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Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
La chiacchierata
La chiacchierata di -Max- commento di pamar

una situazione esplicitata con pochi ma essenziali ed efficaci elementi. Spesso è piu' facile infarcire un fotogramma di troppi elementi ridondanti che, invece di chiarire, generano confusione. Bella idea.

Marco
Summer’s almost gone…ma tornerà.
Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar

Ciao a tutti,
vorrei prima di tutto ringraziare per gli interventi. apprezzo le puntualizzazioni critiche. Ritengo sia maggiormente utile una critica motivata e ragionata. Utile per capire come viene visto il lavoro da altri che sono esterni alle scelte dell’autore.
Bruno, capisco i tuoi dubbi. Sono coerenti e bene elencati. Ciò che dici circa la ripetitività è vero. Il tutto dipende da una scelta. Nelle mie intenzioni vi è il volere indugiare a lungo sulle strutture balneari vuote come se qualcuno si muovesse verso il mare, guardando e riguardando, con piccoli cambiamenti di visuale. Giù fino al mare ed infine a vedere solo il mare e battigia e poi il mare vuoto. Ma non vorrei dilungarmi troppo su statement e miei propositi. L’unico punto che ti contesto, di quanto hai scritto, è l’affermazione che non si tratta di un portfolio. Lo è in toto. Probabilmente dipende da cosa classifichi come portfolio. Non è sicuramente un reportage di una situazione (quello per me è diverso da portfolio). Non è un portfolio descrittivo di un ambiente o dato di fatto. Lo è in pieno visto come associato ad uno stato d’animo.
Grazie anche ad Antonio e leghorn per gli interventi e pareri.

Marco
st
st di -Max- commento di pamar

Mmm…devo dire che, a differenza di altre tue proposte, questa la trovo meno riuscita. Perché? Forse è una mia preferenza personale beninteso ed altri non la vedono allo stesso modo. Uno dei tuoi punti vincenti come “fautore di immagini” è l’indubbia capacità di previsualizzare fotograficamente scenari che ai più passano sotto il naso. Intendo la capacità di vedere ed intuire come un elemento del reale sarà una volta racchiusi in un fotogramma; mostrando un proprio connotato che, normalmente c’è ma non risulta evidente. dote non da poco e probabilmente allenabile fino ad un certo punto ma le cui basi devono essere innate. dicevo che questa fotografia la giudico meno efficace di altre tue perché meno netta nei suoi connotati, meno diretta ed immediata nel richiamare associazioni e connotati precisi.

Marco
La luce fuori
La luce fuori di batstef commento di pamar

Anna Marogna ha scritto:

ps. Scusa Marco, il formato non mi pare quadrato (?) ma è d'effetto ugualmente Ciao


Si, diciamo pseudo-quadrato...

Marco
La luce fuori
La luce fuori di batstef commento di pamar

Una fotografia affascinante. Penso che il B&N sia una buona scelta, perché rende preponderante il muro scrostato. Emerge bene la sua texture che ha, oltre ad essere esteticamente degna di nota, il ruolo di qualificare il caseggiato come abbandonato ed in balia del tempo. Ottima la luce che entra dalla finestra e che illuminando il muro di destra evidenzia il suo stato e rende un’illuminazione ad hoc degli interni. Infine trovo azzeccato il formato, quadrato, compatto, capace di racchiudere bene la scena e di rimarcarne la buona simmetria globale.

Marco
Summer’s almost gone…ma tornerà.
Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar

Questo è un lavoro al quale sono molto affezionato. Strano per me, che solitamente ci metto un sacco di tempo a creare un portfolio, ho scattato tutte le foto in una sola serata di fine settembre.
Sono stato molto indeciso sul postarlo o meno. Le riduzioni per il WEB non rendono l’effetto voluto. Estetica si manifesta nella sua completezza su carta, in stampa. E a mio parere (e per mia volontà) l’ ”aspetto” ha un ruolo fondamentale in questo lavoro. Le immagini andrebbero viste stampate in un formato grandino. Io le ho stampate su un supporto che ne evidenziasse la granulosità ed i colori spenti (non riflettente e con leggera texture). Queste caratteristiche grezze e “sbagliate”, rifuggono gli standard attuali che vogliono estrema pulizia dei file e loro perfezione di resa. Se volete, date un' occhiata e dite la vostra.

