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Preconcetti e controtendenze di David Lee Roth commento di caracol |
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David Lee Roth ha scritto: | @ caracol: non c'era nulla che non andasse nei colori originali. |
L'impressione mia (ma forse non colgo qualcosa) è di una saturazione per "riempire" lo scatto: la scena colta è abbastanza usuale, il titolo non mi aiuta... |
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Preconcetti e controtendenze di David Lee Roth commento di David Lee Roth |
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ankelitonero ha scritto: | Se avessi atteso che la donna in bici fosse arrivata nella metà a sinistra del fotogramma, avresti ottenuto una composizione più bilanciata ed avresti evitato la sovrapposizione con l'auto...
Mi sfugge il significato del titolo, ma potrà essere una mia limitazione...
ciao  |
Il significato del titolo mi piace spiegartelo per metà, in modo tale che tu possa definirne i contorni per l'altra metà. Il preconcetto è semplice: una pizzeria/ristorante Gino e Franco, ossia la solita foto di una "pizzeria" in Italia. E invece ci troviamo a Stoccolma, i proprietari non si chiamano Gino e Franco e lì, di pizza (o altro), non ne viene proprio servita.  |
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Stay close to me di David Lee Roth commento di David Lee Roth |
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Sisto Perina ha scritto: | Rispetto le interpretazioni date dagli utenti ma io solitamente sono più aggrappato al concreto, al definito piuttosto che all'astrazione....
Il tuo scatto, prima ancora di stimolare la fantasia interpretativa, spinge al curiosare su cosa è o sul perchè .... certamente con l'occhio sempre legato al titolo.
Non nego di essere il primo a volare di libera lettura su talune immagini ma queste hanno sempre un aggancio forte con il mio quotidiano e le mie conoscenze....
Non coincidono, in questo caso, con quelle descritte sopra da Mario per cui mi risulta difficile trovare non solo un nesso tra titolo e scatto ma anche una motivazione all'immagine stessa che vada oltre il mero risultato (anche piacevole) grafico....
ciaoo |
Innanzitutto grazie dei graditi commenti.
@ Sisto Perina: certamente trattasi di foto astratta e, proprio per questo, eviterò di dare un'interpretazione autentica che certamente la svilirebbe. Il mio significato è molto presente (anche troppo). Tuttavia mi piace sottoporvi il processo creativo: ero davanti ad un calice di vino in terrazzo, sotto al sole e mi sono accorto che alcuni riflessi nel calice disegnavano qualcosa. Quel "qualcosa" mi ha ricordato un frangente della mia esistenza, per cui, ho preso il cavalletto, montato i tubi di prolunga e un obiettivo macro e ho scattato. Poi, in post produzione, ho evidenziato i riflessi per delineare la figura che aveva riportato alla luce in me il ricordo. Da qui il titolo, stammi vicino. Ovviamente (o forse no), così non è stato.
Un caro saluto ad entrambi.
DLR.
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Preconcetti e controtendenze di David Lee Roth commento di David Lee Roth |
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Innanzitutto grazie a tutti per i commenti, sempre graditi.
@ huncke: Grazie davvero, ne sono onorato
@ Ankelitonero: hai perfettamente ragione, solo che, probabilmente, avrei perso il momento (in quell'istante ero concentrato su altro e con l'occhio sono stato attirato dalla scena. Ho avuto pochissimo tempo per pensare)
@ Luigi Volpe: ho raddrizzato, ma mi piace di più così. La trovo funzionale alla presenza della donna in bici.
@ caracol: non c'era nulla che non andasse nei colori originali. |
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Stay close to me di David Lee Roth commento di Sisto Perina |
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Rispetto le interpretazioni date dagli utenti ma io solitamente sono più aggrappato al concreto, al definito piuttosto che all'astrazione....
Il tuo scatto, prima ancora di stimolare la fantasia interpretativa, spinge al curiosare su cosa è o sul perchè .... certamente con l'occhio sempre legato al titolo.
Non nego di essere il primo a volare di libera lettura su talune immagini ma queste hanno sempre un aggancio forte con il mio quotidiano e le mie conoscenze....
Non coincidono, in questo caso, con quelle descritte sopra da Mario per cui mi risulta difficile trovare non solo un nesso tra titolo e scatto ma anche una motivazione all'immagine stessa che vada oltre il mero risultato (anche piacevole) grafico....
ciaoo |
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Stay close to me di David Lee Roth commento di Mario Aliberti |
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Ecco, parlando di intento Autoriale, di progetto, di percorso, questa è una "classica" foto che si presta alle letture di chi ha l'esigenza di vederci quello che, in questo suo momento storico-culturale, ha necessità di vederci, rimanendo interessante lo "spunto" dell'autore, ma non essenziale ai fini della fruibilità e della comunicazione visiva in senso lato.
L'interazione con il titolo, (sempre ammesso che se ne voglia tener conto) indirizza, influenza e restringe inevitabilmente le possibilità interpretative.
La linea centrale sfuggente e protagonista che delimita lo spazio del frame, è una cortina-orizzonte apparentemente invalicabile, eppure conduce ad una separazione, ad una frammentazione, ad una dispersione della linearità e dell'organicità. Un attimo prima, era tutto composto e visibilmente identificabile e strutturato, ma la sensazione del risucchio, del vortice data anche dalla direzione dell'uscita dal frame, in basso, fa si che avvenga una scomposizione molecolare (perchè possiamo immaginare un oggetto che si decompone, ma anche un corpo che si ricostituirà alla fine del percorso) sul bordo di questo immaginario buco nero, nel quale si forma, in entrata, il mix indistinto e fluido, che esplode in fondo dall'altro lato, al suo confine inferiore, in un buco bianco, dando origine ad un nuovo universo parallelo, adiacente atomicamente al nostro, e che prende il nome di "mondobrana".
E' così che il Tuo auspicio, quasi una richiesta latente, si risolve e si concreta in un'altra dimensione, in un altro tempo, in un altro universo.
Ciao, molto bella.
mario |
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Preconcetti e controtendenze di David Lee Roth commento di ankelitonero |
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Se avessi atteso che la donna in bici fosse arrivata nella metà a sinistra del fotogramma, avresti ottenuto una composizione più bilanciata ed avresti evitato la sovrapposizione con l'auto...
Mi sfugge il significato del titolo, ma potrà essere una mia limitazione...
ciao  |
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