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Commenti di Renato Manzi
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di gparrac

Leggiamo Scusatemi ... ma ho fatto un po' di ricerche ed ho trovato conferma di quanto sostengo qui.

Mi sembra un discorso serio ... non ho infatti trovato i pacchiani errori che ho trovato in altri articoli sull'argomento.

Citazione:
L'otturatore a tendina, posto in prossimità del piano focale, è costituito da una coppia di tendine di tela gommata o di metallo che scorrono a velocità costante lungo il piano focale, una dietro l'altra, trascinate da una molla. La durata dell'esposizione dipende dal ritardo con cui la seconda tendina si muove rispetto alla prima. Gli otturatori a tendina raggiungono ormai normalmente tempi di posa di 1/2000 di secondo; quelli delle macchine più sofisticate arrivano a 1/8000. Con questo tipo di otturatore il fotogramma viene esposto a porzioni successive, man mano che si sposta la fenditura tra le due tendine. Il ritardo tra l'esposizione della prima e dell'ultima porzione del negativo è compreso tra 1/50 e 1/125 di secondo e questo fatto introduce delle deformazioni nella fotografia di oggetti in movimento, diverse secondo che la tendina scorra in senso orizzontale o verticale.


E' il discorso dell'elica dell'aereo ... mi sembra di ricordare in un libro di tecnica fotografica un esempio di deformazione indotta dall'otturatore a tendina riguardo alla ruota di un'auto ...
E di fotografie attraverso l'elica ne ho scattate molte, più o meno mosse in relazione ai giri della stessa ed al tempo di otturazione, ma nessuna presenta la deformazione a scimitarra che sarebbe la logica conseguenza.
L'articolo non si dilunga molto nel caso della fotografia digitale, ma fa un chiaro riferimento a quelli che in altri articoli vengono chiamati otturatori ibridi, in cui sembra ci sia un vero otturatore, ma ...

Citazione:
Nei sistemi digitali, basati su un sensore CCD, l'otturazione si ottiene inibendo il circuito elettronico del sensore dopo un determinato periodo di tempo dall'inizio della ripresa. Alcuni apparecchi professionali sono dotati di un otturatore ausiliario, meccanico, che ha come unico scopo la protezione del sensore CCD da luci troppo forti che potrebbero bruciarne la superficie.


Potrò sembrare presuntuoso ma non credo che questa precauzione sia ancora utile con i sensori di nuova generazione, ma ... non progetto fotocamere digitali, conosco - da autodidatta - un po' (molto poco) di elettronica.
La sempre più diffusa presenza del display anche sulle reflex (e non solo in funzione di visualizzazione dell'immagine già scattata e salvata) mi fa pensare persino a specchi semitrasparenti, ma è solo una mia ipotesi, in questo caso sto veramente cercando di indovinare.

Rinnovo la richiesta di un parere da parte di Silvano.

Un saluto.
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di S R

gparrac ha scritto:
Siiiiilvaaaaanoooooooooooooooo!

Giovanni, le moderne Reflex digitali (praticamente tuttte) hanno un otturatore meccanico quasi identico alle fotocamere Reflex meccaniche, perche è più semplice, meno costoso e più efficente del sistema "sensore a trasferimento d'interlinea" usato sulle compatte. I sensori che usano questa tecnologia hanno livelli di rumore più elevati e minore sensibilità alla luce. Un vantaggio evidente è che questo disegno elimina la necessità di un otturatore meccanico e quindi l'ingombro si riduce permettendo di progettare fotocamere tascabili.

Sollevando lo specchio vedi il sensore solo perchè la fotocamera ha già aperto l'otturatore, azione prevista per permetterci di pulirlo Wink

Ciao
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di gparrac

Diabolico Mah ... misteri!
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di gparrac

milladesign ha scritto:
(...)sbagli invece sull'otturatore, che nelle reflex digitali è tutt'ora fisico, meccanico e metallico. la foto in questione è stata scattata con una d700, quindi ti assicuro che l'otturatore c'è.


