|  | Commenti |
---|
 |
Soldati Romani di jonnibest commento di aerre |
|
Siamo soliti dirottare gli scatti fatte alle maschere di carnevale o ai figuranti di una qualche rievocazione storica in "varie".
Il centro di interesse infatti non potrebbe essere il sogetto come "persona", come ci si aspetterebbe in ritratto ...quanto il "personaggio" che la maschera o il travestimento rievoca.
Non ti dispiacerà se sposto.
A  |
| |  |
Jamaica di PiKappa commento di aerre |
|
Mi ritrovo nelle belle parole di Pio, ...però trovo che "Studio e Fashio" sia la sezione più indicata.
Attenzione ...sono convinto che ....l'esuberanza esibita dei tatuaggi, ....l'acceso rame della capigliatura ...l'abito , ...sino ad arrivare alle stesse scelte di inquadratura e angolo di ripresa, facciano parte di un modo di raccontare la persona.
C'è comunque una orchestrazione ben precisa ...che presuppone lo scatto, ....uno "studio" appunto, come attenta gestione delle sue componenti che vanno dalla costruzione della posa ...di quel fare che esibisce e seduce, ....alla scelta del punto di ripresa o la scelta del trucco e dell'acconciatura.
Aspetti che sono sicuramente un modo per raccontare la persona ma che si fanno in modo preponderante anche elementi di un forte carattere estetizzante che ha lo scatto.
Non ti dispiacerà se per queste considerazioni sposto in studio  |
| |  |
Scivolano i miei pensieri come lacrime di pioggia. di sdomenico commento di aerre |
|
Si rievoca tutto il carattere di un'atmosfera intima e segreta in questo ritratto che sfiora i margini di un universo inaccessibile e lontano.
Ed è lì il suo racconto, quello ...come dire ....di una consapevole distanza, ...da un universo imperscrutabile che non ci appartiene, ...fatto di pensieri che scivolano lontano, spinti dalla fuga dello sguardo laterale oltre il margine del frame.
E' a partire da questa consapevolezza che il ritratto gioca tutte le sue carte sulla scelta ....coraggiosa ..di sbilanciare la figuratività del disegno di insieme sulla messa a fuoco delle gocce in primo piano, sfuocando proprio il viso ...la parte capitale del ritratto nell'indeteminata inconsistenza di un universo lontano e indefinito.
Ma è proprio questo il suo racconto.
Il vetro carico di pioggia si fa "filtro" emozionale, ...accentua il carattere privato di quel flusso di pensieri e sospinge il ritratto verso una dimensione talmente intima ed inviolabile da impedirci di andare oltre persino con lo sguardo.
Ma c'è di più. C'è di più nella densità carnosa del rubino di quelle labbra appena dischiuse. Mi piace quel fragile equilibrio cioè che il ritratto pare cogliere tra una sensualità suggestiva e raffinata ....e la fragilità di quell'universo segreto e distante. Un equilibrio precario che proprio per questo rende ancora più forte il carattere espressivo dello scatto.
A  |
| |  |
Puch di jus commento di aerre |
|
...Si ...Si ..Si, ..arrivo tardi, ma ci tenevo ad esprimere il mio apprezzamento per questo bel ritratto.
Leggevo gli interventi e le risposte del nostro Giuseppe ....ed appare chiara la chiave di volta del ritratto.
...<<Non sopporto le foto del gatto di casa>>
...<<Ma lui, non è il gatto di casa. E' Puch.>>
Ancora una volta ...è l'approccio del fotografo a fare il "ritratto", la formulazione di un suo giudizio nei confronti del soggetto che si fa volontà del racconto di una identità.
E quando Giuseppe dice che quello non è il gatto di casa ma è Puch ...non lo dice solo come battuta ...anche se lo è, ...lo dice perchè di fatto riconosce una "identità", ...ad essa si approccia, ...l'interpreta ...ne definisce i contorni alla luce di un suo personale giudizio e ce ne restituisce il racconto.
Senza quella consapevolezza iniziale, ...che Puch è Puch e non è solo il gatto di casa, ..non ci sarebbe il "ritratto" cioè, ...il "racconto" ...e non staremmo a dire <<quanto è bello questo ritratto>> ...perchè avremmo di fronte solo l'immagine di un gatto.
