Commenti |
---|
 |
|
|
 |
a man in Africa di marcopavani commento di marcopavani |
|
Ueda ha scritto: | Scatto fatto da un mezzo in movimento
scena particolarmente suggestiva reso sopratutto dal contrasto dei chiaro/scuri, il mosso del primo piano secondo me invalida la sua riuscita, peccato  |
Scusa, con tutto il rispetto, che cosa è invalidato? Lo scatto in movimento non vale per la street? Fammi capire meglio grazie. |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
forever di marcopavani commento di marcopavani |
|
Villaggio di Sankou - Guinea forestale - dicembre 2008
Durante il percorso tra una città e l'altra, centinaia di villaggi come questo. Si ha l'impressione che quanto vedi sia così da sempre e per sempre. |
|
|
 |
la-le partita-e di pallone di marcopavani commento di marcopavani |
|
Conakry - Guinea - dicembre 2008
In attesa della costruzione dello svincolo dell'autostrada (?), i ragazzi si scatenano come ovunque a giocare a pallone. E' la forza del calcio in Africa, veicolo di sogni, il più delle volte frustrati, di trovare gloria e soldi in Europa, ma comunque unica occasione di gioco per tutti, vista l' assenza di qualsiasi struttura sportiva adeguata |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
 |
una su mille.... di marcopavani commento di marcopavani |
|
Nimrandir ha scritto: | Oltre alla faccia gli avrei lasciato anche il resto del corpo evidenziato che dici? |
forse, se tu mi indichi dov'è il resto del corpo....  |
|
|
 |
|
|
 |
l'inutile ferrovia di marcopavani commento di marcopavani |
|
herbert.steele ha scritto: | bello scatto e storia interessante che merita un reportage. se ne hai altre sarei interessato.
pellicola o digitale?
ciao
herbert |
Ne ho tante, piano piano le posterò, grazie |
|
|
 |
l'inutile ferrovia di marcopavani commento di marcopavani |
|
civ833 ha scritto: | Bello scatto. Forse il bianco e nero sarebbe migliorabile (gli alberi sono scuri come la pelle dell'uomo, mentre avrei preferito distinguerlo leggermente di più), ma non mi sento di consigliarti modifiche. Perché la scelta prospettica è semplice ed efficace: il binario inutile che separa la parte destra delle baracche dalla zona morta tra i due binari, e l'uomo in primo piano e la donna più avanti sembrano immobili e spaesati in questo percorso senza senso intorno al quale è ormai cresciuta la "città". E a sinistra ancora un binario, dove una massa umana transuma lentamente, quasi immobile nella sua lontana imponenza: sarebbe una foto perfetta senza l'uomo in primo piano, ma lo è ancora di più includendo lui e la sua espressione di amaro sorriso, con cui guarda disilluso un futuro che vive sia in fondo a quella ferrovia che oltre quel binario deserto, in uno scorcio di sofferta civiltà in cui l'uomo accetta quest'eredità cinquantennale e "ci vive intorno", con la naturalezza senza tempo di chi non può che accettare il proprio destino - qualunque esso sia.
E' una scelta azzeccatissima, un attimo di vita colto nella sua semplicità e nella sua interezza sfruttando la naturale suddivisione in quattro piani di una scena che un occhio esperto avrebbe facilmente banalizzato, documentandola piuttosto che facendola vivere in un bianco e nero semplice ed efficace.
Ti ringrazio per non averla rovinata con una cornice. La "vignetttura" in basso a destra contribuisce a questa "prospettiva emotiva", portando l'occhio a seguire la linea di fuga delle rotaie e l'"occhio interiore" a seguire lo sguardo dell'uomo in primo piano, e lo spettatore a guardare assieme a lui la desolante e insime viva realtà che attecchisce intorno a quei binari, come una ferita intorno a cui è l'umanità a rimarginarsi. Niente male. | Grazie veramente del tuo commento che dà un risalto bello e particolarissimo a questo mio scatto. Marco |
|
|
 |
l'inutile ferrovia di marcopavani commento di marcopavani |
|
Conakry - Guinea - 2008 dicembre
L'avevano costruita i francesi per collegare Conakry a Kankan, a Est del Paese. Poi l'indipendenza del 1958 con l'espulsione di tutti i francesi, e due dittature che sono durate cinquant'anni. Nessuno ha mai messo un convoglio sui binari. Ci passano solo i carrelli che portano la bauxite al porto |
|
|
 |
|
|
br>