|  |  | Commenti da Dmo Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica |
Commenti |
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Empusa pennata di ribefra commento di Dmo |
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Una bella immagine di un soggetto piuttosto difficile da riprendere per la sua articolata morfologia.
Mi piace la luce laterale che ne esalta le forme rendendo la foto meno piatta e facendo risaltare la tridimensionalità del soggetto.
Essendo lo stesso in alcuni punti sottile, per apprezzarne i dettagli si deve ingrandire l'immagine, anche per via delle ombre che in alcuni punti sono un po forti anche se coerenti.
In questo caso io avrei usato almeno un diaframma doppio rispetto a quello che hai adottato per cercare di includere anche le due zampe poste frontalmente che in questo caso risultano come primo piano fuori fuoco rispetto al filo d'erba, e questo è un peccato...!
Faccio questa osservazione in quanto il tempo per fare delle prove e pensare in questo caso lo si aveva a disposizione e su uno scatto di questo genere i dettagli devono essere curati al meglio ! |
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L'incantatore di serpenti di Enricoemme commento di Dmo |
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Mi associo a quanto detto in merito alla qualità della maf e del colore, tuttavia quella parte di strumento musicale ripreso cosi frontalmente e in primo piano rappresenta un fortissimo disturbo all'immagine in quanto l'occhio cade inesorabilmente su quello prima che sul resto ed occupa una buona porzione di immagine inutilmente.
Una inquadratura laterale dove lo strumento fosse apparso in prospettiva, avrebbe giovato molto senza nulla togliere al resto della composizione.
I colori sono molto saturi, ma nel cointesto generale non stonano! |
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Sacerdote Copto a Gerusalemme di Enricoemme commento di Dmo |
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Perdonami ma oltre al documento che rappresenta questo sacerdote, vedo una foto dove il viso del soggetto è sfocato a favore di un grosso masso bianco troppo presente e in primo piano e di un ceppo di legno e una fontana.
Un taglio rettangolare, come prima soluzione avrebbe messo in maggior evidenza il soggetto che tuttavia in questo caso non è recuperabile per quanto detto sopra.
In ultimo, ma questo è solo una mia considerazione personale, trovo i colori troppo saturi e lontani dalla realtà, che se in una immagine in B&N avrebbero avuto una loro collocazione, in questo caso appesantiscono l'immagine. |
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Argyrodes Argyrodes di Dmo commento di Dmo |
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Camminando, mi accorgo che qualcosa sembra galleggiare nell'aria, di primo acchito ho pensato ad un bozzolo di un ragno e cosi mi sono avvicinato per vedere di cosa si trattava.
Ad occhio sembrava una sorta di piccola anfora con riflessi argentei, solo dopo averlo inquadrato e ingrandito a dovere ho capito che si trattava di un piccolo e particolare ragnetto in attesa della sua preda.
Come è possibile vedere, questo ragno ha un addome a forma di anfora e sembra uscito dalle vetrerie di Murano.
La foto l'ho realizzata a mano libera, e viste le dimensioni del soggetto è chiaramente un forte crop.
Devo dire che vista la sua conformazione e data la sua posizione a pochi centimetri da terra, non è stato facile riprenderlo senza creare sfondi troppo fastidiosi.
Forse un diaframma in più avrebbe giovato...!
HD file
https://files.nikonclub.it/uploads/ori/202509/aca8bc4a47865ca4e3830017f4fb59fd.jpg |
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Particolari di fausta commento di Dmo |
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Concordo con quanto hai scritto, tuttavia la fotografia è anche un modo per comunicare qualche cosa e non necessariamente deve trasmettere un sentimento, qualunque esso sia.
Personalmente trovo questa foto poco interessante, in quanto non rientra nei miei gusti personali, tuttavia se la si analizza in modo asettico, dal momento che non ritrae nulla di particolarmente interessante, l'unico messaggio possibile è da ricercare proprio nel titolo che riconduce a quanto l'autore, almeno credo, ha voluto trasmettere.
Due giovani abbracciati, uno senza testa, l'altra sfocata e senza espressioni particolarmente interessanti non possono essere neanche lontanamente essere inseriti in un contesto ritrattistico e se non si cerca di dare un significato a questa immagine, la stessa appare come uno scatto senza senso al di la di tutte le possibili attribuzioni mielose legate ai soggetti.
Quindi, tutto dipende da cosa ci si aspetta e dal tema nella quale viene collocata.