Summer's almost gone
Summer's almost gone
Almost gone
Yeah, it's almost gone
Where will we be
When the summer's gone?

…..We had some good times
But they're gone
The winter's coming on
Summer's almost gone

The Doors
La Nebbia di Ognissanti
La Nebbia di Ognissanti di Francesco Ercolano commento di pamar

Trovo che sia un buon lavoro. Punti di forza sicuramente sono il fascino dettato dalle condizioni metereologiche unite alla tipologia di ambientazione. A livello di portfolio vi è senza dubbio grande omogeneità fra gli scatti che lo compongono, senza fotografie fuori luogo. Questo crea omogeneità visiva che rende immedesimante il lavoro per chi lo guarda. Sembra di esserci e vivere quell’atmosfera particolare.

Marco
Una impaziente attesa
Una impaziente attesa di Bruno Tortarolo commento di pamar

Questa volta sarò sintetico. Tutto quello che avrei detto l'ha detto prima Anna. Unica cosa diversa é la mia preferenza fra i 3 scatti che va a quello con il biglietto a terra. Per il resto quoto le sue parole.

Marco
È una somma di piccole cose
È una somma di piccole cose di fabiopollio27 commento di pamar

fabioph ha scritto:
Grazie Antonio!
Marco, la dedizione che metti nell'analizzare e commentare le foto degli altri è sorprendente e meritoria, almeno da parte mia, di profonda gratitudine.
Nel mio caso hai spiegato, con parole precise, le mie intenzioni molto meglio di quanto avrei saputo fare io.
Sembrano passaggi eccessivamente lunghi i tuoi talvolta, in realtà garantisci agli improvvisati come me la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza fotografica.
Ti ringrazio sinceramente


Grazie Fabio per quanto dici. Se lo faccio é perché ci tengo e mi piace. E una cosa mi sento di dirti in tutta onestà: non direi proprio che ci azzecca la tua definizione di "improvvisato come me". Da quanto crei non mi pare proprio che ti si può definire improvvisato.

Ciao

Marco
Vintage - Summer's almost gone
Vintage - Summer's almost gone di pamar commento di pamar

Grazie. Piacevole ed inaspettata sorpresa.

Marco
ST
ST di Arnaldo A commento di pamar

Ho visto questo scatto di Arnaldo e la proposta di Antonio. vorrei dire la mia sulla foto originale e la rivisitazione. premessa importante; esprimo unicamente una mia preferenza personale e non voglio per nulla sminuire le proposte ed idee altrui.
Io apprezzo maggiormente il formato rettangolare proposto da Arnaldo. Il formato quadrato mi è sempre piaciuto molto ed io stesso lo adotto spesso per la sua compattezza e capacità di “racchiudere” la scena presentata. Tuttavia esso ha la caratteristica di poter esaltare oppure sminuire un’immagine. Questo è un caso dove, secondo me, non apporta migliorie.
Mi baso nel dirlo sul concetto di “peso” degli elementi che compongono la fotografia. Di prassi con il termine peso si intende l’importanza visiva che ha un oggetto nel fotogramma. Tradotto è l’attrattiva, la prima zona dove si posa lo sguardo nell’immediato, appena guardo la fotografia. Un elemento si distingue da altri per il peso maggiore o minore o paritario che ha. Vi sono alcune caratteristiche grafiche che danno peso: elementi scuri o neri hanno un peso notevole (in particolare se lo sfondo è più chiaro). Elementi di colore diverso dal resto della scena hanno più peso. Elementi in primo piano tendono ad avere maggiore peso (questo viaggia tenendo conto anche del loro tono cromatico e luminoso). La posizione nel fotogramma rende un oggetto con peso diverso rispetto al medesimo in altra posizione….e via di seguito.
Nella foto rettangolare vi è un albero quasi nero sulla destra, che manca nel quadrato. Esso ha la capacità di riempire la scena nella sinistra e bilancia gli elementi forti che sono presenti a destra (albero scuro + lampione in primo piano). Nel quadrato tutta la sinistra non c’è; verrebbe da dire che non essendoci quella zona, non c’è da bilanciare nulla. Un conto se ci fosse vuota ma non c’è. Tuttavia la sin. del quadrato (che corrisponde alla centrale del rettangolo) risulta di minore peso perché lampione ed albero li’ presenti, sono in lontananza e di minore forza. In pratica le superfici pesanti sulla sin. del quadrato sono (ad occhio) ¼ rispetto alla destra. Questo porterebbe ad un mancato bilanciamento e simmetria di pesi. Nel quadrato tali disomogeneità e mancate simmetrie hanno notevole impatto. un conto è avere due lati “pieni” ed il centro leggere nel rettangolare. Diverso avere i due lati non omogenei nel quadrato. Ho finito la pappardella.

