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impressione circense - trapezziste di Maurizio Di Giacomo commento di Maurizio Di Giacomo |
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grazie per gli apprezzamenti, mi fa piacere che il richiamo alla fanciullezza e all'incanto che il circo ci dava, e per quanto mi riguarda mi da ancora, è condiviso. purtroppo ormai cinema e televisione hanno portato i nostri piccoli a vedere queste spettacolari esibizioni in maniera meno incantata.... |
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impressione circense - trapezziste di Maurizio Di Giacomo commento di Sisto Perina |
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Non male...pochi gli scatti ma di interessante tecnica e composizione....
Giochi molto bene con linee, diagonali e simmetrie ed ogni singola immagine comporta una piccola storia dello show che contribuisce all'insieme dello spettacolo circense.....
Ottimo il colore e trattamento finale ottenuti, ci si cala dentro l'evento con un nostalgico ritorno quasi alla fanciullezza aiutati appunto da queste cromie e dai mossi precisi sulle acrobazie...
un buon lavoro
ciaoo |
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ascolta di Maurizio Di Giacomo commento di Maurizio Di Giacomo |
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si ho altre inquadrature più larghe ma mi sembra più interessante questa con lui dietro lo strumento assorto e quel faretto che quasi sembra una luna nella notte. |
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ascolta di Maurizio Di Giacomo commento di Webmin |
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... il taglio ristretto e la relativa sovrapposizione degli elementi tende a sottolineare il gioco grafico tra la forma dello strumento e la fonte luminosa in alto a sinistra: hai provato a stringerla in tal senso.
Mario |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di vincent1853 |
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Maurizio Di Giacomo ha scritto: | l'attenzione era puntata sul degrado sociale e ambientale che non toglie assolutamente dignità al soggetto ma semmai ad un sistema sociale e politico. |
proprio perchè questo era l'intento, andrebbe contestualizzata non pensi? non togliere dignità al soggetto ma facendone un ritratto a tutto busto stretto, non potendo biasimare magari altre persone che passandogli vicino lo ignorano, o lo sfarzo della fontana di trevi, o che so io, mi pare quanto meno forzato. |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di Maurizio Di Giacomo |
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critiche accettate ovviamente, anche se non accetto quella di sfruttatore delle sofferenze altrui per rubare la lacrimuccia e il paragone con chi fotografa donne a gambe larghe sempre per rubare attenzione. non era assolutamente questo l'intento anche se vedo con rammarico che è l'unica cosa che ha suscitato. l'attenzione era puntata sul degrado sociale e ambientale che non toglie assolutamente dignità al soggetto ma semmai ad un sistema sociale e politico. non sono abituato a sbirciare dal buco della serratura e l'inquadratura allo stesso livello del soggetto dovrebbe semmai denotare una volontà di identificazione e non di freddo distacco. poi è ovvio che chiunque riceve dalle foto sensazioni e stimoli diversi ed è più che lecito discuterne visto che è lo scopo primo di chi le espone, ma trovo poco corrette le critiche alle intenzioni soprattutto quando non si conoscono. comunque grazie a tutti e alla prossima. |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di Mario Zacchi |
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Fotografare così equivale a spiare dal buco della serratura: non è lecito, ma in un certo senso si può fare e si fa; ma si può fare a patto che ci sia un motivo enorme per farlo e che il risultato poi non sia solo un lavoro estetico come questo. |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di il signor mario |
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RiccardoC. ha scritto: | Ebbene allora Cinico sia.
Qui parlo, o almeno cerco non avendo grosse competenze, di fotografia. Uno può condividere o non la scelta del fotografo, ma lascio ad altri luoghi discorsi morali, caritatevoli o ipocriti o giusti che siano. Non è la fotografia che dovrebbe scandalizzare ma il fatto che esista una realtà del genere.
Maurizio ha postato la sua foto ed io mi sono limitato al commento tecnico. Per me la foto denuncia abbastanza, ma non è lei a scandalizzarmi e non è una pseudo-morale che mi fa sentire migliore o sensibile a questa triste realtà.
