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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Gianluca.
Sono d'accordo con te che alla fine ognuno resta della propria opinione anche se non sempre. Per tagliare la testa al toro, metto lo scatto intero ( tanto da far capire che la mia è una scelta ponderata e non di comodo). Non trovi che la mano sia troppo invasiva?
Con le due versioni potremo sentire anche altre opinioni ( si spera).
Ciao
A. |
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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Gianluca.
Grazie per il passaggio sulla mia foto.
No, la mano tagliata non è un errore. nello scatto è presente per intero ma in un ritratto, la mano ha la stessa importanza degli occhi.
In questa foto gli occhi sono il punto centrale di interesse e il taglio della mano serve a togliere parte della sua importanza. L'errore non è nel taglio, ma nel modo in cui si legge la foto. Ci si sofferma spesso solo alla composizione formale senza dare la giusta attenzione alla foto.
La donna, ha lo sguardo intenso alla sua destra e volge le spalle: cosa ha visto? Perché quel gesto di ripararsi? Tutto mi porta ad una cultura medio orientale.
La mano deve esserci per sottolineare il gesto di protezione, ma non è significativa per l'espressione degli occhi.
Spero di aver soddisfatto i tuoi dubbi e di nuovo grazie per il commento.
A. |
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Sospeso... di Tropico commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Tropico...
Mi fa piacere ritrovarti qui. Anche se ci siamo scambiati poche parole virtuali.
Avrei preferito ritrovarti in altre circostanze, ma così va. che dirti che non ti hanno già detto. le parole dette dall'altra parte hanno sempre un suono strano se non si è passati attraverso il tuo inferno. Per cui, posso solo augurarti di avere la forza di lottare nel futuro che ti attende...
La foto? Non mi piace sospeso, lo trovo indice di una situazione di inerte attesa. Preferisco di gran lunga "volare alto".
Ciao.
A. |
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Ragazza himba di Flavia Daneo commento di Alfredo Caridi |
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Si è aperta una interessante discussione su questo "ritratto" di Flavia.
Si parla poco di ritratto e molto di composizione.
Sono convinto che Flavia non intendesse fare un ritratto, e in effetti un ritratto non è. Troppo vago in varie e troppo specifico in ritratto. La ragazza non ha particolare espressione da poter esprimere una qualsivoglia personalità o stato d'animo. Compositivamente, il formato quadrato in un profilo non è il massimo, proprio perché la lettura avviene in verticale seguendo il profilo e così si trova soffocato. L'orecchio "tranciato", ci sta perché non è un ritratto. L'occhio può non essere al centro, come richiederebbe il formato, ma l'occhio non è il punto di interesse. Quello che vediamo, è solo una foto antropologica. una foto in cui si rappresenta una caratteristica del genere umano... Le treccine, sono il vero punto di interesse e in quest'ottica ci sta il profilo, il formato e la mancanza dell'orecchio.
C'è da considerare anche l'aspetto esotico del soggetto: se si trattava di una ragazza occidentale saremmo tutti d'accordo nel definirla una foto semplice che mostra solo un viso nella sua fisiognomica senza nessuna particolarità di spicco.
Una foto vale mille parole ( si dice) ma questa foto funzionerebbe meglio a corredo di un testo che racconti usi e costumi di questo popolo.
Flavia, come sempre è molto brava a cogliere questi aspetti, ma sono fotografie che stanno meglio in una serie o in un reportage molto più significativo che non un singolo scatto.
A. |
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HHHHHH di Piergiulio commento di Alfredo Caridi |
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Non ho capito cosa intendi per effetto dovuto alle ombre. Comunque, ti metto una prova veloce per mostrarti quello che intendevo per simmetria. Ciao Piergiulio.
A. |
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HHHHHH di Piergiulio commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Piergiulio.
Mi piace molto questa luce che mette in risalto l'edificio su uno sfondo quasi nero. Ma come tu ben sai, in architettura la precisione è di rigore quando non c'è una particolare interpretazione della costruzione. E' vero che gli strumenti di sviluppo ci consentono vari interventi correttivi dell'immagine e se entro certi limiti possiamo correggere le linee, purtroppo non è possibile modificare il punto di ripresa. Le correzioni dovrebbero sempre basarsi su questa visione.