Marco
st
st di -Max- commento di pamar

In questa fotografia ravviso una caratteristica peculiare. La capacità di trasporre una scena, un oggetto per farlo apparire qualcosa di diverso e nuovo. Qualcosa che non ha attinenza con l’originale. Una semplice pozzanghera d’acqua nel terreno diviene altro. Da un oggetto per nulla coinvolgente si passa a qualcosa di diverso. La fantasia porta a pensare ad una costa sabbiosa, o ad una scia quasi luminosa e via di seguito. Solo la fantasia e l’immaginazione di chi guarda la fotografia puo’ dire cosa e porsi limiti. Vi è sicuramente una buonissima capacità di previsualizzare cosa sarà racchiuso nel fotogramma da parte dell’autore, a fronte di un oggetto comune e che vediamo, senza badarci, quasi tutti i giorni. Nondimeno, in questo scatto, vi è un intelligente lavoro di trattamento dell’immagine, per renderla capace di 2mostrare” i nuovi aspetti dei quali parlavo. Il B&N deciso e contrastato rende evidente e di spicco le zone chiare che plasmano di nuovi connotati la scena. Ottima idea ed ottima lavorazione per sorreggerla.

Marco
st
st di -Max- commento di pamar

In questa fotografia ravviso una caratteristica peculiare. La capacità di trasporre una scena, un oggetto per farlo apparire qualcosa di diverso e nuovo. Qualcosa che non ha attinenza con l’originale. Una semplice pozzanghera d’acqua nel terreno diviene altro. Da un oggetto per nulla coinvolgente si passa a qualcosa di diverso. La fantasia porta a pensare ad una costa sabbiosa, o ad una scia quasi luminosa e via di seguito. Solo la fantasia e l’immaginazione di chi guarda la fotografia puo’ dire cosa e porsi limiti. Vi è sicuramente una buonissima capacità di previsualizzare cosa sarà racchiuso nel fotogramma da parte dell’autore, a fronte di un oggetto comune e che vediamo, senza badarci, quasi tutti i giorni. Nondimeno, in questo scatto, vi è un intelligente lavoro di trattamento dell’immagine, per renderla capace di 2mostrare” i nuovi aspetti dei quali parlavo. Il B&N deciso e contrastato rende evidente e di spicco le zone chiare che plasmano di nuovi connotati la scena. Ottima idea ed ottima lavorazione per sorreggerla.

Marco
È una somma di piccole cose
È una somma di piccole cose di fabiopollio27 commento di pamar

