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... di Mauroq commento di nonsempresimpatico |
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stregatto ha scritto: | priva di significato, inquadratura sbagliata, tecnicamente scarsa, perchè il bianconero? per sembrare più fotografo? |
almeno lui le foto le pubblica. qualcuno invece parla (e alla cazzo, se mi è consentito) e le proprie non le mostra. chissà come mai... |
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Alghero #2 di nuvolalfa commento di nonsempresimpatico |
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nuvolalfa ha scritto: | pisolo ha scritto: | accipicchia che quiete...
mi piace e anche molto  |
Grazie Pisolo
nonsempresimpatico ha scritto: | della serie "alghero" questa con la presenza umana è quella che mi affascina di più. io sono algherese adottato dagli anni '70, fa sempre piacere vedere scatti della mia seconda città. |
Grazie Io non sono algherese e onestamente odio un pò la cittadina di Alghero perchè troppo confusionaria ma quando tutto torna ai ritmi normali devo dire che è splendida
Pier Paolo |
infatti casa mia è a fertilia mica per niente... |
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AUTO UPHOLSTERY di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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(...segue) È stata testimone dell grandi migrazioni verso ovest dopo le crisi economiche del 1929 e del dopoguerra, principale arteria per lo spostamento di mezzi militari durante il secondo conflitto mondiale, antiche foto mostrano la route a volte talmente trafficata nei due sensi di marcia da costringere auto e camion a procedere lentissimi lungo tutte le 2400 miglia del suo percorso da Chicago a Los Angeles.
Come ho detto, gli antichi fasti sono oggi perduti e la Strada Madre rimane come un monumento a se stessa, mezzo viva, mezzo addormentata, a volte del tutto defunta.
Il suo percorso è costellato di quelli che io chiamo non-luoghi, ovvero posti che sono difficili da interpretare. È difficile capire, come in questo angolo, se l’uomo è scomparso dal paesaggio o se è semplicemente in pausa pranzo, è difficile stabilire a volte se un esercizio è chiuso da un anno o trenta, oppure riapre il giorno dopo (molti sono i cartelli “For Sale” se qualcuno è interessato a cambiare vita e andare nel deserto).
Il viaggiatore europeo si sente un po’ protagonista di una foto d’epoca, della pagina di una rivista di viaggio, di una pellicola di cowboy o di un set hollywoodiano che ricrea un’atmosfera anni ’40-’50.
Non ho avuto il tempo di aspettare qualcuno per capire se esisteva ancora la vita in questo non-luogo, me ne sono semplicemente andato con l’illusione di aver fatto da comparsa in un set che ha un sapore di leggenda e di grande passato. |
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AUTO UPHOLSTERY di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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ancora dal mio secondo viaggio sulla Route 66, il luogo è sempre Amarillo, Texas.
Sixty-six in america significa una cosa sola: automobile, o meglio “going somewhere”.
La strada è stata protagonista e spina dorsale dei grandi avvenimenti storici del paese nell’ultimo secolo |
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Alghero #2 di nuvolalfa commento di nonsempresimpatico |
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della serie "alghero" questa con la presenza umana è quella che mi affascina di più. io sono algherese adottato dagli anni '70, fa sempre piacere vedere scatti della mia seconda città. |
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..: DIVA3 :.. di dibbio commento di nonsempresimpatico |
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dibbio ha scritto: | nonsempresimpatico ha scritto: | in questa foto, onestamente, trovo poco di bello oltre alla ragazza. non scrivo mai un commento negativo per massacrare gratis una persona ma per cercare di capire dove le cose possono essere migliorate. spero che quanto dirò sia interpretato perciò in questo senso.
