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Commenti da il signor mario
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

Sisto Perina ha scritto:
ottimo questo suggerimento...
anche perchè l'articolo dall'archivio ha aumentato la nostra curiosità su questo luogo e su come, la mala-urbanizzazione sta cercando di fagocitarlo...
La prima d'apertura mi piace molto e già inquadra questa convivenza tra sopraelevata, vandalismo e luogo di silenzio...

ciaoo


Seguirò il consiglio nei prossimi giorni, oggi sono andato al Verano con un gruppetto di fotografi per qualche scatto life
Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

Grazie Alessandro, proverò a seguire i tuoi consigli, soprattutto per la contestualizzazione del cimitero. Per quanto riguarda la parte interpretativa un'idea che mi sta balenando per la testa, dopo aver trovato una raccolta di epitaffi, è quella di abbinarli alla foto della tomba/lapide. Cercherò di interpretarlo al meglio.
Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

Grazie dei commenti, sì il posto non è il massimo, ma non so perché, è un po' che mi attrae la fotografia di questi luoghi, raccontare quelli che sono stati e quello che è ma potrebbe non essere più.
Conto di tornarci, in fondo abito non molto lontano da lì, ma di foto non ce ne sono poi molte in quanto sono rimaste poche tombe, solo le due file centrali e quelle lungo il muro di cinta.
Per ora sto cercando di documentarmi il più possibile. Questa è la nostra storia e sapere che qualcuno abbia cercato, e in fondo stia ancora cercando, di cancellarla mi indigna.
Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

Archivio “la repubblica 1984”
Sotto il viadotto c' è però qualcosa che come un magnete attira lo sguardo dell¹uomo di passaggio. Un minuscolo cimitero, un infinitesimale cimitero che corre sempre via dallo sguardo: l' uomo di passaggio da lassù se lo vede infatti sfuggire di continuo sotto gli occhi, il cimiterino corre via e all' automobilista restano alcuni interrogativi: avrò sognato? Ma se l' ho visto davvero, in che modo si riesce ad arrivare laggiù? Mi è dunque sfuggita l' esistenza di un quarto incomodo fra Verano, Prima Porta e gli Inglesi? Sembra infatti che quel minuscolo cimitero in grado di sfiorare lo sguardo per pochi secondi non possa essere reale. Alla fine, dopo ripetuti tentativi, riesci a orientarti, imbocchi la traversa giusta e scopri che non si trattava di un luogo fantasma, non era un miraggio con cipressi. Sei proprio sotto il viadotto, e c' è perfino un custode a indicarti un cartello che parla di "Cimitero di Parrocchietta, giovedì chiuso, 8-13, 15-17". Parrocchietta è il nome del quartiere sopra la tua testa, al confine con Casetta Mattei, il Trullo e il Casaletto, un altro mondo ancora. Un prato dissestato, un breve vialetto di cipressi, e poi le tombe. Alcune sono soltanto vecchie lapidi addossate lungo le mura perimetrali. Altre, su due o tre file, si sollevano dal suolo. Il rumore delle auto è il ronzio continuo del viadotto. Ci sono le stimmate dei morti dell' Ottocento, ci sono i segni di tumulazioni recenti, in questo un cimiterino come ancora una volta potrebbe raccontarlo Pasolini, un cimitero sotto l' ombra del viadotto, un cimitero così sperduto da far pensare a una moneta precipitata dentro un pozzo. Tombe di famiglia abbandonate, e tombe ancora intatte, in uso, frequentate, colme di fiori freschi. La tomba del «libero pensatore» Sante Consorti 1924-1997, accanto alla tomba del sergente aviatore che il 6 dicembre del 1929 «sul cielo di El Mekili, Cirenaica, sacrificava la sua giovanissima esistenza per una più grande Italia - Medaglia d' argento al valor militare alla memoria». Il custode del cimitero di Parrocchietta, Luigi, mi avvisa che non sono certo il primo, anzi, tempo addietro a trovare i morti di Parrocchietta «è venuta perfino Striscia la notizia, sì, è arrivato Jimmy Ghione, per raccontare che in Italia hanno fatto un viadotto sopra un cimitero». Davanti al cimitero, quasi non bastasse, sulle zampe di cemento del viadotto c' è un desolante paesaggio di graffiti, i soliti scarabocchi senza fantasia, «ogni giorno vengono e li cambiano, li rifanno», racconta sempre il custode. E perfino una casupola abbandonata dove vivono alcuni polacchi, senza acqua, senza nulla, poverissimi, stracci umani finiti nella Valle dei Casali. Si narra che proprio in quella catapecchia, occupata adesso da povera gente, abbia sostato Garibaldi, «così dicono, ma vai a sapere se è vero», aggiunge Luigi. Quanto ai polacchi, vanno a chiedere l' elemosina in una chiesa di via dei Colli Portuensi, il prete gli dà qualcosa, ma spesso se ne vanno in giro ubriachi. Non è questa però l' ultima leggenda che riguardi il mondo intorno al cimitero di Parrocchietta: «Mi hanno detto - prosegue il custode - che qui avevano seppellito un Papa per una settimana, ma poi l' hanno portato in Francia, ma forse sono solo chiacchiere, cose che si dicono». I graffiti: pena, monotonia, vuoto di fantasia. «Per tre volte ho riverniciato il muro, poi me so' stufato», sbuffa Luigi, che lavora per l' Ama da cinque anni. «Dovrebbero fare delle tombe nuove, se ne parla, domande fatte ce ne sono, ma al Verano, dove c' è l' ufficio centrale», fa sapere ancora.
Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

