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Stardust di ankelitonero commento di Clara Ravaglia |
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Pochi tratti, per dare un'emozione luminosa.
Se non sbaglio... si tratta delle tapparelle di casa?
Comunque sia.... credo che d'ora innanzi le guarderò quelle di casa mia con altri occhi.
Ciao
Clara  |
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dici a me? di Topo Ridens commento di Clara Ravaglia |
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Lo sguardo di Leon arriva diretto da questa ripresa obliqua: tutta la liquidità degli occhi è amplificata dalla estrema nitidezza che trova proprio nelle iridi il suo punto massimo, per poi andare a spandersi in chiarore tutto attorno al viso, in un abbraccio concentrico di gradevole fumato.
La mancanza di colore qui concentra le nostre emozioni visive solo e soltanto sul volto e sul suo racconto infantile. La striscia di nero in sfondo, anch'essa in andamento diagonale, non è al primo sguardo piacevolissima, però contribuisce ad ancorare il soggetto all'ambiente, gli impedisce di fluttuare in una composizione algida tutta giocata sulla gradevolezza della estetica del bel visetto del tuo nipotino.
Ciao
Clara  |
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Risveglio di Lucky.. di Gibo51 commento di Clara Ravaglia |
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....e hai fatto bene a postarlo qui.... il tuo nuovo arrivo in famiglia : approccio affettuoso e ravvicinato, voglia di comunicare e ricevere affetto decisamente trasparente.
Molto belle le tinte e davvero efficace la nitidezza sull'occhio a noi più vicino, che scandaglia senza togliere morbidezza.
Piuttosto il taglio compositivo potrebbe essere anche migliorato: la leggera obliquità è vincente, però sacrifica in modo deciso-indeciso l'orecchio destro e anche la zampetta destra non sa se uscire o entrare nel fotogramma.
Questa è di Lucky la migliore che ci hai mostrato.
Ciao
Clara  |
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senza luce (era il mio stagno preferito) di marzai commento di Clara Ravaglia |
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Quel fiore più che vita è un'idea di vita. E per ciò stesso ha una forza fotografica enorme.
Unisce in sé l'impatto di un colore acceso nel grigio di un deserto, ma anche e soprattutto la pregnanza di un moto dell'anima, la potenzialità di un desiderio-aspirazione.
I paesaggi di Marco sono sempre dei percorsi emotivi prima che dei viaggi oggettivi nel territorio, e spingono la interpretazione dei segni della terra fino al limite estremo, vicinissimi all'onirismo. Ma sanno però restare saldamente attaccati alla "verità profonda di sè", non ne stravolgono mai i segni.
Sostanzialmente "sporcano" magistralmente la superficie alla ricerca incessante della pulizia più profonda. E proprio i lavori più apparentemente elaborati hanno la semplicità estrema di un evidenza dissotterrata.
Le sue "manipolazioni" non specificamente in senso letterale, seguono sempre la legge della onestà verso se stessi , che è quella che governa, poi , la correttezza verso lo sguardo osservatore. Più che nel senso della verità oggettiva piuttosto allo scopo di scoprire nuove nicchie emotive in chi osserva. Inutile, a mio parere, chiederci se la sua immagine potrebbe meglio camminare senza quel rametto colorato in pp, sarebbe stata la nostra idea, forse, ma la sua non avrebbe potuto esistere diversamente.
Così come il mare di grigio inciso che il grandangolo rende nitidamente quasi marziano sul nostro pianeta.
Quest'arida corsa visiva, in una profondità di campo infinita, non avrebbe luogo senza la luce di Marzai a incendiare teneramente l'orizzonte, come un bagliore lontano, ma con il calore profondo e le tinte antiche dei fuochi di camino, delle intimità di focolare domestico.
Qui la sua forza di autore, un "conservatore" di patrimonio emotivo, in spirito sacrale simbolicamente qui avvicinabile ai Lari dell'antichità: semplicemente il grumo inimitabile della incisività dei suoi lavori, che fanno dolcemente violenza a certe nostre pigrizie mentali, fremano per un attimo le nostre corse in avanti e ci costringono qualche volta a fare i giusti conti con i nostri ricordi più nascosti, con le ombre, le più belle, che albergano nel nostro passato.
