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Commenti da edgar
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Ombre Sportive
Ombre Sportive di ruichiobian commento di edgar

Ciao!

E' uno scatto interessante, che ci offre lo spunto per commentare due situazioni particolari: quella della valorizzazione espressiva delle ombre e la rotazione dell'immagine.

Quando le ombre costituiscono un elemento in base al quale può avere senso condizionare lo scatto? Indubbiamente quando la loro valenza espressiva è forte o addirittura preponderante rispetto al resto dell'inquadratura. Di solito ci colpiscono ombre nette, scure, stagliate su un fondo uniforme o quasi, prodotte da una luce radente; esse sono in effetti in grado - se colte al momento giusto e con il giusto rapporto rispetto al contesto e all'elemento che le ha prodotte - di offrire un racconto fotografico molto potente. Spesso molto più potente di quanto avrebbe offerto il soggetto reale.

Sono certo che il ragionamento narrativo scaturito nella testa di Ruichi ha voluto valorizzare quei gesti e quelle posture atletiche e dinamiche che sono più evidenti e potenti nelle due ombre (notate gli atteggiamenti delle braccia e delle gambe) che nei soggetti reali. E Ruichi ci ha effettivamente colto !

Il passo successivo del cammino narrativo deve a questo punto tener conto del contesto espressivo e cromatico dello scatto: serve ai fini espressivi tener traccia del colore della pavimentazione, dei vestiti, della pelle del dorso del giocatore? Evidentemente no, anzi sono elementi di distrazione rispetto al grafismo estremamete sintetico costituito dalle ombre.

Quindi innanzitutto il "destino" espressivo di questo scatto richiede il B&N.

Secondariamente mi sono domandato perchè Ruichi abbia pensato di rovesciare lo scatto; e la risposta che mi sono dato è che con il rovesciamento Ruichi ha certamente notato che la postura delle due ombre è più in evidenza e lo slancio dinamico aumenta; solo il rovesciamento rende psicologicamente le ombre come il vero soggetto.

Bene allora il rovesciamento!

Infine mi sono chiesto se lo spazio intorno ai giocatori non fosse eccessivo e se il tombino avesse una importante funzione nel racconto fotografico. Ho fatto qualche esperimento di "taglio & cucito" e ho notato che la potenza narrativa delle due ombre aumenta con una inquadratura più stretta e che l'eliminazione del tombino non toglie nulla. A questo ho aggiunto una conversione in B&N ad altissimo contrasto per rendere le ombre "aggressive" il più possibile e questo è il risultato:



Come vedete si ottiene così un effetto potente e che racconta con immediatezza lo slancio dinamico della corsa e del gioco.

Ottimo lavoro direi (quello di Ruichi intendo, non il mio !!!)!

Ciao buoni scatti!

EDgar
Vecchi ricordi
Vecchi ricordi di cappe82 commento di edgar

Ciao!

Siamo di fronte ad uno scatto di buon livello, caratterizzato da un "racconto" fotografico intenso e al tempo stesso delicato e rispettoso.

L'anziana signora osserva nostalgicamente le due coppie di giovani che ammirano il bel panorama e rivede sè stessa e i ricordi che questa visione genera in lei.

Tutto ciò è raccontato cogliendo il momento giusto e con grande rispetto; infatti l'anziana signora non è riconoscibile, ma il suo atteggiamento e la ripresa nell'insieme sono inequivocabili. Decisamente molto bene !!

Tecnicamente trovo la scelta del B&N azzeccatissima e la conversione piuttosto ben fatta; ho controllato i livelli: è solo leggermente sottoesposta, per il resto è OK!

Non sono personalmente in accordo sugli altri tagli proposti; la presenza della seconda coppia di giovani e soprattutto l'apertura sul panorama sottostante sono parte del racconto della nostalgia e con il taglio, il racconto stesso ne soffre in incisività.

