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Arbeit Macht Frei - Reportage Auschwitz-Birkenau di Marty McFly commento di Marty McFly |
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stecco333, gym81, Sgnappaus, Mesco, LucaFuma, Sultilan, seaxx79, Ueda, troppo gentili, i vostri complimenti così come quelli degli altri che hanno scritto prima di voi mi gratificano troppo, grazie!
niomo, in effetti visitare quei luoghi per la prima volta e fare delle foto nello stesso momento non è facile. Forse ciò ha contribuito a renderele un po' più emozionanti e meno ragionate/tecniche, non so. Comunque sono posti da visitare più volte, sia per non dimenticare e sia per imparare ogni volta qualcosa di nuovo...
Avevo intenzione di stamparle "normalmente" però forse stampando anche le didascalie posso dare maggiore forza al ricordo, anche perché le didascalie le ho pensate e scritte in base alle singole foto quindi la soluzione fotolibro che proponi mi sa che è l'ideale (li fanno anche con solo 24 foto e stampano le didascalie a corredo? Non ho esperienza con i fotolibri).
Lord Miklaus, se puoi vai di persona, tocca i muri, i pavimenti, guarda fuori le finestre da dentro le baracche e i blocchi... Proverai sensazioni che anche se non si potranno minimamente avvicinare a quelle provate dai detenuti in quegli anni ti rimarranno dentro. Un po' egoisticamente una visita del genere è utile anche per ridimensionare i banali problemi quotidiani che tutti abbiamo e a cui diamo spesso troppa importanza...
Piotre, ti ringrazio per la segnalazione di "Tu passerai per il camino", non lo conoscevo. Ho sbirciato un po' su internet e sembra un documento sicuramente da leggere, incentrato sulle violenze subite da molti (troppi) innocenti a Mauthausen.
Piccolo OT: ieri sera sono andato al cinema a vedere "Operazione Valchiria". Secondo me è molto ben fatto ed interessante e soprattutto serve a raccontare, come si dice nel film, che "non tutti erano come lui". Da vedere.
EOSman, in principio avevo pensato di mettere solamente le fotografie nel reportage, ma poi la sera, ripensandoci mentre ero a letto, ho deciso di scrivere anche delle didascalie di accompagnamento perché magari non tutti possono sapere quello che una foto può rappresentare. Da lì il desiderio di farlo diventare un piccolo documentario per descrivere con immagini e parole quello che è successo e quello che uno si troverà davanti quando entrerà dentro personalmente.
roiter, grazie mille a te allo staff per questo riconoscimento. Fin da quando mi sono iscritto su photo4u, nel 2006, mi sono sempre detto: "pensa se un giorno un mio lavoro fotografico finisce in homepage come "foto della settimana", sarebbe una gran bella soddisfazione da fotoamatore quale sono!". Aver avuto questo riconoscimento con un lavoro su Auschwitz e Birkenau poi amplifica enormemente di più la mia contentezza. Sapere che un tema che ho così a cuore è stato così apprezzato mi fa troppo piacere. Così come non ha prezzo sapere che un utente o un visitatore di questo sito cercando "Auschwitz" o "Birkenau" troverà un mio reportage/documentario e magari lo potrà usare come ispirazione per documentarsi maggiormente o per andare a visitare di persona quei siti. |
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VALERIA BOOK 2 di infashion commento di Marty McFly |
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La mancanza di contrasto credo sia dovuta alla backlight che appunto crea un'immagine poco contrastata come quando si vede una cosa controsole (quindi voluta).
La poca nitidezza, come ha dichiarato l'autore, è dovuta ad una scelta di PP.
Io, personalmente, avrei cercato di ammorbidire la luce alla destra del fotografo che mi sembra un po' duretta. |
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Arbeit Macht Frei - Reportage Auschwitz-Birkenau di Marty McFly commento di Marty McFly |
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Alex_84, alesse, MARCORONTE, Riccardo Bonetti, belgarath e marcoz71, grazie mille anche a voi.
