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the comeback di YoRosco commento di huncke |
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questo é un artwork però..
e il corpo dovrebbe essere sospeso nel museo dell'Olocausto a Berlino ? |
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twins di huncke commento di huncke |
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albatros123 ha scritto: | Sperimentare è divertente, ma è anche una esigenza impellente e irrinunciabile. Pubblicare sul sito il risultato della sperimentazione è, a volte, frustrante e quasi inutile.
Ciao
mario |
mario,
l'utilità come concetto, quando si tratta di postare foto su di un forum: non c'é.
Il piacere della condivisione e del confronto, si (IMHO)
ciaoo |
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twins di huncke commento di huncke |
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Mario Zacchi ha scritto: | Per Huncke: più che divertente (che ci può stare, naturalmente) è utile. E' utile perché serve a stimolare la ricerca di un senso in quello che si fa, perché non resti incidentale. Perché pressoché tutte le persone che hanno prodotto qualcosa che è rimasto, si sono interrogate su quello che facevano.
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Mario,
completamente d'accordo, quello il senso dell'aggettivo divertente.
Sono felice di trovare persone stimolanti con cui discutere, e benvengano le sperimentazioni, quando aprono nuove percorsi.
ciao
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twins di huncke commento di huncke |
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Habrahx ha scritto: | Non è una questione di stupore, ho visto qualcosa di simile qui: http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=532046 fotografia del buon Mario Zacchi, e anche di fronte a questa immagine sono rimasto perplesso.
Chiaramente la mia perplessità nasce dalla sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo, quindi da una mia debolezza, oppure insufficiente capacità di lettura di una immagine.
Io il riferimento ad Arbus nella tua immagine proprio non ce l'ho visto, ma se pure ci fosse, proprio per lo sdoppiamento, moltiplicazione dell'immagine, se consideriamo il sensore come uno specchio, allora dovremmo vederlo in ogni foto di matrimonio dove la sposa posa davanti allo specchio, mentre sappiamo benissimo che tali generi di foto le snobbiamo come banali e scontate.
Comunque oggi, nell'epoca della "fotoillustrazione" (così definisco le immagini fortemente elaborate) capisco che ci possa essere una ricerca ad una purezza, una originalità che non esito a definire archetipica, della fotografia, pertanto nelle infinita esplorazione del fotografabile, può essere plausibile passare dal triciclo di Eggleston al proprio guardaroba...
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Habrahx,
mi piace molto la tua definizione: "dal triciclo di Eggleston al proprio guardaroba" potrebbe essere il titolo di una mostra fotografica .
Nel corso della storia della fotografia contemporanea, la dimensione domestica/intima é stata ampiamente sviluppata penso alle stanze da bagno della Goldin. Quello che fa la differenza é il progetto.
In questo caso, a confronto, la mia immagine rimane certamente una fotina, che ci ha piacevolmente intrattenuto.
grazie dell'intervento.
ciaoo  |
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twins di huncke commento di huncke |
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Webmin ha scritto: | ... interessante spunto di riflessione che merita un approfondimento.
Mario |
Mario,
é divertente scrivere di fotografia, anche se a volte, si rischia di perderne il senso del "fare", ci sono critici quotati, che non sanno usare un apparecchio fotografico... Si potrebbe creare un sezione apposta nel forum, chiamarla: "ipotesi di fotografia"
ciaoo  |
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twins di huncke commento di huncke |
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Mario Zacchi ha scritto: | Il proposito sembra porsi in gioco solo attraverso la sinergica lettura dell' immagine e del suo titolo contraddittorio: non sono gemelle l' immagine speculare, che non è realtà, ma immagine, appunto, e la sua matrice, che invece è reale. Per chi conosce Arbus e le sue "Gemelle identiche" è facile cogliere un' analogia nell' uso contraddittorio del titolo. Solo che lei Era Arbus e non c' era solo questo in quella foto e nel resto. Però mi piace l' approccio concettuale: è una strada per arrivare a qualcosa che non sia solo una bella fotina. E tutto sommato qui mi piace anche che si possa essere spinti a riflettere sull' idea stessa di fotografia: "immagine" della realtà, corrotta dal fatto che non si tratta di realtà e, talvolta, addirittura, che la realtà può essere anche ribaltata dalla fotografia. |
@ Mario,
le tue osservazioni, aprono la strada alla riflessione sul possibile senso di questa foto. Ci sono due, immagini di un indumento, propriamente una, perché l'altra come correttamente scrivi é speculare. Appese, in uno spazio con il chiarore quasi irreale che le avvolge. La sospensione del giudizio, la definizione e la posizione del soggetto rispetto allo spazio indicano un passaggio dal reale al concettuale.