Bene, bene, a presto e buoni scatti.

EDgar
Radici
Radici di Violetta commento di edgar

Ciao!

E' uno scatto interessante, che propone - in estrema sintesi - una sorta di "grafismo" costituito dal tronco contorto.

La sua valenza è grafica, scultorea semmai, quindi ciò che ha senso valorizzare in un soggetto simile è fondamentalmente la forma. Il colore è un elemento non solo non utile (anche perchè non si tratta di un colore particolarmente smagliante e o affascinante, tale da condizionare lo scatto) ma che crea solo problemi (dominanti in particolare), risolti i quali, resta comunque un elemento non determinante.

Detto questo, il "destino" espressivo di questo scatto è ovviamente il Bianco & Nero, tecnica che ci serve in questo caso per valorizzare le forme del tronco e il suo riflesso.

Invio qui un esempio di conversione in B&N, che naturalmente non vuole essere definitivo, ma solo un esempio del risultato espressivo che ci si può attendere in una situazione come questa:



Come vedi l'idea estetica che hai avuto è buona, e il B&N è lo strumento giusto per valorizzarla. Per la conversione in B&N sono certo che tu sarai in grado di fare meglio di me !

Ciao a presto e buoni scatti!

EDgar
Luna e lampione
Luna e lampione di Anton01 commento di edgar

Un simpatico scatto "al volo" che testimonia una buona capacità di osservazione !!

Ciao buoni scatti!

EDgar
Solitudine
Solitudine di enricochinaglia commento di edgar

Ciao!

E' uno scatto notturno gradevole e ben fatto.
Tecnicamente c'è poco da agiungere alle osservazioni già fatte e comunque in assoluto è uno scatto riuscito, compresa la "stella" luminosa formata dalla lampadina in mezzo alla vetrina.

Entrando invece nel tema del contenuto espressivo dello scatto, trovo che il senso di "solitudine" che volevi sottolineare con questa immagine sarebbe stato molto più forte se ci fosse stata un'unica presenza umana. Magari un passante, oppure un uomo seduto su una delle sedie, o una figura che si intravvedeva all'interno. La presenza umana - all'interno di questo scenario notturno vagamente desolante - avrebbe prodotto la reale sensazione di solitudine: un essere umano "solo" in questa atmosfera scura e solitaria.

Invece la semplice rappresentazione di un luogo privo di elementi umani, non basta - ad un'analisi psicologica - a causare la sensazione di solitudine. Altrimenti qualsiasi immagine che rappresenta una scena senza esseri umani dovrebbe essere una rappresentazione di solitudine; il che ovviamente non è.

La solitudine - se riflettiamo bene - è una sensazione che nasce dalla rappresentazione di un essere umano immerso in una realtà dove il contatto con altri è impossibile e se ne sente il peso psicologico. La semplice assenza dell'umano dalla scena non è sufficiente a scatenare la sensazione forte di "solitudine".

Capisco che la mia critica possa sembra eccessivamente "arzigogolata" e complessa, ma son certo che in uno scatto sia più importante l'analisi di ciò che contiene dal punto di vista della psicologia del "racconto" fotografico, puttosto che della congruità tecnica; che per altro in questo caso è decisamente buona.

Ciao a presto e buoni scatti.

EDgar
Friuli Venezia Giulia
Friuli Venezia Giulia di antonella ros commento di edgar

Ciao!

Concordo sul fatto che un ritaglio per ridurre le dimensioni della cornice sia necessario. In una situazione del genere tieni presente che la differenza di luminosità tra l'interno della grotta e il mare illuminato dal sole è talmente enorme, che nessun mezzo fotografico attualmente esistente (e probabilmente nemmeno quelli dei prossimi 50 anni !!!) avrebbe potuto contenerla !!!

