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Apatura ilia di pigi47 commento di Gannjunior |
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ciao Pigi
scorrevo un po' di foto ma su questa non ho potuto fare a meno di soffermarmi perchè ha un dettaglio pazzesco...
io non sono mai riuscito a fare dei macro decenti, soprattutto perchè non ho pazienza. pazienza per il vento (le macro ai fiori mi hanno fatto più volte arrivare vicino a spaccare l'attrezzatura per via del vento) mentre per gli insetti so che occorre avere voglia di andarci all'alba per trovarli addormentati ed avere quella splendida rugiada che riscontro anche sulle tue ali. (anche se non capisco perchè gli amici sopra parlano di luce dura...se c'è la rugiada dovrebbe essere mattino presto e quindi la luce dovrebbe essere più delicata, però in effetti diaframma ed tempo di esposizione con iso cosi bassi indicano che in effetti c'era tanta luce...a questo punto non capisco più! ) |
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She di Luca Vinci commento di Gannjunior |
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Ciao
secondo me è un ritratto "al limite". mi spiego: hai fatto un bel lavoro perchè l'hai ambientato nel modo giusto, con gli elementi giusti per contestualizzare la donna. Tuttavia si avvicina più a un'icona di quella cultura piuttosto che a farci entrare in contatto con quella donna specifica ritratta.
Tuttavia, la ripresa della mano insieme quello sguardo che sembra un po' stupito ma anche sembra scorgere qualcosa in lontananza sono elementi che conferiscono una certa personalità alla foto facendoci avvicinare in qualche modo a quel soggetto specifico.
E poi sicuramente ci hai calato in un frammento di Giappone, scegliendo tra l'altro luce giusta...Ci sono appena stato e quell'atmosfera (quando si trova) è indimenticabile.
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Valentina di Gannjunior commento di Gannjunior |
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grazie del passaggio
ho aggiornato il primo post con le info sulla lente.
gli exif con le lenti manuali non sono riconosciuti completamente. |
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...lunch di Gannjunior commento di Gannjunior |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
(exif registrati non correttamente. la lente è un samyang fish 8mm) |
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Autunno 1986 di jus commento di Gannjunior |
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hai dei gran bei negativi Giuseppe...perle di quotidianità di una volta...
concordo sul visionarla un pelo da distante.
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emanuela di matgiuse commento di Gannjunior |
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ciao giuseppe
quel sorriso riempie lo schermo, però ci sono alcune note: sarei stato più stretto, dando meno spazio in basso perchè ho l'impressione che quel vestito non valorizzi al meglio la ragazza.
avrei caricato meno i colori che sul viso "sparano " troppo.
poi gli occhi...a mio parere ti ci scappa sempre una post un pelo in eccesso che li rende "finti"..
un caro saluto e ricordati di passare più spesso!
ciao!! |
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... di diego campanelli commento di Gannjunior |
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che bell'idea per questo dittico
poi uno sguardo verso il basso e uno verso l'alto. Entrambi in quel fare "capolino" dalla porta che è un'azione così...umana!
il colore verde del portone una chicca.
Bravo, as usual |
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Per non dimenticare... di Gannjunior commento di Gannjunior |
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CIao Giovanni e Liliana
grazie per esservi soffermati.
il fuoco è sicuramente imperfetto...ho altri 4-5 scatti perfetti dal punto di vista della maf ma ho scelto questo, con taglio quadrato perchè l'ho ritenuto "perfetto" dal punto di vista del racconto, della posizione di entrambi i SOGGETTI, dell'atmosfera, dell'equilibrio compositivo (diagonale), dell'espressione della ragazzina...
mi piace pensare che quel fuoco difettoso dia quel pizzico di sapore analogico che alla fine non stona..
Non so se siete mai stati a Hiroshima, ma la sensazione che si prova (almeno la mia) è quanto meno strana.
C'è tutto e di più di quello che serve, è ordinata, pulita, i tram che tra i fili e le rotaie accentuano ancora di più questo senso di rigore...Ed è...tranquilla...calma, calmissima, molto più calma delle altre città che ho visitato sull'arcipelago. Una città a misura d'uomo...
Una calma quasi irreale. Che non puoi non ricollegare a quella "calma" del "dopo" di 69 anni fa...
Forse sarà perchè sono facilmente suggestionabile, ma quando arrivi sulla riva del fiume e passi nel parco della pace, in quel contesto...sei vicino al tramonto, il sole caldo che si "avvicina" agli edifici e poi mia moglie che mi cita "il gran sole di Hiroshima"...
pensi, pensi, pensi...
