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Motocicletta 10 HP... di essedi commento di Mario Zacchi |
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Due anziane signore sullo sfondo dei miti della loro gioventù.
Pure un Che un po' defilato.
Defilato forse perché sono in realtà due aristocratiche e non due barricadere.
Materia buona per la foto.
Meno efficace, per me, la loro posizione che fa guardare
fuori dal quadro senza un motivo coerente con il resto.
Punto di ripresa obbligato, immagino. |
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come ai tempi del vapore... di lodovico commento di Mario Zacchi |
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Indubbiamente bello il gioco dei neri.
Stampa difficile, ma bella se mantiene ben separate le gradazioni.
Unico neo che correggerei (vedi prova) è l'eccesso di bianco della ruota
che va in competizione tonale con l'incarnato, rubandogli un po' la scena. |
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Bodycollage-004 di massimo rossi commento di Mario Zacchi |
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Foto di una polaroid?
E' un po' che la guardo e la guardo ancora: buon segno.
Per ora, mi viene in mente: arte africana.
Magari non c'entra nulla.
Ma mi piace. |
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st di ant64 commento di Mario Zacchi |
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Lo scopo era l'architettura: ebbene sia.
Ma a me piace l'ombra del volatile proiettata sul soffitto. |
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Scorcio Sebino di fabiopollio27 commento di Mario Zacchi |
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Il potere evocativo della foto vecchia, quella che postati tempo fa, per me è decisamente superiore.
Il dialogo armonico tra aperture e chiusure, lame di luce, giochi prospettici, colori primari appena smorzati, calore, atmosfera sospesa ed assenze sono il silenzio che invita alla contemplazione, all’immersione, all’immaginazione.
Capisco lo scopo nella foto titolare di questo post; ma, al di là di una sua piacevolezza formale non riesce ad andare, a parer mio. Le manca molto dell’articolazione della prima ed è forse un po’ contraddittoria nel suo tentativo di essere evocativa ed al tempo stesso il suo essere un po’ troppo esplicita. |
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... di gattapilar commento di Mario Zacchi |
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gattapilar ha scritto: | Stazione di Agra (India) 2014 |
Be', di certo a Milano è dura verne una così
Singolare, quindi. |
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... di Pietro Bevilacqua commento di Mario Zacchi |
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Vedo dalla tua galleria che spesso ricerchi giochi di luce forti (e d’altra parte, se un fotografo non cerca la luce, cosa dovrebbe cercare? … ).
A mio avviso la luce è spesso ciò che sostiene quelle tue foto, le quali catturano indubbiamente per questo.
Passando ad una lettura meno immediata e più attenta, aggiungerei però che in molti casi la scena e le lame di luce non si fondono davvero.
Restano foto piuttosto accattivanti, ma quando riesci a mettere qualcosa in più, come in questa che indubbiamente è molto intensa per quanto è inquietante, la marcia sale.
Mi piace. |
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Omaggio a Thomas Struth di Mario Zacchi commento di Mario Zacchi |
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Grazie! mi fa davvero piacere
Non avevo pensato al cinemascope, ma in effetti ...
randagino ha scritto: | Un sorriso così bello io non me lo sono mai fatto.
In più ho imparato chi è il fotografo omaggiato... |
Infatti, è davvero naturale. Chissà, forse era un'attrice in vacanza ...
Struth è stato gran maestro di questi scatti nei musei. Cercali.
Ovviamente, ha fatto anche molto altro.
Coi commenti ci riprovo
Troppo lavoro (anche se il mio è creativo ed entusiasmante) mi ha davvero sottratto tempo alle letture che arricchiscono le argomentazioni.
Ma è giusto il tempo che io ritorni a curare questo aspetto perché mi manca davvero molto (sia in fotografia che nell'arte in generale).
Grazie di nuovo a tutti. |
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Omaggio a Thomas Struth di Mario Zacchi commento di Mario Zacchi |
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Francesco, come ho sempre detto, mai abbastanza celebrato ritrattista di rara sensibilità!
Lorenza!!! Quanto tempo ... e quante belle chiacchierate. Rivederti passare mi fa un gran piacere.
Antonio, gran valido streettarolo
E Pietro che conosco un po' meno, ma che fa una giusta osservazione.
Un colpo di fortuna acchiapparla da sola lì perché la sala, come sa chi l'ha visitata nel classico periodo di vacanze, è sempre molto affollata. L'ho inseguita un po' (infatti ho altri scatti meno significativi, tra cui uno simile in tutto, ma dove non sorride perché era ancora intenta a mettere a punto la posizione del cellulare). Ma il colpo di fortuna più grande è che aveva in testa quel cappello che la lega al periodo delle ninfe di Monet.
Grazie. Tempo permettendo, proverò a commentare (come fotografo sono sono occasionale). |
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La bottega del traforo di Caldo commento di Mario Zacchi |
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Nel tentavo (suppongo) di rappresentare l'artigiano immerso nel suo mondo, hai ottenuto un risultato a mio avviso dispersivo.
Reinquadrando per tagliare un po' l'eccesso di scena ai lati e rimodulando la luce per dare plasticità aglio oggetti e alla figura, può ancora ottenere un buona foto, con l'artigiano immerso, ma protagonista. |
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Scorcio sul mare. di pepsorb commento di Mario Zacchi |
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È un gran bel soggetto per uno scatto posato che non mi stupisce trovare nel carniere di un ex biotticista (ex?).
La foto ha due aspetti critici che in uno scatto posato non ci vorrebbero. La bruciatura forte e la poca pulizia sopra e sotto.
Per il primo mi sa che non si può fare nulla; per il secondo sacrificherei il canone (formato) in funzione di un risultato più preciso. |
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