludendo con altri, la maggior parte perdera’ tutto. I piu’ sfortunati finiranno in galera in una delle frequenti retate della polizia.
n.4
n.5
n.6
n.7
Tehran 2014. |
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Nomade qashqai col suo fucile di Mais78 commento di Mais78 |
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Discussione interessante. Allora, chiarisco un po' di cose per voi che non eravate li.
Le tre donne chiacchieravano tra di loro fumando la shisha, si stavano facendo i fatti loro, quella in basso a destra vedo dalla foto che nel momento dello scatto si e' girata a guardare il figlio (?). Idem gli altri due, erano semplicemente li, nessun imbarazzo.
In sostanza era un allegra famigliola nomade. Non so se i qashqai siano dei gran militari, questi che ho incontrato io erano semplicemente dei pastori e quel fucile non era li per uccidere qualcuno ma - presumo - semplicemente per proteggere il gregge (o loro stessi) dai predatori. Se il fucile sia proprio suo, del padre, del fratello o di famiglia non lo so.
E' semplicemente un ragazzo che mi ha chiesto di scattargli una foto col fucile nel suo accampamento, non e' un set di un film in un momento di pausa, e' vita vera.
Ho passato una mezza giornata a rincorrere pecore con questi, dopo magari posto le altre in reportage. Ne ho gia' promesso uno sul mercato nero delle valute di tehran..mi tocca lavorare..
PS Il cappellino non l'avevo notato! Ora che me l'avete fatto notare devo dire che mi disturba 10 volte di piu' del taglio dei piedi xche' estraneo alla scena! Devo controllare nelle altre foto se era del ragazzino. Penso sia probabile che fosse il suo e l'abbia dato alla madre per farsi fare la foto. |
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Nomade qashqai col suo fucile di Mais78 commento di Brado |
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Stessa mia lettura come già postato in precedenza, la prima impressione è stata quella di un attimo "costruito" dal soggetto e questo sembra confermato dagli altri personaggi che ha attorno, uno imbarazzato, uno che lo guarda e sorride, una che si sbellica proprio e ha in testa probabilmente il suo cappellino e l'altra che sghignazza di rimando a quest'ultima.
Io non credo che il fucile sia suo, per come lo imbraccia e perché è l'unico bambino in mezzo a cinque adulti ma tutto questo non toglie niente alla fotografia, anzi, fa capire che proiezione hanno i bambini di loro stessi, cosa sperano di ottenere da grandi, fierezza e rispetto.
L'unico difetto, secondo me, rimane il taglio dei piedi, ho provato a rivalutarla per quello che avete detto ma proprio non ce la faccio! |
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Nomade qashqai col suo fucile di Mais78 commento di Mister Solo |
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Mario Zacchi ha scritto: | Quando un bimbo gioca a fare l' adulto gli adulti sorridono compiaciuti e comprensivi. Questo non è un gioco: gli adulti non sorridono compiaciuti e comprensivi; sembrano piuttosto fare da cornice ad una premonizione che il bimbo incarna. E' un' ottima foto. I piedi non servono per raccontare questa storia, anzi: la base della foto gli fa da piedistallo e contribuisce a farne il protagonista. Nello sguardo, nella posa studiata e ingenua, nelle presenze più sfuggenti intorno leggiamo il suo futuro. |
Ho capito, che al contrario di quello che sostengo io, per qualcuno i piedi mancanti siano un pregio e non un difetto... ok ... mi pare giusto che ci siano opinioni divergenti... interessante la tua spiegazione del piedistallo.
Non trovo però quello che descrivi tu... su 5 adulti presenti ne vedo 3 sorridere, uno indifferente ed uno che si gratta la nuca... di conseguenza non capisco quale sia la premonizione che il bimbo incarna.
Ho letto che "i nomadi in Iran sono un motore economico importante dato che praticano l'allevamento e accumulano in questo modo una ricchezza notevole. I Qashqai in particolare sono una stirpe molto forte sia dal punto di vista economico che militare. Loro hanno la tradizione di vivere in tende nere che possono essere smontate molto velocemente. Ogni anno si spostano con queste case, donne, anziani e bambini sui propri quadrupedi o a piedi per centinaia di chilometri.
Una parte dei Qashqai, negli ultimi anni, si è trasferita nei villaggi e nelle città e pratica di solito attività come l'agricoltura ed il giardinaggio. Ma la stragrande maggioranza di questa stirpe vive ancora come i propri antenati, all'aperto e spostandosi in continuazione. I Qashqai sono persone zelanti, coraggiose, ed ospitali; sono guerrieri fortissimi e la loro capacità nell'uso delle armi è incredibile e sono famosi come ottimi tiratori." ( http://italian.irib.ir/programmi/meraviglie-delliran/item/108166-parte-10-regione-del-fars,-la-terra-dei-nomadi-qashqai )
Credo che quel fucile in mano ad un bambino, fatto che inizialmente ha colpito anche me, potrebbe indurre a trarre conclusioni più drammatiche rispetto a quelle che sono in realtà.
Mais78 che è stato in quei luoghi magari ci può raccontare com'è la situazione...
Ciao |
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Nomade qashqai col suo fucile di Mais78 commento di Mario Zacchi |
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Quando un bimbo gioca a fare l' adulto gli adulti sorridono compiaciuti e comprensivi. Questo non è un gioco: gli adulti non sorridono compiaciuti e comprensivi; sembrano piuttosto fare da cornice ad una premonizione che il bimbo incarna. E' un' ottima foto. I piedi non servono per raccontare questa storia, anzi: la base della foto gli fa da piedistallo e contribuisce a farne il protagonista. Nello sguardo, nella posa studiata e ingenua, nelle presenze più sfuggenti intorno leggiamo il suo futuro. |
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