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percezione yogica di oltre n commento di oltre n |
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Omaggio a Sri Aurobindo.
Secondo Sri Aurobindo, la maggior parte degli esseri umani possiede uno “schermo mentale “che impedisce di vedere al di là del “velo della materia”, ma quando si impara a scrutare oltre questo velo, si scopre che tutto è costituito da diverse intensità di vibrazioni luminose. |
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. di oltre n commento di oltre n |
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In molte immagini cerco di raffigurare gli ossimori, con cui si riesce a far convivere fenomeni opposti che avvengono contemporaneamente, senza che uno escluda l' altro. In questo caso la figura centrale si costruisce la rete che lo protegge, intrappolandolo e, contemporaneamente, la rete è soggetta al dissolvimento, che lo rende libero.... in un processo senza fine. Il tutto nel vuoto, matrice di tutti i fenomeni |
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senza percorsi prestabiliti di oltre n commento di oltre n |
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La verità è una terra senza sentieri e non la si può avvicinare da nessun tipo di percorso, religione o setta. Essendo la verità illimitata, incondizionata, non raggiungibile da nessun tipo di strada, non può essere organizzata né si dovrebbe formare nessuna organizzazione per guidare o forzare le persone a percorrere vie particolari. L' uomo non può raggiungerla tramite nessuna organizzazione, nessuna dottrina religiosa, nessun dogma, nessun sacerdote o nessun rito, e nemmeno tramite qualche conoscenza scientifica o qualche tecnica filosofica, ma può trovarla tramite lo specchio delle relazioni, tramite la comprensione di quanto è contenuto nella sua mente, tramite l' attenta osservazione e non attraverso l' analisi intellettuale o l'introspezione analitica. Nel momento in cui seguite qualcuno, cessate di seguire la verità - Dal discorso di scioglimento dell’Ordine della Stella d’Oriente, da lui presieduto
http://legacy.jkrishnamurti.org/it/about-krishnamurti/dissolution-speech.php |
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…..meglio rientrare di oltre n commento di PieroF |
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Secondo me conta molto pure la finezza con cui si usano gli strumenti. Le bande cromatiche sono correggibili, richiedono solo più lavoro.
Per me, che comunque come linea di principio fondamentale ritengo la fotografia soggettiva al 100%, non si devono notare artefatti che fanno capire che la foto è stata lavorata.  |
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…..meglio rientrare di oltre n commento di Massimo Tolardo |
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Condivido molto di quanto riportato sopra. Le trovo esasperata nella post che lascia trasparire molteplici e degradanti artefatti. La versione con la figura vicina alla fine del fotogramma la preferisco anche per l'aderenza al titolo.  |
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…..meglio rientrare di oltre n commento di Conrad79 |
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Grazie per aver pubblicato lo scatto, che conferma, almeno a mio parere, la sensazione che ho avuto.
Con un taglio un po' più wide e una ritocchino qua e là nei settaggi base in post, è una gran bella foto. |
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…..meglio rientrare di oltre n commento di oltre n |
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Per vittorione
Tra bassa qualità dell' immagine e realizzare quanto visualizzo......preferisco una minore qualità, Ti ringrazio per l' intervento e concordo con la tua didascalia....... Nessuna verità, solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione
Per Conrad79
Ti ringrazio. Allego la foto originale senza interventi......trasfiguranti |
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…..meglio rientrare di oltre n commento di Conrad79 |
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Sempre condivisibili le analisi di Vittorione.
Io non commento mai la sezione artwork, infatti ho aperto la foto perchè in varie e vedo una foto che probabilmente avrebbe dovuto essere nell'altra categoria, come forse anche l'altra che avevo commentato.
Lo so, il tema è ampiamente dibattutto e il confine molto sottile (i filtri ND che uso io sono artwork analogici?).
Detto questo, sono qui e commento.
L'effetto è molto pittorico e piacevole, forse qualche artefatto di troppo, forse è la compressione.
Azzardo, per me la foto originale era comunque già ottima. |
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…..meglio rientrare di oltre n commento di vittorione |
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Premetto che trovo molto bella la versione che ti ha ispirato il commento di FdiF, dove l'annuvolamento e l'uomo si sposano efficacemente.
Venendo quindi alle questioni da te poste, poiché qui ci hai dato una dimostrazione di quanta strada faccia una tua foto dalla cattura alla proposta finale, pur non essendo misurabile oggettivamente quello scostamento direi che la scena originaria è stravolta abbastanza in post da potersi considerare quello operato un intervento tale da spostare il risultato ottenuto nel genere Art Work.
È una mia opinione personale, sia chiaro: per quel che vale, condivisibile o meno, importante o no che sia, e che comunque ai miei occhi non delegittima né squalifica in alcun modo il valore del risultato ottenuto.
Ma qui non è tanto il problema della catalogazione ad interessarmi quanto quello più squisitamente tecnico del limite di tolleranza del file ad essere sottoposto ad un trattamento tanto estremo.
L'intenzione da te messa in scena è intrigante, ma per realizzarla i pixel arrivano a risentirne oltre la loro capacità di conservarsi integri.
E mi sembra troppo importante distinguere tra il risultato voluto (quello estetico-emozionale, che è ben raggiunto) e quello che invece voluto non è, ma è solo una conseguenza indesiderata introdotta dal trattamento e che si manifesta con una cattiva qualità di alcune aree dell'immagine.
Ad una eventuale prova in stampa questi artefatti salterebbero fuori ancor più pesantemente, togliendo punti importanti alla foto.
V. |
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