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Commenti da pamar
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Una inutile attesa
Una inutile attesa di Bruno Tortarolo commento di pamar

Una fotografia di paesaggio ? Il paesaggio c’è e occupa il 99% della fotografia. Ma la occupa come superficie. Il peso di quel foglio colorato non è legato alla superficie occupata, che è esigua, ma al cosa esso dice e rappresenta. Quindi non è una fotografia di paesaggio (NB l’autore sapendolo bene non l’ha postata nella sezione paesaggio). L’ambientazione ha un suo fascino dato anche dalle condizioni meteo raffigurate ma…senza quel singolo foglietto non avrebbe il mordente e l’impatto notevole che ha. Tra l’altro la disposizione nel paesaggio del foglietto è di importanza rilevante. Centrale, in primo piano, posta nel mezzo del nulla, perfettamente racchiusa da una piastrella, ineludibile e vincolo obbligata sul quale si posa lo sguardo. Poi il colore vivo e vincolo obbligato che risalta nel mezzo di un’ambientazione ben più grigia e cupa. emblematico il disegno per bambini a fronte della scritta che sappiamo, oggigiorno ha motivazioni purtroppo tristi. un piccolo oggetto, un peso enorme. Una fotografia veramente notevole.

Marco
piena 2020 4
piena 2020 4 di 1962 commento di pamar

Una delle capacità della fotografia è quella di “trasformare” il reale e rivisitarlo. Anche partendo dal presupposto di riprodurre una scena con maggiore fedeltà possibile, difficilmente si avrà una riproduzione al 100% accurata. Semplicemente perché la scena immortalata è sempre e comunque una porzione della scena reale racchiusa e delimitata dai quattro lati di una fotografia. Vi è poi tutto il discorso legato alle scelte dei toni predominanti, alla latitudine di posa, a come disporre gli elementi nel frame, alla scelta prospettica, di pdc….e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo partendo dal presupposto di volere riprodurre il reale come è. Se poi, addirittura si vuole focalizzare ed esaltare un elemento o un mood particolare, allora nascono interpretazioni del reale che con esso hanno poco da spartire, e non parlo di interventi di fotoritocco o simili ma di variazioni all’atto dello scatto. Ne sorgono allora interpretazioni della scena (che è reale, non computer grafic, vorrei che sia ben chiaro) spesso incentrate sull’esaltazione di un aspetto capaci di produrre fotografie avvincenti e riuscite. Questo ne è un esempio lampante; una visione personale ed ottima, capace di incentrare l’attenzione su una forte ripetitività di elementi e simmetrie che conduce ad un’immagine vincente. Ottimo.

Marco
L'ora d'oro.. La chiesetta. Colle Santa Lucia.
L'ora d'oro.. La chiesetta. Colle Santa Lucia. di Arnaldo A commento di pamar

Oltre ai diversi elementi che rendono piacevole questa immagine dai toni, ala tipologia di paesaggio ecc. secondo me è ben riuscita la costruzione della scena e il suo framing nel fotogramma. si parte in ingresso dalle due alture che disegnano una V in primo piano che apre e racchiude. Poi vi è un susseguirsi di cime, sulla destra che lasciano uno scorcio molto piacevole di cielo con i suoi toni accattivanti. Azzeccata pure la posizione della chiesetta, punto focale ma capace di non celare lo sfondo, monti in lontananza e cielo.

Marco
Critica al buio - Foto 074
Critica al buio - Foto 074 di redazione4u commento di pamar

Uno scatto che all’apparenza risulta quasi vuoto ma che racchiude una storia e una buona capacità di cogliere una scena non immediata da fermare su fotogramma (sensore…). Vedere una scena dal vero e riuscire a “cogliere” una sua caratteristica che risulterà valevole racchiusa in un fotogramma non è certamente automatico. Pochi elementi: un cielo terso ed una costruzione cromaticamente vivi, e una nube ed una traccia luminosa che formano una sorta di raggio o scia di proiettile che pare colpire la costruzione. Secondo me il giudizio di una fotografia non deve essere troppo fiscale riguardo a norme e regole o eventuali imprecisioni che possono caratterizzarla. Se uno scatto interessante racchiude un elemento reso in modo non perfetto esso non rende la fotografia da cestinare, soprattutto se l’elemento imperfetto non è il fulcro dell’immagine. In questa fotografia tuttavia siamo in un caso limite dove l’imprecisione salta all’occhio. Non siamo in una foto architettonica ma la semplicità della scena rende la non verticalità della costruzione un poco troppo disturbante. Tolto questo, come detto, una buonissima prova.
Chi sarà ? Magari un certo Max…..

