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Era il 1944 i bombardieri sorvolavano Roma... di sdomenico commento di matinette |
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Tocco da grande autore. Un giorno ti feci un appunto su un tuo approccio quasi sempre "fashion" qualunque era il soggetto ritratto...e ti invitai, date le capacità tecniche, a "togliere quella patina" da rotocalco e a rendere più "di strada" le riprese che andavi a "costruire"....devo dire che non mi sbagliavo sulle tue potenzialità e questa foto, bellissima, lo dimostra egregiamente.
Auguri di buon anno e complimenti.
Ciao, a presto. |
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Locale chiuso e fatiscente di ceccodavide commento di matinette |
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Mi piace sia la foto che il titolo, un po' alla maniera di alcuni grandi nostri fotografi. Ha un impianto solido, con colori equilibrati, una inquadratura senza distrazioni e senza tagli avventati, insomma è piacevole osservarla. Ciao, a presto |
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Michele di heil commento di matinette |
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Bella, come sono belli gli altri ritratti della Tua galleria...hanno un taglio e una comunicativa molto personale e attraente.
Ciao, a presto |
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barriere di nirvana. commento di matinette |
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..è il pomello che indebolisce il tutto: sguardo perso e impaurito, senza via di scampo, una mano che cerca di sfondare o cerca di essere vista...ma basta ruotare la manopola e si è liberi! Un bel bianco nero dalle giuste tonalità.
Ciao, a presto. |
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Alisa... di sdomenico commento di matinette |
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Bellissimo questo ritratto. Una gestione della luce magnifica, una composizione altrettanto, la posa decentrata, il consistente nero come fondo, lo sguardo, l'andamento dei capelli e soprattutto il posizionamento delle mani..... tutto concorre egregiamente a un' immagine solida, comunicativa e bella.
Ciao Domenico, a presto. |
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+..+ di le_pupille commento di matinette |
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Vedo altri "evanescenti" su questa foto...non posso che accodarmi con piacere e passione e contemplare quest'altra bella immagine.
Ciao, a presto |
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+..+ di le_pupille commento di matinette |
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Mi piace perchè a volte rappresentare questa benedetta realtà attraverso dei riferimenti formali continuamente adattati, giustificati, plausibili ,diventa stancante e arido, come se dovessimo rendere conto che la normalità risieda solo in certe esternazioni filtrate da una parte del nostro cervello preformato e standardizzato, mentre l'altra parte, se c'è, deve rimanere circoscritta ai sogni, alle fantasie e alle bizzarrie private e che restano tali. Farle uscire all'esterno e avere la sensibilità e il coraggio di riportarle, di rappresentarle sottoforma di immagini virtuali o cartacee e vederle fuori di noi stessi è un atto liberatorio e, sotto un altro punto di vista, un dono che offriamo agli altri, rendendoli partecipi delle nostre impelllenze e degli aspetti interiori che, spesso, sia ha difficoltà a esternarli diversamente. Così vedo quesa foto, un emergere di sensazioni, particolari non detti che affiorano, che si intravedono nel "brodo" della nostra coscienza, e se così è, rappresenta una sorta di purificazione e di un amo, un appiglio a cui agganciarsi per conoscere se stessi attravesro uno scambio e non più in maniera circoscritta e"galeotta".
Ciao, a presto |
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s.t. di petegiu commento di matinette |
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Bella anche questa....e la lascierei così come è perchè qui la composizione statica è integrata dalla presenza dinamica dell'uomo che si adatta perfettamente alle tonalità e alle luci, donandole una connotazione evanescente, misteriosa e con una previsione di un seguito del racconto.
Un saluto, a presto |
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bike di petegiu commento di matinette |
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Apprezzo la potenzialità di questa foto, nel senso che si presta a più intepretazioni sia tecniche che concettuali, e chiaramente queste ultime sono correlate al modo in cui si presenta. Ti allego una versione non colorata che non ha alcuna intenzione sostitutiva( cioè la Tua la considero bella già come è) ma esplica , a mio parere, la potenzialità di cui prima parlavo.
Ciao, a presto |
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|=- di fano commento di matinette |
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Particolare questa ripresa, un bel racconto attraverso il ritaglio di un luogo, con quel primo piano dei binari e, dato il contesto, quell' improbabile muro colorato e pulito. Ben fatta, con un uso parco e piacevole del colore e un'ottima composizione. La cornice, per i tipo di foto, non era necessaria, ma questo è un giudizio di opportunità estetica che non inficia l'altro.