se il tema era riproporre un'ideale di "diva d'altri tempi" di questi altri tempi c'è solo un riferimento abbastanza secondario nel telefono ma fa a pugni con un lettino orribile e plasticoso che ci riporta immediatamente ai giorni nostri. non vedo nella posa, nell'abbigliamento o in qualsiasi altro elemento un richiamo vintage. trovo alla luce di ciò che non sia stato studiato affatto bene lo scatto e la sua realizzazione in funzione di ciò che avrebbe dovuto suggerire. anche il resto del set mi sembra allestito in quattro e quattr'otto in un angolo per nulla interessante, sfruttato in maniera piuttosto superficiale: una fioriera in un cantone a farci chissà che, un oggetto non meglio identificato e mezzo nascosto dalla stessa, il pavimento sporco, l'accenno indeciso delle piante che fanno capolino fastidiosamente dal muretto alle spalle della ragazza.
insomma, ci vedo combinati insieme senza troppa cura elementi che cozzano tra loro rumorosamente insieme a molti altri di vero e proprio disturbo. |
anche sono l'autore della foto concordo in pieno con te..purtroppo non avevamo i mezzi adatti e la location era quella che era...ma la modella meritava sia in bellezza che bravura...spero in altri scatti miglio...grazie 1000 della visita e commento... |
grazie a te per la disponibilità al dialogo.
quando hai a disposizione tanta bellezza concentrati su di lei, le pose, i dettagli. un set più pulito (non mi riferisco al pavimento sporco però) sarebbe stato più funzionale. il glamour a mio parere equivale un po' a fare lo still life, però con le persone al posto degli oggetti. come per lo still life ciò che cerchiamo nel glamour sono visioni ideali, quasi astrazioni che devono comunicare fascino, eleganza, bellezza e quant'altro.
la cura del dettaglio tecnico e compositivo deve essere maniacale. |
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..: DIVA3 :.. di dibbio commento di nonsempresimpatico |
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in questa foto, onestamente, trovo poco di bello oltre alla ragazza. non scrivo mai un commento negativo per massacrare gratis una persona ma per cercare di capire dove le cose possono essere migliorate. spero che quanto dirò sia interpretato perciò in questo senso.
se il tema era riproporre un'ideale di "diva d'altri tempi" di questi altri tempi c'è solo un riferimento abbastanza secondario nel telefono ma fa a pugni con un lettino orribile e plasticoso che ci riporta immediatamente ai giorni nostri. non vedo nella posa, nell'abbigliamento o in qualsiasi altro elemento un richiamo vintage. trovo alla luce di ciò che non sia stato studiato affatto bene lo scatto e la sua realizzazione in funzione di ciò che avrebbe dovuto suggerire. anche il resto del set mi sembra allestito in quattro e quattr'otto in un angolo per nulla interessante, sfruttato in maniera piuttosto superficiale: una fioriera in un cantone a farci chissà che, un oggetto non meglio identificato e mezzo nascosto dalla stessa, il pavimento sporco, l'accenno indeciso delle piante che fanno capolino fastidiosamente dal muretto alle spalle della ragazza.
insomma, ci vedo combinati insieme senza troppa cura elementi che cozzano tra loro rumorosamente insieme a molti altri di vero e proprio disturbo. |
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CADILLAC RANCH di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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claudio64 ha scritto: | nonsempresimpatico ha scritto: |
mi piace springsteen ma non ne sono un vero cultore. il cadillac ranch è citato in una delle sue canzoni? quale? |
cadillac ranch è presente in The River (1980)  |
ma grazie, è favolosa, testo e musica!
http://www.youtube.com/watch?v=vfKhDz679ZQ
"I'm gonna pack my pa and I'm gonna pack my aunt
I'm gonna take them down to the Cadillac Ranch..."
springsteen è un'icona americana sicuramente, forse proprio perchè è sempre stato il cantante della sua parte più genuina, vera, anche a tratti leggendaria come dimostra anche il suo tributo musicale ad quest'altra icona, la rt66.
personalmente è un viaggio che consiglio a tutti, a parte i luoghi mozzafiato che si attraversano, la suggestioni della route 66 sono infinite, dalle stazioni di servizio abbandonate alla gente incredibile che ancora vive ai suoi bordi. oggi la route è decaduta, le moderne autostrade hanno deviato il traffico formicolante da est a ovest del paese, le cittadine che per quasi un secolo hanno prosperato grazie a questa "civiltà dell'automobile" sempre in viaggio oggi cadono a pezzi, si sono spopolate e vi si respira un'aria da grande passato perduto.
