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Seven Sisters 1/3 di Framebuster commento di teresa zanetti |
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Mi piace il primo piano che ci viene incontro, fatto di rocce levigate e ciottoli e spuma di risacca. Gli uomini risucchiati sullo sfondo dall'accelerazione prospettica.
La distribuzione dei vari elementi all'interno del rettangolo è ben bilanciata e i colori tenui contribuiscono con un senso di serenità a smorzare la forza pietrosa di questo tratto di mare.
Teresa |
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s.t. di Giancarlo Pulitanò commento di teresa zanetti |
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Una fotografia semplice e corretta.
Racconto di un autunno agli inizi, di cieli ancora tersi e di fresco rigenerante, dopo la calura estiva.
Teresa |
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S.A.G. Polittico di pamar commento di teresa zanetti |
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Anche i cieli parlano di estate al termine nemmeno i colori, così umbratili come sono, riescono a farci pensare il contrario.
Solitudine, silenzio, frescura...
Teresa |
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st di liut766 commento di teresa zanetti |
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Ti lancia uno sguardo non precisamente amichevole.
E' interessante la relazione con la cornacchia in secondo piano, menagrama per antonomasia, così sfocata ma ancora ben intelligibile, è una presenza incombente e un po' inquietante.
A questo punto non si sa più bene di chi dei due diffidare di più
Il bn mi pare funzionale.
Teresa |
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Noi di EndemicoResiliente commento di teresa zanetti |
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Questa fotografia mi mette a disagio.
Sebbene di primo acchito l'intento possa suggerire un'idea di protezione,
l'inquadratura così stretta, ulteriormente imbrigliata dalle quattro braccia e dalle mani dell'uomo a nascondere il sesso,
mi porta ad associarvi un'idea di possesso.
Qualità e tono della luce, bn e resa naturale dell'incarnato sono invece molto nelle mie corde.
Teresa |
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Critica al buio - Foto 075 di redazione4u commento di teresa zanetti |
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Innanzitutto grazie, Fabio e Marco, per esservi soffermati e aver commentato.
E' una fotografia affettiva.
In effetti bisognerebbe sempre ben guardarsi dal pubblicarle.
A mia, parziale, discolpa due fattori:
scattavo con occhiali, mascherina e guanti in una già ben calda giornata di giugno e,
ad eccezione del taglio bizzarro (come si conviene alla sottoscritta)
non c'è postproduzione alcuna
(ho da poco cambiato il pc causa morte del vecchio e solo da alcuni giorni
sono tornata in possesso di un programma di postproduzione degno di questo nome).
Detto questo, avevo consegnato (tramite whatsapp) la foto a Giovanni con l'espressa richiesta di utilizzarla solo qualora non avesse avuto nulla di meglio da proporre.
Non ho avuto tempo di ripensarci e pentirmi, che lui l'aveva già pubblicata.
Gli voglio bene lo stesso. Forse
Vi metto i dati di scatto e così da poter inorridirvi ancora di più:
Nikon D750
Nikkor 20mm f/2.8
ISO 1600
1/30 a f/6.3
Un abbraccio
Tere |
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st di -Max- commento di teresa zanetti |
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Un mondo a rovescio, in cui il cielo è in terra, gli edifici in acqua, una pozzanghera diventa il mare e il selciato ha preso le sembianze di una battigia di sabbia e ciottoli.
Quando la fotografia diventa poesia riesce a creare illusioni di realtà.
Bentornato Max, non avevo ancora avuto occasione di dirtelo ...
Buon tutto
Tere |
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T_04 di cmag commento di teresa zanetti |
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Mi piace moltissimo, tutta giocata com'è sulla forma dell'impronta (per dirla alla Floch e tirarmela pure un po'!).
Il grandangolo ti regala una deformazione del tutto funzionale, capace di sviare l'attenzione dal corpo nudo per concentrarla sui rapporti di forza tra luci e ombre.
Coperto pudicamente il pube, il triangolo nero formato dalla gamba è un richiamo ben più potente.
Finalmente una fotografia erotica che cerca di andare oltre lo stereotipo.
Buon tutto
T |
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Pittura fiamminga di leghorn commento di teresa zanetti |
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Ma tu ti rifai più a Van Eyck e Bruegel (Rinascimento) o a Rembrandt, Rubens e Vermeer (Barocco)?
Perché a guardare direi ai secondi e quindi il titolo corretto sarebbe stato Pittura olandese.
Perché è un po' come dire "Pittura rinascimentale" e mettere una fotografia che richiama toni caravaggeschi (anche se ho letto pure che Caravaggio era un pittore rinascimentale, con buona pace della storia dell'arte).
Questo sempre che il cosiddetto "pittorico" in fotografia possa ancora essere considerato un valore in sé.
Buon tutto
Teresa |
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azzurro di elis bolis commento di teresa zanetti |
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Bellissima la scritta "mire" riflessa 4 volte tra l'oro e il turchese.
Una foto "alla Ninni" se me lo permetti.
Un buon tutto di cuore.
Tere |
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In ricordo di Mister G di Klizio commento di teresa zanetti |
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Fotografie rimaste depositate nelle retine di milioni di persone che vedendole silenziose e prive di indizi non saprebbero a chi ricondurle ma sarebbero ben certe di averle già conosciute, come certi volti abituali che incontrati fuori contesto ci interrogano.