Surprised Ne sei così sicuro? Io molto meno!
Sicuramente non c'è nelle compatte o nelle bridge, in cui il sensore è utilizzato sia per registrare l'immagine che per fornire le informazioni al display.
La Nikon D70 me la sono guardata bene, dentro ... ma basta sollevare lo specchio per renderci conto che si vede il sensore!
Se alzi lo specchio di una reflex a pellicola vedi l'otturatore, nelle Olympus OM-10 vedi lo strano disegno a scacchi bianchi e neri stampato sulla tendina per simulare la riflessione della pellicola, ottenendo così la misura dell'esposizione in tempo reale, l'esposizione termina quando un diodo al silicio diretto verso la tendina/pellicola posto in basso nel box invia il segnale che sgancia la seconda tendina trattenuta da un elettromagnete fino a quel momento, mentre il tempo visualizzato nel mirino è solo indicativo (credo sia determinato da una cellula al CdS nel pentaprisma).
Così, a batteria quasi scarica, le due tendine partono attaccate perché c'è ancora tanto da alimentare il circuito che informa del tempo scelto dalla fotocamera ma manca l'energia per trattenere la seconda e quindi ... non si espone niente!
Il rumore non è quello di un ipotetico otturatore, è quello del sollevamento dello specchio, sono cose molto diverse.
E lo specchio, quello almeno, continua ad esserci.
Anche nelle Reflex analogiche (in cui l'otturatore c'è davvero) il grosso del rumore è quello dello specchio che sbatte, l'otturatore è di suo estremamente silenzioso (senti l rumore di una Leica a telemetro per convincerti, anche se in questo caso c'è un po' di rumore dovuto al ritardatore ad orologeria).
Pentaprisma? Ma scherziamo? Da secoli ormai non esiste più, ormai si usa una scatola di specchi, costa molto meno.
Per il rumore in molte compatte puoi ... sceglierlo!
Quindi ... fai tu!
Non escludo che qualche reflex digitale abbia qualcosa che protegge il sensore, ma il così detto tempo di otturazione è sempre determinato dal circuito digitale .... come del resto è logico sia.
Tutto questo con il beneficio del dubbio: non escludo di essere completamente rimbecillito per l'età, solo per le fotocamere analogiche posso dire di essere sicuro di quel che sostengo, ho effettuato sempre una accurata autopsia di quelle che ho usato ed hanno avuto la sfortuna di passare a migliore vita.

Siiiiilvaaaaanoooooooooooooooo!

Ciao Smile
Malinconia
Malinconia di Renato Manzi commento di Daigoro

L'espressione non credo si adatti al titolo... ma ovviamente quello non dipende solo da te... chissà che sarebbe successo se nell'inquadratura ci fosse stata "l'intrusione" delle dita delle mani come a sfiorare la guancia alla sinistra della modella...
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Viola Lorenza Savarese

ecco sì.. meno male che Milla/Giorgio mi ha preceduta perchè stavo avendo una specie di mancamento per disintegrazione di tutte le mie convinzioni su ciò che stavo usando per scattare Surprised Surprised Sei cosi perentorio e categorico sui tuoi scritti che tendo a credere che tutto quello che scrivi sia verbo quindi ho vacillato un attimo Wink
Il termine reflex identifica una tipologia ben precisa di macchine fotografiche, che e sia a pellicola o digitale non c'è nessuna differenza, lo schema è sempre lo stesso: obiettivo/lenti/specchio/pentaprisma etc etc.. l'otturatore c'è e come e il click che senti non è un mp3 ma è proprio un click...
ok...
ci sono le mirrorless, ma è un altro caso...
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di milladesign

gparrac ha scritto:
Qualcuno mi spiega, per favore, cosa si intende con sincronizzazione sulla seconda tendina? A parte la prima considerazione che le fotocamere digitali non hanno tendine, non fosse altro che per il fatto che proprio non hanno un otturatore per determinare il tempo di scatto che è invece gestito tramite un circuito puramente elettronico, senza parti in movimento ...


