Commenti |
---|
 |
Cowboy di Antonio Mercadante commento di pamar |
|
Non saprei se hai presente quei dipinti o scene che paiono standard, o meglio che raffigurano una situazione normale. Poi emerge un connotato che spiazza e fa emergere qualcosa di anomalo e non abitudinario. O addirittura un dettaglio capace di creare una situazione surreale. a me è capitato questo guardando questa fotografia. Mi è sorta la domanda: "ma un cowboy in quel posto cosa significa?". Devo premettere che il titolo, nel mio caso, ha avuto un peso fondamentale. Mi ha fatto immancabilmente identificare la figura con un cowboy. Comunque ci sta, visto che non è una forzatura ma un rimando automatico. concludendo devo dire, senza se e senza ma, che si tratta di una gran bella ed efficace prova.
Marco |
|
|
 |
baltic sea di marekchef79 commento di pamar |
|
Ciao, io amo il formato quadrato. Vedo che utilizzando una MF e pellicola 6x6 la scelta era quella. Formato affascinante, ogni tanto (raramente) uso una Rolleiflex biottica.Tuttavia (come saprai benissimo) il quadrato non è l'ideale per tutte le scene. Formato capace di esaltare o viceversa sminuire. In questo caso, a mio avviso personale, non è il massimo per la scena ripresa. Trovo che comprima troppo e focalizzi eccessivamente sul centro del ramo morto, che risulta penalizzato nella sua non estensione sulla destra. Probabilmente avrebbe giovato una ripresa da maggiore distanza per includere una porzione maggiore del ramo ma anche dei dintorni. O forse (lo sospetto) un formato 3:2 sarebbe stato piu' adatto.
Marco
PS ho dato una veloce sbirciata alla tua gallery. Una foto come saaremaa Island, sempre fatta con una MF la trovo invece fantastica. Formato, B&N argentico. C'è tutto. |
|
|
 |
|
|
 |
Una piccola storia di paura di batstef commento di pamar |
|
Prima di diventare membro dello staff foto avevo una firma diversa da quella attuale; una frase di Duane Michals. Lo reputo uno dei maggiori artisti della fotografia degli ultimi 50 anni. Questo tuo lavoro mi ricorda una sua serie chiamata The Bogeyman.
https://www.youtube.com/watch?v=1-oGv-BG-mI
https://www.vintag.es/2017/10/the-bogeyman-by-duane-michals-1973.html
E solo per il fatto che mi ha richiamato Michals vuol dire che per me, in una scala da 1 a 10 questo lavoro vale 11.
Marco |
|
|
 |
fame d'aria.... di 1962 commento di pamar |
|
Un singolo dettaglio. Un solo particolare. Un semplice scorcio che racconta tutto. Ci rammenta quanto è sempre necessario. Un elemento del quale non ci rendiamo conto nella normalità. Qualcosa che ci è vitale e obbligato. Solo i fatti attuali sanno richiamarci la nostra dipendenza stretta da essa: l'aria...
Marco |
|
|
 |
st di -Max- commento di pamar |
|
Un particolare di una scena a suo modo banale, reso tuttavia intrigante e particolare dall'illuminazione, capace di sottolineare ed evidenziare forme ed interazione fra due dettagli. Parte per il tutto. Dettagli estrapolati dall'insieme. Vista intrigante estratta da una scena ampia e comune se vista nella sua totalità. Hai giocato nell'evidenziare un aspetto non comune ed "estraendolo" come unicum, con l'accortezza di celare tutto quanto non era utile alla scena che volevi sottolineare. Il tutto grazie ad un uso sapiente della sola luce e buio. complimenti.
Marco |
|
|
 |
Romantic-sunset_DSC4233 di Mausan commento di pamar |
|
Perdonami, posso? Bella scena dove anche le bici ci stanno. Però, io personalmente, avrei mostrato o i volti di entrambi o nessuno dei due; non uno si e l'altro no.
Marco |
|
|
 |
Black and white di liut766 commento di pamar |
|
L'idea è buona ma la realizzazione non è impeccabile. Il titolo stesso, oltre che la vista dell'immagine, dice chiaramente che i soggetti e protagonisti sono i due cani. uno bianco ed uno nero. Essi hanno lo stesso peso. Tuttavia la resa del bianco è impeccabile. Quella del nero lo sminuisce perché esso è sfocato (muso in particolare).
