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cine-wedding di Manuel Cafini commento di Manuel Cafini |
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gianjackal ha scritto: | La spontaneità è un bene, ci mancherebbe, ma la sposa ha il volto nascosto dai capelli ed il doppio mento in evidenza. Anche lo sposo ha un naso abbastanza importante... sarebbe stato meglio riprenderli più frontalmente e chiedendo magari di abbassarsi in modo da sollevare il volto.  |
si pero' poi dove finisce la spontaneita'?se gli chiedo di abbassarsi intendo...con la ripresa piu frontale avrei perso tutto il marchingegno...e tutta la costruzione della foto se ne andrebbe a far friggere...quello che dici tu e' vero...del naso importante e del doppio mento...pero' loro cosi' sono...e' a mio avviso una foto vera...penso proprio di aver beccato in questa foto anche i caratteri dei due sposi..proprio perche' non ho messo palletti ne restrinzioni ne chiesto di fare questo o fare quello...lui le stava spiegando come funziona la macchina e lei era impaurita dal fatto che all'interno della macchina circolava un'altissima tensione elettrica...non sempre buona estetica delgi sposi e veridicita' dello scatto coincidono...specialemente quando una fotografia e' vera e spontanea...c'e' solo da vedere quale e' secondo il fotografo la cosa piu importante...e quale alle volte puo' passare in secondo piano... |
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cine-wedding di Manuel Cafini commento di Manuel Cafini |
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scatto matrimonialista eseguito all'interno della camera di proiezione di un cinema...in sostanza difronte a quel bagliore passa la pellicola che verra' poi proiettata sullo schermo...e questo e' la macchina che permette cio'...  |
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#chemical# di Manuel Cafini commento di Manuel Cafini |
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sdomenico ha scritto: | Le luci sono interessanti per il loro "sapore acido" però sinceramente al di là dell'esercizio, sicuramente riuscito, non mi dice nulla, nel senso che non trovo una ragione a questa composizione, che sia prospettica o emozionale. |
come ho detto e' un'esercizietto tecnico dettato dalla noia e dall'insonnia...e' un no sense...giusto per ammazzare il tempo...Grazie mille di esser passato cmq  |
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Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di Manuel Cafini |
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Mauroq ha scritto: | Io che non ho letto l'introduzione (mai le leggo), non soffro nessun fastidio, mi sembra un reportage sincero e personale, quello che vedo e' quello che e', ma dal punto di vista dell'autore, d'altra parte siamo diversi e siamo liberi di interpretare a nostro modo qualsiasi immagine o serie che sia.
Mi piace piu la fotografia, che l'unione tra fotografia e testo, da sempre.
Ps.senza voler offendere nessuno, per chiacchierare  |
anche io come te sono sempre stato per la scissione tra immagini e parole tant'e' che fino a poco tempo fa non mettevo neanche il titolo alle mie immagini...pero' mi sono reso conto che avvolte per esprimere un concetto c'e' anche bisogno di qualche parola...per ovviare dove non si puo' arrivare con una singola immagine...pero' ecco su un reportage se ne potrebbe anche fare a meno altrimenti ci si sposta sul racconto e non sul racconto fotografico... |
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Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di Manuel Cafini |
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premetto che ne ho gia' parlato privatamente e approfonditamente con l'autore di questo reportage...e abbiamo deciso di rendere partecipi un po' tutti e di discuterne un po' insieme su un dubbio che e' venuto a me...
ho voluto osservare le varie fotografie prima di leggermi l'intro dell'autore volutamente per vedere un po' senza forzatura alcuna,quello che mi trasmettevano...la prima cosa che mi e' venuta in mente mentre scorrevo le foto e' stata:ma tu guarda questi come vivono e ancora sorridono...giocano...si divertono...stanno meglio di noi che abbiamo tutto...poi ho letto l'intro e mi sono accorto che alcune fotografie proposte dall'autore mi hanno completamente sviato da quello che doveva essere un reportage su una situazione non propriamente delle migliori...mi riferisco ad alcune foto dove si vedono dei bambini sorridenti (ma parlandone approfonditamente con l'autore e riflettendoci un po' sipuo' riuscire a capire che i bambini non possono rendersi conto di quello che succede intorno a loro) ma quello che piu mi ha "infastidito" e' stato quello di vedere adulti sorridere o giocare a calcio insomma divertirsi...
Alcune foto quindi a mio avviso hanno fatto passare per me un messaggio "sbagliato"
voi che ne pensate?
di seguito linko un video che e' uscito fuori mentre ne parlavo con l'autore delreportage che ci fa vedere quello che succede attualmente in Cambogia... http://www.youtube.com/watch?feature=player_profilepage&v=bNM6PaMhBLY
ancora di seguito un link ad un lavoro fotografico di un fotografo residente in Cambogia
http://johnvink.com/story.php?title=Cambodia_Quest_for_Land_Boeung_Kak
dove si puo' notare un'approccio totalemente diverso...molto piu documentativo e molto meno umano rispetto all'autore del reportage in questione...
che ne pensate?mi piacerebbe vederne venir fuori una bella discussione...  |
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e adesso che film mi vedo? di Manuel Cafini commento di Manuel Cafini |
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Pio Baistrocchi ha scritto: | Gran bella idea,ben eseguita,frutto sicuramente di tante prove...non oso immaginare lo studio com'era ridotto...