Molto ...molto bella la rivisitazione che fa dello scatto il nostro Silvanone, ma c'è una scelta iniziale che fa Giuseppe e che "fa" lo scatto. E' il punto di ripresa di 3/4...usato ad una angolazione leggermente bassa, a definire le sorti del ritratto. Proprio la ripresa consente di slanciare la figura di Puch ..dargli peso e sostanza figurativa ...sino a farlo apparire un piccolo Leone ...con tutto lo splendore di quel mantello che gli conferisce un'aria di austera superiorità.
Bella la tavolozza ...quasi monocroma che permette di far risaltare il giallo d'ocra dorato dello sguardo. A proposito ...il bel grigio del mantello è stato aiutato da una certa desaturazione parziale? Solo una curiosità ...niente di più.
A  |
| |  |
Lorenzo di Salvatore Gallo commento di aerre |
|
...Non so bene il perchè di questa suggestione, ...ma a tratti sembra rievocare le molli dolcezze dello sguardo di un Bacco del Caravaggio, questo ritratto che pare volere inseguire la traccia di un pensiero lontano che brilla nello sguardo del piccolo Lorenzo e farsi motore di un momento di riflessione sospesa e matura.
Suggestioni a parte, mi piace molto la composizione che sbilancia la figura all'interno del campo quadrato: uno strappo alla centralità del frame che amplifica quella riflessione muta, ...la fuga laterale dello sguardo verso un centro di interesse apparente e lontano.
Eppure ...e in questo il nostro Salvatore ...mi scuserà, ...qualcosa non mi torna nella resa della tavolozza e delle superfici.
Qualcuno ... ebbe a dire che mettere mano al colore significa dover fare i conti con un diverso equilibrio da ricercare nel rapporto tra leggerezza e sostanza della materia, ...ecco ...è proprio questo equilibrio che mi pare non riesca a realizzarsi del tutto.
L'incarnato ad esempio ha delle marezzature che ingrigiscono i punti alte luci e fiaccano la leggerezza della materia ....fattasi improvvisamente pesante. Mettiamola così ...proviamo a fare un confronto (ardito direi) tra uno dei tanti splendidi bianco neri del nostro Salvatore e questo ritratto. Là dove restavamo incantati dall'equilibrio tra la "leggerezza" e la "sostanza" della materia ....l'equilibrio di quegli incarnati cioè che pur nella delicata levità del loro chiarore avevano struttura e consistenza, ..qui invece la materia si fa spessa e perde parte della sua fragile delicatezza.
E' come una nota che d'improvviso perde la limpidezza del suo canto e si fa ad un tratto sorda.
Ma ...il "ritratto" ...è nel cuore e nella mente di chi fotografa (diceva sempre quello di prima) ....e questo è solo uno dei tanti aspetti che la sensibilità del nostro Salvatore saprà riportare entro i margini della sua volontà espressiva.
"Volontà espressiva" ..non dimentichiamolo, ...questo è il motore del ritratto, a partire dalla formulazione di un giudizio nei riguardi dell'universo fisico ed emozionale del soggetto. Ed in questo i ritratti di Salvatore e questo non da meno, appaiono come racconti perfettamente compiuti.
A  |
| |  |
Giò di Massimo Tolardo commento di aerre |
|
...Uno splendido ritratto, Massimo ...tutto raccolto all'interno di un formato quadrato che pare fare centro sullo sguardo distante di Giò, ...avvolgere il flusso di quei pensieri che si liberano lontano, rievocati dal segreto del proprio universo personale ....e trascianti via ...sulla scia di quello sbuffo di fumo che il vento strappa via con forza.
Bello ...bellissimo il racconto di questo ritratto, ....bellissimo ed intenso ...in quel suo registrare un istante di riflessione sospesa, ...come quando ci si perde tra pensieri che ancora devono prendere forma e tutto intorno pare scomparire e dileguarsi.
Per questo trovo che l'uso della pdc, attentamente calibrata sul dettaglio degli occhi e della gestualità sospesa della mano, sia perfetta nel suo farsi strumento di espressione vera. Lo sfondo sfoca nell'indistinta cremosità di un mondo lontano e distante ...il soggetto ...Giò ...è solo, isolato al centro dei suoi pensieri e tutto il resto svanisce.