Per dire cosa ?
Uno specchio in una fotografia significa sempre la stessa cosa, quello che ne caratterizza il senso: é il contesto, cioé quello che ci é riflesso e come nelle foto di Brassai i segni delle presenze intorno.
In questo caso, non c'é scampo. Poche connotazioni intorno, se non la fotografia di un indumento e del suo doppio speculare riflesso. I due soggetti prendono sembianze umane (il richiamo simbolico), diventano personaggi surreali in un palcoscenico del teatro dell'assurdo. Entità sospese parlanti. Un linguaggio incomprensibile ma pacato, come i toni dei bianchi che li avvolgono. Guardandoli bene, esistono veramente e non sono più convinto, e non riesco più a distinguere quale sia il riflesso, quale sia felice a quale sia triste come nelle "gemelle". E' l'illusione del medium fotografico (specchi riflettenti), sottolineato dalla presenza dello specchio (non sono più sicuro che ci sia mai stato) che definisce e deforma la realtà ma che addirittura come giustamente suggerisci tu può contribuire a cambiarla.
grazie del prezioso contributo critico.
ciaoo  |
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twins di huncke commento di huncke |
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vittorioneroma2 ha scritto: | Condivido. Trovo deboli e forzati i collegamenti "dentro" l'immagine e dell'immagine con il titolo.
CIAO!  |
@ Vittorione,
@ Habrahx,
in questo caso condivido il vostro stupore, questo immagine mi piace perché mi ricorda qualcosa, che é mi ha guidato nel realizzarla in pp, ma non so ancora verbalizzarlo...
grazie per i commenti.
ciaoo  |
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perché non guardi la tv? di huncke commento di huncke |
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Habrahx ha scritto: | Risposta: perché la spina è staccata .
Perdonami per la piccola e spero giocosa battua, la foto ha un qualcosa che ha attratto la mia attenzione molto più che il gioco di rimandi: chi quarda chi, e ci ho messo un po' per individuarlo.
Lo so, è una baggianata tutta mia, ma la mia attenzione è stata attratta dall'impalcatura di legno che mi ha ricordato i tavolacci dove dormivano gli internati dei lager.
Allora, per un gioco di associazioni che sarebbe troppo lungo spiegare, ho collegato la prigione mentale in cui tutti, volenti o nolenti, consapevoli o meno, siamo rinchiusi: quella dei cosidetti "mass media", a questa immagine.
Se ci pensiamo bene...anzi, ognuno pensi come vuole, ma secondo me siamo tutti rinchiusi in un enorme lager che ha la forma di un monitor televisivo
.....
Non guardo la televisione perché voglio essere libero.
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Habrahx,
sono d'accordo con te, nessuno guarda la tv perché é staccata la spina.
Nella tua analisi, il monitor televisivo si deve sostituire però ai lcd luminosi e accattivanti di smartphone, tablet, laptop...
grazie del commento.
ciaoo  |
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perché non guardi la tv? di huncke commento di huncke |
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gparrac ha scritto: | Premetto che cerco di non leggere i titoli ... li trovo inutili, anche se come i nomi sono necessari (ognuno ha diritto ad un nome, non fosse altro che per scrivere qualche cosa sulla tomba).
Guardo la fotografia ... mi chiedo se mi dice qualche cosa, non amo farmi suggerire dall'autore cosa devo vederci ...