ma per capire l'america e conoscerla insieme ai suoi abitanti la strada madre rapprestenta uno dei campioni migliori, paesaggisticamente e perchè no, culturalmente. |
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CADILLAC RANCH di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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claudio64 ha scritto: | ho aperto la miniatura per vedere la connessione fra il titolo e una vecchia e bellissima canzone di Springsteen , ti leggo spesso ultimamente e con piacere,
mi limito a dirti che trovo affascinante la foto e interessante la spiegazione  |
mi piace springsteen ma non ne sono un vero cultore. il cadillac ranch è citato in una delle sue canzoni? quale? |
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BEACH LIFE di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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malder ha scritto: | bella, esprime al massimo il senso di velocità,
di vento e sabbia..
ottimo lavoro in pw..
ciao  |
non c'è pw se non il ritocchini alle macchie del sensore e ho aumentato del 10% la saturazione. l'atmosfera "gialla" è quella che ha fissato il sensore stesso. ho provato a livellarla ma il risultato era meno coinvolgente. |
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CADILLAC RANCH di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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G3GH3 ha scritto: | bello scatto..la cosa che mi affascina è il modo in cui hai composto lo scatto....
la strada li in basso a dx....
e poi tutte le macchine....
....la presenza umana è la perfezione!!!
....davvero bella......credo che a colori questa nn avrebbe reso allo stesso modo.....nn sarebbe stata molto di impatto....
l'unica cosa....trovo troppo bruciate le nuvole...
ma vedendo le ombre....ci sarebbe sovuto essere un sole davvero forte, quindi...logicamente....sono bruciate!!
ciaociao
ivo |
sì confermo, il sole picchiava quasi al limite dell'inquadratura a sx e dovevo stare per forza in questa posizione di semi controsole. una ripresa dall'altra parte, a favore di luce, avrebbe però inquadrato la strada e alcune costruzioni che avrebbero ucciso la foto. in ogni caso trovo che l'essere costretto dall'illuminazione a trattare gli oggetti e la figura umana come silouette abbia in fondo giovato per una foto meno scontata. almeno per il mio gusto. |
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CADILLAC RANCH di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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(... segue)
Il bizzarro personaggio decise di interrare a pochi metri dalla sede stradale 10 cadillac (non so quale modello però) di dieci annate diverse che si distinguevano le une dalle altre per un diverso disegno delle caratteristiche pinne posteriori.
A proposito della foto posso dire che vi sono a volte luoghi o situazioni che “penso” fotograficamente in bn sin dall’inizio, questa ne è un esempio |
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CADILLAC RANCH di nonsempresimpatico commento di nonsempresimpatico |
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Percorrendo la leggendaria Route 66, ad Amarillo in Texas si incontra una delle sue icone: il cadillac ranch. Il proprietario del terreno negli anni ’50-’60 volle dedicare questo eclettico monumento alla Strada Madre che ha segnato la storia automobilistica dell’america diventandone la spina dorsale dagli anni ’20 agli anni ’70, con le sue circa 2400 miglia che collegavano Chicago a los angeles. |
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HOPS... LA FOTO!!! di onaizit8 commento di nonsempresimpatico |
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a volte le foto più semplici nascondono valori poco apprezzabili ai più. l'autore qui ha avuto il pregio di fermare un'istante unico e irripetibile in una composizione assai semplice e pulita. c'è il gesto simpatico della bambina che rende la foto viva, comica, spontanea, la mamma che fotografa invece completa una scena trattata con gusto. un po' piccola per apprezzarla in pieno forse, e forse anche un croppettino qua e là non sarebbe stato male. però la foto c'è e non era da tutti fermarla così. |
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i giornalisti "scomodi"... di G3GH3 commento di nonsempresimpatico |
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ivo, la frase "....l'entusiasmo e l'inseguimento di un ideale si leggono nei loro occhi!!!" a ms suona come un po' risentita.