Quindi in questi casi è necessario scegliere se privilegiare le alte luci e sacrificare la visibilità delle ombre, o viceversa dare visibilità all'interno della grotta, ottenendo però il pesaggio marino totalmente sovraesposto e "bruciato" (come si usa dire quando le alte luci sono praticamente un'area bianca priva di dettaglio).

Ovviamente - dato che i bianchi "bruciati" psicologicamente risultano inaccettabili all'osservazione - è certamente la scelta corretta quella di privilegiare una giusta esposizione delle alte luci, sacrificando le ombre.

In effetti in questo caso non devi sentirti in difetto se la visibilità della cornice manca di dettaglio; è assolutamente normale. Anzi aggiungo che una esposizione leggermente inferiore avrebbe reso il paesaggio con colori più saturi e un effetto globale migliore.

Concludo osservando che stranamente la nitidezza del paesaggio è piuttosto bassa; dato che la fotocamera usata è di alto livello e il tempo di scatto veloce, l'unico motivo che mi viene in mente per questo fatto, è che la messa a fuoco non sia stata fatta sul paesaggio stesso, ma sulle rocce in primo piano. Cerca di essere sempre molto attenta alla gestione della Messa a Fuoco (MaF), perchè può condizionare in modo rilevante il risultato finale.

Ciao a presto e buoni scatti.

EDgar
Balli in festa
Balli in festa di enricochinaglia commento di edgar

Ciao!

Ti dico come la vedo.

Il remake sicuramente valorizza di più i danzatori, ma onestamente - per dare un intenso senso di "immersione" nel ballo - sono ancora troppo lontani. Per ottenere l'effetto desiderato sarebbe stata necessaria un'inquadratura più vicina e più "invasiva".

Del resto, partendo dallo scatto originale, non potevi fare molto meglio: i danzatori sono troppo lontani per recuperare l' "immersione" di cui parlavamo, mentre i musicisti sono francamente troppo in ombra e ripresi troppo "al limite" per poter ridare loro il necessario protagonismo.

Da questo scatto non si riesce a ricavare a mio avviso una versione che soddisfi i requisiti qualitativi di cui abbiamo parlato.

Però puoi essere soddisfatto del lavoro svolto e delle intuizioni espressive che hai avuto, che certamente produrranno risultati di livello con i prossimi scatti.

A presto ciao.

EDgar
Mani in pasta
Mani in pasta di RinghioP commento di edgar

Ciao; uno scatto di dettaglio quotidiano che nasce da una buona idea narrativa.

Il suo limite principale però è il fatto che - pur ponendosi l'autore come centro d'interesse dello scatto il lavoro delle mani dell'uomo - ....le mani praticamente non si vedono! Si vedono purtroppo solo due avambracci che spuntano dalle maniche e che finiscono in una massa giallastra. Ma delle mani, praticamente nessuna traccia.

Diverso sarebbe stato se - grazie ad un diverso punto di ripresa - tu avessi inquadrato bene le mani sporche di pasta e di farina, nel loro faticoso gesto di impastare; magari con il busto e il viso del panettiere sfocati sullo sfondo....

Così purtroppo lo scopo per cui hai scattato è stato mancato; il resto sono solo dettagli che non possono in alcun modo modificarne la valenza.

Non preoccuparti per questo; considerala una indicazione utile ad avere sempre in mente quando scatti il vero scopo di ciò che vuoi raccontare; e mentre lo stai facendo considera se stai davvero valorizzando l'elemento chiave del tuo racconto o meno.

Vedra che i prossimi scatti che ci manderai avranno una ben diversa forza espressiva.

Ciao e buoni scatti.

EDgar
Balli in festa
Balli in festa di enricochinaglia commento di edgar

Ciao; è un bello scatto, i cui punti di forza sono il punto di ripresa e la spontaneità e il dinamismo che hai saputo cogliere.