Poi vedi la "cupola", appunto, e continui a pensare, non vorresti pensare ma non puoi farne a meno...provi a immaginare, provi a immaginare quello che poteva essere, o meglio quello che "non era" quel 6 Agosto 1945...pensi alle pietre su cui in quell' "attimo" si è fissata l'ombra delle persone...no ma...ci rendiamo conto?
provi a pensare poi al "perchè", ma passi subito a un altro pensiero, dato che non può esserci un perchè che sia umanamente giustificabile...poi pensi a come si è sviluppata la storia dopo, poi ritorni con gli occhi su quel fiume, quel grigio che lo circonda, poi sulla riva a un certo punto ti accorgi che ci sono 3 ragazzine che stanno facendo le bolle di sapone...
E in quel momento, per qualche istante, i pensieri si interrompono e un sorriso lo fai.
Ti siedi e le guardi e le chiedi di poterle fotografare...
Loro che sorridono e che fanno le bolle con quegli abiti "non certo moderni". Certo, la foto l'ho "vista" come hai immaginato Giovanni: che "la vita continua": la bambina con quello sfondo così "pesante".
Eppure anche quel sorriso, anche quelle bolle (che sono sempre ottimi spunti fotografici in contesti di allegria) non possono reggere quello che si respira in quel Parco.
Non possono reggere la "fiamma della pace", quella fiamma che verrà spenta soltanto quando saranno state eliminate tutte le armi nucleari...la fiamma della pace, che però vedo come la fiamma dell'utopia e naturalmente della speranza, insieme, che si annullano...
Non ce la fai a non trasmettere quando fai una foto questa sensazione di immensa tristezza e di delusione che ti entrano dentro e la foto, questa foto, è questo ciò che deve esprimere (secondo me). Deve mostrare la luce, ma non deve fare dimenticare, "per non dimenticare". Per non dimenticare, occorre non perdere la speranza ma occorre anche, banalmente, "immaginare" (ma mi vergogno anche utilizzare la parola immaginare dalla mia posizione privilegiata di oggi) e non dimenticare perchè quel sorriso innocente non riesca a spazzare quella tristezza che ti si fissa quando passi ad Hiroshima...
Eh si, il "Girotondo" di Faber è tristemente adatto...
https://www.youtube.com/watch?v=VkmKJxEQtFg
Per Hiroshima: nella guerra e nella pace..
Un caro saluto |
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Per non dimenticare... di Gannjunior commento di Gannjunior |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti.
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il fuoco è sicuramente imperfetto...ho altri 4-5 scatti perfetti dal punto di vista della maf ma ho scelto questo, con taglio quadrato perchè l'ho ritenuto "perfetto" dal punto di vista del racconto, della posizione di entrambi i SOGGETTI, dell'atmosfera, dell'equilibrio compositivo (diagonale), dell'espressione della ragazzina...
mi piace pensare che quel fuoco difettoso dia quel pizzico di sapore analogico che alla fine non stona..
Non so se siete mai stati a Hiroshima, ma la sensazione che si prova (almeno la mia) è quanto meno strana.
C'è tutto e di più di quello che serve, è ordinata, pulita, i tram che tra i fili e le rotaie accentuano ancora di più questo senso di rigore...Ed è...tranquilla...calma, calmissima, molto più calma delle altre città che ho visitato sull'arcipelago. Una città a misura d'uomo...
Una calma quasi irreale. Che non puoi non ricollegare a quella "calma" del "dopo" di 69 anni fa...
Forse sarà perchè sono facilmente suggestionabile, ma quando arrivi sulla riva del fiume e passi nel parco della pace, in quel contesto...sei vicino al tramonto, il sole caldo che si "avvicina" agli edifici e poi mia moglie che mi cita "il gran sole di Hiroshima"...
pensi, pensi, pensi...
Poi vedi la "cupola", appunto, e continui a pensare, non vorresti pensare ma non puoi farne a meno...provi a immaginare, provi a immaginare quello che poteva essere, o meglio quello che "non era" quel 6 Agosto 1945...pensi alle pietre su cui in quell' "attimo" si è fissata l'ombra delle persone...no ma...ci rendiamo conto?
provi a pensare poi al "perchè", ma passi subito a un altro pensiero, dato che non può esserci un perchè che sia umanamente giustificabile...poi pensi a come si è sviluppata la storia dopo, poi ritorni con gli occhi su quel fiume, quel grigio che lo circonda, poi sulla riva a un certo punto ti accorgi che ci sono 3 ragazzine che stanno facendo le bolle di sapone...