semplicemente che il flash scatta alla fine dell'esposizione e non all'inizio, ma questo lo sai benissimo. se poi linguisticamente è sbagliato poco importa, dato che la convenzione è questa.

sbagli invece sull'otturatore, che nelle reflex digitali è tutt'ora fisico, meccanico e metallico. la foto in questione è stata scattata con una d700, quindi ti assicuro che l'otturatore c'è.
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di gparrac

Qualcuno mi spiega, per favore, cosa si intende con sincronizzazione sulla seconda tendina? A parte la prima considerazione che le fotocamere digitali non hanno tendine, non fosse altro che per il fatto che proprio non hanno un otturatore per determinare il tempo di scatto che è invece gestito tramite un circuito puramente elettronico, senza parti in movimento ...

E poi dire sincronizzazione sulla prima tendina o sulla seconda era già ai miei tempi molto inesatto, il concetto era quello di chiudere fisicamente il
circuito del lampeggiatore in corrispondenza dell'arrivo a fine corsa della prima tendina (pellicola completamente scoperta se il tempo di scatto è quello di sincro-flsh o più) oppure immediatamente prima della partenza della seconda tendina: prima e dopo sono concetti ben diversi!

Per dirla proprio tutta l'otturatore (simulato) delle fotocamere digitali è molto più vicino concettualmente ad un otturatore centrale nella modalità con cui avviene l'esposizione, modalità che è veramente diversa nelle fotocamere digitali da quella di un vero otturatore a tendina che espone nei tempi veloci una fettina (in movimento e solo sui tempi veloci) di pellicola alla volta, ma il tempo in cui l'operazione di esposizione (intesa nel suo complesso) è sempre superiore in durata a quello più breve di
sincronizzazione del lampo (riferendoci al formato Leica, in moltissimi casi 1/60 di secondo per gli otturatori con tendine in tela gommata e movmento orizzontale, 1/125 per gli otturatori metallici a tendina con scorrimento verticale).
In pratica se fotografi con una Olympus OM1 tu sei convinto di scattare ad 1/1000 di secondo, ed è anche vero dal punto di vista del singolo cristallo di alogenuro di argento, ma in realtà i ... pixel a destra estrema ricvono la loro giusta razione di luce 1/60 di secondo dopo quelli di sinistra!

La coosa è plateale relativamente alle prime reflex e nei disgraziati (ed in
certo qual modo assurdi) tentativi di costruire fotocamere di medio formato utilizzando un otturatore a tendina nel corpo e non il classico otturatore centrale inserito in ogni ottica, dove il tempo massimo di sincronizzazione era un biblico 1/30 di secondo anche con leggerissime (tutto è relativo) tendine in titanio.

E basta poco per convincersi di questa differenza ... se si fotografa da un monomotore in volo attraverso il disco dell'elica con un tempo (eguale) di 1/1000 di secondo prima con una fotocamera digitale e poi con una tradizionale il modo in cui l'elica appare mossa ma è veramente diverso il
tipo di mosso (deformazione).

Per i tempi lunghi, ferma restando la situazione di soggetto in movimento e di luce ambiente sufficiente l'uso del lampeggiatore crea una immagine ferma del soggetto ed una estremamente strisciata, al limite del leggibile.
E praticamente solo qui si vede la differenza fra le due possibili sincronizzazioni, perché agendo sulla prima tendina la strisciata parte dall'immagine definita, nel secondo l'immagine ben definita è alla fine della strisciata stessa.

Non sarà un caso che quasi sempre per pubblicizzare la possibilità di scelta del tipo di sincronizzazione le case che ne dotavano le loro fotocamere utilizzavano la classica foto dell'auto impegnata in notturna in un rally ... ferma restando la mia idea che il pilota non appressasse molto queste fotografie.

