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Winnie was here di batstef commento di pamar |
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Wow. Questo non è uno scatto dei tuoi "soliti". Intendo con solito la tipologia di archeologia industriale/abitativa/di strutture che spesso presenti. Qui c'è molto in più. Ci vedo un contesto di abbandono nel presente. Qualcosa che ci riguarda direttamente. Il personaggio è troppo attuale e dei nostri figli adesso. Oggi non ieri. Finestra rovinata che "rivela" con il suo adesivo ma che, per assurdo, separa noi che vediamo, dall'esterno. Perché? Cosa è capitato? Quando? A suo modo inquietante.
Marco |
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un riparo per l'inverno... di Enrico Lorenzetti commento di pamar |
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Questa fotografia è definibile macro per la tipologia. Per come il soggetto e la scena sono stati costruiti potrebbe essere messa nel genere studio. Per il soggetto forse natura. Insomma come definirla? Io con pochi dubbi la collocherei nel genere "armonia". Ispira tutto quanto vi è di positivo. Spazi, toni, distribuzione degli elementi, simmetrie. Nulla stona. Arte fotografica e d'immagine? Di sicuro non solamente macro... sarebbe riduttivo. OTTIMO.
Marco |
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Il fiore e l'abbraccio del mare di brunomar commento di pamar |
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Penso sia un bel lavoro. Penso che, dato il tema, 15 foto siano troppe. A mio gusto meglio quelle ferma con tempi veloci. Rendono meglio il racconto del momento. Il poi che è ineluttabile non necessita del mosso per essere ipotizzato. Comunque bella idea.
Marco |
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St di Tia commento di pamar |
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Vuoi la verità? Questo scatto mi lascia molti dubbi. Molte considerazioni positive e negative. Colori e tinte pastello stupendi. Divisione fra spazi pieni e vuoti sbilanciata. Perché così? Forse fa tale effetto solo a me ma mi sembra poco armonica. OK sgambettare le norme ma... il risultato rende? E poi perché una cornice così estesa? Forse per avere un Packaging efficace? Non mandarmi a ca.... Sono solo riflessioni personali.
Marco |
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colori di stagione di pulchrum commento di pamar |
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E’ il periodo di questo genere di immagini. Ogni anno non si scappa; arriva l’autunno, con i suoi colori e giustamente il suo fascino si fa sentire a livello di immagini fotografiche. Viali alberati multicolori, chiome tinte con i colori autunnali e macro o scatti che immortalano singole foglie o fronde. Niente di nuovo allora qui’….forse si, come tipologia di soggetto, ma il risultato è veramente bello e non comune. Non passa inosservato e non si dimentica fra i mille altri che si vedono in giro. Prima di tutto ci vedo una disposizione della foglia veramente efficace e curata. La sua superficie piega verso l’osservatore mostrando la trama superficiale; poi gradualmente si propaga con una leggera e bella sfocatura verso il là. Lo sfondo è veramente ben fatto. Sfocato, con un ottima gradazione, che lascia il soggetto “solo” e unico elemento presente e tangibile e gli conferisce una grande presenza e la sensazione che “esca dal piano”. E poi i colori dell’immagine sono veramente notevoli; una combinazione cromatica ineccepibile. Sfondo giallo ed azzurro, due tinte che insieme danno una combinazione efficace. Soggetto verso il marrone. Tinta che, con il contributo dell’effetto fuoco/sfocato, spicca in modo efficace. Soggetto non nuovo ma resa perfetta. Ottimo.
Marco |
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Lontano dai giochi di Giovanni Francomacaro commento di pamar |
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Non posso sapere quale fosse il tuo intento ma questo notevole scatto mi ispira tristezza. La bambina sola, piccola, quasi schiacciata dal volume del paesaggio. Ambientazione che, sebbene ricca di elementi, appare di un vuoto completo e senza alternative. Sola e fragile. Indifesa davanti al vuoto al quale assiste. Probabilmente la tipologia dell'ambientazione gioca un ruolo essenziale. Tristezza ed un pizzico di irrequietezza.... o meglio ansia.
Per me una prova notevole e che lascia il segno. Non passa di sicuro inosservata... a mio avviso.
Marco |
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Old_School di DamianoPignatti commento di pamar |
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E che ci vuoi fare….il percorso è diverso adesso con una macchina digitale. Spesso, ne sono convinto, il risultato finale è influenzato dal come esso si ottiene. Il percorso ha una sua valenza che “disegna” l’opera con connotati differenti. Il solo fatto di dovere volontariamente agire in un determinato modo, per ottenere quel risultato e solo quello, senza vie alternative, ha un forte significato. Non semplice immedesimarsi “solo” vedendo il risultato finale.
Marco |
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oltremare di randagino commento di pamar |
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Un’immagine che rimanda ad un’idea di quanto non è illustrato in essa. Di quello che non c’è fisicamente ma c’è ed è preponderante concettualmente. Come quando pensi ad un cucchiaino pieno di miele; “senti” l’idea di dolce anche se non hai il miele in bocca. Efficace.
