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Commenti
KiyomiVi
KiyomiVi di Gannjunior commento di Gannjunior

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Lo scorrere del tempo
Lo scorrere del tempo di reddo commento di Gannjunior

per me funziona la compo, con il decentramento.
ciò che è di troppo è la rosa, il bicchiere e i petali. magari non è così (ma non credo): sembra tutto messo lì apposta (o magari c'era già e hai aggiustato i petali caduti) ma fatto sta che la sensazione di "artefazione" prevale.
Ed è un peccato. leva quello e il peso della signora riacquisisce immediatamente ciò che è suo di diritto Wink

ciao
lorenzo
S.t
S.t di Gianluca Riefolo commento di Gannjunior

Concordo sul sapore di pellicola che emana.
Una buona prova direi, uno scatto che mi manca e trovo ti sia ben riuscito. Quegli occhi così grandi che ti guardano in modo così diretto e deciso che sembrano non si possano in nessun modo staccare. Il taglio è perfetto.



Smile
S.t
S.t di Gianluca Riefolo commento di Gannjunior

CIao Gian

direi che il taglio così è...perfetto. Esattamente come me l'ero immaginata!
Adesso ti manca l'ultima cosa:

stamparla Wink
The eyes of mount Gazzo
The eyes of mount Gazzo di Gannjunior commento di Gannjunior

ARnmunro, Sergio, Matteo, Gianluca, Nerofumo, Clara, Ringrazio veramente Tutti sia per aver sfogliato le foto, sia, per chi ne ha avuto la pazienza, di aver letto le mie parole.

Gian, guarda ho scattato prima la foto frontale e, non essendo abituato al telemetro, concentrato sulla maf, ho avuto l'impressione a scatto finito di esser stato troppo al limite con le mani e da quello la decisione di fare anche un secondo scatto. Smile
è una Plaubel 67 se cerchi su google la vedi. era venduta in due versioni. la mia con il nikkor 80 2.8 e la w67 "wide" con il 55 f4.5
essendo un medio formato e 6x7 la porzione di campo visibile è di circa il 50% della lunghezza focale, così come la resa dell'apertura corrisponde a un f1.3 circa.

Nerofumo concordo con te sulla potenzialità di Stefano, che conosco da tempo. più e più volte ho pensato che sarebbe un ottimo soggetto. Ma, non so se hai letto il mio primo messaggio: è stato effettivamente un "incidente" la presenza di Stefano. Ma alla fine lo ritengo perfetto così. Lungo la mia discesa dal Gazzo, mentre "osservavo", ho incontrato Stefano che ne fa "parte" .
Pensi non mi piacerebbe fare un "servizio" solo con lui?
Penso che accetterebbe ma sento anche che sarebbe solo mio il "vantaggio". Sebbene non abbia mai invaso la sua privacy, da vari discorsi e anche da ciò che inevitabilmente mi è davanti agli occhi, non se la passa bene ormai da molto tempo e voglio che resti così. L'uomo del Gazzo, una presenza, discreta. E così voglio provare ad essere anche io nei suoi confronti. Wink
Questa Plaubel l'ho trovata grazie a un caro amico, Matteo( che ha frequentato per un po' anche questo forum), al quale dedico questo terzo rullo. E' un oggetto il cui valore più grande sia quello di custodire la nostra voglia di fotografare (almeno la mia) non facendoci dimenticare di pensare.

Ciao Clara che belle (troppo) parole. Non avevo mai pensato a raccontare uno dei luoghi che conosco meglio. E ho riflettuto molto su quanto dietro una apparente normalità esista molto più di quanto uno si possa aspettare. Su Scarpino ad esempio (citato nella foto 9) ci sarebbe da scrivere un libro. E su di questo neppure Stefano, il "nume tutelare" ci può fare più nulla...

un caro saluto
The eyes of mount Gazzo
The eyes of mount Gazzo di Gannjunior commento di Gannjunior

Volevo postare la sola immagine (in copertina) di Stefano in "ritratto".

