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vedove di Liliana R. commento di NOCTILUX |
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Citazione: | Scatto interessante, ma pare troppo costruito e per questo non mi comunica gran che, poi, magari il tipo era li proprio per caso e l'hai colto con un guizzo felino, ma comunque non mi sa di scatto "rubato"..
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E anche se fosse? Il 99,9% delle street - da sempre - sono state costruite, ne sono convinto e assieme a me molti altri. |
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Sei anaffettiva, ma stavo bene con te di Davì commento di NOCTILUX |
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Quest'immagine è la trasfigurazione dell'inanimato in una sorta di incubo psicanalitico che prende vita, dove anche le fattezze della bambola diventano diabolicamente larvali, assumendo un contorno raccapricciante.
Lavoro molto ben fatto, con un suo senso compiuto. |
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.. dalla finestra di casa mia .. di poldacol commento di NOCTILUX |
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Sì ma non è il solito hdr, nel senso che l'estensione della gamma dinamica riguarda solo alcune porzioni di fotogramma, eppoi c'è la particolare illuminazione della parte destra a rendere inconsueto e interessante fotogramma. Per quanto riguarda i colori sono scelte personali, personalmente ritengo che in questo caso si fondano bene con la scelta delle luci. |
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hh di marzai commento di NOCTILUX |
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Esistono due tipi di fotografia: la cattura dell'immagine che esce dal sensore "così com'è" e quella "immaginata" e quindi costruita, alla quale si attribuisce erroneamente carattere di artificiosità. Ebbene, sono entrambe false ed entrambe vere, reale e irreale in fotografia sono la medesima cosa. Quando noi eseguiamo una doppia esposizione, ad esempio, e quindi puntiamo l'obiettivo su un edificio che ci sta dinnanzi, poi ci giriamo verso la luna che abbiamo alle spalle, cambiamo obiettivo e sovrapponiamo i due fotogrammi, noi abbiamo già falsato quello che viene definito "elemento reale". Lo falsiamo ma rimaniamo nel lecito solo perché le "leggi fotografiche", dal punto di vista tecnico, ci consentono da sempre la doppia esposizione in macchina come pratica lecita, dunque reale. E' solo la percezione veicolata dalla convenzione che ci dà il senso del reale o meno, così come la morale di un luogo si lega alla sua collocazione geografica.
La scelta rimane sempre di chi concepisce l'immagine, e se in quel momento la priorità era quella l'attitudine va preservata e difesa, perché quell'attimo si proponeva di condensare più visioni distinte nello stesso fotogramma, ma ciò non è irreale e poco importa se poi montiamo il tutto in post-produzione o direttamente in fase di ripresa, dal momento che tutto era già montato nel nostro cervello e bastava quindi solo realizzarlo... eseguiamo invece un'operazione irreale e contro la nostra natura ogni qualvolta tradiamo una delle nostre visioni. Quando non siamo noi stessi commettiamo la scorrettezza più grande, e non solo verso noi stessi o verso la fotografia.
Questa serie di scatti ha un suo carattere ben preciso e una sua ragion d'essere, e credo che non sia necessario porsi altre domande. |
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DIFFERENT STEP di napocapo commento di NOCTILUX |
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Napo, questa è sicuramente una delle tue migliori. Mi sa che qui la centralità era difficile da evitare (e comunque non disturba) pena una sovrapposizione della modella con una delle due finestre, che proprio perché presenti creano invece una sorta di cornice attorno al soggetto. Bello scatto. |
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Incantatore d'Anime di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Sanpit, ringrazio anche te e Design per gli apprezzamenti.
Non ti voglio però più sentir dire "non so se riuscirò mai a fare altrettanto"... pratichiamo solo stili fotografici diversi, ma ciò non vuol dire che non vi sia qualcosa di altrettanto apprezzabile nella tua galleria o in quella di molti altri
Realizzo scatti senza preoccuparmi di chi li vedrà e soprattutto non agisco mai sotto l'influsso della volontà di mercato, che mi porterebbe dove invece la mia mente non desidera andare; semplicemente la assecondo, cercando di non tradirla nel percorso che essa stessa ha già tracciato. Purtroppo o per fortuna sono sempre più uno schiavo totale della mia mente, essa crea delle immagini che sono costretto a realizzare, tant'è che quando non lo faccio mi accorgo di quanto io abbia fallito nel processo artistico, quindi torno sull'idea primitiva che DEVO realizzare a tutti i costi, pena non dormirci la notte, e torno a farmi tiranneggiare volentieri da un processo che avverto più grande di me (E' più grande di me).
Per me la tecnica non esiste, o forse è meglio dire che non esiste come la si intende spesso, vado piuttosto a cercarmi i mezzi che in quel momento mi consentono di portare a termine la mia visione: se non li conosco li imparo in quel preciso istante, raccolgo tutte le energie a mia disposizione e cerco di attrezzarmi, informarmi e ingegnarmi per vedere come posso risolvere il problema, e vanno bene tutti, anche i più umili, purché funzionali all'idea di partenza.