Marco |
|
|
 |
Roma_Laurentina_Ott2020 di GiovanniQ commento di pamar |
|
Questa proposta mi piace veramente molto. rammenta, anche se non c'entra nulla, un qualcosa legato all'archeologia industriale. Un luogo prima denso di vita e persone ed ora lasciato a sé stesso. certo, tornerà vivo e vissuto a breve....ma c'è qualcosa di anomalo. Dettagli che lasciano insicuri. Sarà la scarsa cura che si vede nel parcheggio pieno di erbacce che spuntano nell'asfalto (anche se poi guardando bene si notano le strisce bianche nuove...). Saranno i casermoni e uffici sullo sfondo. Sembrano vuoti e non si scorge una luce o segno umano. Anche l'antenna ripetitore in centro sembra spenta e morta.....che sensazione di desolazione. A tutto contribuisce la costruzione ad hoc per sottolineare tali aspetti. Ampia, vuota di riferimenti di vita. Quasi quei luoghi non interessino più nessuno.
Marco |
|
|
 |
Inquietudine di Bruno Tortarolo commento di pamar |
|
In uno scatto come questo io personalmente ci vedo un elemento che apprezzo e mi fa immedesimare nella scena. Una caratteristica che lo rende comunque ottimale. Si, composizione ricercata ed efficace. Tempo di scatto azzeccato che rende la spuma soffice senza perdere la sua fisicità. Ma a parte tutto, quanto trovo veramente ottimo sono i toni e i colori. Essi con la luce presente generano un insieme veramente d'impatto. Perfetto per una scena come questa. Anche sforzandomi ed immaginando non cambierei nulla di essi.
Marco |
|
|
 |
solitari di oltre n commento di pamar |
|
Immagine tutta giocata sull'ambientazione e l'atmosfera che la permea. Atmosfera creata e mantenuta proprio grazie alle scelte costruttive e compositive adottata. Ripresa da lontano che immerge in un'ampia veduta i personaggi presenti. Personaggi immersi nella spiaggia e da essa resi lontani ed indipendenti l'uno dall'altro. Come sono lontane, non solo temporalmente, le scene delle spiagge estive. Paiono sogni e ricordi sbiaditi a fronte di questa scena. E poi questa immagine ha un particolare costruttivo d'eccellenza. Un dono di ordine che rende la scena perfetta: le distanze fra le persone e fra la prima e l'ultima ed i bordi del fotogramma ....sono quasi impeccabilmente uguali. Voluto ? l'importante è che ci sia. sembra una banalità ma immaginando le distanze diverse e casuali ne esce uno scatto comunque bellissimo ma meno bilanciato e meno...efficace.
Marco |
|
|
 |
RT_6x6_2 di pamar commento di pamar |
|
Ciao e un grazie a tutti per il passaggio e le gentili considerazioni.
Vero, ci sono aspetti sui quali discutere. Sono foto di un paio d'anni fa. Mi è tornata la voglia di usare la Rolleiflex bottica... ne ho addirittura due e a me il fascino che danno nell'usarle.... inquadrare col mirino a pozzetto è unico. Sono come mattoni, solide uniche e richiedono qualcosa che non c'è con le digitali. Peccato che per sviluppare il colore 6x6 e poi scansionato non è immediato oggi...
Marco |
|
|
 |
|
|
 |
at sunrise 12-08. di Arnaldo A commento di pamar |
|
ciao Arnaldo,
ultimamente ci hai abituato a fantastici paesaggi, dove la bellezza dei luoghi ed atmosfere ritratti si accomuna ad un'azzeccata composizione.
questo paesaggio invece trovo sia un pelo inferiore ai tuoi ultimi lavori. Io ci vedo una composizione che mi lascia dei dubbi. Mi spiego: noto una composizione near/far buona e capace di dare profondità, ma il volume delle rocce in primo piano trovo sia eccessivo rispetto a quanto è raffigurato in lontananza. gli oggetti immortalati in primo piano a dx non trovano un contraltare in la, capace di bilanciare la situazione. Questo se non come masse degli oggetti neppure come "peso" dato dall'interesse.