Ma poi ho pensato a come è nato lo scatto.
Il monte Gazzo (a Genova) è per me, oggi, un ottimo (e direi anzi, comodo) posto per fare delle corse in salita e allenare il trail running, compatibilmente con le mie ernie lombari. La settimana scorsa ero down con la schiena. (Più del solito, ma ero in fase di recupero). E mercoledì ho deciso di fare una camminata rilassante lungo il mio percorso, portandomi dietro la macchina fotografica.
Il Gazzo, per chi lo conosce, permette una visuale privilegiata di Genova. Non solo una panoramica della città. Una visuale che può raccontare un po' di storia. Almeno per chi è nato lì.

Non racconterò certo una storia bella. Forse delle grandi città ci vengono raccontate solo le storie belle (che ci sono). Ma la storia di Genova, nello specifico sul suo territorio (e non si esaurisce certo qua), è una storia di cui non andare fieri. È una storia che lascerà solo problemi alle future generazioni. È una storia che ci fa riflettere su come sia troppo facile attribuire all'eccezionalità delle precipitazioni (vere) più recenti i disastri alluvionali. È una storia che ci conferma quanto la lungimiranza ci stia stretta. È una storia che ci ricorda quanto poco ci vogliamo bene non rispettando il nostro ambiente. È una storia che ci ricorda quanta storia ci sia e non si veda guardando la nostra città soltanto al "piano terra" senza cambiare prospettiva. È una storia Che ci ricorda come ogni città abbia i suoi scheletri e che solo chi ci ha vissuto li conosca davvero nel profondo..

Dalla piccola terrazza in cima al monte, sopra la chiesa:

1. Guardando a sinistra si scorgono in lontananza i promontori del levante della città. Sestri Ponente è li sotto ai piedi del Gazzo e una parte del Porto di Genova, della sopraelevata, il "Matitone"... Si vede anche la Lanterna (le dimensioni della versione web ovviamente non rendono giustizia). Tornando ai piedi del Gazzo si può intravedere una delle gallerie che fanno parte del progetto del Terzo Valico, che sta cambiando questa zona e che vedremo meglio più avanti...

2. Siamo sempre sulla terrazza e girando lo sguardo a destra ci troviamo in parziale controluce. Sono le 20.30 e da qui a poco la luce comincerà a scendere rapidamente. Si vede chiaramente la zona di Voltri, del VTE, poi si vedono Arenzano, Varazze...sovrastati dalle montagne che superano tutte i 1000mt e si congiungono con l'alta via dei monti Liguri..

3. Si scende, da una delle possibili strade, la "direttissima", che, nello sterrato, in 1,5km ci porta giù in città, facendo 400mt di dislivello.

4. e copertina. Lui è Stefano. Per chi bazzica la "direttissima", lui è l'uomo del Gazzo. Credo che lo cammini ogni giorno. Ci ho parlato spesso ma non so perchè lo cammini ogni giorno. Ascolto solo quello che lui vuole raccontare. Io scendevo e lui saliva. E poi ho pensato, di colpo, che avrei sempre voluto fargli un ritratto, un viso così interessante ma non c'era mai stata l'occasione. Non ci sarebbe mai stata. Perchè sul Gazzo non ci vado per fotografare. Quella sarebbe stata l'occasione. Lo era. Lo è diventata. Anche se io ero partito per fotografare quello che il Gazzo racchiude, quello che si può vedere dal Gazzo...
Mi fermo, mi giro: "Stefano! ti posso fare una foto?". "Ma no dai, io non vengo bene". "Ma tu sei il Gazzo, sei il più grande e sei sempre qua, lo rappresenti". "Va bene dai, se ti fa piacere, ma io non sono il Gazzo, il Gazzo è di tutti noi, di chi vive qua, di chi come te ci viene a correre"...

5. Sono sceso ancora e con me anche la luce, siamo prossimi alle 21. E non posso più permettermi di chiudere molto il diaframma mantenendo tempi accettabili. L'avevo spalancato solo per fotografare Stefano. Questo scatto l'ho fatto per l'imponenza del palo dell'alta tensione e i suoi fili (che tra poco ritroveremo) che ti "portano" sulla città. Forse la foto così piccola non fa capire bene cosa intenda. E poi ho fatto questo scatto perchè mi piacevano quei fumi sull'orizzonte e perchè la Lanterna si distingueva meglio.