Marco |
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Filettino_FR_Nov2020 di GiovanniQ commento di pamar |
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Un vortice, un imbuto che risucchia verso il suo centro. Fitto di fronde porta in quel punto, al centro del fotogramma e in profondità. Tutto a fuoco e presente. Il lato destro, in basso, rende e rafforza il tutto con la curvatura e il fitto estremo di fronde. Ci fosse stato uguale effetto anche a sinistra….
Ottima.
Marco |
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Nove foto di -Max- commento di pamar |
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Nove foto…nove foto….titolo a suo modo esplicativo ma fuorviante (e scelto ad hoc). Non 9 foto ma UNA singole fotografia. Titolo che ha un suo perché e “serve” a costruire la fotografia e l’illusione. Sembra un collage di 9 fotogrammi diversi. Di primo acchito pare un insieme di fotogrammi autonomi. Illusione mentale ed ottica. Le inferiate paiono proprio dei bordi o cornici atte a separare i singoli scatti. Invece si tratta veramente di un’inferriata che separa visivamente una scena. Parti ancora con la vetrata. Parti senza…dove si vede l’esterno, parti mascherate. Una forte, ineludibile, efficace vista che crea e sottolinea un’illusione che spiazza e maschera. Un collage che tale non è ma che si comporta da tale. A mio avviso molto molto efficace e pensata. ineccepibile.
Marco |
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st di elis bolis commento di pamar |
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Vedendo questa fotografia mi torna in mente un episodio di diverso tempo fa. Avevo visto un pittore eseguire uno schizzo a matita su carta. Il ritratto di una persona. Fece una cosa per me particolare ed incredibile. Molto molto efficace. Con pochi tratti e sfumature creò un ritratto fedelissimo del soggetto. Il ritratto da lui creato era veramente notevole ed analizzandolo con cura avevo appurato che era composto da poche manciate di segni e tratti. Questa fotografia, pur nella differenza di soggetto , ricalca esattamente quella prassi. Pochi elementi che “sanno” delineare e descrivere un’ambientazione ed il suo mood. C’è poco ma c’è tutto quello che serve. Veramente notevole.
Marco |
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Gente e strade di rrrrossella commento di pamar |
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Questo è un lavoro ben fatto. Trovo che sia coerente sia dal punto di vista della grafica che dei contenuti. Foto con uguale gradazione cromatica, vivacità delle tinte. Ma soprattutto ci trovo grande assonanza fra le scene riprese; scene di vita quotidiana che accomuna le foto. In tutte vi è una persona o piu’. Sono convinto che, a dispetto di altri da te pubblicati, questo ricalchi in maniera piu’ efficace l’idea di reportage di viaggio.
Marco |
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st di elis bolis commento di pamar |
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Mi piace. Soprattutto perché hai saputo plasmare l'elemento liquido facendolo diventare una superficie che liquida non appare. Sembra una materia diversa, maggiormente densa e con forme, a tratti, semisolide. Colori, forme, volumi rivisti e ricreati. Notevole.
Marco |
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Cartolina dal 2020 di fabiopollio27 commento di pamar |
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Di sicuro impatto emotivo. Quanto mi colpisce in particolare è la D rovesciata ma ancora appesa, più delle lettere mancanti…presenza anomala ma rimando a come “doveva” essere.
Marco |
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Patagonia cilena di rrrrossella commento di pamar |
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rrrrossella ha scritto: | Grazie ancora Marco, sicuramente ho capito che è difficile Ma ci proverò e conto sul tuo giudizio
A proposito, poiché tu sei gentile e disponibile ne approfitto…
Per capire meglio il concetto di reportage su p4u, cosa ne pensi di quest’altro?
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=800117
Rispetto alla Patagonia ha ricevuto meno consensi, ma a me sembrava piacevole… Sarei felice se esprimessi il tuo parere.
Grazie infinite
Rossella |
Ciao Rossella,
grazie a te per la disponibilità. Quanto prima ti prometto che daro' un'occhiata al tuo lavoro.
Nel frattempo se vuoi guardati il confronto fra me e Bruno sul tema portfolio. Penso sia un'utile fonte di riferimenti.
Marco |
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Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar |
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oltre n ha scritto: | Un susseguirsi di immagini che raffigurano molto bene la sensazione della stagione estiva al termine. Dagli ombrelloni e sdraio chiuse, al salvagente, alla spiaggia deserta ed infine al mare con boe galleggianti, uniche testimoni della presenza umana . C'è tutta la malinconia che si prova nel vedere qualcosa di vivacemente allegro ormai al termine, enfatizzata dalle tonalità cromatiche utilizzate. Hai raffigurato molto bene quanto volevi trasmettere. Bel lavoro |
Grazie per le parole oltre n.
Marco |
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Summer’s almost gone…ma tornerà. di pamar commento di pamar |
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Ciao Bruno,
piacevole discussione, senza dubbio.