Sono contento di aver contribuito nel mio piccolo a raccontare e a non far dimenticare ciò l'essere umano è stato capace di organizzare e mettere in pratica non troppi anni fa... |
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Arbeit Macht Frei - Reportage Auschwitz-Birkenau di Marty McFly commento di Marty McFly |
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Clara Ravaglia: Sono contento che la mia "testimonianza" sul posto abbia reso un po' l'idea di quello che si può provare visitandolo personalmente. Sono sempre stato particolarmente sensibile alla vicende dell'Olocausto, non so bene il perché, ma è così da anni. Le foto di Antonjazz le conosco bene, mi erano piaciute sin dall'inizio quando le pubblicò e infatti ho chiesto qualche consiglio fotografico anche a lui prima di partire.
paolo1555, Fr@ncy e Mr.500mm, grazie mille anche a voi.
marcoz71: In effetti il meteo mi ha graziato, non è stata una settimana particolarmente fredda e la neve non era tanta. A Birkenau tra neve e fango avevo i piedi zuppi fin sopra le caviglie. I B&W li ho fatti con LightRoom 2.2, sono partito dai settaggi consigliati da lui (per le tonalità) e poi ho agito su curve, contrasto, esposizione, recupero alte luci, ombre e mezzitoni. |
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Race di mene commento di Marty McFly |
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mene ha scritto: | Non cercavo di contestualizzare la maschera, anzi... cercavo il "contrasto", volevo semplicemente fare una foto con la maschera un pò diversa... |
Ah beh, allora...  |
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Race di mene commento di Marty McFly |
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Dalla miniatura mi sembrava la copertina di un CD, quadrata 12x12cm su un CD fa la sua figura secondo me
Mi piace la tonalità dei colori e la disposizione degli elementi.
Nno sono convinto dell'accostamento maschera (da snow? da motard?) con la tuta dell'Adidas e la maglietta bianca sotto (nel senso che non mi sembra contestualizzata la maschera, non è vestito "sportivo" pure addosso, in questo senso).
Cmq nel complesso mi garba molto nel suo taglio quadrato  |
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Arbeit Macht Frei - Reportage Auschwitz-Birkenau di Marty McFly commento di Marty McFly |
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jus, robyc69, fish80, NEROAVORIO, Matt.3, andreaboni e wilduck, grazie per i complimenti, mi fanno molto piacere, vuol dire che ho fatto qualcosa che può servire in futuro ad altri utenti del forum o anche a semplici visitatori
malinamelina: In effetti ho voluto inserire delle didascalie esplicative proprio per documentare sintenticamente quello che l'utente vede attraverso le fotografie, per provare ad immaginare quello che è successo nel 1940-1945 in quei luoghi. Anche Spielberg, istituendo la Shoah Foundation ha sottolineato il fatto che presto i testimoni viventi dell'Olocausto non ci saranno più ed è importante che la tecnologia aiuti a mantenere sempre viva la memoria di quanto accaduto perché l'essere umano col tempo tende a dimenticare e questo è molto pericoloso.
AlexKC: C'hai visto lungo, ho usato un filro graduato (in post-produzione) più o meno "pesante" in tutte le foto per guidare meglio l'attenzione dello spettatore su alcuni punti o alcune zone delle fotografie. Il bianco e nero, anche se scontato in questo tipo di foto (se ne vedono a migliaia su Auschwitz in B&N) l'ho voluto utilizzare lo stesso perché l'idea che tutti abbiamo di quel periodo è senza colore e forse utilizzandolo sarebbero state meno "riconoscibili".
saxman: Hai perfettamente ragione. Anche sapendo molte cose e visitandolo non ci si può minimamente immedesimare nelle situazioni successe. Io per esempio ben nutrito, riparato dal freddo con roba tecnica degli anni moderni, con i cancelli aperti e libero di muovermi come volevo non ho potuto nemmeno avvicinarmi, ovviamente, alle sensazioni che poteva provare un detenuto rinchiuso in quell'inferno ingiustamente (e già questo a livello psicologico credo sia devastante) subendo la fame, il freddo polacco, le umiliazioni, le torture in nome di un odio raziale immotivato (c'è chi dice che è successo tutto per motivi economici ma io non posso crederci, c'è per forza dell'altro).