Un altra lettura molto meno profonda e meramente superficiale e quella che hai accennato, ovvero una bella pubblicità neanche tanto occulta di magliette, bracciali e Panten...! |
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Zelus renardii in predazione di Dmo commento di Dmo |
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Grazie a te Salvatore per dedicarmi del tempo, io credo che margini di miglioramento vi siano sempre in tutte le cose, tuttavia la crescita, anche quella che passa dalla critica, deve necessariamente essere supportata da un insegnamento.
Se si esprime un'opinione di carattere tecnico, e in questo caso si parla di tecnica fotografica, si deve essere in grado anche di sostenerla con spiegazioni mirate e chiarificatrici.
Diverso è se si esprime un pensiero personale, che come tale rimane legato alla sensibilità di chi lo esprime e non richiede ulteriori approfondimenti ma che non può essere chiamato "critica".
Dico questo perche troppo spesso leggo "critiche" che si fondano su quattro parole preconfezionate senza mai dare una spiegazione di come si sarebbe potuto ottenere un risultato differente, magari mostrando esempi concreti che ne rafforzino il concetto.
Sarà forse una mia deformazione dare e aspettarmi delle spiegazioni laddove si instaura un confronto, ma una critica senza approfondimento rimane solo un esercizio linguistico per altro poco articolato, che non da niente a nessuno!
Ovviamente quanto sopra è solo un mio parere personale e non vuole essere in alcun modo una polemica di nessuna natura.
A questo punto prendo atto delle tue osservazioni e cercherò di capire da solo, che cosa avrei potuto modificare in quello specifico contesto.
Grazie |
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Chrysomela populi di ribefra commento di Dmo |
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Bellissimo questo coleottero, colori davvero incredibili!
Non mi è mai capitato di vederne!
Complimenti |
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Zelus renardii in predazione di Dmo commento di Dmo |
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Grazie Salvatore per la tua opinione, tuttavia, ho la cattiva abitudine di voler capire ciò che mi di dice per poter poi applicare i dovuti correttivi, per tanto ti chiedo di spiegarmi alcuni aspetti fra cui:
Cosa intendi per luce non troppo buona?
Perché la reputi poco buona, cosa intendi?
Come avresti modificato la luce presente in una circostanza come quella che ho descritto per ottenere dei miglioramenti?
Mi dici che la nitidezza è insufficiente per coglierne i dettagli...
Immagino tu conosca le dimensioni di questi insetti e che, come avrai visto ho usato un obiettivo con rapporto di ingrandimento massimo di 1:1.
Ora è altrettanto chiaro che l'immagine proposta è un crop e che i dettagli sono figli del rapporto di ingrandimento, quindi come si può ottenere maggiori dettagli senza ingrandire oltre, hai qualche suggerimento in merito?
Per quanto riguarda lo sfondo, non potendo chiedere al soggetto di spostarsi da un'altra parte, credo vi sia poco da fare, oppure hai qualche suggerimento diverso per cambiare la situazione?
Grazie in anticipo per il tempo che vorrai dedicarmi! |
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Zelus renardii in predazione di Dmo commento di Dmo |
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Questi particolari emitteri, è facile vederli appoggiati sulle foglie o sui fiori e restare quasi fermi e talvolta alla vista dell'uomo addirittura nascondersi.
Ma dietro tanta fragilità si nasconde un terribile predatore, che attende che sua preda si avvicini per infilzarla repentinamente con il suo rostro, la sua lunga protuberanza, attraverso la quale inocula saliva paralizzante che liquefa le interiora del malcapitato per poi assorbirle.
Per questa loro caratteristica si sono meritati il soprannome di cimici assassine!
Di questa specie ne ho trovati diversi e tutti erano in attesa che qualcosa potesse arrivare, la cosa interessante è come riescano a gestire soggetti di dimensioni e peso nettamente superiori al loro come in questo caso.
Analizzando la foto in HD è anche possibile vedere come sia stata penetrata esattamente sotto la testa con un colpo letale!
La foto è stata scattata a mano libera, e se avessi usato un diaframma più chiuso sarebbe stato meglio in quanto avrei avuto maggior nitidezza sulle ali dello Zelus...per quanto la situazione possa apparire statica, si stava spostando e non ho fatto a tempo a fare altre scatti !