Marco
Vintage - Summer's almost gone
Vintage - Summer's almost gone di pamar commento di pamar

Arpal ha scritto:
Certamente valida, un ambiente che racconta solitudine e attesa in un atmosfera un po' cupa.
I due ombrelloni chiusi, in punti strategici, compongono un sipario sulla scena descritta sopra.
Interessante.
Bravo Marco.
Smile



molte grazie, omonimo, per avere scritto le tue impressioni.

Marco
foglie morte B/N
foglie morte B/N di pamar commento di pamar

bianco e nero con alto contrasto
il Mare Dentro
il Mare Dentro di Francesco Ercolano commento di pamar

Perché l’autore ha postato questo scatto? Se l’ha fatto è perché ci tiene e nel suo intento è meritevole. Quanto ha rilevato smorfs nel suo intervento fondamentalmente corrisponde al vero. Dal lato puramente estetico e di “piacevolezza” ha dei connotati difficilmente associabili al concetto di bella fotografia. Eppure, torno al concetto precedente, se l’autore ha voluto farci vedere quest’opera, evidentemente la ritiene meritevole. provo ad interpretare. questo scatto fa suo un certo tipo di visione, quasi confusa, non limpida ma “filtrata” dalle condizioni climatiche e dal vetro, per comunicare o provare a farlo uno stato d’animo. il come l’immagine è stata colta vuole tradursi in un perché, che a sua volta vuole comunicare a chi la vede un particolare stato d’animo. Operazione per nulla semplice, perché vi è il filtro del vissuto personale e dall’io di ognuno. Certamente una prova interessante e coraggiosa. Per me comunque molto valida.

Marco
Vintage - Summer's almost gone
Vintage - Summer's almost gone di pamar commento di pamar

Molte grazie Max e Antonio per essere passati e avere lasciato il vostro parere.

Marco
Sax please
Sax please di ceccodavide commento di pamar

Uno scatto che, a mio avviso, presenta connotati positivi ed altri migliorabili. Subito ho notato la bella posizione del sax che “riempie” il fotogramma in diagonale da destra a sinistra. Lo strumento diviene protagonista della scena, quasi maggiormente del musicista stesso. Ed è su di lui (il musicista) che ravviso un paio di pecche migliorabili. Quanto balza subito all’occhio è come è disposto nel fotogramma: il suo ginocchio tagliato disturba un poco…intendiamoci, ci sta anche visto che il protagonista indiscusso è lo strumento. Tuttavia proprio per questo motivo, per me, o senza tagliuzzi o con tagli netti, non vie di mezzo come nella fotografia. Infine trovo il lo sguardo e gli occhi un po’ sacrificati: o ben visibile o per nulla (per esempio parte superiore del viso celata dalla visiera del berretto), quell’ombra che si vede sugli occhi non è ottimale.

Marco
Una finestra sul mare..
Una finestra sul mare.. di Arnaldo A commento di pamar

Una bella fotografia. Costruzione ottimale ed indubbio punto focale che è la vista dalla finestra. Bella la differenza cromatica ed anche di luminosità corridoio/panorama sulla quale si regge lo scatto. Buono il cielo che essendo terso e di un azzurro saturo il giusto e luminoso, si comporta da contraltare alle pareti meno vive e un poco spente del corridoio. Vi è però un dettaglio che non mi convince, mi riferisco alla scia luminosa a destra in primo piano. Essa è elemento vivo e luminoso, quasi maggiore della vista dalla finestra. Le ruba parte dell’attenzione e centralità essendo, come lei, elemento che si staglia e contrappone al corridoio spento. Ho provato, per curiosità, a coprire con un foglio questa zona e devo constatare che il guadagno è per me notevole. tolto questo dettaglio direi che lo scatto merita.

Marco
Vintage - Summer's almost gone
Vintage - Summer's almost gone di pamar commento di pamar

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
st
st di elis bolis commento di pamar

Un’immagine di un bosco, con un taglio incentrato sui fusti delle piante, escludendo le chiome, ed includendo parte del sottobosco. Un’immagine ben fatta, un immagine come ce se ne vedono molte. Da quanto detto sembrerebbe che penso che è comunissima e che vista una volta non abbia nulla di diverso dalla miriade di immagini che si vedono in giro. Eppure questa ha delle caratteristiche che la valorizzano e la rendono speciale. La costruzione è buonissima, con un albero in posizione centrale che si discosta dagli altri per il suo essere più avanzato. Esso fa da punto di riferimento visivo e sottolinea aspetti quali la profondità della scena ed é punto di ingrasso alla figura. Direi fondamentale accortezza perché quest’immagine non gioca sulla omogeneità dei tronchi schiacciando la prospettiva per renderli tutti paritari, ma invece raffigura la profondità e, come detto, la presenza di un fusto in ingresso sottolinea ed evidenzia tale aspetto. Ma al di la di tutti gli aspetti compositivi quello che trovo veramente buono è l’ingresso della luce da destra. essa indubbiamente è molto molto piacevole e conferisce una bela tonalità e poi, cosa ancora piu’ importante, essendo un fascio laterale (e non frontale) “disegna” le forme e conferisce tridimensionalità e profondità agli oggetti coinvolti. Bella prova.