Historicus: Per un maniaco dell'ordine e della "pulizia" come me i tuoi complimenti sono ben graditi
paul_bk: Come ho detto prima anche stando da soli all'interno della camera a gas e sapendo cosa e come succedeva non si può avere la percezione della realtà di quei momenti. Nel film "Il bambino col pigiama a righe", uscito di recente, c'è una scena in cui si "vive" cinematograficamente una gasazione. Beh, sarà che su questo argomento sono troppo sensibile ma vi giuro che quella scena mette la pelle d'oca e i brividi, è raccapricciante come è realizzata (e anche qui me la sono vista comodamente su una poltroda di un cinema quindi niente di paragonabile alla realtà).
fabius: Sono contento di aver contribuito a fa conoscere qualche dettaglio in più su quanto accaduto con questo reportage.
Andrea Feliziani: Lo scopo della pubblicazione di questo reportage in effetti era più documentaristico che altro. Sò di non aver fatto dei capolavori a livello di composizione, tecnica fotografica e tecnica di post-produzione però se ho contribuito a documentare e a far ricordare agli utenti del forum qualcosa in più sul complesso concentrazionario di Auschwitz e Birkenau sono contentissimo così
Giordano85: Il blocco 10 credo sia la sintesi del concetto che si sente spesso parlando del periodo nazista: "Quello che l'uomo ha fatto all'uomo...". Come è stato detto a Norimberga forse è stata sopravvalutata la civiltà. Quello che è successo nel blocco 10 deve servire da monito per la comunità scientifica mondiale. Esseri disumani che si fregiavano del titolo di "medico" hanno fatto del giuramento di Ippocrite carta straccia con le loro pratiche, in nome della superiorità della razza ariana e con giustificazione dell'eugenetica.
lilian: Credo che raccontare sia con parole che con testi e fotografie sia l'unico modo per mantenere viva la memoria, anche se i fatti ci cronaca di questi giorni mi fanno capire che il germe dell'odio verso il diverso è sempre vivo e fa parte della biologia umana, purtroppo... |
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Arbeit Macht Frei - Reportage Auschwitz-Birkenau di Marty McFly commento di Marty McFly |
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Campo di steminio a Oswiecim (in tedesco Auschwitz), in Polonia.
24 gennaio 2009
Arbeit Macht Frei - "Il Lavoro rende Liberi"
Questa frase sul cancello dell'ingresso di Auschwitz, probabilmente voluta da Rudolf Hoss (primo dei comandanti di Auschwitz), prometteva la libertà ai prigionieri in cambio di lavoro. Una clamorosa beffa nazista di cui si rendevano subito conto i detenuti appena entravano nel campo e vedevano le condizioni in cui erano costretti ad aspettare la morte...
Provo a raccontare fotograficamente quello che ho visto sabato 24 gennaio 2009 nella mia prima visita ad Auschwitz e a Birkenau. Era un viaggio che desideravo da anni ma per vari motivi ho sempre rimandato. Ho sentito molto la mancanza del grandangolo ed è per questo motivo (e per altri) che conto di ritornarci.
Ho aggiunto una breve didascalia ad ogni foto in modo da spiegarne un po' il significato. Magari possono servire per chi avesse intenzione di visitare questi luoghi come punto di partenza per approfindire le proprie informazioni in merito.