Tutto torna, Nicola.
E soprattutto non è mai troppo tardi per decidere di cambiare strada.
Un caro saluto
Tere |
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Michele di Francesco Ercolano commento di teresa zanetti |
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Un bel Narciso (in senso letterario, lo specchio sono gli occhi di chi osserva).
Difficile trovare uomini abbastanza coraggiosi da esporsi integralmente. Però, in questa fotografia il cappello, anziché smorzare i toni, aggiunge allusività.
Mi sembra che ci sia qualcosa di innaturale nel pettorale sx (dx per chi guarda), ma non riesco a identificare che cosa.
Buon tutto
Teresa |
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Passo di Pramollo (UD) di essedi commento di teresa zanetti |
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Amo l'assoluta prosaicità di questa (come delle altre tue) fotografia.
Nulla è ceduto a quelle luci benedicenti, a quelle setificazioni delle nuvole (o dell'acqua, tanto è lo stesso), a quelle spettacolarizzazioni che, dopo aver appagato l'occhio (o la pancia) non innescano null'altro.
In bolla, con un controllo preciso delle luci e dell'inquadratura, in cui ciò che è tagliato ha il suo preciso senso e scopo, una distribuzione magistrale dei pesi e dei punti di interesse. Con in più la delizia di vedere richiamati i colori delle due bandiere in quelli degli abiti dei camminatori.
Grazie Sergio perché sei un faro col tuo continuare (nonostante tutto) a fare Fotografia.
Buon tutto di cuore
Teresa
PS: la porto nella mia cambusa |
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Un'estate al mare di Klizio commento di teresa zanetti |
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I piedi nudi sono per me evocativi.
Quando ero ragazza non era raro vedere in spiaggia, accanto alle nipoti in succinti costumi da bagno (succinti per l'epoca, intendiamoci!), anziane signore (tziedde vezze) vestite di tutto punto.
Ma con i piedi invariabilmente scalzi.
Mi facevano tenerezza, sotto agli ombrelloni, per cercare di ripararsi da quel caldo.
Ci portiamo sempre appresso il nostro bagaglio culturale, che è fatto di tutto ciò che abbiamo vissuto e studiato. E più si è studiato e vissuto e più la valigia è grande e colma. A volte anche pesante...
La tua intelligenza è quella di lasciarcelo liberamente utilizzare e di proporre fotografie che, proprio in quanto assurde, possono avere più piani di lettura. Probabilmente così tanti da riuscire a superare il vaglio del tempo e da continuare a parlare anche oltre il momento in cui sono state scattate.
Buon tutto
TereZ |
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Luccica di Klizio commento di teresa zanetti |
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teresa zanetti ha scritto: | La cosa che mi diverte è che questo triciclo è un compromesso tra quello (precedente, perché risale al 1976) di Eggleston e quello di Kubrik.
Ed è una dichiarazione d'intenti, perché tutta la fotografia (non so se volutamente o solo perché qualcosa di entrambe le icone è rimasto nella tua memoria visiva) è un po' l'una un po' l'altra immagine.
E infatti il tappeto è Kubrik, così come lo sguardo sulla porta.
Ma la ripresa bassa è Egglestone, bassa e decisamente più distante. Kubrik invece sceglie una semi-soggettiva, più vicina al soggetto e un po' più alta (così da far apparire grandi le cose, come le vedrebbe appunto un bambino seduto, senza però monumentalizzare il soggetto).
Peraltro i due tricicli iconici sono blu, mentre questo è rosso.
Ma era rossa la maglietta del piccolo Danny. E le bretelle però blu, come il sellino del triciclo ...
Insomma, come mi diverto!
TereZ |
NON SO CHE PASTICCIO HO COMBINATO  |
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Luccica di Klizio commento di teresa zanetti |
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La cosa che mi diverte è che questo triciclo è un compromesso tra quello (precedente, perché risale al 1976) di Eggleston e quello di Kubrik.
Ed è una dichiarazione d'intenti, perché tutta la fotografia (non so se volutamente o solo perché qualcosa di entrambe le icone è rimasto nella tua memoria visiva) è un po' l'una un po' l'altra immagine.
E infatti il tappeto è Kubrik, così come lo sguardo sulla porta.
Ma la ripresa bassa è Egglestone, bassa e decisamente più distante. Kubrik invece sceglie una semi-soggettiva, più vicina al soggetto e un po' più alta (così da far apparire grandi le cose, come le vedrebbe appunto un bambino seduto, senza però monumentalizzare il soggetto).
Peraltro i due tricicli iconici sono blu, mentre questo è rosso.
Ma era rossa la maglietta del piccolo Danny. E le bretelle però blu, come il sellino del triciclo ...
Insomma, come mi diverto!
TereZ |
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Fra_mmenti di DamianoPignatti commento di teresa zanetti |
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Delicato il disegno della clavicola nel cui incavo si posa la piccola conchiglia di Afrodite.
Un inno alla bellezza semplice del corpo spogliato di orpelli.
BN adeguato
Buon tutto
Tere |
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