6. Scendo ancora, adesso il segno del Terzo Valico è ben visibile compresa la galleria degli Erzelli. E' tutto sulla diagonale dei nostri cavi, quelli di prima, quelli del palo dell'elettrodotto. Lì sotto si vede bene anche lo storico ponte della ferrovia (della linea Genova-Ovada-Acqui) in zona Panigaro che sovrasta il torrente Chiaravagna.
Sulla destra, un poco più distante si vede anche un pezzo del viadotto della A10, che poco dopo si congiunge con il ponte Morandi (nascosto dalla collina) che domina il Polcevera, uno dei due fiumi più grandi di Genova e la cui storia di disastro lo precede (l'alluvione del '70..).

7. Non mi muovo dalla posizione di prima. (per chi conosce la direttissima, sono al di là del filo spinato, sull'orlo del burrone). Sposto solo la mia visuale e guardo in basso. C'è una delle zone relative alle attività estrattive della calce fatte sull'intero monte Gazzo. Per chi non lo sa si potrebbero realizzare degli scatti dedicati al solo monte Gazzo, riprenderlo da 4 visuali per mostrare come sia stato letteralmente spolpato nel corso degli anni. L'attività estrattiva ha sconvolto completamente la vallata di Panigaro, un tempo ricca di mulini per la macinazione di granaglie. L'attività estrattiva della calce, ricordo come fosse ieri, era ancora molto attiva fino alla mia adolescenza: era normale sentire il rumore delle esplosioni controllate per le estrazioni.

8. Ancora non mi muovo (anche perchè sono su un precipizio e soffro di vertigini!), basta sollevare a questo punto la macchina poco sopra i cantieri per scorgere nell'angolo a sinistra in alto la disarica di Scarpino che cela i suoi rifiuti là sotto e il cui percolato ormai permea tutta la valle in modo indivisibile e irrecuperabile.

9. Aggiungo a titolo meramente informativo una foto del monte Gazzo da distante, non fatta con la stessa macchina fotografica e non fatta quindi nella stessa sessione. E' uno scatto recuperato in archivio, fatto durante una corsa, fatto, guarda caso, dalle parti di Scarpino. Solo per dare un'idea di come sia il monte Gazzo visto dall'esterno per chiudere questa carrellata, mostrando da distante ciò su cui abbiamo "camminato" insieme nelle foto precedenti.

Tutte le foto (esclusa l'ultima) le ho realizzate a pellicola, da un rullo 120 da 10 scatti in bianco e nero che ho sviluppato in casa il giorno dopo.

Ciao,
Lorenzo
The eyes of mount Gazzo
The eyes of mount Gazzo di Gannjunior commento di Gannjunior

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Nasce un grande "amore"....
Nasce un grande "amore".... di Daniele Orsini commento di Gannjunior

Quell'incrocio di sguardi e di piccoli corpi spensierati.
Sorretti dalla "mole" del golden.
Poi quella sorta di continuità tra il suo pelo arruffato e i riccioli del bambino e della bambina. Un'istantanea di quotidianità (per chi ha la fortuna di poter condividere la propria vita con un bel cagnolone).
Silhouette
Silhouette di reddo commento di Gannjunior

Ciò che colpisce di quest'immagine è quel gesto "sfocato" che però risulta così intimo e, almeno all'apparenza, naturale e che io personalmente trovo coinvolgente. Non ti da un'idea di cosa stia pensando la ragazza, ma ti incuriosisce a provare a immaginarlo.
E poi la non usualità del ritratto, sicuramente diverso la solito.
Roma-Piazza Farnese
Roma-Piazza Farnese di Antonio Paradiso commento di Gannjunior

teoricamente (e anche praticamente ) una buona ricompressione web fatta ad hoc non dovrebbe stravolgere nella sostanza lo scatto. (salvo l'ingrandimento, naturalmente) .
puoi rendere disponibile il file originale cosi vediamo?
grazie
Ale.....
Ale..... di lumb commento di Gannjunior

Ciao Umbe
peccato questo scatto è rimasto senza commento.
Cerco di rimediare tirandolo "su".
Vedo che stai crescendo bene anche il tuo secondogenito Smile

Come di consueto costruisci il tuo bianco accanto alla finestra e questo ti aiuta a raggiungere un risultato di livello che come sempre supporta e rende sensata la scelta monocromatica piuttosto che quella del colore (a proposito, perchè non valuti di scattare in analogico con delle belle pellicole vista la tua predilezione per i chiaroscuri in toni di grigio?