Paradossalmente ti sei penalizzato da solo con l'uso di "marchingegni" elettronici (software!!) per donare un effetto di vignettatura e per potenziare l'intensità dei colori. Ti suggerisco caldamente di usare con molta parsimonia tutto ciò che non sono i controlli base del fotoritocco, cioè livelli e curve. Tutto il resto va usato solo in casi particolari e ragion veduta.

Dal punto di vista compositivo la foto non riesce a "esplodere" perchè non si riesce a capire quale sia il vero centro d'interesse che volevi sottolineare: i danzatori o i musicisti ?

Se erano i danzatori, avresti dovuto riempire con loro la maggior parte dell'inquadratura; se erano i musicisti avresti dovuto avvicinarti ancora un po' e renderli ancora più preponderanti rispetto ai danzatori sullo sfondo e soprattutto evitare di scurirli e "nasconderli" con la vignettatura.

Una foto - quando non è chiaro e lampante l'intento "narrativo" dell'autore, e quando l'osservatore è incerto sul reale centro d'interesse difficilmente "spacca", come si suol dire. Magari piace, sì, ma non entusiasma.

Ora sai il perchè.

Comunque la base è molto buona e son certo che ci proporrai presto ottimi scatti!

EDgar
Auto d' epoca
Auto d' epoca di Andrea_69 commento di edgar

Ciao; uno scatto simpatico e piuttosto curato. Le linee verticali, considerando la situazione di ripresa sono più che accettabili.

Gradevole il fatto che la ripresa sia stata effettuata - almeno sembrerebbe - ad un'altezza di meno di un metro, offrendo una prospettiva più corretta del muso dell'auto.

Un effetto ancora migliore si sarebbe ottenuto usando una focale più lunga e inquadrando da più lontano; ma mi rendo conto che in queste situazioni convulse con tante persone che si muovono tra le auto può essere difficilissimo o impossibile.

Ciao, a presto e buoni scatti.

EDgar
monument valley
monument valley di Bizioh commento di edgar

Ciao; in questa scena - gradevole e dotata di una attraente atmosfera tempestosa - manca, per essere completa, un po' più di personalità.

In un caso del genere il modo più semplice per ottenere il massimo effetto scenico è decentrare la linea dell'orizzonte, ponendola parallela a una delle linee ad un terzo o a due terzi dell'altezza del fotogramma (regola dei Terzi).

Questo può essere fatto decentrando l'orizzonte al terzo inferiore, oppure al terzo superiore; la scelta dipende dalla finalità che ci si pone: decentrando l'orizzonte in basso si toglie spazio alla terra per darla al cielo; nel caso opposto si enfatizza la presenza della terra rispetto al cielo.

Forse in un caso come questo avrebbe avuto più senso lasciare più spazio al cielo con le belle nuvole che lo rendono affascinante, sacrificando i primi piani della terra.

Però anche una versione in senso opposto, che desse spazio maggiore ai primi piani poteva aver senso. La scelta è una questione di gusto personale e di porre in evidenza ciò che si giudica scenograficamente più interessante.

L'orrizzonte perfettamente a metà invece, molto spesso rende l'immagine meno attraente e meno personale.

Chiudo con un accenno alla nitidezza, che in questo scatto non è eccellente; ciò è quasi certamente dovuto all'utilizzo di un diaframma troppo chiuso che ha innescato fenomeni di diffrazione; ti suggerisco attenzione ad usare diaframmi più chiusi di f/8.

Ciao, a presto e buoni scatti.

EDgar
che curve!
che curve! di oinotna commento di edgar

Ciao!

L'inquadratura e la prospettiva sono davvero molto belle e comunicano una impressione forte di dinamismo. Questo perchè hai usato molto bene l'effetto costituito dalle linee curve.

Il limite di questa immagine sta nella mancanza di un elemento - anche minimo - che riempia la scena; un essere umano, un albero, un animale, un attrezzo rurale, un elemento in muratura; un oggetto che in buona sostanza faccia da centro d'interesse, dando senso alla scena - per altro molto bella - che lo sostiene.