Citazione: | Vista dall'interno del lager dell'unico punto d'accesso e di uscita da Auschwitz. |
Citazione: | Corridoio tra il reticolato esterno e quello interno composti da filo spinato elettrificato (6000 Volts). |
Citazione: | Blocco 10, il blocco degli esperimenti medici effettuati sui prigionieri utilizzati come cavie in quanto ritenuti sub-umani. Molti "medici" vi lavorarono e tra loro i più famosi sono sicuramente Karl Clauberg che condusse esperimenti sulle donne per la ricerca sull'eugenetica (ovvero sul perfezionamento della specie umana) e Josef Mengele che effettuava esperimenti sui gemelli, finalizzati anche questi alla ricerca sull'eugenetica. Sempre in questo blocco venivano uccise le persone con iniziezioni di fenolo direttamente nel cuore. |
Citazione: | Muro della morte situato nel cortile tra il blocco 10 e il blocco 11. Qui avvenivano le esecuzioni e le torture che servivano da "monito" per chi aveva intenzione di infrangere le regole del campo. Il rettangolo grigio con alla base i fiori è realizzato in materiale assorbente (principalmente legno) in quanto serviva a non far rimbalzare i proiettili (le esecuzioni avvenivano quasi sempre per fucilazione col prigionierio nudo con la faccia rivolta verso il muro). |
Citazione: | Blocco 11, il cosiddetto "blocco della morte". Qui avvenivano i processi sommari che si concludevano al 99% con la condanna a morte dei prigionieri "disubbidienti". Al piano terra si trovano le stanze dove i prigionieri erano costretti a spogliarsi per essere "giustiziati" nel cortile che potevano vedere dalle finestre. Nei sotterranei c'erano le celle punitive (tra cui le terribili "standing cells") e quelle in cui furono sperimentati per la prima volta gli effetti del "Zyklon B". |
Citazione: | Reticolato esterno (doppio) composto da filo spinato elettrificato con 6000 Volts. Spesso i prigionieri per disperazione e per farla finita si gettavano contro questi reticolati morendo folgorati, sotto gli occhi divertiti delle SS che provavano una particolare e perversa soddisfazione quando ciò accadeva. |
Citazione: | Camera a gas del crematorio I. Qui venivano condotti i prigionieri innocenti con la scusa di una doccia. L'interno è veramente opprimente, i prigionieri si ritrovavano nudi, ammassati, aspettando qualcosa che non sapevano. Allo spegnimento delle luci si ritrovavano nel buio profondo e il panico si diffondeva all'istante. Dai fori sul soffitto le SS introducevano i cristalli di Zyklon B. La morte sopraggiungeva dopo circa 15 minuti ed i sintomi erano perdita di coscienza, convulsioni e senso di timore e smarrimento, il tutto al buio, senza nessuna via d'uscita e sotto gli occhi attenti dei medici nazisti che controllavano tutto il processo ed erano pronti ad intervenire se per caso qualche ufficiale delle SS inalava accidentalmente il gas. |
Citazione: | Contenitori di acido cianidrico o acido prussico detto Zyklon B ("Ciclone B") utilizzato per uccidere velocemente e massivamente grandi quantità di prigionieri. |
Citazione: | Fornaci del crematorio I. Tramite questi carrelli venivano "smaltiti" i cadaveri appena usciti dalla camera a gas che venivano così cremati. Le operazioni erano effettuate da altri prigionieri facenti parte di un gruppo chiamato Sonderkommando. Non è nemmeno immaginabile quindi, a livello psicologico, cosa potesse provare un prigioniero nel dover cremare un amico o un parente appena gasato nella stanza vicino, o anche semplicemente il sapere che presto avrebbe fatto lui stesso la medesima fine. |
Citazione: | Ingresso al campo di sterminio di Birkenau. Da qui entrava il treno con i carri bestiame pieni di prigionieri. Una volta entrati non era più possibile uscire vivi. Spesso si arrivava di notte, al freddo (durante l'inverno polacco le temperature di notte possono toccare anche i -25°C) e ad "accoglierli" c'erano ufficiali nazisti che strillavano in continuazione ordini in tedesco per iniziare fin da subito la demolizione psicologica e la deumanizazzione dei singoli individui che da quel momento sarebbero stati identificati solo con dei numeri. |
Citazione: | Esterno di una baracca (la numero 15) del settore femminile. |
