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Commenti da aerre
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Commenti
Ari
Ari di aerre commento di aerre

@ Merola83, essedi, Webmin, Silvano Romanelli, Gannjunior, aguzzo76: ...grazie dei vostri preziosi riscontri, ragazzi.

...Dunque ...c'è una pizza in ballo ...vediamo chi può aggiudicarsela Very Happy
L'apertura ...manco a dirlo è 2.8 con il 100mm ...iso 200, tempo 1/160.

Il flash ...non c'è.

Giuro.

Dice bene Lorenzo riguardo ai limiti del sensore ...ma ...le possibilità dei raw che genera in termini di recupero delle alte luci è davvero notevole.
Io espongo SEMPRE in Spot sul punto più illuminato del viso, in questo caso il profilo esterno della guancia che rischiava di "bruciare".

Dopo di che ...tutto il lavoro è in camera chiara. Per questo scatto sono stati prodotti 5 file tiff a partire dal raw iniziale ...una sorta di hdr dei poveri per cercare di gestire al meglio la gamma dinamica: uno per lo sfondo, uno per il viso, uno per i capelli, uno per la canottierina bianca ed uno per il controllo delle alte luci del naso e della guancia.

I punti di forte luce che si vedono negli occhi sono il riflesso del tavolino di plastica bianca sul quale Arianna era stravaccata Very Happy ed è stato proprio il tavolino bianco a fare da pannello riflettente aiutandomi nella gestione dell'esposizione.

Un abbraccio :

P.s. Mario ...penso sia ora di dare una spolverata al monitor Diabolico
(ri) nascere
(ri) nascere di nirvana. commento di aerre

Di grande ...grandissima suggestione evocativa, questo scatto che ha tutta la tensione di un sofferto e struggente "recupero" di sé, ...come il rinnovarsi autentico e consapevole della propria identità, ...che a fatica e con determinazione riesce finalmente a raggiungere la soglia di una coscienza nuova ...traendosi a forza e lentamente dalle dense e nebulose atmosfere cariche di incertezza che a volte sono l'abisso in cui ci nascondiamo.

C'è una dolcezza ed un amore infinito per la vita nella fermezza liquida di quello sguardo che reca tutta l'ansia ...tutto l'anelito di un orizzonte nuovo, ...come respiro ardente che si cela nel silenzio di quelle labbra serrate, ...come disarmato abbandono in quello stare del corpo che pare sospendersi e levitare nella forza di attrazione di una luce dispensatrice di vita.

L'angolo di ripresa è alto ...altissimo, ...complice il ribaltamento dell'inquadratura di 180 gradi, ...perfetto a registrare l'istante in cui s'accende la scintilla di una consapevolezza che scuote all'improvviso, squarciando le nebbie di un limbo dal quale finalmente ci si può riscattare: il corpo è rannicchiato, ...avvolto dalle cremose nebulosità di ciò che ancora "non è" o semplicemente "non è più", ...quasi naufrago tra le onde di un mondo indeterminato che ancora lo trattiene, ...ma il viso scatta all'indietro con forza ...scosso dalla tensione di una volontà nuova e diversa che tutta si condensa nella fermezza implacabile di quello sguardo carico di energia vitale.

Azzardato, ...coraggioso e brusco ...il taglio con cui la composizione definisce il carattere dell'inquadratura e che affida al gioco delle diagonali contrapposte (l'asse del corpo e la linea delle spalle) il compito di liberare tutta la tensione espressiva del ritratto. Azzardato e brusco ...con il margine in alto che interrompe il disegno del viso e serra le maglie di una indeterminatezza, ...di una provvisorietà, ...di una incertezza del quadro di insieme che fa da contraltare alla strenua espressione di quello sguardo e di tutta la sua indomita volontà di vita.
Il ritratto si "fa" in altri termini nel contrasto tra la indeterminatezza di una composizione a tratti lacunosa e incerta, ...espressione di una trasformazione che si compie sotto i nostri occhi e impossibile per questo da contenere all'interno di un disegno compiuto, e la tensione espressiva di quel guardare con fermezza e consapevolezza verso l'alto come "risucchiati" letteralmente da un nuovo orizzonte gravitazionale.

Bello ...bellissimo il trattamento dell'immagine, soprattutto nella resa pittorica della sua tavolozza di grigi e rosati carichi d'ambra e sfumature di miele che ci offre quasi l'illusione di guardare l'affresco sulla volta di un segreto giardino d'inverno.

Abbiamo cioè a nostra volta la sensazione di spingere il nostro sguardo verso l'alto, ...quasi fossimo al centro di uno spazio che ci accoglie e ricambiassimo la tensione di quel "traguardare", ...ed è in questa connessione visiva ed emozionale forte che si compie il senso di una ri-nascita che ci coinvolge e rende protagonisti.