Foto HD
https://files.nikonclub.it/uploads/ori/202509/59aa30883e23e8df23474db6f8f1d4ff.jpg |
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Particolari di fausta commento di Dmo |
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Il titolo della foto è già di per se esplicito e l'immagine vuole focalizzare l'attenzione non sulle persone che giustamente risultano sfocate ma su quello che il linguaggio dei gesti comunicano.
In definitiva si tratta di un ritratto del linguaggio dei gesti, che richiede un'analisi più profonda di cio che viene raffigurato.
Il ragazzo che tiene fra le dita i capelli della compagna In un contesto relazionale consolidato, può indicare un forte legame, un desiderio di vicinanza e un gesto di cura.
Il fatto di indossare dei bracciali e presumibilmente uno regalato dalla compagna, indica oltre la propria personalità e il proprio stile, la comunicazione di un legame profondo con qualcuno come l'amore o l'amicizia o la celebrazione di un momento importante della vita. |
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Thomisus onustus in predazione di Dmo commento di Dmo |
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Questa specie di ragni si nasconde e si mimetizza fra i petali dei fiori assumendone il colore cosa che gli ha procurato il soprannome di ragno camaleonte e grazie alla sua posa statica con le zampe anteriori aperte pronte a chiudersi sulla preda, viene chiamato anche ragno granchio.
Sono ragni stanziali, quando si individuano tendono a rimanere per periodi anche lunghi e questo mi ha consentito di curarne un paio durante il mese di permanenza sul posto, dove ho spiato le loro abitudini.
Le prede più ricorrenti, non solo per questi ragni, sono le Api, forse per la loro indole docile, si posano sul fiore e vengono strette, in questo caso dal ragno, in un abbraccio letale!
Come avevo già documentato con il calabrone, capita di trovare sulla preda numerose piccole mosche che approfittano della circostanza!
La foto è stata eseguita a mano libera, seguendo i canoni di regolazione del diaframma tali da poter rendere i soggetto e la sua preda totalmente a fuoco.
Il postproduzione ho provato a modificare lo spazio colore, e quindi vi chiedo cortesemente di dirmi cosa ne pensate...è meglio cosi?
HD
https://files.nikonclub.it/uploads/ori/202509/a1f3a435178faf4993a7d896fae58667.jpg
Grazie |
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Doppia coppia di ribefra commento di Dmo |
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Di queste cimici ne ho trovato tantissime e sono estremamente prolifiche.
Posso inoltre confermare che per quanto possa sembrare facile fotografarle, soprattutto in coppia, per via dell'angolazione che assumono diventa estremamente problematico metterle a fuoco entrambe, quindi direi che non c'è da stupirsi...
Come sempre un'ottima foto! |
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Calabrone europeo di Dmo commento di Dmo |
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Grazie, questa foto l'ho leggermente corretta in pist, aveva una lieve dominante gialla, sto cercando di capire da cosa possa essere determinato il problema del colore, la macchina è impostata in automatico, quindi in teoria dovrebbe rispondere correttamente, il bilanciamento del bianco anche quello è in automatico...
Forse sono le condizioni di Luce un po estreme, farò qualche prova magari cambiando l'impostazione del colore su saturo.
Comunque grazie per avermi dato questa indicazione, ti chiedo la gentilezza di continuare a segnalarmi eventuali anomalie che a me possono sfuggire! |
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Calabrone europeo di Dmo commento di Dmo |
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Quando si incontra un calabrone, è sempre difficile riuscire a vederlo fermo, in genere svolazzano fra la vegetazione per poi sparire.
In questo caso lo stavo seguendo visivamente quando l'ho visto apparentemente impigliarsi in una ragnatela che tuttavia appariva troppo debole per riuscire a trattenerlo, cosi mi sono sono avvicinato di corsa scattando alcuni fotogrammi veloci.
Poi quando sono arrivato davvero vicino, mi sono reso conto che non si era impigliato ma che aveva trovato qualcosa da mangiare, probabilmente un'ape in un bozzolo al quale si è attaccato ed è rimasto per diversi minuti, consentendomi cosi, di fare ulteriori foto maggiormente ravvicinate, comunque la ragnatela era al centro di un piccolo cespuglio!
La cosa curiosa, che oltre al calabrone, che per altro ha anche attitudini necrofaghe, erano presenti numerose piccole mosche
attratte probabilmente dall'insetto morto, cosa che ho già documentato in atri casi ma con prede di ragno più fresche, che vedremo a seguire.