Citazione: | Una delle numerosissime torrette interne al campo che serviva per istaurare nel prigioniero il senso di controllo assoluto in modo da prevenire e annullare qualsiasi focolaio di rivolta. |
Citazione: | Torretta del reticolato esterno. Anche in questo caso a causa del grande numero di torrette presenti lungo il perimetro esterno la sensazione è quella di essere controllati in ogni momento e in ogni punto all'interno del campo. |
Citazione: | Vecchio carro che veniva utilizzato per la distribuzione del pane tra i prigionieri. |
Citazione: | Interno di una baracca femminile in cui erano costrette a "dormire" le donne ammassate tra loro e in condizioni igieniche dannosissime. |
Citazione: | Interno di una latrina femminile. Si può notare sul muro la scritta in tedesco "Verhalte dich ruhig" ovvero "Stai tranquillo". Anche qui, come per la scritta sopra al cancello di Auschwitz, i tedeschi volevano "tranquillizzare" i prigionieri facendogli credere che tutto sarebbe andato bene se avessero rispettato le regole. |
Citazione: | Visuale del campo dall'interno di un "letto" di una baracca femminile. Anche in questo caso l'umore del prigioniero era demolito dalla tristezza che si poteva avere da una simile visuale. L'incertezza per il futuro e la continua ansia per le condizioni dei familiari di cui non si avevano notizie aumentavano inoltre la depressione di ogni singolo prigioniero. |
Citazione: | Camera a vapore situata nell'edificio chiamato "Sauna" che serviva ad accogliere i nuovi arrivi. In queste camere venivano disinfestati i vestiti dei prigionieri per prevenire epidemie all'interno del campo che altrimenti sarebbero state pericolose anche per i tedeschi. |
Citazione: | Resti del crematorio II. Da qui si entrava e si scendeva sotto terra nella camera in cui venivano fatti spogliare i prigionieri per la "doccia". Lateralmente c'era la camera a gas e più avanti c'era il sistema di montacarichi che trasportava i cadaveri nei locali superiori per cremarli. I tedeschi prima di abbandonare il campo hanno fatto saltare i quattro crematori palesando la loro vigliaccheria e il fatto di essere perfettamente a conoscienza della gravità delle loro azioni. |
Citazione: | Interno di una baracca maschile con i "letti" a castello per i detenuti. |
Citazione: | Latrine comuni del blocco maschile. |
Citazione: | Porte d'uscita delle baracche maschili che si affacciano sul reticolato con le torrette di guardia che controllavano ogni minimo movimento dei prigionieri appena questi mettevano un piede fuori dalle baracche. |
Citazione: | Fine del binario che porta all'interno del campo di Birkenau. In lontananza si vede l'uscita che avrebbe preso il treno ormai vuoto. Una volta entrati a Birkenau l'unico modo per uscire era morire... |
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rifugio per l'anima di Topo Ridens commento di Marty McFly |
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Le critiche quando posti le foto tu non si possono fare. C'è una cura maniacale nel confezionamento dell'immagine, nella composizione, esposizione, preparazione del jpeg, nella cornice, nella selezione del colore del font, ecc.
Bellissima come sempre  |
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Vlt... di Andrea Giorgi commento di Marty McFly |
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Rat-Man ha scritto: | jeriko1kenobi ha scritto: | mi spiace che molti si fermino ad analizzare istogrammi, bruciature e chissà quali altre amenità, senza pensare che la fotografia è ben altro...
complimenti davvero.. mi piace tantissimo!  |
Non posso che quotare.
Buon Natale a tutti! |
Quoto anche io e aggiungo che molte foto "famose" (di riviste, di manifesti, di liri, ecc...) hanno degli erroretti tecnici che su un forum di fotografia verrebbero criticati ma che a poi vengono acclamati dal pubblico mondiale proprio perché se una foto è bella è bella, anche con qualche bruciatura, taglio, ecc
Secondo me la sezione della critica serve a trovare il pelo nell'uovo ma non deve distogliere dall'aspetto principale della fotografia  |
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Samsung Mini DV di Kurt Cobain commento di Marty McFly |
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Mi piace la resa della luce sulle superficie lucide e opace della videcamera.
