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Habrahx ha scritto: | Su una cosa qui siamo tutti d'accordo: l'amore per la fotografia, e tutto ciò che diciamo e pensiamo è sempre conseguente a questo amore!
In un cero senso condivido gli appunti che ti sono stati fatti, ma condivido pure le tue considerazioni, e il parere di Clara,: anche per me la riga in basso andrebbe eliminata.
Entrando nell'atmosfera dell'immagine a me disturbano le ombre multiple, anche se appena percepibili sono indicative di un palcoscenico il quale, a mio parere, proprio per il richiamo scenico dell'immagine, avrebbero dovuto essere evitate.
Da notare invece come nella fotografia proposta da Hunke queste formano una specie di rombo, un frame quindi che completa e racchiude la scena.
Ciao e benvenuta nel forum anche da parte mia!
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Ciao, concordo con la tua visione romantica della fotografia, condivido e ti ringrazio per la considerazione sulle ombre, anche se essendo una foto rubata non avevo un controllo sulle luci. E' vero anche che lo scalino dichiara il palcoscenico, ma a dire la verità mi piace, perchè eleva questo dialogo a spettacolo, gli dà importanza e li offre all'immaginazione dello spettatore. Senza scalino la foto guadagnerebbe forse anche in composizione, ma ho la sensazione che perderebbe del mio significato, che rappresenta il mio vero amore della fotografia. Ciao grazie e alla prossima! |
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Clara Ravaglia ha scritto: | Pur con le piccole riserve che ti sono state sollevate, una foto che non lascia indifferenti: fa rivisitare mentalmente performance teatrali ed artistiche che richiama, pur maqntenendo una sua originalità.
Io avrei forse escluso completamente lo scalino in basso. Per amggior concentrazione ed essenzialità.
Ciao
Clara  |
Ciao Clara, grazie del commento, e proverò senza scalino.. |
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huncke ha scritto: | mi piace perché mi ricorda una delle ultime performance di marina abramovic. semplice, diretta, efficace: ospitata al moma di ny, consisteva in una maratona di una settimana dove c'erano alla fine due sedie, una di fronte all'altra, dove lei stava seduta, guardando negli occhi per un tempo massimo di 45 min, qualsiasi persona le si sedesse davanti (previa prenotazione) hanno fatto pure un ducomovie molto bello.
hai provato in b/n ?
ciaoo  |
Fantastica, grazie mille della segnalazione!! Approfondirò..
Il B/N non lo accosto se non con la pellicola, ne rispetto molto il culto e in digitale non mi sento in grado con PS di ottenere risultati migliori che con il colore
ciao e grazie! |
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Mario Zacchi ha scritto: | Comprendo l' intento di rendere verità nello scatto, ma il problema è che quei difetti nel muro, venuti così nitidi, così a fuoco, così schiacciati dall' ottica e dalla luce uniforme e frontale, paiono più degli sberci sulla stampa della foto che non degli sberci sul muro fotografato. Per questo appaiono del tutto innaturali: galleggiano sulla superficie come non facessero parte della scena, ma della foto intesa come stampa.
Benvenuta |
Grazie del nuovo punto di vista, la foto non l'ho mai stampata ma a me pare che i buchi galleggiano anche perchè non si sovrappongono alle sedie, ed in quel caso mi avrebbero disturbato parecchio |
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vittorioneroma2 ha scritto: | Samanta, innanzitutto un caloroso benvenuto nel Forum! Ci proponi come prima tua foto una scena vuota, un dialogo molto teatrale tra due oggetti che a parer mio funziona benissimo. Concordo però con Silvano sul rigore come ingrediente imprescindibile in una ripresa concepita nel senso che vediamo. In relazione invece alle imperfezioni della parete credo che vada considerata unicamente quella che ha un peso visivo maggiore (ossia quella grande nera così vicina allo schienale della sedia sulla sinistra) che "attraendo" a sé la sedia contribuisce fortemente alla percezione di disequilibrio generale.
Alla prossima . Vittorio. |
Ciao Vittorio! Grazie del commento e del benvenuto! Scuotete le mie certezze e farò degli esperimenti, faccio sapere! Buona serata e alla prossima sul tema... |
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Silvano Romanelli ha scritto: | L'occhio non ti manca Samanta (?), la foto l'hai "vista" e la foto "c'é" ma la mancanza di esperienza ti ha fatto commettere qualche errore.
In questo genere di foto il rigore geometrico è d'obbligo (almeno come base). L'occhio vede ancor prima dell'accattivante scena delle due sedie contrapposte la riga in basso non dritta e subito dopo le imperfezioni sulle pareti... non credi che questo sia un peccato?
Ciao |
Ciao Silvano (!), e grazie del commento,. Diciamo che è un peccato che ho commesso volutamente.. sulla linea mi trovi d'accordo, non nego di aver fatto qualche tentativo di raddrizzare la foto ma poi mi dava una sensazione di sbilanciamento verso sin, forse per la posizione della sedia di sin o per qualche deformazione di lente... Sulle imperfezioni del muro no, la foto non ha per me nè lo spirito del rigore nè geometrico, nè estetico. E' una foto non "posata", significativa proprio nella sua verità casuale, e le imperfezioni fanno parte del suo significato, di dialoghi imperfetti.. Cmq mi piace molto anche la tua versione rigorosa.. Grazie! |
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