Per la foto, oltre ai soliti parametri, ho utilizzato un diaframma che mi consentisse di avere la massima profondità di campo e il minimo impatto sullo sfondo, che era molto vicino e confusionario.
Foto in HD
https://files.nikonclub.it/uploads/ori/202509/1423a9ed2ad6dd6f686535eced27fb02.jpg |
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Araneus diadematus di ribefra commento di Dmo |
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La foto è gradevole, tuttavia considerando i bassi ISO, mi sembra foriera di un rumore eccessivo, non so se dipende dalla bassa risoluzione o da un eccessivo sharpening... |
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Portrait di una Libellula di Dmo commento di Dmo |
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Come anticipato qui
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=761949
Analizziamo un altra immagine per comprendere come la diffrazione può manifestarsi e come viene percepita su immagini di dimensioni normali e non particolarmente ingrandite.
La foto di partenza è stata scattata a mano libera con luce naturale ad un soggetto abbastanza statico, finche non decide di volare.
In questo caso avevo già in mente di fare delle prove e quindi ho fatto più scatti con diaframmi crescenti fino ad arrivare a questo con f36.
Analizzando la foto, la nitidezza e i dettagli ci appaiono buoni, compresa la retinatura dell'occhio superiore.
Vediamo adesso la stessa immagine con diaframmi differenti, piccole differenze sul punto di maf sono dovute al fatto che le ho eseguite tutte a mano libera, ovvero f9 e f14.
Confrontando le immagini, oltre al maggior sfocato le immagini appaiono comunque molto simili alla prima sia in termini di nitidezza che di dettaglio.
Ma vediamo ingrandendo del 200% e ritagliando una porzione di immagine cosa troviamo.
E' evidente che la diffrazione si manifesta in modo crescente andando a colpire la nitidezza e la precisione dei micro dettagli che tuttavia sono apprezzabili in modo concreto solo ad ingrandimenti elevati.
Spero con questo ultimo esempio di avere chiarito bene che la scelta dei diaframmi chiusi con conseguenti variazioni dei valori ISO non è un'azione folle tale da considerarsi "fuori parametri" ma che può tranquillamente essere adottata, pur sempre consapevolmente, in tutti quei casi dove, non potendo fare diversamente, si ha la necessità di avere un soggetto il più possibile a fuoco o una immagine con la massima profondità di campo.
In macrofotografia i dettagli hanno un significato importante e quindi si deve agire sempre in funzione della destinazione che avrà l'immagine, delle dimensioni di stampa e dell'ingrandimento che vogliamo ottenere!
La valutazione di una foto deve essere fatta guardando l'immagine, non i parametri di scatto...! |
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Thomisus onustus in predazione...! di Dmo commento di Dmo |
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Grazie Ribefra per il tuo contributo, in merito ai colori credo sia l'impostazione della macchina, devo controllare...
Per quanto riguarda invece la diffrazione, facciamo qualche approfondimento.
Premesso che, conscio del fatto che la diffrazione esiste e ha i suoi effetti, in genere, quando posso, faccio più scatti con almeno un paio di aperture differenti.
In questo caso ho eseguito anche alcuni scatti con diaframma f16 che vi mostro di seguito.
Se si confrontano le due immagini, a parte un maggior sfocato dovuto appunto all'apertura maggiore, non si notano particolari differenze
Allora andiamo ad ingrandire le due immagini del 200% e facciamo l'analisi di una porzione di queste...
Come si può notare, con f40 il dettaglio appare più impastato e meno definito e questo è proprio dovuto alla diffrazione.
In pratica la diffrazione porta ad una lieve perdita di dettaglio che tuttavia risulta visibile solo con ingrandimenti elevati, cosa che normalmente, salvo non si debbano fare stampe di grande formato, può essere considerata trascurabile, il micromosso, soprattutto con sensori ad alta risoluzione è molto più subdolo e pericoloso, inoltre la nitidezza e quindi il micro dettaglio è sempre possibile correggerlo entro certi limiti in post produzione, il micromosso no...!
Diverso è invece il caso di foto scattate con il focus stacking ad alto ingrandimento, in questo caso si deve assolutamente stare entro i limiti in quanto la diffrazione porterebbe inesorabilmente ad un decadimento tangibile dell'intera immagine.
Vedremo un altro esempio con la foto di una libellula! |
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