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La scuola new di Claudia Costantino commento di vittorione |
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giubbarossa ha scritto: | ...l'azzurro inganna sembra cielo o lo e' ?? |
Direi che lo è, dato che si tratta di una foto ruotata di 180°.
In fondo l'operazione la rende più innaturale che astratta, trovo.
Due piccoli nei che la rendono meno piacevole sono quelli che segnalo nell'esempio (riportato al suo naturale orientamento, tanto per confronto): la piccola traccia del tratto superiore dell'elemento color arancio che si intravede appena all'interno del riquadro e certe linee di bordo, probabilmente generate dall'accentuazione del contrasto.
Ma questa tua ricerca grafica intrapresa nelle tue ultime cose è interessante e sembra ti ci sia saputa muovere anche con buone idee e buoni risultati.
V. |
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s.t. di Laki85 commento di vittorione |
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Nella situazione di massa sostanzialmente indistinta in cui con pochi soggetti hanno un minimo di maggior evidenza, il rigore compositivo ed il cuore rosso vincono.
V. |
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ce la faremo fase due di gattapilar commento di vittorione |
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Accostamento intelligente ed "attuale", miracolosamente favorito dall'assonanza cromatica della palette su cui giocano le due situazioni.
Un po' dà da pensare (in parallelo alle fasi 1 e 2 che sappiamo) quanto il cavallo recluso appaia anche più solido e robusto dell'altro, libero di volare quanto delicato e protetto da una pelle sottile.
Proviamo a dare fiducia al secondo...
V. |
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Solitudine nuda di EndemicoResiliente commento di vittorione |
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Come Street, essendo il manichino fotografato privo di relazione alcuna con altri elementi del contesto, direi che la foto non coglie nel segno.
Il trattamento è interessante e non convenzionale.
V. |
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PIETRO di giacomo falcinelli commento di vittorione |
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Sempre di grande impatto queste tue rivisitazioni di luoghi arcinoti, riproposti in un'ottica diversa, che cattura.
V. |
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Vecchi ritratti di jus commento di vittorione |
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jus ha scritto: | Distrazione Vittorio, distrazione. Mi sono accorto ora che la risposta, invero molto breve, ma mi riconoscevo in pieno nel tuo intervento, era finita in mezzo al tuo messaggio citato e non a piede di commento.
Buona giornata 😀 |
Ah, sì, grazie: non l'avevo proprio vista là in mezzo.
Ciao, V. |
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Vecchi ritratti di jus commento di vittorione |
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Non ho capito se, non volendo, hai "bucato" la risposta o... sei stato particolarmente laconico.
V. |
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Vecchi ritratti di jus commento di vittorione |
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Serie prevalentemente fatta di buoni e anche molto buoni ritratti, nell'insieme.
Il limite a me sembra un po' nel loro stare insieme accomunati dall'unico tratto unificante di essere dei ritratti, ma poi diversi, ed anche molto, per genere, linguaggio, sviluppo del bn...
Si passa dagli iniziali ritratti partecipati per proseguire attraverso ritratti rubati (008), ambientati (010), d'atmosfera (011), multipli (007, 009), spontanei (013), posati (014).
Un po' una giostra che, al di là del percorso cronologico dalle età più avanzate all'infanzia, manca, a mio modo di vedere, di un tratto saldo che leghi l'una foto all'altra.
Nulla voglio togliere alla bontà dei singoli scatti, ma segnalo soltanto un collante fiacco a tenere saldo l'insieme.
Se li stampassi e li ponessi su un piano tutti in vista credo che le incongruenze tra i diversi modi di sviluppare il bn salterebbero agli occhi (per esempio accostando 013 e 008)
V. |
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s.t. di Laki85 commento di vittorione |
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E lo so', signora mia, le cose vanno in una maniera che non ci si capisce più niente!
Bravo!
V. |
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Il Confronto - 7 di redazione4u commento di vittorione |
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Stesso luogo, stessa struttura (anche se dopo un primo sguardo si nota che si tratta di due spazi simili ma distinti, probabilmente giustapposti nell'architettura dell'edificio), e infine stessa tipologia di ripresa a piombo, dal basso.
Quindi anche stavolta bisogna andare a caccia delle tante differenze:
1. il ribaltamento della disposizione dell'elemento non geometrico (il bassorilievo), che in uno rimane decifrabile, nell'altro diviene presenza più fisica, dato che il capovolgimento ne riduce la leggibilità;
2. la resa delle superfici, levigata, morbida ed immateriale, più incentrata sulla resa volumetrica e chiaroscurale nella prima, mentre nella seconda il senso del tatto visivo percepisce ruvidità, rugosità e, se esistesse il termine, "marmosità";
3. il ruolo dello sfondo, eliminato nella prima foto fino ad essere portato al nero (lo scatto, ci dicono luci ed ombre, parrebbe effettuato di giorno), proposto invece in chiave naturalistica e mantenuto lievemente percepibile nel secondo, con un vago accenno di nuvole.