A Smile
Ari
Ari di aerre commento di aerre

@ brunomar, Perretta Giuseppe, Salvatore Gallo, NEROAVORIO, Liliana R.: ...grazie mille delle vostre parole. Grazie soprattutto per aver sottolineato l'istante di un "abbandono" ...che è poi quello che ho letto e cercato di restituire attraverso lo scatto.

Amici Giuseppe
Anita
Anita di Perretta Giuseppe commento di aerre

Sembra sospendersi sul margine di una riflessione intima e privata lo sguardo di Anita che d'un tratto si lascia distrarre dalla nostra presenza, ...come ...richiamata all'improvviso alla realtà ..sospendendo per un 'istante quel lungo viaggio compiuto dentro di sé.

Ed è uno sguardo a tratti ...sorpreso e distratto, ...indeciso e sospeso, ...come di chi recuperando il contatto con ciò che lo circonda ...cercasse ancora di metterne a fuoco i dettagli, ...indugiando sul limite del proprio spazio emozionale e guarda senza in effetti riuscire a vedere, ...coinvolto ancora nell'indistinto sciabordio di immagini che si rievocano dinanzi agli occhi dal segreto delle proprie stanze.

Ecco perchè trovo che la decisione di angolare dal basso la ripresa di questa inquadratura raccolta, sia in qualche modo coerente con il racconto di un ritratto che pare accostarsi in punta di piedi alla segretezza di quei pensieri.

Lo sguardo di Anita ...per effetto della prospettiva bassa della ripresa, ...sembra mantenersi sospeso e senza peso, ...con la leggerezza di chi rivolge un'occhiata distratta verso un punto incerto dell'orizzonte e pur guardando in macchina tradisce un'attenzione rivolta tutta dentro di sé, ...come ancorata all'ascolto di una intimità che non può essere condivisa.

Da qui quell'espressività un pò enigmatica che pare quasi interrogarci e sfidarci dall'alto, tra una sfumatura di ironica consapevolezza e l'atteggiamento di chi è ancora rapito oltre l'orizzonte delle proprie emozioni e pensieri più segreti.

L'angolo basso della ripresa tra l'altro accentua il carattere intimo e familiare dell'atmosfera, restituendo con semplicità ed immediatezza il nostro accostarci in silenzio ad Anita, ...quasi ci stessimo "intrufolando" tra le pieghe di quella riflessione intima, cercando di rubare la scintilla di un pensiero che viaggia veloce.

Molto bello il bianco nero nello spessore della sua gamma di toni medi che è in grado di dare corpo e sostanza alla materia. Avrei solo provato a dare maggior brio alle alte luci (anche se di pochissimo) in vista di una maggiore freschezza del contrasto.

A Smile
Norsk Skjel
Norsk Skjel di Renato Manzi commento di aerre

Bentrovato Renato,
taglio stretto ...strettissimo, per questa inquadratura che sembra lasciarsi calamitare dall'intensa fermezza che si emana dallo sguardo di questo angelo del nord, serrando le fila di una connessione visiva ed emozionale forte tra noi ed il soggetto.

Ed è tutto lì ...che si consuma il ritratto, ...nell'espressività severa di quello sguardo che ci racconta di una solida consapevolezza di sé, ...fermo e deciso ...a tratti implacabile , ...fisso su di un centro di interesse lontano che ci sfugge e che sembra appartenere all'impenetrabile sfera di un orizzonte privato ed inaccessibile.

La ragazza non guarda in macchina ...rivolge il suo sguardo distante e parte del fascino dello scatto sta proprio nel contrasto che si realizza tra il carattere serrato della ripresa ravvicinata e la sfuggente tensione di quello sguardo che scivola via, ... risoluto, ...consapevole, ...sicuro di sé ....come focalizzato su un ideale punto lontano del proprio orizzonte emozionale che coincide con un proposito personale, ...un progetto ...un pensiero che d'improvviso si accende di ferma determinazione.

C'è una fortissima tensione espressiva nel contrasto tra la bellezza disarmante di questa ragazza e la risoluta fermezza del suo sguardo distante, ...che fa del "ritratto" il racconto di una personalità tenace e determinata, ...anima a tratti ribelle e indomita ...combattiva, ...consapevole di sé e della propria forza e per questo capace di spingersi "oltre".

Mi piace molto il tessuto chiaroscurale di questo bianco nero che sembra voler sintetizzare tutto il linguaggio figurativo dello scatto sull'espressività dello sguardo, senza lasciarci rimpiangere il colore che forse avrebbe finito con il dare all'insieme un'impronta più descrittiva e forse meno intensa da un punto di vista emozionale.

Forse ...avrei concesso all'inquadratura qualcosina in più a destra, con un margine meno compresso sulla curva del viso.