Ciao. |
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in my solitude di huncke commento di matinette |
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Webmin ha scritto: | ... non eccedere nei sofismi. Un conto sono i dati concreti su quali ci si può confrontare per trovare un punto d'incontro, un altro conto sono le espressioni artistiche, che per l'appunto vengono riconosciute tali sempre a posteriori, partendo sempre dal grado di dissidio rispetto la realtà provato dall'autore.
Per quanto sopra non e' non vera la mia affermazione, ma piuttosto su di un piano diverso la tua replica, che per quanto sopra appare fuori tema, tendendo ancora una volta, non potendo fare altrimenti, a spostare il confronto su contesti più ampi di quello fotografico, che quindi rispondo a regole ed impianti critici diversi da quello su cui solitamente ci confrontiamo.
Fotografia e' sintesi d'artigianalità e spirito espressivo non mero sfogo sperimentale rivolto alla ricerca di espressioni solo a posteriori "eventualmente" riconosciute come artistiche.
Il vero artista e' tale solo quanto interiorizzate, e quindi assimilate, le regole del contesto espressivo a lui congeniale, le stravolge per un moto di rivoluzione, istintiva o razionale, il cui esito non e' la casualità ma l'innovazione. |
La questione di fondo è che abbiamo delle valutazioni differenti sulla funzione della Fotografia in se, e rispetto alle altre forme di rappresentazione. Io credo che la funzione e lo scopo dell'una e delle altre, siano esattamente gli stessi. Restando a quello che hai affermato, perchè la scultura cosa è se non..... "sintesi d'artigianalità e spirito espressivo"..... ma la forma e il modo connotano i singoli interventi.
Chi può negare interventi sperimentali e pioneristici in tutte queste manifestazioni, compresa la Fotografia? Chi ha stabilito che la Fotografia deve mostrare sempre la realtà esatta e chi è ancora convinto che quello che esce "crudo" dalla camera sia la realtà esatta?
La Fotografia non ha peculiarità, da questo punto di vista, che altre arti non hanno.
Ciao, un saluto |
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st di Marco C. commento di matinette |
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Sisto Perina ha scritto: | oramai non mi stupisco più di nulla  |
....a chi lo dici!! |
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st di Marco C. commento di matinette |
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Sisto Perina ha scritto: | ma stiamo scherzando? così è un altro scatto, ne snaturi il senso del postato originale che si basa sulla presenza dei due elementi in campo ovvero il concepimento stesso della foto dal punto di vista dell'autore....
Lo scatto originale nasce da questa precisa interazione, avvalorata da una composizione eccellente sulla diagonale del riquadro e soprattutto dallo "sguardo" del gabbiano in direzione della persona...
I riflessi accentuano questa sorta di limbo rimarcando l'importanza degli elementi....
un'ottima prova
ciaoo |
Credo che La Tua contestazione o considerazione si sarebbe dovuta basare sull'intera frase... Mi piace, avrei sottratto di più, ti allego una versione per spiegarmi meglio, ma forse così cambio anche il senso della foto, ma piace anche vederla così questa composizione, un altro punto di vista che non sminuisce affatto il Tuo, spero non ti dispiaccia. ..... e non stupirti su un estrapolato.
Ciao |
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st di Marco C. commento di matinette |
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Mi piace, avrei sottratto di più, ti allego una versione per spiegarmi meglio, ma forse così cambio anche il senso della foto, ma piace anche vederla così questa composizione, un altro punto di vista che non sminuisce affatto il Tuo, spero non ti dispiaccia.
Ciao |
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in my solitude di huncke commento di matinette |
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Webmin ha scritto: | ... fotografare, scrivere con la luce e trasmettere eventualmente un messaggio, sia esso implicito o criptico, ma in ogni caso rivolto ad un destinatario: altre forme di spinte artistiche, giova rappresentarlo, prendono solo spunto dal mezzo tecnico per approdare ad esiti che di fotografico hanno ben poco, per collocarsi in zone più prossime alla grafica o alla pittura in cui non si restituisce la realtà, ma una visione libera e personale e dunque a beneficio di solo di se stessi.