Per dimostrare che una differenza c'è ... ma nei tempi più veloci o con soggetti fermi i risultati sono identici, se poi i tempi sono veramente veloci e si usa il lampeggiatore con un otturatore a tendina il risultato è quello, ben conosciuto a chi fotografa da un po' di tempo, di una fettina di fotogramma correttamente esposto e per il resto ... buio totale o quasi!

C'è, e a volte pubblica sul sito, chi propone immagini simili a questa costruite in macchina con più immagini nitide sovrapposte, ma anche se piuttosto restio a spiegare bene la tecnica utilizzata l'autore (che non cito ... ma considero bravissimo) lascia ad intendere l'uso di lampeggiatori straboscopici associati ad un lampeggiatore normale (però sul punto cruciale, quello della gestione elettronica degli stessi per farli lavorare armonicamente insieme, non è che sia stato veramente esauriente).

Qui ... non capisco, ma ho la netta impressione che si tratti più che altro di un Artwork, forse persino il prodotto di uno degli artistici filtri (a pagamento) che ormai consentono un po' tutto a tutti.

Potrei sbagliare, certamente ... l'immagine (più probabilmente le immagini) uscite dalla macchina fotografica penso siano una cosa ben diversa da ciò che è stato pubblicato.
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Renato Manzi

Alessandro Signore ha scritto:
se c'è un significato intrinseco, (questa volta il titolo non aiuta più di tanto), mi aiuteresti a comprenderlo al meglio? Guardando l'espressione del viso nell'ultimo scatto a destra, sembra che la modella si trovi di fronte una visione celestiale: è così?
Per concludere, data la forte connotazione estetica, credo che avresti dovuto dare maggior importanza alla pulizia del pavimento.


L`intrinseco e nel contrasto di un anima lieve che quasi levita nell`oscurita ignota mentre il corpo terreno costringe l`eterea anima sul crudo pavimento lasciando tutto intorno le impronte zozze di una legiadra danza verso La Luce, quindi le impronte sul pavimento sono parte integrante dell`immagine.

Ciao
Shapes
Shapes di Renato Manzi commento di Renato Manzi

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Alessandro Signore

se c'è un significato intrinseco, (questa volta il titolo non aiuta più di tanto), mi aiuteresti a comprenderlo al meglio? Guardando l'espressione del viso nell'ultimo scatto a destra, sembra che la modella si trovi di fronte una visione celestiale: è così?
Per concludere, data la forte connotazione estetica, credo che avresti dovuto dare maggior importanza alla pulizia del pavimento.
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Renato Manzi

gilmolm ha scritto:
Moooolto bella.
Esposizioni multiple o flash sulla seconda tendina?

Grazie !!
Entrambi con ausilio di Modelling Light fissa
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di gilmolm

Moooolto bella.
Esposizioni multiple o flash sulla seconda tendina?
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Renato Manzi

[Quote eliminato dallo Staff]

Grazie Viola Smile difficile non tanto richiede solo un po di pianificare il movimento con la modella e tanta pazienza Smile
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Viola Lorenza Savarese

mi piacciono da matti immagini come questa. non mi ci sono mai cimentata.. ho la vaga sensazione che sia una cosa difficilissima ^__________^
questa è particolarmente ben fatta, una sequenza eccellente.
anche la conversione in bw mi piace un sacco. Ok!
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di vLuca

Ottima.
Elsker Deg
Elsker Deg di Renato Manzi commento di gparrac

Liliana R. ha scritto:
(...)Invito inoltre gparrac a non rispondere pubblicamente ad eventuali scorrettezze e/o provocazioni pur condividendo in toto quanto da lui espresso nell'ultimo intervento(...)


Ok! Me ne rendo perfettamente conto e sono perfettamente consapevole dell'opportunità di una ammoninizione formale nei miei confronti se non di interventi più drastici.