A Smile
Ari
Ari di aerre commento di aerre

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
...
... di diego campanelli commento di aerre

....ehilà Un applauso
Carlo
Carlo di francescoscipioni commento di aerre

Splendido il carattere "ombroso" di questo chiaroscuro dall'intonazione bassa, capace di grande tridimensionalità nello spessore dei volumi e concorde al carattere intimo e confidenziale di questa ripresa diretta ed immediata.

L'inquadratura stretta sul volto ...anzi strettissima ...sembra voler amplificare il sapore diretto e senza filtri del ritratto, ...serrando la ripresa sulla geografia del volto e stabilendo una connessione visiva ...che si fa presto emozionale, con la fermezza ...risoluta e rilassata di quello sguardo consapevole e intenso.

Forse personalmente avrei preso la strada di una inquadratura leggermente più ampia ....ma sono ovviamente scelte ...e qui l'intenzione è chiara, nell'uso espressivo di un taglio che stringe sui particolari del viso, ...sullo stare riflessivo di quella mano che puntella e aiuta la profondità dello sguardo, ...sulla fermezza a tratti sospesa di quegli occhi che pur guardandoci sembrano tenersi a distanza e fissarsi su un punto lontano di un orizzonte che è più emozionale che visivo.

E credo che parte della forte suggestione del ritratto nasca proprio dal contrasto, ...ma più che di contrasto parlerei della "tensione" espressiva che si realizza tra il carattere risoluto ...diretto ...serrato della ripresa da una parte, ....e la serenità sospesa, consapevole eppure distante di quello sguardo che sembra a tratti defilarsi e sottrarsi alla morsa dell'inquadratura.

Il diaframma non troppo aperto regala una preziosa nitidezza al dettaglio dei particolari del volto, che la luce alta e laterale è capace di sottolineare con una sorprendente resa materica delle superfici e dell'incarnato. Questo gioca a favore di quella tensione espressiva di cui si parlava, ....nel dare al ritratto quel carattere di concretezza e di intimità concorde al carattere immediato e diretto della ripresa.

A Smile
...
... di diego campanelli commento di aerre

sposto Smile
...
... di diego campanelli commento di aerre

....E infatti non si capisce che ci faccia in "varie" ...questo intenso ritratto che è già il racconto di un feeling ...segreto, ...privato, ...intimo ...impossibile da decifrare se non attraverso le note di quella follia capace di trasformarsi in estasi e tormento.

Tutto il "Ritratto" si fa nel lampo di quello sguardo di geniale e folle compiacimento come di chi assiste al compiersi di una magia. In quell'abbandonarsi quasi senza peso sulla tastiera, ...nella serrata connessione tra lo sguardo pieno di incanto ...il sorriso beffardo ed il movimento delle dita che carezzano leggermente ...c'è tutto il racconto di questo"Ritratto", ...il racconto di una magia che si svela sul nascere agli occhi soddisfatti e stupiti di chi ha saputo coglierla.

Ma è la magia di un amore da scoprire in segreto, ...da vivere nel silenzio di un dialogo sospeso che è ...abbandono e naufragio, ...la magia di storie di note ancora da imbastire sul tessuto delle proprie emozioni, ...di tormenti profondi al margine di una quiete scossa dalla forza di mille tempeste e di estasi al culmine di lotte estenuanti.

Tutto implode e si sospende nell'istante di quello stare dolcissimo, ...quasi all'ascolto di note che vibrano in silenzio, ...come nel bisogno di un contatto che è coinvolgimento profondo, ...senso di appartenenza assoluta.

Il bianco nero è bellissimo nella sua decisa distribuzione delle masse tonali con una teoria di scuri densi e profondi ad incorniciare a destra e a sinistra gli elementi forti del "Ritratto" che staccano decisi con la loro chiarezza ...narrativa e figurativa: ....la tastiera, ...la mano, ...il viso.

La composizione affida al taglio quadrato dell'inquadratura stretta il compito di raccogliersi attorno alla dinamica espressiva della posa, ...amplificando quell'atteggiamento curvo e abbandonato sullo strumento, mentre la sapiente angolazione della ripresa bassa lascia che la striscia chiara della tastiera funga da via di ingresso al nostro sguardo ...che è così capace di penetrare la segretezza di quel momento di "amore" intimo e privato, ...scorrendo in profondità lo spazio sino ad arrivare a cogliere quell'infantile ...ingenua e folle espressività disarmata che brilla come fosse fiamma nello sguardo.

A Smile
Margherita
Margherita di Perretta Giuseppe commento di aerre

Si raccoglie intorno al segreto dei pensieri di Margherita, ...con tutto il calore di una carezza sussurrata a distanza e con il fiato sospeso, il taglio stretto di questa inquadratura che pare indugiare sul margine di un universo insondabile e segreto, ...in bilico tra il desiderio di fare proprio il viaggio distante di quello sguardo sospeso e la consapevolezza della sua impenetrabile segretezza.