Così è come un bellissimo palcoscenico, dove però non avviene alcuna recita.

Ottimo inizio comunque!

EDgar
Euganei
Euganei di areaitalica commento di edgar

Ciao; lo scatto rappresenta un paesaggio molto gradevole; i colori sono un po' inusuali, ma possono piacere, secondo i gusti.

Alcuni dettagli bianchi al limite della bruciatura danno l'impressione di una certa sovraesposizione; presta attenzione a questo, perchè la sovraesposizione se eccessiva può rovinare lo scatto con bianchi privi di dettaglio.

Ti siggerisco infine di evitare diaframmi così chiusi come f/13, sia per non rischiare fenomeni di diffrazione che abbattono la nitidezza, sia per evitare di utilizzare tempi di scatto troppo lenti (come in questo caso).

Ciao buoni scatti!

EDgar
Aspettando la 1000 miglia
Aspettando la 1000 miglia di bikyga commento di edgar

Ciao; lo scatto presenta un'atmosfera piuttosto riuscita, che trasmette l'emozione della corsa. Questo grazie alle tonalità cromatiche calde, ai fari dell'auto che illuminano le gocce di pioggia e al panning che mette in risalto la macchina e trasforma gli spettatori in forme indistinte.

Per altro, come suggerito da altri commenti, il punto di ripresa non ha permesso di riprendere l'auto da corsa per intero e questo purtroppo rende lo scatto non perfetto. Però l'atmosfera c'è e questo è importante; il panning non sarà perfetto, ma tutto sommato è accettabile.

Continua così e manda altri scatti!

Edgar
La crociata di un aspirante pianista
La crociata di un aspirante pianista di Stefandreus commento di edgar

E' effettivamente molto molto sottoesposta.
Ti propongo una via di mezzo tra la tua e quella ad alto contrasto.
Diciamo che avendo come riferimento i tasti bianchi e neri del pianoforte si riesce a capire abbastanza bene quando essi contengono ancora dettaglio.

Ciao buoni scatti.

EDgar
Piazza dei Miracoli
Piazza dei Miracoli di Vinsanto commento di edgar

E' una bella foto del Duomo di Pisa in notturna, curata e ben fatta.
Il suo limite è semplicemente una notevole sottoesposizione, che però è facilissimamente recuperabile tramite una sistema alla curva dei livelli.
Ti allego un esempio di sistemazione degli stessi; come vedrai ora la foto rifulge di ben altra luce.

Per il resto davvero un bello scatto!

Ciao a presto

EDgar
panni stesi
panni stesi di e.photographer commento di edgar

Stefandreus ha scritto:
Mi piace l'idea, il B/W, ecc. ma azzardo una mia personale opinione, e se avessi fatto una ripresa a 90° anzichè 45°? Forse è soggettivo, e non posso dare giudizi che hai ricevuto da persone certamente più esperte di me, ma quest'angolazione crea tensione, d'altra parte, secondo me, l'idea di sperimentare un punto di vista insolito è buona.
Lo scrivo per confrontarmi io stesso con qualcuno riguardo all'idea dell'angolazione. In ogni caso, complimenti Smile


Il tema della rotazione dell'angolo di ripresa ricorre frequentemente. Ammetto di essere in partenza abbastanza scettico su questo strumento, perchè l'osservazione di fotografie per tanti decenni, nei più svariati contesti, mi ha portato a sintetizzare che nella gran maggioranza dei casi si tratta di espedienti che mirano a una ricerca dell'effetto e dell'originalità "facile".

Il che ovviamente non vuole dire che non vi possano essere esempi interessanti di riprese dove la rotazione del punto di ripresa (o anche la successiva rotazione del fotogramma dopo lo scatto) siano complementari all'esercizio "grafico" della ripresa stessa e quindi ne aumentino l'impatto visivo.