Un appunto: la mano. Ale non è ancora rilassato e si nota la "posa" e che non aveva ancora trovato del tutto la sua "posizione".

ciao,
Lorenzo Smile
Roma-Piazza Farnese
Roma-Piazza Farnese di Antonio Paradiso commento di Gannjunior

Ciao Antonio

Non so se eri in mezzo alla confusione e avevi specifiche difficoltà di scatto. Fermandomi ai dati di scatto forse non hai ben centrato il fuoco. Quello, insieme a delle alte luci troppo invadenti, purtroppo levano il 50% delle potenzialità a questo scatto dove, tra l'altro noto che ti sei concentrato in post evidenziare ancora di più il dettaglio della barda su cui è andato il fuoco.

E' un peccato perchè questo era un volto di spessore. Così come è stato ancora di più lo sguardo che ti ha regalato, diretto, tranquillo, sicuro, in camera e che regge in scioltezza tutto il tuo scatto. [/quote]
S.t
S.t di Gianluca Riefolo commento di Gannjunior

Ciao Gian
sarebbe perfetta levando un dito sopra (fai la prova anche solo scorrendo con il monitor) facendo arrivare il taglio a metà sbarra. (perchè quello "spazio" sopra, dopo la sbarra, dove si riprende la testa, che diluisce quello sguardo su cui, chiaramente, l'immagine è costuita e catalizzatrice del lettore).
Sull'espressione ormai tua nipote sta diventando, oltre che la tua musa preferita, anche brava a posare da "ritrattista".
Conversione coerente con taglio ed espressione e poi c'è questa texture che ha un non so che di dipinto.
Madagascar child
Madagascar child di supermariano81 commento di Gannjunior

Che bell'immagine Mariano.

concordo con chi mi ha preceduto sulla "gestione" dell'inquadratura. Basta levarla dal centro che la "blocca" troppo. (assecondando ovviamente la direzione dello sguardo).
E' un "blocco" che limita (purtroppo) un'espressione da 10 e lode. Perchè quasi frena quello sguardo che corre lontano. E la delicatezza di questo sguardo è straordinaria.

Bianco e nero a mio parere da rivedere un poco nell'esuberanza delle alte luci che in questo caso "stonano" con questa piccola bellezza.
DIETRO IL PORTONE
DIETRO IL PORTONE di antrilli commento di Gannjunior

Ciao Antonino

Concordo con Alessandro. Volendo si potrebbe valorizzare ulteriormente con il taglio verticale come è stato detto.

La cosa che piu mi piace è l'evidente partecipazione del bambino nello scatto. Una partecipazione genuina e non costruita. Una partecipazione attiva che lo rende un ottimo ritratto
VilfordOne
VilfordOne di Gannjunior commento di Gannjunior

oh Ciao Matteo, ciao Gianluca

si è pellicola, un medio formato. il mio primo rullo...

avrei dovuto sovraesporre un po' di più in fase di scatto, nonostante fossi a circa +1/3...quanto allo sviluppo del rullino, temo di aver avuto l'acqua un pelo fredda, forse 19°C...avevo appena rotto il termometro, quindi ho fatto ad occhio e non me la sono sentita di allungare lo sviluppo oltre i tempi del bugiardino...
nonostante questo, in post sul pc, avrei potuto schiarire senza problemi, ma tutto sommato mi piaceva così, sia perchè rispecchiava i miei limiti/errori dello scatto/sviluppo sia perchè alla fine era piuttosto vicina alla realtà e non mi dispiaceva.
(poi adesso la mì moglie s'è voluta fà platino e mi manda in pappa qualsiasi esposimetro. da quelli moderni a questi qua!)