Forse ....e sottolineo forse, si sarebbe potuto ridurre lo spazio in alto a favore del margine inferiore (anche per dare più peso figurativo al gesto della mano) ...ma in fondo anche questa, ...quella dell'inquadratura cioè ...sembra essere una scelta dal preciso valore espressivo nel far sentire ...come dire ...un certo "vuoto" attorno al soggetto, ...isolarlo in un cantuccio del frame quasi fosse spazio emozionale privato.
Composizione sapiente, quella che sfrutta il disegno delle diagonali contrapposte come traccia sulla quale distribuire gli elementi forti del ritratto amplificando la tensione espressiva della scena.
Ecco, ...un ritratto che non mi capitava di vedere da tempo.
A  |
| |  |
Marco di aerre commento di aerre |
|
Romina Dughero ha scritto: | Splendido ritratto..emozionante |
....grazie Romina, ...felicissimo del tuo riscontro.
A  |
| |  |
Una carezza di Romina Dughero commento di aerre |
|
Vibra di un'emozione forte ...questo scatto che ha tutta la leggerezza ...la delicata fragilità ed il calore di una "carezza" che sfiora corde sensibili del nostro immaginario.
Si rievoca così, ...dal segreto di un universo immaginifico ed imperscrutabile, ...intimo e segreto, ...questo "ritratto" dell'anima che si sospende come se registrasse l'istante di un fragile smarrimento del cuore che s'abbandona e naufraga al flusso di emozioni che cullano, dolcissime e care. Lo sguardo è rivolto in camera ma ...sono occhi attoniti, ...di chi si disarma e incanta, mentre lo scenario del proprio universo d'emozioni prende lentamente forma.
E' ...un'immagine che proprio in questo suo farsi "ritratto" dell'animna, ...assume un carattere molto ideale, ...che sembra appartenerci tutti e tutti riflettere in quel nostro abbandonarci al flusso di ...un ricordo lontano, ...di una fantasia segreta, ...di un'emozione che scalda e ammalia come una "carezza".
Un respiro tanto "ideale" ....quasi universale, da spingere l'immagine oltre la dimensione del ritratto propriamente detto, ...come racconto dell'universo fisico ed emozionale del soggetto cioè. Più che il soggetto ...insomma, ...la persona in sé ....è proprio l'idea di uno "status emozionale" quello che la nostra Romina pare volerci raccontare, ed è questo che si fa centro di interesse di uno scatto che registra il dolce abbandono del cuore.
C'è ...un'idea ...un concept a governare lo scatto e definirne le fragili sfumature: ....dal simbilismo quasi sussurrato delle piume a far da controcanto alle dita che sfiorano leggere la guancia, ...alla tavolozza di talco di queste cromie delicate come porcellana, ...alle cremosità indefinite ed impalpabili di quel chiarore diffuso che avvolge la figura e permea tutta l'atmosfera.
Non dispiacerà ...alla nostra Romina, se proprio per queste considerazioni sposto in "Studio", trovando la sezione più indicata al carattere del suo bel lavoro.
A  |
| |  |
....Mah! di aerre commento di aerre |
|
@ Silvano Romanelli: ...Silvanone ....sempre orgoglioso delle tue espressioni
@ Paolo Dalprato: grazie mille Paolo della tua attenzione e del tuo spunto di riflessione. Ti dirò ....se dai una scorsa veloce ai miei ritratti ...è lampante come io prediliga un particolare taglio. Porto cioè sempre molto in lato la linea degli occhi con il taglio sulla fronte o poco sopra l'attaccatura dei capelli ...ma tengo moltissimo al peso figurativo ed espressivo della linea delle spalle e della parte alta del busto. Trovo che completino in qualche modo la dinamica espressiva del ritratto, ...un racconto che si fa cioè anche attraverso la gestualità di parte del corpo e della postura, ...cosa che con una ripresa troppo ravvicinata mi verrebbe più difficile.
Grazie ancora
A  |
| |  |
....Mah! di aerre commento di aerre |
|
@ gianpilux: grazie mille, Gianni. Felice del tuo riscontro  |
| |  |
| |  |
Sorriso di gianpilux commento di aerre |
|
...e mannaggia quell'adesivo sul vetro!!!
Condizioni difficili...... |
| |  |
COMMEDIANTE DI STRADA di paolo116 commento di aerre |
|
Generalmente siamo soliti dirottare gli scatti delle performance degli artisti di strada su "varie"
Non ti dispiacerà se sposto  |
| |  |
Sorriso di gianpilux commento di aerre |
|
Ma che bello questo sguardo di intesa ...vero ...sereno, sopra un sorriso dolcissimo e franco. Ancora più bello perchè colto nel fugace istante di una atmosfera di strada.
