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Melanargia galathea (Linnaeus 1758) di michymone commento di michymone |
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http://s5.postimg.org/rs7hcq3af/Melanargia_galathea_Linnaeus_1758.jpg
Canon 5D Mark II, Sigma 180mm f/3.5 EX DG HSM Macro, 1/3 f/13.0, ISO 100, treppiede.
Melanargia galathea (Linnaeus 1758) Galatea Famiglia SATIRIDI Ali anteriori 23-26 mm Farfalla di media grandezza (la femmina può toccare i 30 mm di apertura alare), che si distingue facilmente dagli altri satiridi nostrani per la livrea nera e bianca. Superiormente, evidenzia un disegno a scacchiera che si ripete sulle parti inferiori con tonalità giallastre. I disegni appaiono meno appariscenti sulle ali posteriori, sulle quali si osserva, inoltre, una serie interrotta di ocelli submarginali. Biologia Specie univoltina, con svernamento allo stadio larvale e sfarfallamento in giugno-luglio. I bruchi, pelosi, sono di colore variabile dal verde-giallo al bruno, con due linee longitudinali scure dorsali e un paio di linee giallastre lateralmente. Testa e appendici caudali sono rosso-bruni. Conducono vita diurna nutrendosi di Graminacee (gen. Phleum, Festuca, Bromus, Dactylis ecc.) alla base delle quali si impupano. Se disturbati, si arrotolano su se stessi lasciandosi cadere al suolo. Distribuzione ed ecologia Con alcune sottospecie, si estende dall'Europa centr-meridionale e Nordafrica all'Iran. Presente in tutta Italia, eccetto Sardegna, dalla pianura ai 3000 m. Poco frequente nel territorio, ove la si è osservata in volo su radure fiorite. |
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Leptidea sinapsi di michymone commento di Massimo Tamajo |
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I piccoli difetti ti sono stati già evidenziati. A me piace molto il contrasto cromatico del soggetto con lo sfondo. Buona anche la compo.
Un saluto, Max |
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Leptidea sinapsi di michymone commento di pocck |
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Ciao Simone, ben visto...allora questa Sinapsi ero l'unico ad ignorarla...l'unica che ho incontrato mi sembrava l'atra Pieride più comune...ma malandata...smagrita...ed invece...bella composizione, vedo un poco di morbidezza su alcune parti del soggetto...ed un poco di aberrazione cromatica sul bordo delle ali...arrivederci presto! |
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Leptidea sinapsi di michymone commento di Merola83 |
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molto bello il contrasto cromatico e la maf sull'occhio,sembra perdere qualcosa verso la fine delle ali,ma va bene anche così
Ciao. |
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Leptidea sinapsi di michymone commento di michymone |
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http://s5.postimg.org/kw6itzx2f/Leptidea_sinapsi.jpg
Leptidea sinapsi Linnè 1758 Nome Volgare: Pieride della senape, Leptidea della senape Famiglia: Pieridae Lunghezza ala anteriore mm. 17-26 Descrizione: farfalla di piccole dimensioni, con apertura alare di poco meno di 4 cm, appartenente alla famiglia dei Pieridi. Ha delle caratteristiche ali slanciate ed arrotondate che ne facilitano l'identificazione già solo attraverso la loro forma. Le ali sono dorsalmente biancastre e in quelle anteriori è presente una macchia apicale di colore grigio fuligginoso variabile, più accentuata nel maschio. Negli esemplari della prima generazione il grigio è normalmente più accentuato. Il rovescio delle ali in entrambi i sessi è soffuso di giallognolo con striature grigie. Si riconosce facilmente anche per il suo aspetto delicato e per il volo piuttosto stentato, con un battito d'ali quasi affannoso. Trova difficoltà a volare nei giorni ventosi e comunque anche nelle giornate calme vola di preferenza vicino al suolo fra la vegetazione. Quando si posa tiene comunque sempre le ali chiuse. Maschio: ali di forma allungata. Colore bianco, macchia apicale nera o grigia nelle ali anteriori. Posteriori con vaghi disegni nervulari grigiastri non sempre presenti. Femmina: simile al maschio ma macchia apicale delle anteriori ridotta a tratti nervulari o totalmente obliterata. Rovescio: ali anteriori bianche con zona apicale giallognola e sfumatura costale grigiastra, posteriori giallognole con disegno nervulare grigiastro più o meno evidente. Bruco: verde gialliccio con una linea nera lungo il dorso e linee gialle lungo i fianchi. Distribuzione: diffusa in tutta Europa, ma solo localmente comune ed in alcune zone è in declino. A est estende il suo areale all'Asia Minore, al Medio Oriente e all'Asia Media fino alla Siberia meridionale; tutta Italia. Habitat: specie sciafila, frequenta i margini dei boschi, radure e cespuglieti dal livello del mare al piano montano fino a circa 2000 metri s.l.m. Generazioni annuali: 3-4 generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti da aprile a ottobre. Sverna come crisalide. Piante nutrici: Lotus corniculatus, Coronilla emenus, Lathyrus pratensis |
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Apatura ilia di michymone commento di Turazzo |
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Vedo un ottimo scatto, dei colori stupendi, una compo nonostante due soggetti di buona fattura, peccato non ammirarla in Hr. Un saluto e complimenti. |
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Apatura ilia di michymone commento di Turazzo |
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Vedo un ottimo scatto, dei colori stupendi, una compo nonostante due soggetti di buona fattura, peccato non ammirarla in Hr. Un saluto e complimenti. |
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Apatura ilia di michymone commento di cacabruci |
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Uno scatto di forte impatto visivo...