Bello anche il riflesso nitido in basso. Per quanto ne capisco io di still life mi piace  |
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Vlt... di Andrea Giorgi commento di Marty McFly |
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Shedar ha scritto: | A chi la vede bruciata consiglio di rivedere le impostazioni del proprio monitor .....purtroppo è un problema che avevo anche io fino a poco tempo fa. Ho dovuto rielaborare praticamente tutte le foto ..... (ho potuto constatarlo quando ho cominciato a stampare da solo. Ombre trasformate in buchi neri .....e luci poco accattivanti). |
Santo istogramma infatti  |
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Vlt... di Andrea Giorgi commento di Marty McFly |
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zanve ha scritto: | La bellezza di un immagine non si giudica dalle bruciature, ci fossero o non ci fossero non conta assolutamente niente sono solo paranoie da manuale della fotografia. |
Il Pugile Sentimentale ha scritto: | io sono abituato a guardare le foto con gli occhi e non con il contagocce.. |
Mi sento parzialmente coinvolto da queste 2 citazioni quindi autoquoto l'ultima riga del mio messaggio, se per caso fosse sfuggita
Marty McFly ha scritto: | Questo era solo per levarmi una curiosità, non toglie praticamente nulla alla foto che ripeto a me piace così come è  |
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Vlt... di Andrea Giorgi commento di Marty McFly |
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A me la foto piace molto come composizione e tonalità
Volevo intervenire un attimo sul discorso bruciature perché anche io appena l'ho vista mi sono detto tra me e me: "mmm mi sa che sta al limite in alcune zone chiare e forse qualche canale è anche clippato...". Poi ho visto il commento di AlexFoto e ho voluto approdondire. In effetti dall'istogramma del canale composito si vede che non è bruciata, però ha il canale blu abbastanza clippato, per questo forse si ha quella sensazione di bruciato o di alte luci al limite.
Questo era solo per levarmi una curiosità, non toglie praticamente nulla alla foto che ripeto a me piace così come è  |
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Restauro Digitale di Marty McFly commento di Marty McFly |
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viavai ha scritto: | Marty McFly ha scritto: | ...solo per far sapere in qualche modo all'uomo della foto che dopo circa un secolo gira in una rete telematica  |
il tuo nick stesso, da "ritorno al futuro"... ben si lega al senso di recupero che ne hai fatto...
per chi avesse visto l"attimo fuggente", la tua foto mi ricorda moltissimo la scena in cui il prof porta gli alunni davanti alla bacheca dei trofei vinti.. alle foto delle facce dei ragazzi che "una volta erano come voi"... "eravamo come siete voi adesso.. cogliete l'attimo..."
la tua frase mi "profuma" di tutto questo....
di "riportare" in vita, anche solo per un attimo, un'intera esistenza che ci grida un messaggio...
il vestito buono, il giorno della festa, il farsi fotografare per avere una foto da tenere...
e il sapere che forse, prima o poi, qualcuno, da qualche parte, vedrà la nostra foto e, anche a distanza di centinaia di anni, riusciremo a raccontare una piccola emozione, la nostra piccola storia...
... uno dei tanti piccoli, grandi motivi per cui la nostra esistenza merita di essere vissuta
grazie Marty |
Hai riassunto esattamente quello che volevo "dire" con questo restauro e con il "riportare in vita" delle foto vecchie che trovo nei cassetti ogni tanto o che mi portano a far vedere...
Mi piace fermarmi su una foto di 100 anni fa', a pensare chi era quella persona, che faceva durente i pomeriggi, la sera, l'inverno, ecc... |
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Modellino (forse) del Musée d'Orsay di DavideV commento di Marty McFly |
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pigi47 ha scritto: | Una buona prova di maf.
Certo che con i dati di scatto si sarebbe potuto meglio valutare la differenza tra messa a fuoco e sfocato. |
Veramente credo che sia una "simulazione di modellino" con l'effetto tilt shift, sbaglio?
Anche io dico sempre di volerlo provare ma poi non lo faccio mai
Mi piace come esperimento cmq il tuo Sembra un plastico  |
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