Per me la banalità è voler affrontare qui un tema del genere.
Ciao
Riccardo |
La fotografia può essere solo tecnica nel momento in cui non cerca di comunicare, in cui cerca di essere puro esercizio di stile, in tutti gli altri casi essendo uno strumento comunicativo va affrontata e analizzata anche nella sua componente essenziale che, più dell'aspetto tecnico e compositivo, è la fotografia nella sua essenza. Per capirci sarebbe come commentare "Pianto antico" senza riferirsi al dolore e al lutto ma solo alla tecnica della scrittura. |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di RiccardoC. |
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il signor mario ha scritto: | Perdonami ma mi pare che così si sia al massimo del cinismo! Davanti alla foto di una persona stesa per strada addormentata, sicuramente addormentata? Dalla posizione potrebbe anche essere morto e scambiato per dormiente, in cui il massimo dell'umanità è stato fermarsi a cercare l'inquadratura migliore e poi tirare via, parlare di messa a fuoco è decisamente cinico. |
Ebbene allora Cinico sia.
Qui parlo, o almeno cerco non avendo grosse competenze, di fotografia. Uno può condividere o non la scelta del fotografo, ma lascio ad altri luoghi discorsi morali, caritatevoli o ipocriti o giusti che siano. Non è la fotografia che dovrebbe scandalizzare ma il fatto che esista una realtà del genere.
Maurizio ha postato la sua foto ed io mi sono limitato al commento tecnico. Per me la foto denuncia abbastanza, ma non è lei a scandalizzarmi e non è una pseudo-morale che mi fa sentire migliore o sensibile a questa triste realtà.
Per me la banalità è voler affrontare qui un tema del genere.
Ciao
Riccardo |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di il signor mario |
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RiccardoC. ha scritto: | A mio avviso la foto sarebbe più da commentare a livello tecnico .... ovvio si può anche commentare l'intento del fotografo ma arrivare a dire cose di altro genere trovo che sia leggermente off topic. Non vado oltre perchè non voglio alimentare polemiche sterili.
Detto questo la foto a mio avviso soffre dello sfuocato in primo piano. Secondo me un'apertura un pelo più in basso inquadrando dall'asfalto a fuoco avrebbe reso di più l'efetto....terra, cmq a mio avviso ben rappresentato dall'angolazione dello scatto.
Anche per me è una buona foto con un buon impatto.
Ciao Riccardo |
Perdonami ma mi pare che così si sia al massimo del cinismo! Davanti alla foto di una persona stesa per strada addormentata, sicuramente addormentata? Dalla posizione potrebbe anche essere morto e scambiato per dormiente, in cui il massimo dell'umanità è stato fermarsi a cercare l'inquadratura migliore e poi tirare via, parlare di messa a fuoco è decisamente cinico. |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di RiccardoC. |
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A mio avviso la foto sarebbe più da commentare a livello tecnico .... ovvio si può anche commentare l'intento del fotografo ma arrivare a dire cose di altro genere trovo che sia leggermente off topic. Non vado oltre perchè non voglio alimentare polemiche sterili.
Detto questo la foto a mio avviso soffre dello sfuocato in primo piano. Secondo me un'apertura un pelo più in basso inquadrando dall'asfalto a fuoco avrebbe reso di più l'efetto....terra, cmq a mio avviso ben rappresentato dall'angolazione dello scatto.
Anche per me è una buona foto con un buon impatto.