A questo proposito ...si intuiva che la ragazza fosse al di là di un vetro abbastanza sporco e la prima cosa che ho pensato è stato proprio quello di un bus o macchina.
Chissà ....forse avrei optato per una inquadratura leggermnete più ampia, ....quasi a voler cogliere parte dell'ambientazione circostante ...restituire il senso di quell'atmosfera di strada insomma che avrebbe aggiunto qualcosa al racconto di questo bel ritratto.
Ma sono scelte, ovviamente. Qui il taglio stretto ...anzi strettissimo è tutto condensato sull'espressività della ragazza, quasi che la scelta fosse proprio quella di escludere tutto ciò che la circondava. Ed è una scelta rispettabilissima.
A  |
| |  |
MaryAnn di Renato Manzi commento di aerre |
|
Ha tutta la forza di una sensualità che nasce da una personalità ...forte e diretta, lo sguardo di MaryAnn.
E ...ci guarda, MaryAnn ...con la fermezza di chi è consapevole del proprio fascino, ...da sotto in sù, ..con il viso inclinato in avanti e la testa che ruota sul busto colto di 3/4, in un atteggiamento di complice seduttività.
La dinamica espressiva della posa, cui dobbiamo parte delle note di forte suggestione del ritratto, è sottolineata dalla composizione che sfrutta la tensione delle due diagonali contrapposte del frame che si controbilanciano: quella dell'asse del viso che inclina in avanti e quella del braccio che chiude il disegno di insieme a sinistra.
Il braccio a sinistra tra l'altro funge da "linea di ingresso" guidando lo scorrere del nostro sguardo lungo la direzione diagonale del frame sino ad incontrare il viso di MaryAnn, vero nucleo figurativo ed emozionale di tutto il ritratto.
Ci sono solo alcune cosette che avrei gestito diversamente, a cominciare dall'inquadratura che "sento" un pò alta e che forse avrebbe trovato giovamento in un taglio superiore un pò più deciso sulla testa. Più basso insomma ...anche per creare un pò più di spazio al piede del frame, ...magari per recuperare il disegno del costume nella sua interezza. Ma è tutto da dimostrare.
"Bruttina" ...quella linea del fondale che si intravvede proprio in corrispondenza del margine inferiore, nello spazio a triangolo compreso tra i capelli ed il braccio.
A proposito dello sfondo, ...non mi fa impazzire molto la leggibilità della texture del fondale, ...però trovo perfettamente coerente al carattere del ritratto il modo in cui la luce colpisce la superfice differenziandone la resa in termini di riflesso. Mi piace cioè qul punto di forte ed esuberante luminosità, che se da un lato accentua e stacca il disegno dei capelli, dall'altro pare partecipare a quell'atmosfera di ...come dire ...sensualità "solare" che pervade tutto il ritratto, ...di calda seduttività, ...di forte tensione espressiva che è persino nel movimento quasi arruffato e ribelle delle ciocche dei capelli, ....nella carnosità delle labbra lucide ...come nella luce dello sguardo diretto e volitivo.
A  |
| |  |
iris 2 di walter59 commento di aerre |
|
..Sarebbe facile sottolineare una certa mancanza di dettaglio nel disegno di insieme, ...in particolare in corrispondenza dello sguardo; così come una certa granulosità ...ben oltre la resa di una semplice grana, che a tratti impasta e confonde i particolari.
L'era del digitale ..ahimè ci ha abituati ad una resa del dettaglio persino troppo carica di enfasi.
Eppure ...eppure ...non sarebbe lo stesso, questo scatto ...se non avesse quegli aspetti che altrove probabilmente farebbero storcere il naso.
Ha tutta la indefinita incertezza di un ricordo che veloce risale la strada dal cuore alla mente questo ritratto, ....ed è proprio il "filtro" di quella grumosità un pò sporca, ...la morbidezza a tratti eccessiva del disegno, ...la lentezza appannata dei contorni, ...a definirne tutto il suo carattere di forte suggestione evocativa
E' ...bellissima Iris, e lo è ancor di più la sua complice espressività di partecipazione emozionale. C'è ...intimità, ...complicità ...intesa in quello sguardo che la mancanza di definizione e dettaglio rende ancora più intimo e sospeso nella dimensione di una atmosfera senza nè tempo nè luogo.