Come lo stesso autore premette, quello presentato non è un portfolio vero e proprio ma un gruppo di fotografie relative ad un’esperienza comune. Io sono molto puntiglioso circa il cosa è un portfolio. Molte volte ho criticato alcuni lavori perché non coerenti se visti nel loro insieme. Quindi mi dovrebbe venire automatica la bocciatura di questo lavoro presentato come portfolio. Eppure non è così; per niente.
Io lo vedo un insieme di fotografie coerente e che “devono” stare insieme. Forse non a livello puramente estetico e di uniformità formale che riguarda gli scatti, ma sicuramente assimilabile ed univoco circa il “racconto”, l’esperienza narrata e soprattutto il “concetto” (o se preferite il momento personale) che unisce le singole fotografie, e dalle quali scaturiscono riflessioni sul mondo nel quale si trovano i nostri figli. Come dice l’autore stesso sono “un album di piccole scoperte, di meraviglia, di rifugio nel piccolo mondo quando quello grande fa più paura”. A mio avviso (e non solo mio per la verità, non è farina del mio sacco) un portfolio è un gruppo di fotografie attinenti dal lato formale ed estetico ma anche e soprattutto dal versante del contenuto e concettuale. La coerenza concettuale deve essere solida in particolare per quei lavori non solo descrittivi di un ambiente concreto ma soprattutto per quei lavori basati su sensazioni, sentimenti, stati d’animo e riflessioni. Per assurdo quindi hanno un significato minore le fotografie prese singolarmente che nel loro essere raggruppate...e questo per me è un dato inequivocabile e molto molto forte. E poi lo afferma lo stesso autore del lavoro che dice : “queste singole fotografie conservano un po' di senso se stanno insieme”. Verissimo. Lo quoto al 100%. Episodi, momenti, piccoli oggetti che sono semplici e di piccolo impatto considerati da soli. Non se nel loro insieme, dove acquistano una nuova e non banale valenza. Ottimo.

Marco
Una paziente attesa
Una paziente attesa di Bruno Tortarolo commento di pamar

Questa fotografia mi ha intrigato da subito. anzi, intrigato non è il termine più corretto. Spiazzato direi. Spiazzato non inteso in modo negativo; è stata fautrice di alcune elucubrazioni mentali. Il tutto deriva da un senso di straniamento che ho avuto di fronte alla scena. Il bambino ed il cane. Niente di sconvolgente, eppure mi ha pervaso un aria di surrealtà nel vederli (esiste il termine surrealtà in lingua italiana…?). Una scena normale, è vero, ma…nella posa, nell’attesa, nell’atteggiamento, nella situazione ci ho visto (e continuo a farlo) un elemento surreale. Basilare quindi l’ambientazione scelta, il come è stata resa ed i protagonisti. Combinazione efficace.

Marco
..
.. di oltre n commento di pamar

Sono contento per questo scambio di vedute ed opinioni che, sebbene non concordi, sono tutte fatte con argomentazioni ragionate e chiaramente esposte. Mi voglia scusare l’autore dello scatto se mi dilungo sull’argomento. Trovo che ne valga la pena.
Premessa penso importante: io personalmente valuto la cosa indipendentemente dal come è stato ottenuto l’effetto vellutato. Tempi lunghi in fase di scatto o lavoro di post produzione. il risultato in pp lo reputo fatto bene e non porta ad un risultato palesemente irreale. Ragion per cui penso si debba puntare a valutare unicamente il guadagno o la perdita in termini estetici o concettuali del’operazione.
La teoria del mio conoscente circa il “vestire” una fotografia e la valutazione se si ha un guadagno oppure un voler mascherare una certa pochezza penso ci veda tutti concordi (spero…).
La fotografia di oltre n, con il mare reso vellutato, è visto da taluni come un guadagno rispetto all’originale, da altri come un qualcosa da evitare e che sminuisce l’originale.
Partendo dal dato oggettivo che la fotografia originale è molto buona, almeno a mio avviso, si tratta di capire perché il “mare vellutato” vs il “mare normale” sia un fattore di improvement o meno.
per taluni lo è per altri no. Nel campo delle valutazioni basate sull’aspetto estetico di un’opera penso che (fortunatamente) si possa esprimere il proprio personale punto di vista senza il rischio di venire tacciati di errore…salvo casi eclatanti, chiaramente. Non si tratta di qualcosa di puramente quantitativo e non c’è un giusto ed uno sbagliato incontestabile. inoltre, la resa del mare nella fotografia (come esposto da alcuni) porta diretta ad un discorso che sfocia nel concettuale partendo da un elemento puramente formale/estetico. ne consegue che vi è, ancora maggiore, una buona libertà interpretativa. Da taluni il mare velato è visto come un’antitesi alla concretezza del pupazzo e del suo essere sulla riva; da altri il “mare normale” pare essere meno forzato e non richiede una traduzione che può essere vista come innaturale e non immediata (giusto ?).
Quindi ? Non sono in grado di rispondere. Probabilmente non ne ho le capacità. Di quanto sono sicuro è che il confronto è una palestra e fonte di scambio di vedute costruttive per tutti. Bello.