Ne risultano due modi di proporre una medesima architettura che seppur partendo da uno stesso approccio nella scelta dell'inquadratura, del punto di vista, della focale adottata e della composizione sulla fuga prospettica, producono due visioni profondamente differenti, quasi antitetiche: una idealizzata, che sottolinea l'aspetto volumetrico purificandolo della sua matericità, astraendolo dal contesto reale, spostando il discorso su un piano "teorico", l'altra invece concreta, tangibile che trasmette la solidità, la fisicità ed il peso dell'edificio.
A queste sensazioni contribuisce in misura rilevante la scelta del primo di collocare in alto la porzione "leggera" dell'immagine (lo slancio luminoso delle colonne) e del secondo di porre invece nella parte alta il peso marmoreo del bassorilievo: una scelta verso l'idealità contro una scelta verso la materialità (senza assegnare a questi termini alcun grado gerarchico).
Come sempre sono solo mie sensazioni ed interpretazioni soggettive.
V. |
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Ikebana di Flavia Daneo commento di vittorione |
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Molto bella e ben bilanciata, come sempre.
Sul ruolo di quel ramo che si protrae verso sinistra si potrebbe tenere una proficua lezione sugli equilibri compositivi.
Tolto quello salta la sensazione di armonia dell'insieme.
V. |
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Il balcone e la città di PieroF commento di vittorione |
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milladesign ha scritto: | ...non vedo questa foto come un paesaggio... |
D'accordissimo con te sulla difficoltà a considerare questa come una fotografia di Paesaggio dato che il paesaggio, appunto, è relegato a sfondo ben poco rilevante di un popolato primo piano che ha qui il ruolo principale e dove gli umani la fanno da padrone.
V. |
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Il balcone e la città di PieroF commento di vittorione |
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Torno soltanto un istante sull'aspetto compositivo, che ovviamente ciascuno può vedere in maniera diversa, e puramente a titolo di confronto, ma io trovo che una situazione come quella simulata nell'esempio che allego sarebbe stata più equilibrata e avrebbe dato alla cupola più peso di quanto ne abbia nello scatto originale, dove pur apparendo più "libera" rimane più isolata dal contesto.
È chiaro che se la situazione non si è creata non la si può inventare, ma lo sottopongo solo per riflettere ancora su quanto incidano piccole e grandi variazioni sui bilanciamenti compositivi, aspetto che, senza avere sotto gli occhi un termine di paragone, difficilmente si riesce a valutare appieno.
Sempre nel rispetto delle diverse opinioni.
V. |
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POKER di leghorn commento di vittorione |
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Con un mazzo con due assi di picche, c'è qualcuno che bara pesantemente!
V. |
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Il balcone e la città di PieroF commento di vittorione |
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Sì, è un affaccio con un punto di vista notevole sulla città.
Non so se era quello che volevi, ma mi viene da osservare che hai colto un momento troppo "qualunque", in cui le presenze appaiono sparse un po' casualmente e in pratica nessuno tra quelli a noi visibili sembra particolarmente interessato alla vista (e tutto sommato non mi sembra una buona scelta).
Compositivamente (dato il formato panoramico adottato, circa 16:9) mi sembra si senta la mancanza di una presenza in prossimità dell'angolo a sinistra che colmi quel vuoto bilanciando il tutto rispetto all'accumulo di presenze sulla destra.
V. |
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Desolazione di Creedence commento di vittorione |
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La scena poco significativa ed il titolo troppo significativo non vanno d'accordo.
Non si capisce cosa comunichi un qualche senso di desolazione in questo spazio, e che contributo dia all'idea la donna che vi si muove.
Si tratta di un'area commerciale altrimenti affollata e ora, per i motivi che sappiamo, semideserta, ma l'intenzione non arriva in nessun modo a chi guarda la foto.
V. |
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IL GIOCATORE di leghorn commento di vittorione |
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Buone le scelte: il fuoco sul primo piano, e poi il perdersi della nitidezza fino a giungere a rendere in modo abbozzato ma con giusta misura la figura dall'altro lato del tavolo.
Mi viene da osservare che la sfocatura deve essere stata ottenuta in post, non soltanto per i dati di scatto (che pure parlano) ma anche per l'eccessiva differenza tra come lo sfocato appare al livello del gomito poggiato sul tavolo rispetto a come invece risulta più accentuata sulle mani e sul volto (sostanzialmente alla stessa distanza dalla fotocamera).
Ed inoltre per l'incoerenza tra lo sfocato della tenda (e dello stesso giocatore) e del relativo riflesso molto più nitido.
Non lo dico per fare il poliziotto e "denunciare" un reato di manipolazione ma per richiamare l'attenzione sull'aspetto della coerenza visiva, perché il risultato non appaia innaturale (a meno che non lo si voglia).
Detto questo trovo lo scatto interessante.
V. |
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Habitat di snk666 commento di vittorione |
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Tavolozza cromatica molto gradevole e giocata su una gamma tonale piacevolmente densa.
Ad esaltare questi aspetti fungono da elementi di contrasto col loro punto di bianco gli uccelli acquatici inquadrati.
Certo la loro posizione nel rettangolo non è proprio "ideale": troppo distanti tra loro, troppo all'angolo la coppia a sinistra e troppo avviata ad uscire di scena.
Fossero stati colti in un punto compositivamente più bilanciato lo scatto ne avrebbe guadagnato.
Nondimeno la foto mantiene una sua piacevolezza.
V. |
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