Allora, conosco bene i riferimenti ai quali ti riferisci. So bene quale sia la definizione ufficiale e riconosciuta di portfolio (non mi piace parlare a vanvera). Devo dire che quanto dici non fa una grinza. Incontestabile. Il mio lavoro non rispetta tutti i canoni. Ne convengo. Quello basilare probabilmente è una certa ripetitività dei tasselli che lo compongono. Di questo sono conscio, ma ho voluto così pur sapendo che è un connotato che allontana dall'idea ufficiale di portfolio (oltre ad altri punti che, giustamente rilevi). Le motivazioni di questo le ho esposte prima. Le foto sono tutte di identico formato e dimensioni (3 : 2), probabilmente ti riferisci all'orientamento. Vero che sarebbe dovuto per un "vero" portfolio che tutte le foto abbiano il medesimo orientamento...ma che vuoi farci...
Se vuoi, guarda questo mio lavoro di un paio di anni addietro. Questo l'ho realizzato rispettando (quasi) tutti i crismi. Ed infatti ha avuto un certo riconoscimento da parte di addetti ai lavori (riferimenti nel post).
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=773132
comunque mi fa molto piacere discutere con te.
Marco |
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Patagonia cilena di rrrrossella commento di pamar |
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Questione complessa e sfaccettata. La domanda chiave è cosa cavolo è un portfolio fotografico? Come definizione è un insieme di fotografie aventi un unico tema che le accomuna. Basta cercare in rete ed è pieno di definizioni come questa. Tale tema centrale può essere narrativo o illustrativo o concettuale…
La cosa basilare è che tutte le immagini che lo compongono siano coerenti nel formare l’insieme. Conta maggiormente che le immagini abbiano fra di loro un legame che un insieme slegato di fotografie stupende. Viene consigliato di sacrificare un’immagine stupenda se non si amalgama con il resto del lavoro. Basilare è anche l’ordine delle fotografie. Le foto devono essere i tassellli ed il passaggio da uno al successivo deve essere quasi automatico e senza dubbi. Certo, questo è il concetto di portfolio fotografico vero e proprio e caro agli addetti ai lavori. Reportage probabilmente è un poco diverso, si fonda su una narrazione o enunciazione di un fatto, evento o viaggio o simili, ma le basi sono analoghe. Certamente la sezione reportage e portfolio di p4u ü un altro paio di maniche ed esula da tali vincoli. tu chiedi in cosa è diverso un servizio su una rivista di viaggio. Ti sei risposta da sola in parte. sono cose diverse. un portfolio fotografico deve vivere da solo e reggersi senza aiuti. Le foto su una rivista sono una parte di un articolo e di una narrazione. Parole + fotografie. Per questo dicevo che il tuo lavoro non fila sempre liscio. Non dico che non è coerente. Come tu stessa hai detto è un insieme di momenti . insieme di singole visioni che hai voluto immortalare. Per te che hai vissuto il tutto probabilmente hanno un filo logico che, per chi non è stato partecipe, non sempre è lampante. il passaggio da uno scatto al successivo non è automatico ma richiede una sorta di stacco ed il re immedesimarsi nella narrazione. Ehi, non voglio risultare un pedantone…non sono mica un vecchio cocciuto e tassativo. Viva la libertà espressiva. Ho solo esposto un concetto. Non semplice a parole scritte…
Marco |
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Patagonia cilena di rrrrossella commento di pamar |
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Arriva il bastian contrario….
no, seriamente. Non ho commentato prima questo lavoro e sono arrivato in ritardo, dopo che moltissimi avevano detto la loro. Adesso mi trovo nella situazione di usare parole non positivissime. Lo faccio sperando che Rossella non se la prenda a male se sottolineo alcune pecche (secondo me beninteso) a fronte di varie lodi ricevute finora. Penso che sentire un’altra campana possa a volte servire (?)…
Allora, parto da una domanda semplice semplice. Se le fotografie avessero avuto come soggetto un luogo molto più comune e non un luogo affascinante e lontano, avrebbero avuto lo stesso impatto? Chi le guarda rimane affascinato dai luoghi o dalle fotografie in sé ? Come è stato rilevato anche da alcuni, alcune fotografie non sono impeccabili, ma questo è comprensibilissimo date le condizioni e i momenti degli scatti. Cosa importante a mio avviso è che non fittano nel costruire un reportage. Sono un insieme di scatti raffiguranti luoghi affascinanti ma non hanno un filo conduttore, non si amalgamano e procedono l’una dopo l’altra a sbalzi. Intendiamoci, prese singolarmente non ce ne è neppure una sola che cestinerei. Il loro essere insieme in modo fluido non lo vedo perfetto. Certo, io per alcuni miei portfoli ho ricevuto tassative critiche opposte, ossia di essere troppo ripetitivi e monotoni. Io personalmente vedo un lavoro del genere come reportage e non portfolio. Un portfolio per me è un insieme stretto concettuale. Reportage è la narrazione di un evento, luogo o episodio. Detto questo ribadisco quanto detto. Come reportage non lo trovo fluidissimo. Ho detto tutto e spero che Rossella non se la prenda (in fondo è solo il parere di uno fra i tanti…). Chiudo dicendo che la ringrazio perché mi ha mostrato luoghi e momenti che non ho mai avuto il piacere di vedere dal vero.
Marco |
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