Ciao Riccardo |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di il signor mario |
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vincent1853 ha scritto: | sempre restando nel campo delle opinioni personali, e sempre premesso che questo tipo di foto difficilmente incontrano la mia simpatia a prescindere da tutto come spiegato prima, credo che un ampio contesto, un probabile incentrarsi sull'indifferenza, abbiano un valore documentaristico, certo anche questo più che ovvio, la maggior parte delle persone sono indifferenti e fanno finta che non esistono tali personaggi, ma cmq un certo valore. Il ritrarre invece la sola persona, e quindi ritrarre la solo sofferenza, non ha un valore documentaristico a mio modo di vedere. Non è indice di qualcosa insomma. Ci hai detto che era vicino la fontana di Trevi, ma poteva essere sotto casa mia o casa tua. Documenta il disagio di alcune persone? Bè si, ma concorderai con me che è per l'appunto banale (quante se ne vedono) e gratuita (avulsa dal contesto senza un momento colto particolare, solo per attirare l'attenzione). Insomma non siamo in guerra, è una situazione che esiste ed esisterà, documentarla a mio modo di vedere non lascia niente ai posteri, in più è avulsa dal contesto. Certo anche le foto di paesaggi spesso si ripetono, ma qua entra cmq un dato di fatto, che spesso le foto dei paesaggi son belle (prendi per esempio castel boccale, se ne vedono mille ma son cmq belle) mentre una foto street dove "rubi" la dignità di una persona che per lo meno sia una gran foto o colga un momento irripetibile, se la devi fare tanto per far vedere che uno sta male per strappar l'emozioncina (questa a dir la verità non strappa nemmen quella), personalmente ne sono e credo ne sarò sempre profondamente contrariato. Mi rendo conto che spesso tali personaggi hanno un'espressività unica, parlaci, magari offrigli un panino se gli va e poi fagli un ritratto, e postala in ritratto. Secondo me ne guadagnerai in valore fotografico della singola foto. IMHO |
Da condividere al 100% |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di vincent1853 |
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sempre restando nel campo delle opinioni personali, e sempre premesso che questo tipo di foto difficilmente incontrano la mia simpatia a prescindere da tutto come spiegato prima, credo che un ampio contesto, un probabile incentrarsi sull'indifferenza, abbiano un valore documentaristico, certo anche questo più che ovvio, la maggior parte delle persone sono indifferenti e fanno finta che non esistono tali personaggi, ma cmq un certo valore. Il ritrarre invece la sola persona, e quindi ritrarre la solo sofferenza, non ha un valore documentaristico a mio modo di vedere. Non è indice di qualcosa insomma. Ci hai detto che era vicino la fontana di Trevi, ma poteva essere sotto casa mia o casa tua. Documenta il disagio di alcune persone? Bè si, ma concorderai con me che è per l'appunto banale (quante se ne vedono) e gratuita (avulsa dal contesto senza un momento colto particolare, solo per attirare l'attenzione). Insomma non siamo in guerra, è una situazione che esiste ed esisterà, documentarla a mio modo di vedere non lascia niente ai posteri, in più è avulsa dal contesto. Certo anche le foto di paesaggi spesso si ripetono, ma qua entra cmq un dato di fatto, che spesso le foto dei paesaggi son belle (prendi per esempio castel boccale, se ne vedono mille ma son cmq belle) mentre una foto street dove "rubi" la dignità di una persona che per lo meno sia una gran foto o colga un momento irripetibile, se la devi fare tanto per far vedere che uno sta male per strappar l'emozioncina (questa a dir la verità non strappa nemmen quella), personalmente ne sono e credo ne sarò sempre profondamente contrariato. Mi rendo conto che spesso tali personaggi hanno un'espressività unica, parlaci, magari offrigli un panino se gli va e poi fagli un ritratto, e postala in ritratto. Secondo me ne guadagnerai in valore fotografico della singola foto. IMHO |
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fontana di trevi di Maurizio Di Giacomo commento di Il Cartaio |
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Si quello che dici è vero, il titolo non è azzeccato. Però non capisco una cosa, dici che non è documentaristica se non dell'ovvio giusto? Ecco, lo sarebbe anche inserendoci la fontana di trevi evidenziando le differenze sociali? E poi, "dell'ovvio" , in che senso..che è una cosa ovvia che non merita attenzioni e un tentativo di documentarla? Oppure merita di essere documentata in altro modo..?
Cosi, giusto per scambiarci opinioni..  |
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