Marco
..
.. di oltre n commento di pamar

Forse l’ho già raccontato, non ricordo, probabile. Comunque lo faccio nuovamente…
Un mio conoscente, un fotografo/artista, mi ha sempre suggerito una prassi, secondo lui sempre valida, da adottare nel approcciarsi ad una fotografia. Lui sostiene che bisogna sforzarsi di vederla spogliata da tutti gli abiti che la ornano. Significa giudicarla in base agli elementi costituenti privati da ogni rivisitazione e valutare se essi hanno ragione di esistere o meno. Tradotto significa sforzarsi di immaginare, per esempio un paesaggio, senza tempi lunghi, saturazioni o desaturazioni, contrasti regolati, ecc., insomma senza tutti gli accorgimenti in fase di scatto/post produzione che “modificano” il look finale di un’immagine. A sua detta spesso tali accorgimenti “vestono” con abiti accattivanti qualcosa che di per sé accattivante non è. Oppure paiono apportare un plus ad un’immagine valida, ma in realtà, non apportano nulla rispetto all’originale. Per lui, in tal modo, è possibile tentare di capire quanto sia buona una fotografia e se, quanto aggiunto, apporti o meno miglioramenti o addirittura serva solo a mascherare una pochezza di base.
La fotografia presentata da “oltre n” secondo me ben si presta a tale metro di giudizio. Per prima cosa affermo che (secondo il mio parere) si tratta di un’immagine capace di racchiudere un profondo significato che va oltre il semplice paesaggio illustrato e, credo che tutti siano d’accordo, il tutto ha il suo fulcro nel pupazzetto che giace sulla sabbia. Da esso sgorgano una serie di pensieri e riflessioni personali, dettate dall’io del fruitore. Pensieri comunque molto forti. A tutto, alla forza dell’immagine, fa da sfondo un’ambientazione azzeccata e capace di rafforzare il senso dell’immagine. Servono gli accorgimenti adottati? A mio parere si; non sono abbellimenti sterili ma strumenti che apportano connotati fondamentali alla riuscita della fotografia. Il B&N, i tempi lunghi hanno un senso, immaginando la fotografia priva di tali caratteristiche ne emerge una copia priva di carattere, fondamentale per veicolare e sostenere il messaggio in modo proficuo. Non “vesti inutili” ma elementi capaci di apportare e veicolare il messaggio espresso dall’immagine.

Marco
foglie morte B/N
foglie morte B/N di pamar commento di pamar

-Max- ha scritto:
Per me ottima così. Questo contesto meritava una resa decisa e senza mezzi termini. Ha sapore di freddo e di tetro e il contenuto si sposa bene col titolo Ciao


grazie per le parole Max. Sono felice che la scelta del B&N di questo tipo ti risulti sensata.

Marco
Vintage - Summer's almost gone
Vintage - Summer's almost gone di pamar commento di pamar

Ciao Bruno,
che dire…wow. Ho letto con interesse il tuo intervento. Intervento che è oltre la semplice disamina formale dell’immagine ma da essa formula alcune interessanti considerazioni circa il significato che ne deriva per chi la vede. Considerazioni interessanti che illustrano bene cosa riesce a trasmettere l’immagine. Grazie per le parole.

Marco
foglie morte B/N
foglie morte B/N di pamar commento di pamar

Grazie a tutti quanti sono passati ed hanno lasciato le loro impressioni su questo B&N high contrast.

Marco
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