Una immagine che stimola, commuove, può persino irritare e fa discutere, ma invita a non disconoscere una identità profonda e
torna esemplificativa del percorso vero di un Autore.
Ciao
Clara  |
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st di Pio Baistrocchi commento di Clara Ravaglia |
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Citazione: | l'applicazione di un riempimento/sfumatura con CS2 per simulare un filtro digradante | beh.. c'era un ingrediente speciale in questa ricetta....
Ciao
Clara  |
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Erica di Massimo Passalacqua commento di Clara Ravaglia |
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Ziottolo e Massimo... se continuate a farmi così i complimenti mi imbarazzate e poi chi legge pensa che vi ho pagato....
Comunque gentilissimi , grazie.
Però dovere dire la mia approvazione se incontro un lavoro che trovo particolarmente valido... e mi scuso qui per tutte le volte che me ne sfugge uno o non ho il tempo materiale per occuparmene, nel mio piccolo.
Ciao
Clara  |
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st di Pio Baistrocchi commento di Clara Ravaglia |
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Ma perbacco.... questa è davvero perfetta.
Non sposterei una virgola, anzi, a dir il vero, è meglio dire, un petalo di papavero, oppure un fiocco di nuvola o un filo d'erba.
insomma.. si scherza un po', però la trovo davvero impeccabile, e, sembra facile ritrarre un soggetto immobile e paziente come questo, ma è difficilissimo trovare la giusta alchimia fra questi soggetti così materialmente distanti.
La vita del campo, l'aria trasparente e la ferma silenziosità della casa in sfondo, esaltata dalla composizione attenta .
immagino una doppia esposizione, che, alla fine, può portare alla resa perfetta di questo cielo, che pare leggermente polarizzato. ( e pulitissimo da ogni rumore , ma sei bravissimo a calcolare , quando e dove necessario, l'uso dello strumento di eliminazione rumore digitale).
non per sminuirla emotivamente, anzi il contrario, ma la definirei una foto didattica nella esemplarità.
Ciao
Clara  |
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:: FEDERICO... di 00infinito00 commento di Clara Ravaglia |
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Davvero un bel ritratto, che trovo inspiegabilmente poco commentato.
La tua solita cura nella resa nitida ma anche giustamente carezzevole della resa dell'incarnato, il rispetto luminoso dello sguardo attento.
Mi piace tutto, anche la dolcezza della conversione, tranne quella che io vedo come una piccola limitazione visiva: la nettezza dell'ombra sotto al colletto ad esempio, una certa progressione non gradevole fra quadrati bianchi e e neri in varie zone della scena, un po' come le ombre che sottendono per tua scelta la firma, se così mi spiego meglio....
Ciao
Clara  |
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alternanza di colori di roby 2 commento di Clara Ravaglia |
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Molto bella la resa dell'acqua e lo sviluppo verticale della composizione. Ben esposte le zone chiare, nonostante la incognita della superficie riflettente della neve. reali e gradevolissimi i colori.
Sorprendentemente c'è tanta luce ( leggi ottima brillantezza) in questa immagine, in fondo, senza sole.
Ciao
Clara  |
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...NEI CAMPI... di Nico Nemore commento di Clara Ravaglia |
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Il papavero importante, l'albero in sfondo solo accennato, eppure nell'ampio respiro dell'immagine tutto pare nella sua più equilibrata posizione.
Molto belli, sereni i toni di colore resi.
Ciao
Clara
Confesso che son tornata a riguardarla dopo un po', e la dominante magenta che screzia le nubi non può essere trascurata; però ho provato a eliminarla e non c'è più il sottile dialogo tonale con il papavero in pp: tutto si normalizza, ma la scena non ha più lo stesso potenziale visivo.
Ben venga allora una eccezione visiva colorata. |
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Uno fra tanti di Topo Ridens commento di Clara Ravaglia |
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Per fotografare davvero bisogna saper guardare e scegliere, prima di scattare.
Questa foto ne è un esemplare dimostrazione.
Per me impeccabile, fuori da ogni retorica, un piccolo regalo di "pietas" per un luogo che trasuda vita , paradossalmente, là dove la violenza del destino ha fatto strage di uomini. E la simbolica importante solitudine compositiva di questa croce grida con giustizia il suo monito.