Da provare un taglio verticale per cercare di non tagliare quei missili che puntano in alto.
Sul mio monitor si vedono però le pennellate sullo sfondo.
Un saluto |
si qualche prova l'ho fatta...ma non moltissime...diciamo che sono stato abbastanza fortunato...stavolta lo studio era la mia sala...non puoi capire quanto erano contenti i miei
Per quanto riguarda il taglio verticale haipienamente ragione...non pensavo che i missili potessero arrivare cosi' in alto...su monitor tarato sembra ok per quanto riguarda le pennellate...grazie di esser passato  |
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toxic study di Manuel Cafini commento di Manuel Cafini |
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di post produzione c'e' solamente la vignettatura...in sostanza mi sono disegnato le vene sul braccio con colore reagente alla luce nera...e l'ho illuminato appunto con una lampada a luce nera...  |
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BiPoLaR DiSoRdEr di Manuel Cafini commento di Manuel Cafini |
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Dopo aver frequentato per un paio di settimane il reparto di psichiatria dell'ospedale della mia citta'...questo e' il risultato...
Apparte gli scherzi dedicata ad una persona a me molto cara...
Tratto da wikipedia - Disturbo bipolare
Definizione generale
La psicosi maniaco-depressiva o disturbo bipolare è una sindrome psichiatrica caratterizzata da un'alterazione dell'affettività, ovvero da un disassamento dell'equilibrio timico (leggi "alterazione dell'umore") che in termini di decorso può manifestarsi in maniera ciclico-periodica, raramente in forma stabile-persistente. Affinché possa esser posta la diagnosi di disturbo bipolare è necessario e sufficiente che il paziente abbia sviluppato almeno un episodio maniacale o misto. Anche se decisamente probabile, ai fini diagnostici non è infatti indispensabile la presenza di un episodio depressivo in anamnesi.
Eziopatogenesi (Leggi "Cause e meccanismi di generazione-propagazione del disturbo")
Sono stati ipotizzati svariati meccanismi patogenetici alcuni dei quali corroborati da evidenze sperimentali o comprovati da criteri psicofarmacologici. Tuttavia, ad oggi ancora non disponiamo di un modello scientifico che possa dare una spiegazione univoca, per cui l'etiopatogenesi rimane fondamentalmente ignota. E' d'altro canto determinante il contributo genetico. Sono infatti inconfutabili la prove dell'esistenza di un linkage con specifici cromosomi (loci tra l'altro condivisi con la schizofrenia). Di fatto, il disturbo bipolare è una sindrome a carattere eredo-familiare, com'è del resto dimostrato dagli studi sui gemelli (il tasso di concordanza tra gemelli monozigoti è significativamente più elevato rispetto a quanto risulta negli eterozigoti) e sui figli adottivi (nei quali l'incidenza del disturbo è più vicina a quella dei genitori biologici). La sindrome bipolare è quindi un disturbo fondamentalmente endogeno in cui la vulnerabilità coincide con una predisposizione biologica (diatesi bipolare), rispetto alla quale gli eventi vitali stressanti ed i traumi esercitano al più un ruolo favorente, ma mai causale in senso stretto.
Caratteristiche della fase maniacale
La mania è uno stato affettivo caratterizzato da umore insolitamente elevato, che può assumere i caratteri dell'euforia e dell'espansività, per cui il paziente appare ludico, sintonico, estremamente socievole, loquace o francamente logorroico (talora graforroico), disinibito, impulsivo, ottimista, vanaglorioso. In alcuni casi -per la verità più frequenti- l'umore può essere disforico-irritabile piuttosto che gioioso, specie quando il paziente viene contrariato. In verità, nella mania l'orientamento timico è fondamentalmente instabile, oscillando in maniera repentina ed imprevedibile tra opposte polarità affettive, per cui il paziente che un attimo prima appariva estremamente sicuro e determinato nei propri intenti, in un momento anche di poco successivo potrà risultare angosciato fino alla più cupa disperazione (già nel 1880 Schule affermava che nulla era durevole nella mania se non la trasformazione). In altri termini, nella mania si realizza un ipercoinvolgimento emotivo, ovvero una esasperata amplificazione della risonanza affettiva agli eventi che può esser fonte di estremo benessere come di disperazione. Sono altresì presenti incremento dei livelli di energia e ridotto bisogno di sonno fino all'insonnia totale, litigiosità, intrusività, idee grandiose irrealistiche (megalomania), prodigalità (tendenza a spendere eccessivamente), difficoltà di concentrazione fino ad una estrema distraibilità, accelerazione dell'eloquio, che si presuppone sostenuta da una parallela accelerazione del flusso ideativo, iperattività, iperprogettualità, talora spinta sino all'affaccendamento afinalistico. Carlson & Goodwin hanno suddiviso la mania in tre stadi aventi gravità progressivamente crescente:Stadio I, in cui dominano euforia, idee di grandezza, iperattività
Stadio II, in cui dominano labilità emotiva, disforia, accelerazione del pensiero, agitazione psicomotoria; sono possibili deliri megalomanici e paranoidei
Stadio III, in cui dominano disforia, incoerenza logica per fuga delle idee e perdita dei nessi associativi, attività psicomotoria frenetica con affaccendamento afinalistico, deliri bizzarri. |
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