L'HR è un pelino piccolo, difficile valutare la nitidezza in generale...
Mi piace molto come hai inserito le due bellezze nel frame...
A presto
Daniele |
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Apatura ilia di michymone commento di pocck |
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Ciao Simone! bentornato! era un poco che non ti vedevo....questa fotografia è proprio particolare, non solo un soggetto non comune...ma addirittura due...e composte in una ottima inquadratura...bè, che dire...un ottimo lavoro...complimenti....buona serata!
Stefano |
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Apatura ilia di michymone commento di Massimo Tamajo |
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Ciao SImone!
Molto bella questa tua foto! Una doppietta composta molto bene e con un ottimo dettaglio (per quanto la valutazione tocca farla con un file da 1200px, un po piccolino).
Belle le cromie e splendidi i due soggetti!
Complimenti ed un saluto, Max |
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Reflection (Apatura Ilia) di michymone commento di Squartapolli |
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Non c'era modo di mette tutte e 2 le facce sullo stesso piano?
Se fosse a fuoco anche quella sotto allora la riflessione sarebbe perfetta e lo scatto ancora piú incisivo! |
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Reflection (Apatura Ilia) di michymone commento di pocck |
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Ciao Simone, mi son perso leggendo tutto il dettagliato accompagnamento...davvero molto interessante, davvero molto...grazie per averlo condiviso...è sempre un piacere...
Curiosa immagine...giusto per fare invidia a chi non ne becca nemmeno una...bravo, a presto!
Stefano |
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Reflection (Apatura Ilia) di michymone commento di michymone |
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http://s5.postimg.org/6hpmoay07/reflection.jpg
Apatura ilia Denis & Schifferm?ller, 1775 Ordine:LEPIDOPTERA FAMIGLIA: Nymphalidae SINONIMI: Apatura julia Schranck, 1801; A. laura Viellot, 1821 NOMI COMUNI: Ilia. Il nome Apatura deriva dal greco apatén, ossia nascondersi, in riferimento al mimetismo del bruco. Ilia significa invece troiana, dall'antico nome della città. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: Centro e Sud Europa, a est fino alla Cina e Giappone. SOTTOSPECIE: Sono moltissime le subspecie descritte, tutte diffuse prevalentemente in Asia.Tra queste la più nota è forse A. i. praeclara Bollow, 1930, dell' Asia centrale SPECIE SIMILI: Apatura iris L. (in Italia solo lungo le alpi) IDENTIFICAZIONE: Apertura alare 50-60 mm. Ali anteriori brunastro chiaro,con macchie scure e piccole macchie bianche nella regione distale, che si prolungano in una stretta fascia centrale, disposte irregolarmente. Ali posteriori dello stesso colore, con una striscia più scura nella zona postdiscale, attraversata da lunule più chiare che terminano con un ocello. Dimorfismo sessuale molto marcato: le femmine hanno i colori sopra descritti,mentre nei maschi,leggermente più piccoli, il bruno delle ali,sotto una certa angolazione dei raggi solari,diviene di un blu cangiante, variabile nel viola e nel celeste. Tale effetto è dovuto alla struttura fine delle squame,capaci di rifrangere la luce solare della banda del blu tramite rifrazione. E' comune nei maschi della maggior parte dei generi della sottofamiglia Apaturinae. Molto vistoso in Apaturinae tropicali (Doxocopa) e asiatiche (Sasakia), mentre è assente in altri rappresentanti, soprattutto della regione paleartica e Neartica (Thaleropis, Dilipa, Asterocampa). Accanto alla forma tipica, compaiono spesso individui di colore più chiaro,maschi compresi, denominata clytie, con esemplari più piccoli. In Italia sono state descritte molte razze locali,poco dissimili tra loro, se non per dimensioni