Marco
Rainbow on the countryside
Rainbow on the countryside di cheroz commento di pamar

L’arcobaleno è un fenomeno naturale che viene immancabilmente notato e suscita sorpresa e una certa meraviglia. Questo perché non è comunissimo e non si manifesta in automatico dopo una pioggia ma richiede per apparire precise e particolari condizioni. Inoltre la sua durata e visibilità non è lunghissima e, nondimeno spesso non si manifesta, se non per poco tempo, con una soddisfacente incisione e sviluppo spaziale. Ne consegue che trovarne uno ottimale, in una zona paesaggistica buona ed avere il tempo di fotografare la scena in modo armonico non è affatto cosa semplice e da tutti. Sovente si viene colti dalla fretta e dalla voglia di fare e ne derivano scatti mediocri, perché, tutti presi dal momento, ci si concentra solo sull’arco colorato trascurando tutto il contorno. Ecco allora spuntare fotografie con un bell’arcobaleno ma su paesaggi storti, pieni di oggetti fastidiosi, costruzione da mani nei capelli ecc.
Questo scatto invece è una smentita di quanto ho detto. arcobaleno perfetto e scena perfetta. Ben costruito ed armonioso. Non serve dilungarmi in una descrizione, basta guardare la fotografia per rendersi conto della cosa. Inoltre, che non guasta, l’albero centrale (centrale come posizione ma anche come peso” nella composizione) gode di un’illuminazione capace di modellarlo ed evidenziarlo.

Marco
Tramonto sul sagrato
Tramonto sul sagrato di Michelangelo Ambrosini commento di pamar

L’idea è buona , la scena valida ma (per me) come realizzazione ha delle pecche. In un controluce gli oggetti sono forme nere e perdono dettagli. Quanto caratterizza e rende distinguibili le forme è il loro profilo che deve essere integro senza sovrapposizioni con altri oggetti…..altrimenti si smarrisce la forma stessa. Nel tuo scatto spesso le forme, per sovrapposizioni non hanno i contorni definiti e…si perdono.

Marco
Spazi Montani
Spazi Montani di Tia commento di pamar

un’immagine notevole. Per costruzione, framing, semplicità e toni. Vedendola, nell’immediato, non ci ho trovato nulla che avrei cambiato. Allora, visto che in fondo sono un rompi b…., mi sono detto “adesso la passo al microscopio fino a quando non ci trovo qualche difettuccio”. E guarda e pensa e prova…..vuoi la verità ? Nulla. perfetta cosi’ come è. Pongo solo l’accento su un connotato; non parlo di colori, disposizione degli elementi, atmosfera ecc. perché sono molto buoni. Il connotato principe è l’albero ed il suo colore. Unico elemento diverso dal bianco dominante. ancora e centro palese della scena; piccolo ma indispensabile nella sua “diversità”.