E in quel momento, per qualche istante, i pensieri si interrompono e un sorriso lo fai.
Ti siedi e le guardi e le chiedi di poterle fotografare...
Loro che sorridono e che fanno le bolle con quegli abiti "non certo moderni". Certo, la foto l'ho "vista" come hai immaginato Giovanni: che "la vita continua": la bambina con quello sfondo così "pesante".
Eppure anche quel sorriso, anche quelle bolle (che sono sempre ottimi spunti fotografici in contesti di allegria) non possono reggere quello che si respira in quel Parco.
Non possono reggere la "fiamma della pace", quella fiamma che verrà spenta soltanto quando saranno state eliminate tutte le armi nucleari...la fiamma della pace, che però vedo come la fiamma dell'utopia e naturalmente della speranza, insieme, che si annullano...
Non ce la fai a non trasmettere quando fai una foto questa sensazione di immensa tristezza e di delusione che ti entrano dentro e la foto, questa foto, è questo ciò che deve esprimere (secondo me). Deve mostrare la luce, ma non deve fare dimenticare, "per non dimenticare". Per non dimenticare, occorre non perdere la speranza ma occorre anche, banalmente, "immaginare" (ma mi vergogno anche utilizzare la parola immaginare dalla mia posizione privilegiata di oggi) e non dimenticare perchè quel sorriso innocente non riesca a spazzare quella tristezza che ti si fissa quando passi ad Hiroshima...
Eh si, il "Girotondo" di Faber è tristemente adatto...
https://www.youtube.com/watch?v=VkmKJxEQtFg
Per Hiroshima: nella guerra e nella pace.. |
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SW14 di BlackDog commento di Gannjunior |
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mi pare che la scelta "opaca" possa essere coerente con la delicatezza dello scatto, della bimba, del suo mondo, della visione attraverso un vetro.
E credo anche, coerente con una delle possibili letture (per lo meno quella che ci vedo io) e cioè che l'osservatore la guardi senza volerla invadere. E, presumibilmente adulto (punto di osservazione dall'alto), l'ipotetico osservatore, non è in grado ( o meglio non è più in grado) di cogliere quei pensieri che appartengono soltanto all'infanzia.. |
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Simona e Tiziano di Gannjunior commento di Gannjunior |
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CIAO ALE
che ti devo perdonà?? x aver espresso la tua opinione??
intanto grazie x averlo fatto!
sul taglio è stata una scelta ben precisa, andando su un piano americano e la leggera aria sopra è giustificata da due cose: uno x far restare la "cornice" di quello che per me è il "magico" sfocato della lente. due x garantire l'armonia (almeno a me sempra di cogliere) nella diagonale che si sviluppa dal vestito della sposa e passa dalle spalle di tiziano. se la tracci sembrano un tutt'uno...
riguardando il bacio con la tua analisi mi trovo d'accordo, appare forzato.
il backstage: ho visto in quel "corridoio" (un vialetto alberato), dove gli sposi dovevano passare per raggiungere un giardino che gli piaceva, una buona occasione di scatto.
ho fatto una serie di scatti.
riguardandoli mi sono soffermato su questo, dove mi hanno colpito le mani. (al centro del frame e vicine al passaggio della diagonale, in un punto dove l'occhio si sofferma)
Quelle di Tiziano grosse, il mignolo che si apre un po' rispetto al resto, rilassate, che fungono da appoggio per Simona. Simona ci si appoggia e nel contempo le tira anche a se. Questo aspetto l'ho trovato molto significativo e vero.
Tuttavia, data la tua analisi, il bacio "forzato"(evidentemente dal contesto..) sembra prevalere..
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Tracy di Gannjunior commento di Gannjunior |
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ciao a tutti
grazie del passaggio, dei commenti e dei consigli
quel divano prima era in casa, poi l'abbiamo cambiato e lo abbiamo regalato a tracy da tenersi in giardino. l'espressione di tracy è così bella e comunicativa, perchè stava guardando la sua mamma, mia moglie (che ho fatto mettere appositamente dietro di me!) ....  |
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st_BO di Salvatore Gallo commento di Gannjunior |
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potresti fare un reportage degli ultimi ritratti salvatore
ne varrebbe la pena
questo appare più improvvisato vs alla donna nera. però ha un qualcosa (forse le alte luci, la ripresa leggermente dall'alto, forse quest'uomo la cui nazionalità si potrebbe collocare in un chicago o new york anni' 60) che mi ricorda più di uno tra i più noti ritrattisti del secolo di quegli anni...  |
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