Purtroppo, questa foto mostra questa incongruenza, la foto appare ripresa perfettamente frontale, ma i pilastri che sorreggono la casa, denunciano una ripresa non ortogonale. La simmetria non è rispettata. Bastava fare uno o due passi verso sinistra per rendere lo scatto perfetto.
Resta comunque uno scatto d'effetto notevole. Ho fatto questo appunto solo perché si parla di architettura.
Ciao.
A. |
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Uno sguardo dal ponte di Bruno Tortarolo commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Bruno ( o preferisci Brad )
Dai primi commenti e foto, era difficile riconoscerti, ma poi è venuto fuori il tuo stile che equivale a una carta di identità
Mi piace molto questa foto e non servono giri di parole per dirti che pur nella sua totale differenza, ha la stessa forza poetica evocativa della foto che appare in Manhattan di woody allen.
Ciao.
A. |
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Stefano di Francesco Ercolano commento di Alfredo Caridi |
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Stimo molto Francesco a livello fotografico e pur conoscendolo da molto tempo su altri siti ( sempre fotograficamente), l'ho commentato raramente, così come commento raramente altri autori e autrici molto bravi, in cui lo stile e la qualità si mantiene sempre a livelli molto alti e uniforme.
Potrei solo ripetermi e questo non mi piace.
Questa foto di Francesco, è solo lo spunto per parlare più genericamente dei suoi lavori.
Spesso mi sono domandato cosa trasmettono i suoi ritratti. Anche sfogliando la sua galleria è difficile dare una risposta che non sia condizionata dalla sensibilità di chi osserva.
Conosco il ritratto di " maniera ", dove si tende a estetizzare il soggetto attraverso l'uso della posa, luci, B/N o colore. Il ritratto di strada che coglie particolari espressioni dei personaggi . Il ritratto psicologico, che esprime particolari stati d'animo sempre in relazione al soggetto. Il ritratto ambientato, che descrive il soggetto e l'ambiente il quale aggiunge informazioni sul soggetto.
Non trovo nulla di tutto questo nelle foto di Francesco, per cui mi è venuto spontaneo definire i suoi ritratti come " ritratto figurativo"... Nel senso che Francesco non voglia trasmettere una particolare personalità del soggetto, ma come un poeta, canta con le immagini la bellezza dei suoi protagonisti.
I ritratti di Francesco, sono "icone" alla bellezza e i suoi personaggi ne sono l'espressione più genuina.
Ciao Francesco.
A. |
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Mara... di Francesco Flotti commento di Alfredo Caridi |
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Non mi sembrano chiacchere quello che ho scritto. Ho analizzato la foto e espresso il mio parere. La tua risposta quella si che sono chiacchere.
Gallerie viste...Bellissime foto ma banali.
A. |
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Mara... di Francesco Flotti commento di Alfredo Caridi |
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Francesco Flotti ha scritto: | Grazie a tutti per il tempo dedicatomi.....che la foto non piace non so dove l'avete letto....i lineamenti di questa ragazza sono meravigliosi e gli occhi bellissimi e messi in risalto dalla post. Su altri siti ha avuto gli stessi apprezzamenti di altre foto che reputate migliori. Grazie |
Scusami Francesco. Mi sembrava di aver capito che eri tu a voler parlare di fotografia. Evidentemente non sei ancora pronto.
Ciao.
A. |
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Mara... di Francesco Flotti commento di Alfredo Caridi |
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Francesco Flotti ha scritto: | Parliamo di cose serie.....come la vedete la luce sul volto, c 'è qualcuno cbe capisce di foto- grafia..... |
Ciao Francesco.
Colgo il tuo invito e provo a dirti la mia impressione basandomi solo sulla fotografia.
A mio parere, la foto non piace...E non perché sia sbagliata come luce Sulla post ne parliamo dopo.