E ...viaggia lontano infatti ...lo sguardo di Margherita; ...lontanissimo, oltre i margini del frame, ...oltre inarrivabili linee d'orizzonte private, cullandosi nello sciabordio dei propri pensieri, quasi naufragasse in quell'abbraccio di sé.

L'inquadratura stretta e angolata dall'alto amplifica questo "ritirarsi" del corpo nel segreto delle proprie stanze, ...quel rannicchiarsi che è già abbandono disarmato alla forza e dolcezza delle proprie emozioni.
L'inquadratura dall'alto sottolinea l'espressività della posa, anche se forse avrei leggermente ruotato la ripresa per rendere meno inclinato l'asse del viso, che rischia ...proprio per il fatto di rivolgersi verso il basso, di far scivolare sino quasi a sfuggirci la linea di forza dello sguardo di Margherita. La generosa inclinazione del viso rende tra l'altro anche problematico il taglio a sinistra, che avrebbe richiesto un filo di spazio in più.

Mi piace moltissimo la resa del dettaglio che non è esasperato ma che è capace delle preziosità di un lavoro di fine cesello, accompagnato da una resa cromatica di particolare morbidezza e leggerezza.

C'è ...dolcezza, ...delicatezza e fragilità in questo "sognare" ad occhi aperti di Margherita, ...e la preziosa eleganza dei suoi lineamenti dona sfumature di freschezza e di grazia gentile al ritratto, tra le note di una atmosfera di grande suggestione evocativa.

A Smile
S.t
S.t di Gianluca Riefolo commento di aerre

Ma quanta intensità, ...in questo ritratto che ha tutto il sapore di un racconto imbastito con la delicatezza e la dolcezza di una carezza che sussurra con gentilezza tutto il suo calore.

La ripresa è frontale ...diretta ...serrata sull'espressività di complicità e confidenza che si emana dalla radiosa serenità di quello sguardo ...accogliente ...dolcissimo e brillante di una luce che pare sprigionarsi dall'interno, ...dal segreto di un universo che per un istante ci pare di potere condividere.

L'inquadratura è stretta, ...si avvicina e ci avvicina alla franchezza disarmata e disarmante di quello stare del corpo con la verità di chi offre di sé tutta la consapevolezza di una complicità che è prima di tutto espressione di un "dialogo silenzioso" ... compiuto ...sussurrato ...attraverso il lieve accenno di un sorriso in bilico tra note di ironia e il segreto di un'emozione da non svelare sino in fondo.

Il taglio stretto della ripresa ravvicinata e diretta accentua la dinamica espressiva del corpo, con quella leggera inclinazione della testa ...propria di chi vuole dare peso alla linea di forza dello sguardo e tenta di coglierci nella giusta prospettiva, ...tanto che il "guardare" si fa presto dialogo stretto ...coinvolgimento profondo, ...e bene fa il nostro Gianluca ...benissimo ...a tenere basso il margine del frame per mantenere il disegno dei capelli che scivolano di lato ma soprattutto per dare al quadro di insieme il giusto "piede", capace attraverso il solido disegno delle spalle di accentuare la dinamica del viso che inclina di lato.

E giusto anche il taglio in alto al quale avrei concesso anche qualcosina in più nella possibilità di farsi più deciso verso il basso. Il taglio in alto solleva la linea degli occhi e controbilancia la composizione in una piacevolissima distribuzione delle masse.

Bella ....bellissima ed emozionante, ...con un chiaroscuro di spessore e densità, per quanto capace di mantenersi comunque morbido e leggero, complice il gioco della luce laterale leggermente inclinata dal basso che crea volume e tridimensionalità e crea i presupposti narrativi di questo "dialogo" intimo e a distanza che si compie nella leggerezza di una atmosfera di grande suggestione ed empatia.

Molto bello infine il rapporto figura / sfondo con una leggera e soffice teoria di grigi che crea una sorta di ton sur ton tra primo e secondo piano e in cui ha buon gioco, in una logica della distribuzione di chiari e scuri, il sapore grafico dei capelli che scivolano di lato e a cui è affidato il compito di disegnare i volumi ed accentuare la dinamica espressiva della posa.

Mi piace. Da morire.

A Smile
Valentina
Valentina di Matteonibo commento di aerre

..... Un applauso
Geraldo
Geraldo di Franco Fabbretti commento di aerre

Salve Franco,
...ci sono una serie di aspetti che mi lasciano perplesso e che secondo me inficiano il risultato finale di questo scatto che muove dal desiderio di raccontarci tutta la fisicità ..di prorompente e mascolina vigoria di Geraldo.