e colore di fondo. Fenologia e ciclo biologico: in Italia presenta due generazioni annuali, con adulti in maggio giugno e agosto- settembre. Le piante nutrici sono esclusivamente Salicaceae, soprattutto Populus nigra, P. tremula, Salix alba, S. caprea. Si rinviene quindi in ambienti umidi, come boscaglie riparali,radure umide prossime a fiumi, ecc. Maschi e femmine presentano comportamenti molto diversi. Le femmine raramente scendono a terra, restando la maggior parte del tempo sulla cima degli alberi o a nutrirsi, volando nelle ore più calde. I maschi,invece,sono più attivi, scendendo spesso a terra, specie al mattino,ove si fermano presso le pozzanghere o sul suolo umido. Come molti Ninfalidi (specialmente Vanessa, Nymphalis, Charaxes) gli adulti non si nutrono di nettare se non molto raramente, preferendo sostanze organiche fermentate come linfa degli alberi, frutti marcescenti, deiezioni animali. E' frequente trovare in gran numero Apatura ilia sulle ferite degli alberi,intenta a suggerne gli umori anche per molte ore del giorno. E' una farfalla dal volo veloce, spesso molto elusiva,ma comunque imprevedibile. Si posa spesso su chi cerca di fotografarla (spesso invano!) per succhiare il sudore, volando via improvvisamente. Altre volte invece il volo è lento e tranquillo, planato e simile a quello di una Limenitis, spesso a bassa quota. I maschi pattugliano incessantemente i loro territorio di volo, respingendo i consimili e cercando le femmine, non di rado ingaggiando furibonde lotte. In tarda estate avviene l'accoppiamento, quasi sempre di mattina dopodiché le femmine, dopo essersi nutrite, depongono le uova singolarmente sulle foglie delle piante citate prima. Queste sono verde chiaro, delicatamente costolate e deposte quasi sempre sul margine fogliare. Dalle uova emergono piccoli bruchi giallastri, con la testa nera e leggermente pelosa, che dopo la seconda muta acquistano un aspetto decisamente più interessante. Il bruco è allora verde chiaro, criptico, con bande trasversali di un giallo chiarissimo lungo i fianchi. Il capo presenta due prolungamenti cefalici appuntiti, simili a corna. In A. ilia sono bordati di nero, completamente verdi in A. iris. L'ultimo segmento si presenta biforcuto, con due piccole escrescenze appuntite. Al pari di Charaxes jasius tesse un cuscinetto di seta al centro della foglia, spostandosi soltanto per nutrirsi. Come quest'ultima specie, e come Iphiclides podalirius, i suoi movimenti somigliano ad una foglia mossa dal vento, rendendo l'animale pressoché invisibile ai predatori. L'estremo mimetismo del bruco giustifica il nome del genere cui appartiene questa specie, derivando infatti dal greco apatén, cioè nascondersi. Dopo la terza muta,verso ottobre, il bruco cessa di nutrirsi,per poi cercare una biforcazione protetta su un ramo. Si fissa a questa, restando immobile e assumendo u colore brunastro scuro, cadendo così in letargo fino alla primavera successiva. In aprile si risveglia,cominciando a nutrirsi e raggiungendo in breve le dimensioni definitive. Indi si incrisalida sotto una foglia, mimetizzandosi ancora una volta con la sua pianta nutrice, somigliando infatti ad una fogliolina verde, con due piccole punte cefaliche ed il dorso leggermente convesso. In maggio-giugno sfarfalla la prima generazione, che vivrà fino alla metà di luglio per dare poi origine alla seconda di fine agosto, ripetendo quindi il ciclo fino alla primavera successiva. |
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Callophrys rubi di michymone commento di pocck |
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Ciao, avendo letto il tuo intervento...sono agevolato.... visto che hai confessato di averne migliori e questa la trovi, pure tù, con piccoli problemi...quindi ti faccio i complimenti per questa cattura insolita da vedere, aspetto di vedere le prossime...a presto! |
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