Marco
fuori dagli schemi...
fuori dagli schemi... di 1962 commento di pamar

Si, vero. Penso di non essermi mai imbattuto in un titolo che meglio descrive e si adatta ad un’immagine fotografica. anzi, un’unica frase che è capace di descrivere perfettamente la scena raffigurata. Siamo di fronte ad una composizione costruita sgambettando tutte le accortezze che, solitamente, si leggono e si sentono raccomandate nei manuali/regole/corsi di fotografia. Una via di fuga fra i due filari di alberi che “deve” essere centrale per esaltare la simmetria della scena è invece posta a lato del fotogramma rettangolare. E non basta; non solo è laterale ma pure il filare sinistro di alberi è tagliato a metà dal bordo del fotogramma, in modo tale da mandare a farsi benedire la simmetria. manca quindi sia la simmetria dei costituenti che la simmetria spaziale. E poi, altro particolare “anomalo”, vi è un’apertura fra gli alberi a destra in primo piano che incornicia un alberello sullo sfondo. Forse questo particolare si potrebbe ricondurre alla regola dei terzi (tirato e di molto per i capelli). I colori sono gradevoli, si, e ben dosati…..ma basta questo a salvare lo scatto? Da subito si fa largo un senso di quasi fastidio da una fotografia del genere. O sbaglio ? Eppure…eppure…avendo la pazienza di soffermarsi solo pochi istanti su tale fotografia, poco a poco emerge una visione successiva che assimila le sue stranezze….no, stranezze non è la parola corretta, direi piuttosto particolarità. A mio avviso si tratta di uno scatto molto molto particolare ed affascinante, coinvolgente, con la particolarità di sgambettare gli schemi e le prassi e di “rimanere” e non essere dimenticato in fretta. Questo esempio, a mio avviso, ci fa capire una fondamentale, basilare verità: le regole ci sono, servono e bisogna tenerne conto ma possono benissimo essere accantonate se c’è un fine ed uno scopo nel farlo. tante volte io faccio una smorfia di fronte a giudizi su uno scatto che sembrano delle applicazioni automatizzate di una tabella di regole: “non rispetta la regola dei terzi”, “bello ma l’orizzonte centrale appiattisce la scena”, “non vi è aria in alto”….e via cosi’. Le regole ci sono e devono essere conosciute per, eventualmente, essere messe da parte. certo farlo a caso porta a risultati da cestinare. Conoscerle bene e metterle da parte con cognizione di causa è un’altra cosa. In questo esempio senza dubbio l’operazione è stata fatta con consapevolezza e piena volontà e sapendo cosa avere in cambio. Per me una buonissima operazione questo scatto.

Marco
st
st di -Max- commento di pamar

Una foto di una semplicità e linearità senza pari. Tre colori. Tre elementi . Geometrica e precisa. Scatti del genere incontrano quasi sempre il mio favore. Però oggi mi sento un poco critico, quindi ti dico in tutta sincerità anche secondo me cosa manca. Beninteso, cosa mancherebbe (uso di proposito il termine “mancherebbe” e non dico” manca”, perché è un mio giudizio personale). Mancherebbe qualcosa atto a spezzare l’estrema linearità della scena. Un qualcosa, per esempio, nel cielo, un oggetto qualunque sul muro…Ti dirò, secondo me manca la classica ciliegina sulla torta per rendere vivo e finito tale scatto. Sembra un poco che ci sia tutto quanto serve per contenere un quid che pero’….non c’è.

Marco
Orizzonte
Orizzonte di Anna Marogna commento di pamar

Ciao,
dico la mia. Questa fotografia ha tutto fatto bene. Vi è senza dubbio un’atmosfera, che la pervade, data dalle condizioni climatiche accattivante e fascinosa. Molto precisa e lineare. Ottima senza dubbio. Dirò pero’ una cosa che, ne sono certo, verrà vista come particolare vincente da molti ma che io non reputo una caratteristica ottimale. Chiaramente si tratta di una mia impressione e non di una verità ineluttabile. Senza dubbio è un connotato voluto e ricercato perché richiede piena volontà da parte dell’autore. Mi riferisco alla sovrapposizione della linea dell’orizzonte con la sommità della balaustra. A mio avviso questo dettaglio “toglie” invece che valorizzare. Per me l’orizzonte doveva essere visibile, magari giocando in modo da dosare la distanza orizzonte/balaustra. Capisco che la sovrapposizione è qualcosa di voluto e cercato. Questione di pareri.

Marco
st
st di -Max- commento di pamar

Un’immagine molto pulita e lineare con un elemento forte e di immancabile attrattiva visiva. A questo contribuisce in modo fondamentale lo sfondo. Considerando che l’ombrello è multicolore emerge che: lo sfondo ha una colorazione spenta e per nulla vivace (antitesi cromatica soggetto – sfondo, molto forte). Lo sfondo è lineare con una divisione orizzontale data dai gradini ma pure dalle due strisce bianche. Tale linearità costruisce un’ulteriore differenziazione, questa geometrica, con la forma arrotondata dell’ombrello. Quindi due fattori di differenziazione scale/ombrello che ne sottolineano presenza e diversità: colori – forme.

Marco
Nel bosco B/N
Nel bosco B/N di pamar commento di pamar

Ho provato a stampare questo B&N su carta baryta satin (un supporto ottimale per il B&N) per vedere la resa dell’immagine su carta. Ne sono abbastanza soddisfatto. I neri risultano belli profondi e fanno “emergere” come desideravo la zona della pianta chiara centrale. Ne esce un’immagine per nulla descrittiva della scena ma fondamentalmente interpretativa. Impatto vs descrittiva.

Marco
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