Marco |
|
|
 |
Pointe du Raz - Bretagna di JoK3R commento di pamar |
|
Una bella proposta. Tutta giocata sulla resa dell'immagine, incentrata su un'atmosfera ovattata, richiama le condizioni atmosferiche tipiche del luogo. Non penso sia un'immagine prettamente invernale (o almeno non hai voluto farla apparire tale) perché la scena, seppur uggiosa, presenta tonalità sul caldo e che comunque sono ben lontane dai toni freddi. Come ti è stato detto buonissima la disposizione spaziale dei tre elementi costituenti l'immagine. I due scogli ed il faro si spingono in là verso il largo disegnando una bella virtuale linea diagonale. Ancora oltre una boa (?) bianca con una striscia nera che risulta meno evidente e si perde verso lo sfondo nebbioso. Certamente un'immagine efficace.
Marco |
|
|
 |
Giochi perduti di Bruno Tortarolo commento di pamar |
|
Bruno Tortarolo ha scritto: | . La posizione della biglia non è casuale, la sua ombra comanda ai fini della composizione.
|
Si, questo è logico. L'ombra detta il suo orientamento e di Co seguenza quello della palla. Quanto vedrei meglio è la distanza della palla dall'angolo, non l'orientamento. Un pelo in più trovo che sarebbe meglio.
Marco |
|
|
 |
Il Confronto - 12 di redazione4u commento di pamar |
|
il genere fotografico mi piace. Si tratta di un ritratto ma capace di evitare gli schemi abituali del genere e fornire risultati sui generis ed intriganti. Tecnicamente le due fotografie sono eccellenti ed io non ravviso imperfezioni di sorta. Come è stato fatto notare la maggiore e piu' evidente differenza riguarda la disposizione delle modelle. Da questo deriva un diverso spirito delle due immagini: sognante ed un poco algido per la foto di YoRosco, giocoso, complice per la foto di Damiano. Dovessi io scegliere una delle due direi quella di Damiano. Per un unico dettaglio che pero' reputo vincente. La vividezza, presenza e vivacità nello sguardo della modella.
Marco |
|
|
 |
S.T.028 di Adri83 commento di pamar |
|
Un'immagine efficace nella sua semplicità e pulizia. Un paio di elementi e l'inferriata che porta il soggetto e lo colloca in un punto ottimale del fotogramma. Uccello che si staglia solo sullo sfondo bianco. Forse il lato a destra dell'uccello è un pelo troppo chiaro e non rende il suo contorno ben distinguibile sullo sfondo bianco. Direi comunque uno scatto efficace.
Marco
P.S. ho apprezzato la tua galleria. complimenti. |
|
|
 |
S.T. 038 di Adri83 commento di pamar |
|
Pur non essendo un esperto del genere, devo appurare come sia una realizzazione molto buona. Trovo la disposizione degli elementi studiata e non banale. In pratica gli oggetti non sembrano disposti casualmente ma studiati per ottenere una compo armonica e scevra da sovrapposizioni e mascherature che inficiano i vari oggetti. Illuminazione molto buona e capace di modellare ed evitare ombre, esteticamente non piacevoli sulle cose. Sfondo reso di un efficace nero profondo. Cosa forse piu' difficile l'hai controllata bene. Mi riferisco ai riflessi sulle superfici metalliche. Complicato avere riflessi su queste superfici riflettenti ad hoc. Tu direi che hai centrato tutto. Riflessi presenti ma controllati e capaci di modellare i contorni di brocca e (molto difficile a mio avviso) cucchiaino. Colori e tono per me azzeccati: non troppo saturi ma con una parvenza da dipinto del'700, si adattano ottimamente al soggetto. Per me un'ottima prova.
Marco |
|
|
 |
Giochi perduti di Bruno Tortarolo commento di pamar |
|
Foto con connotati interessanti. Non nuova come idea (e poi cosa può dirsi nuovo...) ma interessante e foriera di libere interpretazioni. Tutto a fuoco o no? Penso che il fuoco solo sul soggetto sia una buona scelta. Lo sfocato con la sua gradazione rende la pallina soggetto e rende comunque l'ambientazione scelta bene comprensive ma non univoca. Luogo è una spiaggia non quella spiaggia. Così il luogo è simbolo di una tipologia di ambiente. Forse a livello di compo trovo la pallina un po' troppo vicina al bordo frontale. Comunque una bella prova.
Marco |
|
|
br>