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Palermo tra i vicoli di KELEBEK commento di KELEBEK |
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okok bandierina bianca,inno di pace e marcia militare.
Mi arrendo.
Cercherò di dare in defiitiva un filo logico conduttore più coerente ai miei racconti visivi per far capire meglio cosa voglio esprimere e non creare confusioni di sorta parlando di tutto e di niente.
Oltre ad essere un genio incompreso )) ho anche una dote eccelsa che volutamente ho negato: le critich per me sono crescita
Morale della favola: ci penserò.
Grazie ancora:-) |
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I love Sicily: Una fetta di Sicilia attraverso le MIE cartol di KELEBEK commento di KELEBEK |
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Carissssssiiiiiiiiimo!
vedo che la mia indisciplinata,scoordinata e rumorosa galleria (tanto rumore per nulla:-) diresti tu), dagli spunti banali e a tratti parzialmente interessante, resa marginalmente comprensibile solo grazie alle mie didascalie, specchio di una reltà "isolana" da parte di un"isolana" di nome e di fatto:-) così poco cosmopolita per presentarsi al pubblico ma così ostinata dal continuare a farlo malgrado "tanto rumore per nulla"....ti ha comunque colpito ancora:-))))))))
e comunque quando vedi Kelebek, ti fermi ancora una volta a guardare i miei reportage perchè inspiegabilmente incuriosito da questo "alieno" indisciplinato e contro corrente.,,hi hi hi
come ho detto prima, in una risposta data in un altro reportage, parlane bene o parlane male..l'importane è che se ne parli )))
detto ciò un inciso:
L'album si chiama: I love Sicily- le Mie cartoline
Cartoline vuol dire immagini raccolte spesso paesaggistiche di un luogo in cui dò visivamente l'idea di un "fetta" della Sicilia.
Non voglio raccontare nulla, le immagini sono in questo caso un'esposizione visiva...le didascalie sono un contorno dettato da un'improvviso slancio poetico.
Comunque...grazie sempre per esserci sempre:-)  |
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I love Sicily: Una fetta di Sicilia attraverso le MIE cartol di KELEBEK commento di Webmin |
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Nella prolissità dei contributi offerti hai effettivamente toccato molti degli aspetti che caratterizzano la nostra isola ed il nostro essere "isolani" condizione che secondo una certa scuola di pensiero ci rende culturalmente diversi per apertura e rapporto con la nostra terra: tuttavia, al di là delle mie personali considerazioni antropologiche, tengo a sottolineare che fotograficamente parlando la tua originalità, intesa come in un altra occasione spiegavi, nel restituire una visione "idealmente" non mediata artigianalmente e quasi in quanto tale ancora più rispondente al reale, non riesce a mio personale avviso, salvo qualche spunto interessante, ad ottenere delle rappresentazioni che da un punto di vista comunicativo riescano a sostentarsi autonomamente, senza l'apporto di didascalie ed incisi informativi.
Ben vengano, in realtà, la contaminazioni ma solo quelle caratterizzare da risultati di registro alto tanto compositivi che fotografici, al punto tale da indurre lo spettatore ad un sovrapporsi di stimoli visivi ed intelletivi tali da rafforzare la visione.
Il punto è sempre quello rumore o informazione ?
Ciao  |
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Palermo tra i vicoli di KELEBEK commento di Mario Zacchi |
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KELEBEK ha scritto: | hai ragione Marka ascolto troppo me stessa e mi concentro sul Mio modo di vedere le cose...mi allungherà la strada??? scua ma quale strada????
da "grande" voglo fare quello che quest'anno non mi è stato consentito di fare(poi ti spiego), se deciderò di farne una professione (della fotografia) allora sarà un'altra storia...e li comincerò seriamente a stare attenta al mio auditorium,ma riflettiamo su una cose che probabilmente detta da una "profana" del campo può far sorridere:Tutti i grandi della storia,sono stati attaccati e criticati,la loro arte è stata compresa e valutata dopo,alcuni non hanno avuto nemmeno il piacere dell'acclamazione del pubblico inquanto erano già morti.
Cosa voglio dire? parlane bene o parlane male,l'importante è che se ne parli...e poi...chissà..
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Perdonami la battuta, che uso perché so che la capisci: voler far di persona la scoperta dell' acqua calda non è sbagliato in linea di principio; è solo che non ti risparmia i contrattempi patiti da chi quella scoperta l' ha già fatta e superata.
Le osservazioni tecniche di Nerofumo non sono una gabbia che limita la tua cratività, ma un suggerimento sull' uso degli "strumenti" per svilupparla in tutte le direzioni che vuoi, al pari della metrica che il poeta conosce, dell' armonia che il compositore conosce, della teoria dei colori che il pittore conosce. Sapere come come muovere opportunamente questi strumenti per ottenere deteminati risultati "abbrevia la strada" verso la completezza espressiva, che sia a scopi professionali o no.
Ciao  |
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