Ho la sensazione ....correggimi se sbaglio, che il nero che "circonda" la figura del soggetto sia stato ottenuto in post con un lavoro di scontorno per rimuovere lo sfondo. Se così è ...si spiegherebbe quella sensazone che il soggetto sia come ritagliato e impiccicato, ...quel non so che di artificioso che salta all'occhio e fiacca i valori di tridimensionalità di insieme.

La composizione sembra non dialogare con la gestualità di Geraldo che rivolge la sua dinamica corporea verso la sinistra del frame. Ed invece è proprio lì che lì'inquadratura chiude bruscamente senza lasciare respiro nè allo sguardo nè alla dinamica del corpo.

Il bianco nero ha una gamma tonale ...stretta stretta, senza grandi variazioni tonali e questo pregiudica la resa del chiaroscuro in termini di volume. Attenzione poi a quelle vistose bruciature dei bianchi ...che complice la lozione stesa sulla pelle, inficiano il risultato finale.

Una considerazione ...se posso ...sulla natura dello scatto come "ritratto" in sé.

Non c'è nulla di male ovviamente nel raccontarci della maschia e scultorea fisicità di Geraldo. Lui è un culturista e questa "fisicità" è parte del suo universo personale, ...ciò che in parte lo caratterizza come persona.

Ho scritto e sottolineato "in parte", ...perchè è altrettanto ovvio che Gerarldo non è solo muscoli e fisico. Mi sarebbe piaciuto cioè che proprio perchè "Ritratto", lo scatto cercasse in qualche modo di esprimere una qualche relazione con il soggetto.

Quella sorta di "dialogo" che è alla base di un ritratto. Qui invece la ripresa è laterale, ...quasi distratta, ...non aggancia lo sguardo del soggetto ad esempio che si rivolge altrove non curante della ripresa ...ed è come se lo scatto si accontentasse di registrare ciò che appare in superficie ...fermandosi al dato oggettivo e materiale di una fisicità esibita.

Alla prossima

A Smile
Eugenia
Eugenia di Wolfriend commento di aerre

Coglie l’istante di una riflessione sospesa, …quasi che il soggetto si rifugiasse all’ombra di un pensiero o di un emozione segreta, questo ritratto che fa della ripresa laterale uno dei principali strumenti espressivi del suo racconto.

La ripresa è leggermente angolata dal basso e ravvicinata, ...quasi a definire i contorni di una atmosfera intima e privata, …ma è soprattutto laterale nel cogliere in un piacevole 3/4 la dinamica espressiva della posa.

Questo fa si che l’espressività di Eugenia “scivoli” via lontano …ed il suo sguardo si rivolga oltre i margini del frame verso un orizzonte emozionale intimo e segreto, come quando ci si perde alla rincorsa di un flusso di pensieri che si rievocano dal silenzio delle proprie stanze e si resta sospesi …quasi coccolati dallo sciabordio delle nostre emozioni.

Questo dona un forte accento evocativo al ritratto che pare voler inseguire la scintilla che brilla nella serena nerezza di quegli occhi sopra il leggero sorriso.

C’è affetto in questo scatto, …un atteggiamento di silenzioso “sbirciare” quasi di nascosto tra le pieghe del cuore ed è questo che ne fa un “Ritratto”.

Gli aspetti tecnici …sono migliorabili, va da sé, …ma il nucleo narrativo che è la vera anima del ritratto c’è ed è questo l’importante.

Il bianco nero ha un carattere di ombrosità che se da un lato sposa il carattere intimo della ripresa, dall’altro soffre di una eccessiva a tratti chiusura del respiro dei toni medi, …tanto che il viso non riesce ad avere la giusta brillantezza ad esempio e si lascia rubare un po’ l’attenzione dal tono chiaro della maglia o dai flares luminosi sullo sfondo.

Giusta l’osservazione quindi sulla possibilità di mettere mano al processo di conversione. Su quale sia la strada migliore da seguire ….bhè …bisognerebbe vedere e capire prima l’originale a colori per individuare la migliore strategia di conversione …posto sempre che lòa qualità del bianco nero (come strumento espressivo) nasce in macchina e non in post.

Sulla composizione, mi piace come viene sfruttato lo stare di Eugenia e la posa del braccio per agganciare la diagonale del frame e non mi sarebbe dispiaciuto comunque un maggior spazio in basso …magari ricorrendo ad un più slanciato 2:3.

Alla prossima

A Smile
Nala
Nala di Valerio Zanicotti commento di aerre

Di disarmante dolcezza la ripresa ravvicinata di questo ritratto che fa dell’inquadratura dall’alto e del taglio serrato dell’inquadratura il suo principale strumento espressivo.

L’angolo alto della ripresa infatti restituisce la prospettiva di un osservatore che tenga al guinzaglio l’animale …amplificando, complice la deformazione che produce la ripresa ravvicinata e la focale utilizzata, quella disarmante espressività che emoziona e coinvolge …di chi …dal basso sembra rannicchiarsi sotto il peso del nostro sguardo, ...in un atteggiamento sospeso come in attesa di un qualunque cenno da parte nostra.