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Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

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Requiescat in pace?
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Requiescat in pace?
Requiescat in pace? di il signor mario commento di il signor mario

Lungo Via Isacco Newton, nella zona Portuense, di Roma c'è un antico piccolo cimitero, il cimitero della Parrocchietta (cimitero dichiarato monumentale), una zona che fino a pochi decenni orsono era prevalentemente agricola e contadina, adesso è invasa dal cemento, le strutture della superstrada sono invadenti, non rispettano niente e nessuno, neanche i morti, che solo grazie ad una forte mobilitazione popolare degli anni 70-80 hanno potuto avere la certezza di non essere sfrattati dal loro piccolo e umano cimitero.
Queste sono solo alcune delle foto che ho scattato ieri durante una visita al "cimiterino" come viene chiamato.

dal sito http://www.laparrocchietta.it

"Nella costruzione del nuovo fabbricato, fu trascurata la sepoltura dei morti. A questa pensò lo stesso Papa Pio IX, che fece erigere a sue spese nel 1857 il piccolo cimitero della Parrocchia. "Il luogo prescelto per il medesimo, fu un'area superficiale di metri quadrati 500 in un angolo della vigna di proprietà della Parrocchia, sulla pubblica via Portuense, ove appena compiuto l'ordinamento del cimitero furono trasferite tutte le ossa che si trovarono nelle sepolture della vecchia chiesa che fu esacrata e ridotta a tinello per uso della vigna. La prima tumulazione nel nuovo cimitero ebbe luogo il giorno il 18 ottobre del ridotto anno 1857 dopo che fu benedetto dal ricordato Mons. Bussi..."
Nel 1876 il cimitero fu ampliato di altri 500 metri quadri a spese del Comune."
E22-Latvia
E22-Latvia di AleZan commento di il signor mario

Quando uno è bravo è bravo davvero.
Trovo questa serie bellissima e interessante, come è interessante la tua scelta di iniziare il racconto con il monumento ai tiratori lettoni di Riga, ottima la tecnica usata per il racconto che resta comunque ben strutturato e articolato.
Mi hai fatto tornare in mente momenti molto belli passati in Lettonia, momenti che io non sono riuscito ad immortalare alla grande come invece hai fatto tu.
HF
HF di il signor mario commento di il signor mario

Quello di lasciare, quando è possibile, un po' di spazio ai bordi è una mia scelta precisa in quanto lascia poi libero l'utilizzatore di scegliere il tagli più adatto all'impaginazione.
E, detto sottovoce, mi salva quando ci sono dei passi particolari in cui è difficile prevedere dove si troverà la ballerina/il ballerino
HF
HF di il signor mario commento di il signor mario

Ho provato la versione quadrata come mi è stata richiesta da 12/40

Che ne pensate?
frágil
frágil di YoRosco commento di il signor mario

Semplicemente stupendo
HF
HF di il signor mario commento di il signor mario

@Pietro sì forse lo è ma con il palco in queste condizioni di luce è difficile dirlo con certezza

@12/40 In genere non taglio queste foto per lasciare spazio per l'eventuale impaginazione, intera rende più l'idea del palco s cui si svolge la scena, tagliata centra maggiormente sui protagonisti... alla fine si sceglie in base all'uso

Grazie ad entrambi per il passaggio e per i consigli di cui farò certamente tesoro.
HF
HF di il signor mario commento di il signor mario

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
S.T.
S.T. di Perretta Giuseppe commento di il signor mario

Mi piace questa composizione essenziale in cui sostanzialmente sono solo due gli elementi che compongono l'immagine: l'arbusto e la nuvola. Il risultato è una fotografia molto pulita ed elegante
Santuario Francescano di La Verna
Santuario Francescano di La Verna di aj72 commento di il signor mario

Hai saputo cogliere un momento particolare, è quel guardare, quel leggere la vita di Francesco da parte di un francescano, quel momento di sacralità in un luogo sacro che rende la foto unica, una vera foto di life e non uno scatto vano ad un soggetto qualunque poi arricchito di presunti significati.
Sono queste le foto che amo vedere in street & life, non la terrei in varie.
...
... di Kr33p commento di il signor mario

Mi piace questo scatto, anche il BN è adatto al soggetto. Se posso suggerire un consiglio direi di tagliarla un pochino a togliere quel ciuffo di cespuglio in basso, o addirittura la stringerei, dopo il taglio, a dare un formato molto verticale, per capirci un taglio panorama ma in verticale, quasi a filo della scala
L'uomo ed il grande santuario
L'uomo ed il grande santuario di Cube commento di il signor mario

Molto bella questa foto, e centrato molto bene il viraggio.
..
.. di David3 commento di il signor mario

Perdonami ma non mi sembra molto ben composta, hai tagliato via le tette alla prima modella, orribile quel capezzolo intravisto, la seconda modella, oltre ad avere il viso sfuocato, ha gli occhi chiusi s una tetta troppo compressa dal braccio, molti, troppi elementi di disturbo sullo sfondo.
Sinceramente pare una foto scattata al volo senza troppo pensarci in un WS collettivo.
Prigione
Prigione di Cube commento di il signor mario

Ricordo male o parlammo un po' di tempo fa di questa foto?
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