Ma poiché certe affermazioni nei miei confronti sono pubbliche ho ritenuto opportuna scrivere questa precisazione, perché veramente esasperato, mettendone in conto le conseguenze.

Smile Un saluto.
Elsker Deg
Elsker Deg di Renato Manzi commento di Liliana R.

Renato Manzi ha scritto:
Un altro pretenzioso conoscitore della lingua Norvegese ??

Renato Manzi ha scritto:
Il vino di sicuro !!

Vorrei ricordare all'autore che esiste un Regolamento che, volente o nolente, occorre rispettare.
L'articolo 6 recita:
6 - Le immagini inviate nelle sezioni apposite del Forum si intendono esposte volontariamente al giudizio tecnico/estetico degli altri iscritti, nell’ottica di un reciproco confronto di generale utilità. E’ fatto espresso divieto di rispondere in maniera maleducata e polemica ai commenti che vengono ricevuti, come pure non è consentito inviare commenti non inerenti l’immagine proposta, in particolare riferiti a singole persone. Non è possibile rispondere pubblicamente ad eventuali scorrettezze e/o provocazioni di altri utenti. In tal caso chi ha ricevuto la provocazione deve segnalarlo in privato al moderatore di sezione, che provvederà agli interventi necessari.

Dato che questi atteggiamenti compromettono il clima delle discussioni e non giovano a nessuno vorrei rammentarti che, come stabilito dall'Amministrazione, dopo due ammonizioni si provvede alla sospensione per un periodo congruo.

Invito inoltre gparrac a non rispondere pubblicamente ad eventuali scorrettezze e/o provocazioni pur condividendo in toto quanto da lui espresso nell'ultimo intervento.

Renato Manzi ha scritto:
Carrissimi comunico che ho appena cancellato la mia precedente foto " Washing away traces of Love" dal momento che che piu che un forum era sfociata in una rissa pubblica con spunti di offese e derisone, cori di indignati puritani incitanti alla censura, censura che dal momento che lo staff non aveva ritenuto opportuno attivare mi sembrava quasi un isterico coro di zitelle di campagna che cercavano di aggrapparsi con qualunque mezzo AL loro intento di ottenere l`ambita CENSURA .
Ebbene mi sono AUTOCENSURATO anche se devo ammettere che mi avete divertito un mondo!!
Ciao

Nnonostante sia possibile cancellare le foto dalla propria galleria anche dopo che queste hanno ricevuto commenti da altri utenti, teniamo a sottolineare che è un comportamento dannoso per il forum, soprattutto quando reiterato, ed irrispettoso nei confronti di chi ha speso del tempo nel commentare le foto rimosse. In assenza delle foto in esame i commenti perdono completamente significato.
Floating in the Dark
Floating in the Dark di Renato Manzi commento di Renato Manzi

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Jack and Jill went upp the hill to have a little fun stupid
Jack and Jill went upp the hill to have a little fun stupid di Renato Manzi commento di gparrac

La cancellazione di una fotografia (fatto nel quale non ravviso un comportamento molto rispettoso nei confronti di chi ha perso il suo tempo a commentare) non comporta la cancellazione dei commenti che si possono ancora leggere qui.

Atteggiarsi a vittime di una CENSURA non mi sembra un atteggiamento corretto, se poi lo si fa fraintendendo in tutto il senso della discussione e parlando di isterico coro di zitelle il fatto mi sembra essere estremamente offensivo.

Ma è doveroso lasciare un giudizio su tutto questo (e non solo questo) a chi amministra il sito, pur nella convinzione che il giudizio che più conta sia quello dei semplici utenti, gli unici veramente censurati nel momento in cui esprimono un parere su siffatte opere d'Arte e che vengono in tutti i modi derisi, insultati ed attaccati per questo motivo, arrivando di fatto ad impedir loro di parlare.
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