La scelta vincente qui è aver lasciato …sfruttando con saggezza la prospettiva offerta dall’angolo di ripresa, che tutto il corpo dell’animale “scomparisse” dietro i contorni della testa, così che tutta la dinamica dello scatto si condensasse nella “immobile” e sospesa espressività di quello sguardo che ci sfugge …scivola via …quasi si nascondesse in bilico tra un atteggiamento di totale sottomissione e di attesa disarmata ed incondizionata.

E’ in questo che lo scatto si fa “Ritratto” …nel suo saper cogliere la sfumatura di un atteggiamento che alcune scelte tecniche ben precise riescono a sottolineare e restituirci: …l’angolo di ripresa alto che amplifica il guardare da sotto in su dell’animale, …il carattere stretto e ravvicinato dell’inquadratura che mantiene però il giusto respiro intorno alla figura che la isola al centro dello sfondo, ..la composizione che “centra” il racconto sull’espressività del cane, …il bianco nero che sintetizza e dà forza al linguaggio attraverso cui si esprime lo scatto.

La composizione centrale accentua il carattere diretto e senza filtri della ripresa, complice la generosa vignettatura che centralizza ancora di più il quadro di insieme sulla figura dell’animale …unico perno figurativo ed emozionale del ritratto, e questo accentua il coinvolgimento da parte dell’osservatore.

Mi piace il bianco nero, morbido e asciutto, capace nella sua economia di focalizzare l’attenzione dell’osservatore sui punti figurativamente forti dello scatto: il tartufo scuro in primissimo piano e l’espressività triste e sospesa dello sguardo, che un nero dalla grafia leggera e nitida stacca sulla chiarezza del manto.

Bellissima.

A Smile
17112013_01P3734-3
17112013_01P3734-3 di Massimo Passalacqua commento di aerre

Incredibile ...con quanta suggestione la trasparenza di quegli occhi di giada grigio azzurra riescano a dominarci dall'alto, ...quasi avesse "peso" lo sguardo di incredibile fermezza con il quale la ragazza serra le fila di una connessione visiva con l'osservatore che si fa immediatamente rapimento emozionale.

C'è una grande ...disarmante potenza espressiva che si emana dalla apparente compostezza quasi classica di questo ritratto dalla misurata eleganza e che consuma tutta la sua volontà narrativa nel gioco affascinante e misterioso di un precario equilibrio tra forza e delicatezza.

La dinamica della posa, ...con la gestualità delle dita che sfiorano il viso mentre le braccia si raccolgono sul petto, crea i presupposti di una immagine che è al tempo stesso fragile e sofisticata, ...come un suggestivo racconto fatto di sfumature di delicata fragilità, nella leggerezza quasi impalpabile di quelle trame di filigrana dell'incarnato chiaro e luminoso, ...ma anche di sofisticata consapevolezza, nella decisa e a tratti spietata fermezza di quello sguardo che ci rapisce e attraversa.

Il nostro Massimo ne è consapevole e saggiamente affida la composizione all'elegante severità di un taglio verticale che è capace di cogliere tutta la compostezza di quello stare sofisticato e raccolto al tempo stesso del soggetto. Questo gli consente non soltanto di dare sostanza figurativa alla gestualità delle mani che paiono volere imbastire un dialogo silenzioso con l'osservatore, ma anche di alzare notevolmente la linea degli occhi, ...tanto da accentuare la presenza scenica del soggetto che acquista così un forte ascendente e che pare dominarci dall'alto, ...complice la leggerissima ...quasi impercettibile angolazione bassa della ripresa.

"Forza e delicatezza" ...come declinazione di una sensualità di raffinata eleganza che è anche in quella nota di fresca suggestione data dal contrappunto cromatico tra il corallo intenso delle labbra e la leggerezza quasi sussurrata della tavolozza dell'incarnato di pesca, ....cui il nero del vestito dona chiarezza e nitore. Bellissimo poi, in tema di rimandi, il dialogo tra l'intonazione grigio azzurra degli occhi e lo sfondo, ...silenzioso ..."neutro" ...caldo ma al tempo stesso distante, per lasciare che nulla interferisca con la lettura del ritratto e distragga dalla morsa di quello sguardo che ha la forza dell'acciaio e la dolcezza di una carezza.

"Forza e delicatezza" ...come espressione di una "consapevolezza di sé" che credo sia la principale chiave di lettura di questa immagine come "Ritratto" e ciò che più di ogni altra cosa il nostro Massimo abbia voluto porre al centro del registro narrativo dello scatto.

"Consapevolezza di sé". Sta qui il "Ritratto".

