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coppie di oltre n commento di oltre n |
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Per vittorione .
Concordo con quanto hai “visto” nell' immagine. Offuscato da banali coppie ...non ho percepito la trasmutazione. Ho tagliato la parte in basso per rendere più evidente la tua lettura, che mi ha piacevolmente sorpreso. |
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coppie di oltre n commento di oltre n |
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Per
ant64
Mausan Antonio
Mercadante
Vi ringrazio per le osservazioni. Per il taglio, anche io avrei voluto più spazio ai lati in basso. Cambiando angolazione, al disotto dei pattini c'erano sdraio ed ombrelloni. Nel dubbio se includerli o meno, ho preferito non inquadrarli a discapito delle convenzioni fotografiche.
Per la luminosità ed elaborazione , invio due foto in cui ho cercato di seguire i vostri consigli. |
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coppie di oltre n commento di vittorione |
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L'aspetto che mi prende di questa foto è la trasmutazione della materia ottenuta tramite una post aggressiva tanto da pietrificare il mare e renderlo del tutto assimilabile ad una dura parete rocciosa.
In questo scenario che ha del dantesco si muovono le due figure senza tempo, colte nelle loro pose "plastiche", quasi frettolose di attraversare la landa ostile.
Questi aspetti che virano verso l'irrealtà, tutto sommato mi intrigano più che non la presenza di pedalò e affini a bordo inquadratura, o la relazione tra le "coppie" suggerita dal titolo.
V. |
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coppie di oltre n commento di Antonio Mercadante |
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Scena interessante, compositivamente valida, concordo con chi mi ha preceduto per il piede ma anche così non è male. Secondo me troppo lavorata, a mio avviso ne esce qualcosa di eccessivo. Proverei una post più garbata. Un caro saluto  |
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coppie di oltre n commento di Mausan |
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ant64 ha scritto: | Probabilmente una maggior luminosità renderebbe la scena più godibile.
Antonio  |
Lo penso anch'io ...penso che si poteva dare anche un poco più di piede a scapito della parte alta per non avere le barche troppo vicine a bordo frame (IMHO) |
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coppie di oltre n commento di ant64 |
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Probabilmente una maggior luminosità renderebbe la scena più godibile.
Antonio  |
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l' uomo algoritmizzato di oltre n commento di oltre n |
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Per PieroFCiao, con l' immagine ho raffigurato l' uomo racchiuso in dati certi e procedure che altri hanno preparato e, come scrivi, impigrendosi mentalmente, diventa succube di procedure prestabilite. I n strema sintesi.......irretito nella rete. Non metto in dubbio le capacità matematiche di chi li “progetta”, ci mancherebbe altro. E' l' uso continuo, a volte compulsivo, da parte di chi li utilizza che sta producendo,come scrivi tu, una pigrizia mentale molto funzionale al sistema consumistico . |
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l' uomo algoritmizzato di oltre n commento di PieroF |
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Bella anche questa!
Ma grazie al cielo esistono gli algoritmi ed esiste l'algebra (le due parole sono simili perché derivano proprio dal nome della stessa persona). Lavorare a migliorare algoritmi resta comunque un lavoro logico, che richiede intuito ed inventiva. Un tipo di intuizione razionale, che rimane pur sempre una delle capacità più esclusive (complice pure la cultura classica che non le valorizza). L'efficienza della propria intuizione viene valutata direttamente dai risultati, universali e ripetibili. Quindi per me anche su questo tema… c'è chi si impigrisce… ma la disciplina in questione resta assolutamente non banale ed è anzi una di quelle che richiedono più potenza mentale. |
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l' uomo algoritmizzato di oltre n commento di oltre n |
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L' algoritmo è una procedura finita e completa che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di istruzioni chiare e non ambigue, a partire da dati d’ingresso “certi”.Prima dell’avvento della Rete,il riflettere sul “come fare?” metteva in moto una serie di ragionamenti che portavano la persona alla maturazione di uno spirito critico ed era uno stimolo alla curiosità del singolo che ora, in epoca di “sovrabbondanza di spiegazioni”, rischia di mancare .
Oggi infatti esiste la Rete come punto di raccolta dati e procedure, che può indirizzare verso una determinata direzione , “alleviando” la fatica di immaginare percorsi alternativi e/o soluzioni originali. Con la logica dell’algoritmo, si dà enfasi al sapere emulativo a discapito di quello generativo, si è portati a gratificare, e a gratificarsi, per aver replicato risultati ottenuti da altri, non per avere “modificato” o “creato” ex novo.
Per chi è interessato
http://www.clementinagily.it/wolf/il-mondo-algoritmizzato-il-saper-fare-ai-tempi-della-rete/ |
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