Questa è una di quelle che non mi lasciano indifferenti ... mi soffermo un po' di più (non accade spesso ... l'autore lo prenda come un apprezzamento) e cerco di capire.
Il palo la divide in due parti, due terzi ed un terzo (ma non c'entrano qui le regolette da Bignami della fotografia).
Qual è il soggetto principale? Per me lo sguardo è calamitato dal vecchio televisore a destra, ma così centrale nella sua area si rivela come immediatamente poco interessante ... e l'occhio si sposta a sinistra, sul volto che, proprio perché tagliato in parte, sembra in procinto di voler entrare in scena e diventarne il protagonista.
E guarda il fotografo ... che pur non comparendo nell'inquadratura è ben presente.
"Che c(osa) fotografi? Io sono il soggetto interessante ..."
Il gioco a tre di cui parla l'autore, a mio avviso, c'è ... anche se concordo in pieno con Mario Zacchi quando sostiene che parte dal televisore e non dal volto.
Il televisore... c'è già (da tempo immemorabile, forse), il volto sta entrando (è il fatto nuovo) ...
Da un certo punto di vista l'incongruenza fra le due parti dell'immagine, di cui Sisto Perina parla, c'è ... ma direi che ci può stare, se entriamo nella logica delle alternative (oggetto tecnologico-figura umana).
Quindi lo si può considerare un non-difetto.
Ma da persona estranea, che vede il prodotto finito (fotografia) più che un "perché non guardi la tv?" rivolto al soggetto vedrei come titolo (eventuale ... molto eventuale) un "perché guardi la tv?" rivolto dal soggetto fotografato al fotografo.
L'autore non si adombri ... personalmente io credo che questo tipo di discorsi sia bene in argomento se si vuol fare un commento critico alla fotografia ...
Per pareri tecnici c'è chi è decisamente più qualificato a fornirli, a mio modesto parere la qualità,sotto questo aspetto, è ben oltre la soglia della sufficienza ... direi buona, se non fossi così cattivo (oggi poi particolarmente).
P.S.: Ciao!  |
gparrac,
mi piace molto la tua interpretazione critica, arricchisce la diversa possibilità di senso delle immagine, facendo entrare anche il fotografo nell'azione, trasformandolo nell' "osservatore originario". Adesso i soggetti sono diventati 4, ma lo sono sempre stati... anzi si moltiplicano nel momento in cui si aggiungono nuovi commenti e diversi punti di vista.
grazie per il commento.
ciaoo  |
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perché non guardi la tv? di huncke commento di huncke |
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Mario Zacchi ha scritto: | Il proposito è chiarissimo. Ma nella foto, non nell' intuizione nostra circa il proposito, il gioco a tre non si anima così facilmente. Dipende da due fattori, per me: il primo è la costruzione stessa della foto che ci propone due elementi accostati e basta. Non legati dalla geometria che favorisca lo scambio. Il secondo è che quel TV è di un bianco molto forte che lo rende, complice anche il taglio importante sul volto, molto "rumoroso", per cui, in realtà, lo sguardo va prima lì (il che potrebbe anche funzionare ugualmente) e ne rimane sostanzialmente molto accattivato. |
Mario,
nella domanda che il titolo fa all'osservatore, si trova il motore che mette in circolo il senso della comunicazione, quando l'attenzione dello spettatore...
e quà mi fermo perché mi sono perso un movimento, hai ragione quando scrivi che il televisore é la prima tappa d'attenzione, centrale, con "un bianco molto forte", ma nella frazione di secondo sospesa, per poi velocemente spostarsi verso il viso di sinistra a cercare un suggerimento, che non arriva: perché negli occhi dalle lenti degli occhiali coglie il suo stesso smarrimento e stupore... e nel momento in cui si rivolge al titolo: "perché non guardi la tv?",
riprende la circolarità della comunicazione e riprova a guardare lo schermo bianco della tv.. e potrebbe andare avanti all'infinito... se non si accorgesse prima che il senso é solo nel gioco dei rimandi degli elementi coinvolti di cui anche lui finalmente capisce di farne parte
naturalmente é solo un ipotesi
grazie per il commento.
ciaoo  |
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perché non guardi la tv? di huncke commento di huncke |
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Sisto Perina ha scritto: | Un ritratto all'apparenza rubatissimo sulla sinistra della foto mentre sulla destra un vecchio televisore, a dividere in due il fotogramma il palo portante della struttura...