Però sono casi rari, dove in genere il punto di ripresa e la conseguente inquadratura sono davvero insoliti e "spiazzanti", al punto che spesso si fa fatica a capire la reale natura del soggetto. In casi così particolari l'aggiunta di inusuali rotazioni del punto di vista fa in qualche modo parte integrante del progetto "geometrico" dello scatto e quindi ne potenzia l'effetto scenico.

In tutti i casi invece dove una foto ruotata (in ripresa o dopo lo scatto) è semplicemente......una foto ruotata (!!!) è evidente che non vi è alcun beneficio e alcun valore in questo metodo. Come spesso ho sottolineato, una foto senza interesse non ne acquisisce semplicemente ruotandola. Spesso invece si ha la sensazione che molti ritengano di poter stravolgere in positivo la valenza di uno scatto, pensando che la presunta originalità dell'angolazione non standard sia motivo sufficiente.

E' chiaro, per finire, che una valutazione strettamente oggettiva di quali scatti rientrino nella prima categoria e quali nella seconda, non è sempre facile e anche i gusti personali incidono. Però di solito basta raddrizzare l'immagine e confrontarla con quella ruotata; spessissimo basta questa semplice azione per capire se il gioco ha valso la candela o meno.

Un saluto a tutti.

EDgar
Faggio caduto
Faggio caduto di Pierluigi88 commento di edgar

Una bella composizione, decisamente essenziale, e un'atmosfera davvero affascinante. Uno scatto semplice dove tutto quello che c'è contribuisce al risultato, senza inutili fronzoli.
La nitidezza è comunque sufficiente.

Se vai spesso in escursione, magari invece di una reflex potresti pensare a una mirrorless......pesano davvero molto meno,,,,,

Ciao buoni scatti.

EDgar
Cavalli nella nebbia
Cavalli nella nebbia di Autogatto9000 commento di edgar

GiovanniQ ha scritto:
Si distingue nella nebbia il singolo e il gruppo, il solitario e la "combriccola", ....gli animali.

Una buona foto di impatto, che racconta di un inserimento dell'autore all'interno dell'ambiente, che non spaventa gli animali ma se li fa amici.

La composizione su due diagonali del gruppo e del solitario, la nebbia che avvolge ma comunque ritrae, il tutto si dissolve in aria, con un riferimento alla terra e all'uomo con la staccionata e l'albero.

Il B/N, e' ben dosato, in punta di piedi restituisce il senso del clima che si respirava nel frangente in cui hai scattato.

Davvero questa foto merita di uscire dalla sezione per approdare in altre, forse Varie direi.

Buona per me.

Ciao


Dopo l'accurata analisi compositiva di Giovanni che posso aggiungere? Solo i miei complimenti al fotografo !

Smile Smile

EDgar
panni stesi
panni stesi di e.photographer commento di edgar

E' una simpatica e gradevole foto street, dove il centro d'interesse è costituito dal gioco dei fili con i panni appesi tra le facciate delle case.

L'esposizione è ben calibrata e ha conservato al meglio il dettaglio dei fili, dei panni e anche del cielo, evitando che una esposizione eccessiva lo rendesse vuoto.

Le parti visibili delle case sono piuttosto scure, ma questo è corretto, perchè la loro valenza è solo di "supporto" al gioco dei fili.

L'unico appunto che mi sento di fare allo scatto è la rotazione a 45°; avrebbe avuto il medesimo impatto se fosse stato lasciato in posizione normale, e non avrebbe dato l'impressione della ricerca dell'effetto a tutti i costi.

Ricordati che uno scatto se è buono lo è per le sue doti intrinseche (se le ha); non acquista certo valore solo perchè viene ruotato.

Qui sotto ti allego una copia dei due scatti affiancati, quello ruotato e quello riportato all'origine (per quanto possibile!): come potrai vedere la rotazione non fa guadagnare proprio nulla.

Ciao buoni scatti.

EDgar
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