C'è anche questa (che in effetti è il primissimo scatto):
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=703895
dove il giorno prima ho costretto mia moglie (erano tipo quasi le 21) a "posare" nella nostra vigna dopo che mi era venuta a prendere in stazione e io con gli occhi a cuore con in mano la macchina che mi era arrivata poche ore prima e fremevo di provarla....e lei con il maglione da casa " Amò, ma è proprio il caso??" e io "si, si, si , si si !!!! "
VilfordOne
VilfordOne di Gannjunior commento di Gannjunior

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Alpha Bravo Charlie
Alpha Bravo Charlie di Gannjunior commento di Gannjunior

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Federico.........
Federico......... di lumb commento di Gannjunior

Umbe te lo sei tirato su molto bene Federico. é naturale ma ormai abituato a posare per te e la vostra interazione è semplicemente perfetta.

Mi piacerebbe molto fotografarlo. ha un visto molto molto interessante.

Il punctum di questo scatto, a mio parere è la giacca/camicia. Cioè che non gli calza perfettamente o forse è lui che non riesce ancora a riempirla. C'è questo contrasto con questo volto così fotogenico, cosi sicuro e rilassato che è smorzato dal fatto che sta entrando nell'adolescenza, non è ancora un uomo. E quel "non riempimento" smorza (non in senso negativo) la serietà del ritratto. Serietà che è amplificata da una post magistrale con luci perfette per un b+w.

L'unica cosa che avrei cambiato? l'avrei fatta con la pellicola. Very Happy Con un po' di grana, vera, sarebbe stata...perfetta! Wink
Okonomiyaki
Okonomiyaki di Gannjunior commento di Gannjunior

Ciao ragazzi, grazie a entrambi intanto per il passaggio.
Concordo al 100% con le vostre perplessità.

Alcune considerazioni, direi essenziali:
sono foto dell'estate del 2014, honey moon. Una honey moon organizzata fondamentalmente dall'agenzia e da noi non "studiata" e verificata (colpa nostra) per mancanza di tempo. Ci hanno fatto fare tante (troppe) tappe e il caldo maggiore che ho trovato nella mia vita l'ho trovato lì.
Solo per evidenziare che non ero lì per nessun progetto e che quindi queste sono foto "ricordo".

Devo ancora guardare il 90% degli scatti ma non credo di essere in grado di tirare fuori 12-15 scatti di locali/mangiate caratteristiche tali da reggere in modo professionale un reportage.(come da voi suggerito sarebbe stata ovviamente una opzione possibile per un ottimo reportage).

La mia intenzione, nel condividere questo reportage (oltre che "sbloccarmi" nella visione e selezione di un po' di scatti del mio viaggio) era quella di convidere qualcosa di "giapponese". Che non fosse il tipico compendio dei miei 10 migliori scatti a "effetto" fatti in Giappone con compo perfetta, luce perfetta, etc etc...Penso di riuscire a tirarli fuori quelli su 2500 scatti in 20gg. (tutti slegati tra loro magari con in comune soltanto il fatto di essere stati fatti in Giappone e di essere, presi singolarmente, "magistrali", ma senza un vero e proprio legame dietro che è la vera difficoltà nel fare un Reportage, R maiuscola).

Quello che mi è mancato di più del viaggio è stato il non essere riuscito a calarmi nella parte più vera e "reale" e di questo popolo. Ma, nel ripensare ai miei scatti, quello proposto è stato sicuramente quanto di più vicino potesse esserci a un reportage da sufficienza, cioè che come finalità volesse raccontare l'esperienza di mangiare l'okonmiamy in un locale che sapesse di Giappone. Come minimo avrei potuto farlo con alemno due foto in meno. Ho avuto attenzione di rendere omogenea la post...
Sul fish...a me piace molto (da dosare ovviamente) e lo uso con regolarità. Credo che per entrare nella scena sia una delle "best choices".

Davvero ragazzi, tra gli scatti da riguardare del viaggio, ho fatto qualche scatto carino qua e là ma non riesco a ricordarmi nessuno scatto (se non veramente pochissimi) che sia "entrato" veramente in contatto nel Giappone...

PS quella sera ero uscito solo con il fish e quello avevo... Wink

Forse quest'anno io e mia moglie ci torniamo, organizzandoci tutto da soli e sarà per me un must andarci con la pellicola. Qualche rullo da 10, stop.
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