Non trovo feeling tra i due elementi se non la forzatura del titolo e un improbabile sguardo di entrambi verso il fotografo...
Attenzione alle bruciature sul volto del ragazzo
ciaoo |
Sisto,
confermo il ritratto rubato.
C'é un gioco a tre, il soggetto ritratto sulla sinistra, il televisore e l'osservatore.
L'attenzione dell'osservatore si posa immediatamente sul viso, tra gli occhi, del soggetto ritratto: mentre il titolo "perché non guardi la tv ?", sposta lo sguardo al televisore, il televisore non trasmette nulla lo schermo é bianco, l'attenzione ritorna allo sguardo smarrito sulla sinistra. in circolo.
Non guardo la tv, perché non c'é nulla da vedere !
grazie per il commento.
ciaoo  |
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l'ascendente di huncke commento di huncke |
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Habrahx ha scritto: | A mio avviso la prima versione mi pare abbia una luce più bilanciata.
Comunque, scusa, ma non puoi clonare il cerchio con le due lettere?
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sopra..
grazie per i consigli.
ciaoo  |
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Solitude di nsurace commento di huncke |
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bella gestione del B/N.
Mi piace la composizione: divide l'immagine in due parti, nella prima la sedia solo rischiarata da un fascio di luce, rivolta verso la finestra, ad indicare, quello che stava facendo un attimo prima la persona, che adesso si trova trasformata quasi a presenza/ectoplasma, dall'altra parte dell'immagine... perché la solitudine come scrive il titolo fa scomparire le persone dal ricordo degli altri.
ciaoo  |
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st di Pio Baistrocchi commento di huncke |
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mantrica
lo so che possono essere le acque del fiume, però c'é sotto qualcosa..
la resa e la composizione della texture dell'acqua definita in un forte groviglio nel primo piano, poi modulata costante, verso la calma piatta, per finire con la dissoluzione danno l'idea di un suono magico.
complimenti per la realizzazione
ciaoo |
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io, no. di huncke commento di huncke |
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Sisto Perina ha scritto: | In questo caso, dove la foto viene interpretata sul rapporto tra gli elementi in gioco, credo che l'ordine geometrico ricopra una parte importante per definire al meglio questi ruoli...
La correzione delle linee, ed ancor prima un miglior punto di ripresa potrebbero aiutare in tal senso...
Poi sarà la conversione, la compressione e chi più ne ha più ne metta ma la qualità dell'immagine postata sembra quella di un telefonino di prima generazione ( il mio... ) e ben sai che pure l'occhio vuole la sua parte...
ciaoo  |
@ Sisto,
ho provato a ridefinire le simmetrie seguendo i tuoi suggerimenti per vedere l'effetto che fa.
Per la qualità dell'immagine, era notte, senza cavalletto, iso 800, c'erano pure meno 10 gradi, e lo spread era risalito sopra il valore di 450
grazie del commento
ciaoo
p.s.
questa é la cugina con tendenze simmetriche. |
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io, no. di huncke commento di huncke |
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Webmin ha scritto: | ... pur nei limiti delle circostanze una maggiore simmetria nella composizione avrebbe giovato alla lettura complessiva.
Mario |
Mario,
l'ho tenuta un po storta, per mantenere il punto di vista da cui é stata scattata, e la simmetria sembrava definisse troppo l'immagine in contrasto con l'aspetto un poco fatiscente dell'abitazione.
In che termini la simmetria (raddrizzare la foto ?) in questo caso avrebbe giovato alla lettura complessiva ?
grazie
ciaoo  |
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