Come se tutto il ritratto insomma si facesse ad un tratto il racconto di un istante rievocato dal bagaglio dei ricordi più cari, ...uno di quelli che ...senza chiederci perchè o per come, d'improvviso si riaffacciano alla soglia della nostra consapevolezza, durano il lampo di un respiro e si lasciano dietro l'eco ...indefinita e fragile di un'emozione cara.
A  |
| |  |
. ! . Pietro . ! . di poldacol commento di aerre |
|
Inquadratura stretta ...strettissima, ...per questo ritratto che si raccoglie attorno allo sguardo del piccolo Pietro e che pare, attraverso i suoi occhi, volerci spalancare la strada del suo universo.
Occhi immensi ...come ingredibili stargates che ci catapultano, con il respiro di un'emozione veloce, nei recessi profondi di un universo altrimenti inacessibile.
In questo senso la logica dell'hk ...che sintetizza il disegno di insieme in ...pochi ...essenziali e nitidi tratti di china sull'incarnato chiaro, accentua la forza espressiva dello sguardo, ....complice la scelta di una ripresa frontale che si combina alla semplicità della composizione centrale e che rende più serrato il rapporto tra lo spettatore ed il soggetto.
E nulla può più sfuggire al magnetismo di quegli ..."stargates", ...capaci di proiettarci nel segreto di un mondo tutto da esplorare.
Una perplessità sulla resa del bianco nero, che se da un lato accompagna la chiarezza dell'incarnato ad una teoria molto lieve di sfumature ...gentili e delicate, dall'altro sembra spegnere la brillantezza delle sclere ...leggermente sottotono e dello stesso tono di grigio dell'incarnato. In una gamma in chiave alta così sbilanciata sull'estremo destro dell'istogramma, il salto di tono tra le sclere e la pelle dovrebbe continuare ad essere cioè più evidente.
La logica del taglio strettissimo si giustifica con il desiderio di serrare le fila di un rapporto diretto con il piccolo Pietro ed il suo sguardo. Forse però ...complice anche l'angolazione leggermente alta dell'inquadratura non mi piace come si risolve la composizione in alto, forse a causa dell'andamento divergente del contorno del viso. Sento cioè un leggero sbilanciamento delle masse ....con un peso tutto spostato verso la parte alta del frame a scapito del "piede" che risulta un pò debole.
A  |
| |  |
AdorabileDisordine di Romina Dughero commento di aerre |
|
Adorabile, Romina
Per la tipologia dello scatto ritengo che la sezione "Studio & Fashion" sia la più indicata.
Non ti dispiacerà se sposto  |
| |  |
Musicanti di Paolo Dalprato commento di aerre |
|
..avrei evitato le pieghe dello sfondo ...e si ...un pò più di ordine. Le pieghe ..il movimento del panneggio cioè, ai piedi del frame non disturba in sé ...forse qualche mollichina in meno  |
| |  |
Musicanti di Paolo Dalprato commento di aerre |
|
Mi piace come lo scatto cerchi di ricreare le note di una atmosfera di ironica giocosità, ...evidente ..palpabile ...anche senza leggere quanto scrive il nostro Paolo.
Mi piace perchè è questa atmosfera ...a partire da un punto di osservazione inusuale da parte dell'autore, ...che si fa strumento di espressione di un "giudizio" e quindi di un racconto imbastito attorno alla personalità del soggetto.
E' in questo senso che lo scatto si fa "ritratto", ...nel cogliere e restituirci il tratto di una personalità niente affatto "ingessata", ...capace di autoironia, ...di giocare e mettersi in gioco.
Ecco perchè quella posa un pò strampalata ...ma che a ben guardare cerca di fare il "verso" alla forma dell'ottone con il suo inconfondibile profilo asimmetrico e che si accompagna al sorriso di quell' espressione di consapevole autoironia.
Sono particolari che in "ritratto" contano meno ...non trattandosi nello spirito di una "foto da studio", anche se è fatta in studio, ...ma forse avrei curato meglio la resa del panneggio scuro.
Noto una certa mancanza di dettaglio soprattutto in corrispondenza del viso, forse a causa della compressione.
A  |
| | br> |