La luce sul viso è molto morbida, tanto da rendere la ragazza quasi eterea e molto triste. lo sguardo anche se frontale è assente, non c'è relazione con l'osservatore. Questi sono particolari che trasmettono negatività e l'osservatore recepisce questo. La dominante blu, è perfetta per trasmettere queste sensazioni. Se questo era il tuo intento, ci sei riuscito alla grande.
Per quanto riguarda la post, il discorso si fa un pò più complesso.
Gli occhi sono troppo nitidi rispetto al viso e risaltano in modo eccessivo, il sopracciglio destro ( per chi guarda ) inizia con un taglio netto (forse a causa di un ritocco sulla pelle) rispetto al sinistro più sfumato.
L'ombra dentro alla narice appare come una macchia. L'ombra deve esserci, ma molto più sfumata (sempre per via della morbidezza della luce).
Il taglio...Parte dolente di questa foto. In effetti, è sbagliato, occhi troppo alti. Potevi tranquillamente tagliare le foglie in basso e ottenere la giusta composizione. Tornando allo sguardo assente, il viso perde forza per mancanza di un riferimento da cui essere assente. Una visione più ampia o una figura sullo sfondo avrebbero giustificato una espressione che vista da sola si può scambiare per noia.
C'è una grande padronanza tecnica nelle tue foto, ma un osservatore attento può scoprire una maggiore attenzione a questo aspetto che non alla psicologia del ritratto.
Opinione personale che non vuole influenzare altri pareri. Al contrario, può stimolare una discussione.
Ciao.
A. |
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Anno 1941 di Laki85 commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Giacomo.
Vado un pò controcorrente. Trovo queste correzioni incongruenti in particolare nelle foto di architettura.
Nella foto è palese la ripresa dal basso, per cui le perpendicolari non possono essere coerenti. Ripropongo l'esempio delle rotaie del treno o di una lunga strada rettilinea...Nessuno si è mai sognato di raddrizzare le linee.
L'opzione di raddrizzamento dei programmi di fotoritocco, non è certo fatto per interventi così massicci, ma per correggere piccolo errori di prospettiva e difetti dell'obiettivo. L'unico modo per ottenere linee perpendicolari è porsi in asse con il soggetto. Piccole variazioni di asse possono essere corrette mantenendo reale il punto di ripresa.
Trovo il soggetto molto interessante, una architettura di chiaro retaggio fascista. Ci si può lavorare molto sfruttando l'aspetto culturale tralasciando la preoccupazione delle linee.
Ciao.
A. |
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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Grazie staff per la vetrina di questa foto. Mi scuso per il ritardo, ma sono alle prese del montaggio di una sequenza di foto con il sonoro...ma devo ancora studiare il programma.
Grazie anche a chi l'ha solo visualizzata.
@ Bruno ( Brad Brown ). Ciao Bruno. Grazie per il tuo intervento sempre puntuale sugli aspetti compositivi.
Quando ti riferisci agli angoli tagliati, suppongo che ti riferisca all'angolo del tavolo.
Come hai detto, mi può capitare la svista, ma non in questo caso dove tutto lo studio è concentrato sulla sedia e sul piano di marmo.
Per la composizione del solo vaso sarebbe stato più indicato il formato quadrato. ma sarebbe stata banale (a mio parere) Decidendo per una sorta di ambientazione, includo una parte di sedia che mi consente di decentrare il vaso in un punto forte e usare la sedia come bilanciamento.
Se avessi lasciato lo spigolo del marmo, avrei creato il vertice della linea orizzontale e la diagonale del tavolo. di fatto, una freccia che portava l'occhio fuori dal fotogramma. Per bilanciarla avrei dovuto riprendere anche l'angolo sinistro. A questo punto tornava l'obbligo di un formato quadrato o perlomeno il posizionamento del vaso nel centro. in questo caso la sedia sarebbe di troppo.
Come vedi, nulla è al caso, ma ciò non significa che le mie scelte siano sempre corrette.
Posto le foto per avere pareri e opinioni diverse che mi aiutino nella crescita.
Ciao a tutti.
A. |
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