Una volta realizzata l'immagine, ho liberato la mente da una sorta di ossessione e per un po' (non tanto a dire il vero) posso restarmene tranquillo, almeno finché non ne interviene un'altra a ingombrare i pensieri... se poi qualche mia immagine riesce ad uscire dal mio hard disk e venire condivisa con qualcun altro che in quel momento è in sintonia, ben venga, ancora meglio, non può che farmi piacere... |
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Idee che trasformano lo spazio... di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Citazione: | dovrebbe essere tenuta come poster negli uffici dei marketing managers o degli art directors per potersi meglio dimensionare alla realtà vera |
Dovrebbe, sì, ma temo non si possa fare... Nietzsche direbbe: "come può nascere qualcosa dal suo contrario?" Dagli torto.
Grazie anche a te e a Lino. |
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*Luana* di robina182 commento di NOCTILUX |
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Un capolavoro anatomico dell'universo, tanto sono tese, nervose, scattanti, estetiche, e questo a prescindere dal passato della ragazza, dal momento che l'occhio vede ciò che vede... difficile vedere piede, caviglia e polpaccio di questa fattura e per di più sullo stesso arto. Quelle due gambe potrebbero sopravvivere e creare scatto a sé, annullando tutto ciò che le circonda, compresa la barchetta di passaggio... |
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Introspezione di Massimo Passalacqua commento di NOCTILUX |
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Ma pensa com'è strana la vita: se fotografi un anziano, vestito e nella stessa identica posa, il fotogramma prende il nome di "ospizio" o "attendendo il cambio-pannolone", sebbene quella sia una condizione in cui forse il soggetto ritratto si rispecchia realmente in qualche "interiorità introspettiva".
Dopo la parte didascalica, lunga e pallosa, arriva quella concisa a mo' di consiglio: tieni la foto e butta il titolo, perché il secondo rischia di abbruttire la visione della prima...
Vedi, non è che l'arte sia un inganno, ma spesso lo sembra perché vuole
rivestirsi di significati diversi rispetto agli intenti di partenza; io non eseguo nudi, non faccio glamour, ma se per qualche motivo dovessi iniziare, un'immagine così la chiamerei deandreianamente "sono la femmina camicia aperta piccole tette da succhiare". Volgarità? Per nulla, avresti un'immagine nuda (simpatica e ironica) con un titolo nudo invece di un nudo con annesso titolo filosofico fuori luogo...  |
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Singolare volto dell'incubo in giardino montano di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Citazione: | e' vicina all'osservatorio (contrada Pennar)?
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Yes.
Citazione: |
In effetti la mia era una risposta a chi precedentemente ha detto che è uno scatto geniale o che è bel realizzata... nulla col denigrare il tuo operato, ci mancherebbe ma per me foto ben realizzate o geniali sono altre
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Marzai aveva solo notato un dettaglio, il che non vuol dire che il mio operato sia stato geniale. "Geniale" è un termine ormai consunto, un guscio svuotato che tra l'altro non mi riservo ormai di usare per immagini di nessun tipo.
Questo è un semplice scatto, che ha come prerogativa unica quella di essere a fuoco e non mosso... forse vista e fotografata da te probabilmente sarebbe apparsa come un punto luce vagante qua e là per il fotogramma, ma oggi l'autore non avrebbe un nome. |
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Le scarpe rosse di mene commento di NOCTILUX |
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Un momento semplice ben ritratto, ben esposto e inquadrato... perchè cambiare qualcosa in uno scatto del genere? |
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Singolare volto dell'incubo in giardino montano di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Citazione: | la scultura è fantastica... la foto che hai fatto per documentarcela è una foto normale, nulla di più...
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Sicuro che è una foto normale e nulla più, cosa dovrebbe mai essere? Non avrebbe avuto senso stravolgere uno scatto documentaristico, dal momento che non è una mia opera fotografica costruita a tavolino ma uno scatto che documenta l'arte di qualcun altro... |
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Singolare volto dell'incubo in giardino montano di NOCTILUX commento di NOCTILUX |
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Beh dài, comunque un provocatore con una buona capacità trasfigurativa e molto probabilmente una personalità interessante nel privato.
Non so come ci sia finita questa scultura in un giardino privato nell'Altopiano asiaghese... o è una delle dimore dell'artista, o è stata acquistata da un privato, oppure qualcuno la tiene in custodia.
Non so se l'ape alla griglia sia sua... comunque grazie per la segnalazione e per avermi fatto conoscere l'autore dell'opera.
Ciao |
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23:20 presenze sul pontile di Maurizio Rugiero commento di NOCTILUX |
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Mi dispiace, ma penso che vi siano veramente pochi elementi per ritenerla un'immagine riuscita, o solamente evocativa. Siamo nel "già visto milioni di volte", un già visto che si sorregge oltretutto con il puntello di elementi deboli e caotici. Purtroppo o per fortuna, non basta una convergenza di linee per fare uno scatto... |
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