Ciao
Clara  |
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At home di fabiocam commento di Clara Ravaglia |
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Che bello questo piccolino che azzarda i suoi primi passi in avanti, nella vita, attraverso la cortina della tenda, cedendo alla più naturale della curiosità.
C'è una vicinanza di intenti con questa foto di alcuni giorni fa postata coraggiosamente in ritratto.
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=375901
Teneri attimi di vita felina, ritrattini deliziosi e comunicativi.
Qui si ritrova forse un pizzico di ritrattistica in meno..... forse perchè la cura fotografica è addirittura maggiore e il contesto delle risposte di colore fra le parti in nitidezza prende la propria parte importante sulla scena complessiva.
Ciao
Clara  |
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Sonata a tre di Pio Baistrocchi commento di Clara Ravaglia |
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Fare matematica con poesia... è possibile.
Questa è davvero bella, proprio in "pole position" nella tua collezione di papaveri, con i suoi toni misurati, in morbidezza pur preservando a pieno la invidiabile nitidezza del bianchino, che qui fai agire con estrema discrezione, al meglio senza mostrare i muscoli.
Toni sommessi, tanto tutto il canto si dispiega sonoro in avanti, mentre risponde dietro il solido controcanto orchestrale del pieno di papaveri gregari.
Dicono che tre è il numero perfetto.....se fosse un tema sarebbe svolto al meglio
Ciao
Clara  |
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Spazza camino di csette commento di Clara Ravaglia |
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Un po' caratterizzato, alla C'era una volta in America , ma per me definito e piacevolissimo, pure nelle specifiche scelte cromatiche e di contrasto.
Ciao
Clara  |
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+..+ di le_pupille commento di Clara Ravaglia |
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Schietto, comunicativo, con note sottilmente nostalgiche che emanano da un visetto alla Sciuscià prestato ai giorni nostri.
Bianco e nero molto contrastato, che per ciò stesso sacrifica la sottigliezza della resa dei particolari per privilegiare la intensità del nero, la prodondità dello sguardo..... la caratterizzazione della espressione.
Mettiamo in conto anche la compressione, sulla frangetta del ragazzino si palesano brutti artefatti che demoliscono la struttura dei capelli.
Se stampi attenzione alle piccole correzioni.
Ciao
Clara  |
| | ![[*] [*]](album_thumbnail.php?pic_id=409806) |
[*] di Nasht commento di Clara Ravaglia |
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La definirei sontuosamente bella e con un bianco e nero che trattiene un filo di "grandeur" ( senza sfumature negative nel significato ): non si sofferma sulle singole sfumature dei tratti del volto e dei particolari floreali, ma mantiene la priorità assoluta di consacrare in un certo senso la unicità del momento e della posa.
Ciao
Clara  |
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il sonno dei giusti di stefanomaria commento di Clara Ravaglia |
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Sta benissimo in natura... ma io non la avrei cacciata di certo fosse stata pure in ritratto.
Un vero attentato in positivo alle nostre persone , ondate di tenerezza in arrivo dallo schermo.
E hai avuto la ottima idea di includere accanto al batuffolino di pelo addormentato un bel grumo di colore naturale, informale e scapigliato, vivace, allegro al punto giusto. Forse.. dico forse, avrei clonato quel fiorellino che spunta in regione strategica... dietro al "fondo schiena"del piccolo...
Anche se in simpatia è esso pure vincente.
p. s. Ma quante crocchette aveva mangiato prima di addormentarsi così?
Ciao
Clara  |
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BAGLIORI di Maurizio Pigozzo commento di Clara Ravaglia |
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Mi erano piaciute molto anche le tue due foto "veneziane" dei giorni scorsi, mi ero soffermata a lungo, ma in silenzio, nelle tue nebbie e nelle mute sfumature di bianchi e neri, ma qui non posso fare certo la pigra e un complimento per la resa incredibile di queste nervature vegetali che spiccano chiare, giocando a rimpiattino con i chairoscuri della penombra d'ambiente..... beh.. lasciano semplicemente ammirati.
La resa del formato generoso della pellicola e la capacità della fotografia analogica di giocare con ampie latitudini di posa.... fa il resto
Ciao
Clara  |
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