forse mi sbaglio, forse no.
quello che ti si intendeva dire un po' tutti è che con due passi alla tua dx avresti fatto una foto giornalistica completa, intelleggibile nel suo intero messaggio. fatta di striscio così è indubbiamente zoppa. ti sei cimentato in un genere, quello documentario-giornalistico, che come tutti gli altri ha le sue "malizie". ho smesso da tempo di chiamarle regole, perchè regole non sono ma espedienti e soluzioni per rendere le foto immediatamente leggibili e comunicative.
e questa sì che è una regola del fotogiornalismo: l'immediatezza. il fatto che non vengano chiamate regole secondo me ammorbidisce il rapporto che si instaaura tra loro e il fotografo meno esperto però non significa che certi punti fermi necessari di un genere fotografico possano essere elusi o dimenticati.
facci caso la prossima volta ma se vedi i fotogiornalisti al lavoro in una manifestazione noterai come spesso chiedono di aprire bene gli striscioni affinchè si possano leggere interamente. il motivo è quello di cui sopra: nella didascalia si scrive luogo e occasione, il messaggio dello striscione si deve invece leggere nella foto...
mi auguro che quanto detto ti chiarisca ulteriormente il senso dei commenti e sopratutto che nessuno intendeva offenderti ma consigliarti per la riuscita delle tue foto. |
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...sempre lei... di chat99 commento di nonsempresimpatico |
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bruttino il taglio del mento, giulio.
un suggerimento o, se vuoi, uno spunto di discussione: lasciare un viso privo del mento equivale per me a tagliare in una foto le mani a metà (una falange qua, mezzo dito là... non piace mai).
trovo per le mani più accettabile allora un taglio deciso, o tutta o niente. i tagli approssimativi sono sempre un po' fastidiosi esteticamente oppure comunque lasciano sempre il dubbio in chi guarda tra l'intenzionalità della cosa o l'errore, la fretta, la distrazione.
per esempio la parte superiore della foto, a mio gusto, presenta a sua volta un taglio dal sapore poco deciso, il ddubbio di cui sopra si fa straada in me in maniera istintiva. tornando al mento trovo che sia però sempre da includere nel fotogramma perchè comunque altrimenti lascia incompleto il viso, molto più di quanto fa un taglio ad esempio ravvicinato agli occhi. in un ritratto non a caso si punta il fuoco sempre sullo sguardo: la percezione, la "lettura" inconscia di un viso è infatti risaputo che comincia proprio dagli occhi. fotografando una situazione come questa bisogna sempre curare lo sguardo altrimenti la foto perde appeal. una prova forse a conferma di quanto penso è che vi sono spesso molti esempi piuttosto piacevoli di inquadrature che si concentrano solo sugli occhi: a questo punto l'esclusione del mento (e della bocca insieme) è più che accettabile e persino interessante. però in questo caso non stiamo più ritraendo il viso di una persona per descriverne i tratti, ma siamo passati ad un tipo di foto diversa, che punta su diverse suggestioni. come il bandito indossa il fazzoletto per non rendere riconoscibile il viso, allo stesso modo una foto agli occhi che esclude mento e bocca suggerisce "magia dello sguardo", un po' di mistero, magnetismo e altri sentimenti o suggestioni.
secondo me la foto avrebbe avuto dunque una carica diversa e una lettura più piacevole croppando maggiormente la testa e includendo interamente il mento e, perchè no, un accenno o anche tutto il collo che a sua volta contribuisce a slanciare la figura. perchè ora siamo passati al collo? perchè forse se pensiamo comicamente a come fare l'imitazione della goffaggine della scimmia, istintivamente ognuno di noi la prima cosa che fa non è incassare il collo tra le spalle per togliere "grazia" alla propria figura? |
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Rosso corsa 2 di danimar91 commento di nonsempresimpatico |
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meno male che hai messo la didascalia, eh?
va bene, vale però quanto detto in precedenza sulla posizione da occupare in pedana: lo sguardo viene valorizzato... |
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