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Verso la notte di Fabio1970 commento di Mario Zacchi |
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Che ci siano per scelta direi che è evidente: a guardarli, è difficile pensare che siano finiti lì per caso Forse ti ha colpito il contrasto tra la natura e l'urbano ed hai pensato di sfruttare questa provocatoria e dissacrante presenza come motore dello scatto. Purtroppo, la qualità fisica è sotto i limiti dell'accettabile; quindi, pure se l'avessi composta meglio (per valorizzare questo contrasto) sarebbe stata comunque da cassare. Ma pure come composizione non si può dire che sia riuscita molto bene. Anche restando sempre lì, quindi senza spostarti, avresti potuto dare un maggiore peso a questa presenza lasciando sullo sfondo il contesto e ottenendo un risultato più convincente (se ho intuito correttamente la tua idea). |
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Dal Seceda di PieroF commento di Mario Zacchi |
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Questa è l'altra.
Sulla luminosità mi pare poco opportuna la valutazione a monitor perché monitor diversi danno risultati diversi, in particolare quando si tratta di modeste sfumature. Tuttavia ora ci sono due lavorazioni diverse che si possono confrontare nel medesimo monitor. L' osservazione generale che faccio è che la distanza desatura, schiarisce (pensa alla conseguente rappresentazione nella pittura). Nella tua foto originale, posta a confronto con quella rivista, la sensazione di profondità e maggiore |
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Juac-Hütte di PieroF commento di Mario Zacchi |
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Di questa serie montana ne hai un paio efficaci. Questa è una. Compositivamente forse hai sovrappesato leggermente il lato sinistro |
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Alternate di Jansolo66_2 commento di Mario Zacchi |
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Come diceva uno che poi è diventato famoso "Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se devi spiegarla vuol dire che non è venuta bene".
Nella tua foto non è l'idea in sé che non va, ma il fatto che non la si coglie bene. Queste differenze/alternanze avrebbero dovuto essere lampanti. Invece, non lo sono. |
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Sant'Elena By Night di rampi commento di Mario Zacchi |
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Una bella luce che regge la foto.
Edit: e colori complementari che rendono vibrante lo scatto (riguardando, mi sono accordo di aver tralasciato di scriverlo) |
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Nel bosco #2 di AleZan commento di Mario Zacchi |
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Ho aspettato di avere a portata di click un monitor decente che già non basta decente quando si tratta di bianconero, figuriamoci gli altri. Belle tutte e quattro (ma perché poi non le hai messe insieme?). Questa ricorda un po' gli impareggiabili effetti di luce che ricavava Ansel Adams. |
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st di elis bolis commento di Mario Zacchi |
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L' aneddoto è riferito, con un po' di ironia, al tuo stravagante commento sulla vista e sull' età. Non di certo alla meccanica della compressione. Mi sembrava chiaro. |
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st di elis bolis commento di Mario Zacchi |
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Considerato che Elis l'ha presa in ridere (la faccenda dell'età) ci può stare un aneddoto.
Julia Margaret Cameron (ho dovuto cercarla perché ricordavo l'aneddoto, ma non più il nome) che forse non ha raggiunto la "veneranda età" (come la chiama lei) di Elis, è stata una fotografa ottocentesca esponente del pittoricismo che con Elis forse condivide uno sviluppo dell' attività fotografica da non giovanissima, oltre ad un certo piacere per le visioni eteree. Chi ne voleva parlar male diceva che le sue foto eran sempre un po' fuori fuoco (era vero) e che lo erano a causa della sua miopia. Ma in realtà questo fuori fuoco era la sua cifra: i suoi ritratti pieni di poesia erano caratterizzati da quello che noi più tardi avremmo chiamato flou. Per dire che a volte certi "difetti" possono accrescere la sensibilità artistica a dispetto di chi purtroppo non li ha (non li ha ancora nel nostro caso ). In realtà, la Cameron faceva un sapiente uso di questo "difetto" (il fuori fuoco non la miopia) per ottenere delle visioni eteree che l' hanno resa famosa.
A parte questo, personalmente non mi fisserei troppo puntigliosamente su eventuali imperfezioni fisiche, rilevabili nelle foto postate perché, prima di tutto il lavoro di compressione per mettere in critica le foto può alterarle; ma poi, al momento di farne una stampa, se si riscontrano problemi evidenti si può sempre rielaborare. Ciò che non si riesce a fare né prima né dopo, invece, è rendere interessante una foto che non lo è: perché non c'è post produzione che tenga per questo "difetto".  |
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Shapes di PieroF commento di Mario Zacchi |
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C'è differenza tra cercare un modo per dire qualcosa (linguaggio) e cercare qualcosa da dire (contenuto). L' imitazione cui alludi si riferisce alla ricerca di un linguaggio non alla ricerca del contenuto.
Questa foto e equilibrata e piacevole come composizione. Però è reinquadrata in post e quindi questo può essere frutto di un lavoro successivo. Quel che le manca, per quello che vorrebbe essere, è una maggiore attenzione alle persone (sovrapposizioni principalmente). |
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il controllore di Otnas commento di Mario Zacchi |
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Il bianconero è ben strutturato ed efficace ed è la maggiore cifra di questa foto insieme alla posa del bimbo. Lo spazio lievemente maggiore che hai lasciato a destra del soggetto penso sarebbe stato più opportuno lasciarlo alla sua sinistra, considerato dove e' rivolto lo sguardo. |
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pdn124 di opisso commento di Mario Zacchi |
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Come capita spesso nelle tue foto, c'è un'atmosfera surreale, congelata e con elemento inatteso come lo spezzone di ramo sul muretto e la stessa sagoma del bimbo. Mi sembra piuttosto scura nelle ombre, ma potrebbe essere il mio monitor. Mi piace. |
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