... in parte se ne era già di recente parlato quì:
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=512631
Mario |
Non può essere assoluta la tua affermazione, anzi direi che non sia vera! La produzione artistica, quella importante, ma anche quella meno, e sempre che non sia studiata a tavolino per scopi che esulano dal bisogno e necessità interiori, è generalmente fatta per se stessi, per un istinto personale, per una impellenza privata unica e non ripetibile. I destinatari di questa produzione, "si creeranno in post" e non è detto che ciò accada sempre.
Ciao |
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in my solitude di huncke commento di matinette |
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Senza fraintendimenti e con l'intento di ragionare di Fotografia, trovo che questa immagine , come alcune altre già postate su questo sito, e che hanno sempre suscitato incomprensioni, dubbi, fino all' indifferenza totale e persino agli insulti gratuiti, ricalca e prosegue un filone sperimentativo che, genericamnete parlando, quanto meno si distacca visivamente (foto di difficile disgestione) da tutte le altre, comprese quelle surreali e astratte. Io dico che ci si arriva prima o poi a rappresentare, come giustamente afferma Huncke, degli oggetti comuni dotati di forme particolari e che inanimatamnete esistono, fanno parte dell'ambiete in cui si vive, sono fermi e risolvono la loro funzione finchè sono in grado di farlo. Il fatto di riprenderli, isolarli, renderli porotagonisti, creare un alone di preminenza e di simbolo, ed estenarli per rendere effettivo l'intento, non è una novità assoluta, molti sono gli esempi che hanno segnato intere generazioni(penso allle opere di Andy Warhol, per citare uno dei più famosi) ma anche per altro versante, Fontana ( lo scultore). E' stato ed è un paradosso, una tesi sperimentale, un tentativo di rigetto della cosiddetta arte massificata, ripetuta, frammentata per essere ricomposta nuovamente , meccanicamente, però come avviene col riciclo, ad esempio della carta, che è sempre quella, ripulita, brillante, ma sempre la stessa. Una precisa connotazione nasce dalla forma e dal suo "confezionamento" che in questo caso, in simbiosi col titolo, è rappresentata da quegli sfocati-sgranati chiaro scuri e dall'idea espressa, dell' "oggetto animato", un oggetto che rigetta! . Adorno affermava a proposito dell'arte contemporanea che essa è "solo sociale" e non è bella, non deve essere bella, ma complessa, mal messa e non compiacente e deve creare caos e rottura. Chiaramente è un concetto estremo, anche se coerente rispetto al non compiacimento di questioni che riguardano ingiustizie, abusi, violenze, soprusi e via dicendo, e soprattutto rispetto al cambiamento dello status quo nutruito da queste negatività.
Dunque una "estetica del rigetto" o "una estetica del comune, intatta" sopportate da un forte pensiero e scopo.
Ciao, un saluto |
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in the rock di maiorchito commento di matinette |
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Le ultime tre foto hanno un potenziale, a mio parere, non sfruttato.
La rigidità e l'inespressività del ragazzo sono solo in parte causa di tutto questo. L'insieme è lento, manca di mordente e di un'atmosfera più rarefatta, meno "sparata". Sono ritratti ambientati (perchè a mio parere, di questo parliamo, anche se per gli ultimi due, hai scelto la sezione studio & fashion) a cui mancano l'aspetto attrattivo e introspettivo. Non comunicano, sono distanti, insomma lasciano indifferenti. Prendila, Maiorchito, come una critica costruttiva, come un auspicio per migliorare gli aspetti salienti e irrinuncialbili del genere ritrattistico. Genere difficile e complesso sia dal punto di vista tecnico che comunicativo.
Ciao, a presto. |
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... di YoRosco commento di matinette |
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YoRosco ha scritto: | Ho visto la tua galleria e ha buoni spunti.
Cerca su flickr: DraMan/ Roger Guetta
Lui ti può interessare, é un artista che adoro e può darti molti spunti secondo me.
P.S. Il gigionesco suona bene  |
....e andiamo a vedere DraMan/Guetta!...edit: visto, molto, molto interessante, da studiare..., ma da starne pure lontano, nel senso che è facile "che ti porti sulla cattiva strada" sia nella tentazione di imitarlo ( il che non sarebbe poi tanto una cosa sbagliata) sia di sprofondare nel suo mondo! Comunque intrigante e di spessore.
Ciao e grazie! |
| | br> |