Perchè ...diciamolo chiaramente ....questa è una bella ..straordinaria ...perfetta "fotografia da Studio" ed il fatto che sia stata realizzata nel corso di un workshop fotografico ...renderebbe l'immagine ancora più caratteristica di quel genere. C'è un set di luci (anche se non gestito dall'autore) ...c'è una location, ...una preparazione ben precisa del set ...una modella, ...una bravissima e navigata modella capace di "offrirsi" allo sguardo dell'obiettivo.

E allora? In che cosa una immagine come questa riesce a liberarsi da una rigida classificazione di genere, ...a spingersi oltre i margini di una foto da "Studio" propriamente detta e farsi anche "Ritratto"?

Credo che la risposta stia proprio in quella "consapevolezza di sé" che Massimo è stato in grado di cogliere ..e che non può essere da parte della ragazza soltanto il frutto recitativo di una consumata carriera da modella.

Non c'è un gusto estetizzante fine a se stesso in questo scatto, ....non c'è la ricerca di una rappresentazione del "bello" nel senso più ampio del termine ...come non c'è il tentativo di compiacere e soddisfare le aspettative dell'osservatore, ...non c'è il tentativo di imbastire i contorni di una recita che mira a stuzzicare a vari livelli l'immaginario di chi osserva, ...quanto piuttosto la volontà di restituirci tutto il senso di quella "consapevolezza di sé" che si emana dalla ferma compostezza della dinamica espressiva della posa, ....propria di chi si pone davanti all'obiettivo al di là di un mero intento recitativo più o meno cosciente, nel tentativo di raccontarsi e di esprimere in qualche modo tutta la complessità del proprio "sé".

Massimo ...fa sua questa "volontà di racconto" da parte del soggetto, ...ne coglie la forza ...ne interpreta le sfumature in bilico tra note di fragilità e potenza, ...sensualità e consapevole distacco, ...severità e dolcezza, riuscendo a gettare quasi luce sul segreto di quell'universo.

A Smile
Valentina
Valentina di Matteonibo commento di aerre

....Ma che bello questo "Ritratto" che ha tutto il calore e la delicata dolcezza di un istante di complice intimità.

E' tutto lì ...il suo racconto, ...dice bene Salvatore, ...nella sorridente serenità di quegli occhi che brillano di un lampo di disarmata confidenza, ...nella impagabile dolcezza di quel sorriso lieve che disegna due piccole rughe agli angoli delle labbra e restituisce tutta la naturalezza di una espressività in bilico tra la consapevolezza di una partecipata complicità e la sfumatura di un leggero imbarazzo.

Ma è soprattutto ...nella dinamica espressiva della posa che il "Ritratto" completa e realizza il suo racconto, ...in quel premere del viso sul palmo delle mani ....come di chi si abbandona con fiducia e disarmata partecipazione emotiva all' "ascolto" dell'altro.

Ecco ...c'è "ascolto" in questo ritratto, ...espressione cioè di un dialogo, pur se breve quanto l'istante di quel 1/15 di secondo, che sottende il carattere serrato di una ripresa ravvicinata e raccolta che ci avvicina alla divertita fermezza di quello sguardo brillante., ...a tu per tu ...quasi in un desiderio di accorciare le distante escludendo tutto il resto.

Taglio stretto di una inquadratura che si fa quindi principale strumento espressivo del racconto e della sua atmosfera carica di empatia, ....come precisa "volontà espressiva" cioè che è la vera anima del "Ritratto", ...tanto da farci rimanere quasi con il fiato sospeso, ...quasi fossimo a nostra volta "costretti" a restituire ...a ricambiare ...con la stessa disarmata e incondizionata confidenza di Valentina lo stesso atteggiamento di partecipata intimità, poggiando a nostra volta i gomiti sul tavolo, e a imbastire un silenzioso dialogo con la luce di quello sguardo.

Davvero ...questa ...questa è la magia del "Ritratto" e se non si capisce che la sua genesi è possibile solo attraverso un coinvolgimento emozionale che è ...ascolto, ...comunicazione, ...dialogo, ...non si potrà mai coglierne il vero significato.

Dialogo tra fotografo e soggetto che è poi il vero presupposto di un coinvolgimento emotivo che riguarda anche e soprattutto l'osservatore.

Devo confessare un pò di invidia per questo ritratto che mi conquista ...emoziona e disarma per la sua semplicità che è poi la semplicità di quel dialogo serrato che ci viene restituito dal nostro Matteo attraverso scelte ...più o meno consapevoli, che ne sono il principale strumento espressivo: ...Il taglio ravvicinato, ...l'angolo di ripresa all'altezza degli occhi, ....la tessitura monocroma lieve e scarica di un chiaroscuro che ha tutta la leggerezza di una carezza piena di emozione, ...la schiettezza della composizione centrale diretta e senza filtri, ...la morbida cremosità dello stacco dei piani che regala la generosa apertura del diaframma.

Scelte tecniche ..scelte espressive ...che si traducono nella sostanza di questo racconto e ne fanno uno di quegli esempi da tenere da canto.

A Smile
Ilaria
Ilaria di Salvatore Gallo commento di aerre

...Sono anch'io per il partito della seconda, Salvatore.

Quel che fa la differenza ...più da un punto di vista emozionale che tecnico, ...è il carattere serrato di quella ripresa ravvicinata che pare serbare tutto il calore di un abbraccio attorno all'espressività ...solare ...fresca e complice della piccola Ilaria.

Entrambe ...è ovvio, ...mantengono l'accento di una atmosfera di intima familiarità, ...la serena freschezza di pomeriggi che s'alternano tra il gioco e l'intensità di istanti che si sospendono nella fermezza di due occhi scuri e complici ...come nel sorriso divertito di chi riesce a dare un senso a tutto il nostro mondo.

Con leggerezza ...e divertita consapevolezza, ...in quell'equilibrio intenso e fragile come filigrane di vento che solo l'universo infantile riesce a regalare.

Ma la seconda ...ha una marcia in più, nella sua capacità di cogliere tutto il senso di questa giocosa intensità che vibra forte nell'espressività della piccola Ilaria, ...nel restituirci ...intatto e senza filtri di sorta, lo splendore di un universo che pare "completarsi" nell'aggancio visivo ed emozionale di uno sguardo che cerca e restituisce tutto l'amore e la felicità di chi, al di qua dell'obiettivo s'emoziona e commuove.

Mi piace in particolare come l'intensità della ripresa ravvicinata si combini all'angolo di ripresa, capace di cogliere il leggero tre / quarti della dinamica della posa, accentuando così ...in quel "farsi" del movimento, ...come in una sorta di una rotazione che spinge lo sguado di Ilaria a invadere lo spazio dell'osservatore, il coinvolgimento emozionale e il carattere di forte empatia del "Ritratto".

Perchè ..è proprio in questo aspetto, ..val la pena di sottolinearlo, che lo scatto si fa "Ritratto", come racconto ed espressione di una comunione ...di un sentire reciproco e scambio emozionale che è il principale motore del suo cuore narrativo.

Bellissima l'intonazione cromatica con il contrappunto frizzante e giovane del verde acido dello sfondo e del rosa della sciarpetta, che ci restituisce tutta la delicata tavolozza di pesca dell'incarnato. A questo proposito ...è una questione ovviamente di gusti e di scelte personali, ...ma proverei ad allentare la morsa della saturazione. Soprattutto dei rossi, agendo selettivamente, per portare il carattere della geografia cromatica di insieme verso livelli di maggiore freschezza e trasparenza.

Pregevole infine la cura con cui la composizione sfrutta la distribuzione cromatica della tavolozza nell'agganciare la dinamica del corpo alla diagonale del frame, con l'esuberante e deciso tono di rosa della sciarpa a far da spartiacque tra il corda del giubbotino da una parte ed il verde muschiato dello sfondo dall'altra, garantendo così freschezza e sostanza all'apparente movimento di rotazione della posa che si compie a favore di camera.

Well done.


A Smile
Musicanti
Musicanti di Paolo Dalprato commento di aerre

Trovo anch'io l'intonazione cromatica della scena di grande suggestione, ...una teoria di bruni e terre dal fascino evocativo ...che ...come dire ...profumano d'ambiente e atmosfera.

Particolarmente bello il rapporto figura/sfondo con quello stacco dell'incarnato sullo sfondo che "isola" e sottolinea l'espressività concentrata e la gestualità ...con quel "fare" inscindibile dal racconto della persona.

A proposito di questo "fare" e della possibilità del mosso, ...sono anch'io per la suggestione prodotta da un mosso pittorico che faccia della ferma e diretta espressività del maestro il contraltare del movimento nervoso e creativo delle mani.

Forse però ...ed è per questo che Piergiulio suggeriva la strada di un tempo più "congelante", ...è un mosso poco espressivo, ....poco mosso per dirla in parole povere. Avrei preso la strada del "mosso" ...sicuramente ...ma avrei cercato una resa più pittorica del movimento ...forse (e sottolineo un gigantesco forse) con un tempo ancora più lento.
Ma è tutto da dimostrare.

Solo per parlare, ...si potrebbe pensare ad un formato quadrato che escluda a destra la presenza di quell'elemento che disturba un pò. Calibrando il taglio si potrebbero infatti "distribuire" gli elementi forti dello scatto (mani e volto) lungo la diagonale del frame.
E' vero però che questo soffocherebbe un pò il respiro della linea di forza della gestualità di quel fare, con il bello slancio della dinamica espressiva verso la sinistra del frame ....ma è una possibilità da esplorare Smile

Alla prossima

A Smile
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