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runner di linda.t commento di ZioMauri29 |
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A me piace questa immagine..
Forse con il ''runner'' di spalle sarebbe stata ancora meglio, ma se veniva nella tua direzione, non è che potevi chiedergli di tornare indietro!!!
Stupidata a parte.. avrei cercato di rendere la figura completamente nera giocando sui contrasti e sulla luminosità.. per il resto, mi piace molto la scelta della prospettiva centrale e dell'altezza dello scatto!
OT: Buon Ferragosto a te Linda!  |
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runner di linda.t commento di albaluce |
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Ciao Linda e buone ferie! Beata te! Ci rivediamo al ritorno!
Molto bella questa foto! Forse la sola silouette (si scrive così? Boh) avrebbe reso di più... chissà! Adesso sono troppo stanco per avere un parere preciso! CI risentiamo a fine mese!
Alb@luce |
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runner di linda.t commento di sfinge |
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marshallcastoldi ha scritto: | avrei preferito una persona di spalle, magari un vecchio
il runner non ci sta proprio |
....
.... ma scusa .....sarebbe stato un altro scatto
... che so , il runner che correva nella direzione opposta .... ma un vecchio di spalle ....
...( uè nessuna polemica )
Luca  |
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solitudini di linda.t commento di linda.t |
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Grazie a tutti quelli che sono intervenuti su questo scatto, per aprire una discussione sia sul contenuto, che sull'aspetto tecnico.
Il discorso ovviamente, vista la tematica è diventato giustamente generale e penso sia stato uno spunto di riflessione per tutti.
Credo che fondametalmente tutti la pensiamo allo stesso modo, ma è dal vero confronto che emergono le sfumature, le percezioni.
La fotografia è tecnica, mente, occhio e cuore.
Visto che abbiamo nominato i Grandi Maestri della fotografia, mi permetto di lasciare una bellissima frase di Bresson, che credo sarà condivisibile da tutti. (e sicuramente conoscerete già meglio di me )
Grazie di cuore a tutti per il momento di confronto, per i preziosi consigli alla sottoscritta e gli spunti di riflessione, sempre indispensabili per crescere e migliorare.
Buon ferragosto e buon vento (fotografico) a tutti
"La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità, il detentore dell'attimo che, in termini visivi, interroga e decide nello stesso tempo.
Per "significare" il mondo, bisogna sentirsi coinvolto in ciò che si inquadra nel mirino.
Questo atteggiamento esige concentrazione, sensibilità, senso geometrico.
E' attraverso un'economia di mezzi e sopratutto l'abnegazione di sè che si raggiunge la semplicità espressiva.
Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace; a questo punto l'immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale.
Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto nelle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento.
E' porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.
E' un modo di vivere."
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runner di linda.t commento di lepicureo |
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E parti con uno scatto davvero molto bello, ottimamente realizzato sia a livello compositivo sia nella gestione della luce.
Complimenti e buone vacanze
Mario |
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solitudini di linda.t commento di S R |
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Derby ha scritto: | La foto di Linda è un bello scatto: non ha semplicemente preso un uomo di spalle, ha cercato una contrapposizione, ha voluto costruire descrivendola una solitudine fra due esseri umani. E secondo me c'è riuscita (brava Linda ).
Detto questo, tirare fuori nomi di artisti altisonanti è proprio fuori luogo: non perchè Linda non possa essere paragonata a loro, ma perchè la storia dell'arte moderna insegna l'esatto opposto di quello che dici, e cioè che i grandi artisti hanno avuto sempre prima di tutto perfetta padronanza della tecnica che hanno usato. Soprattutto quelli che hai citato.
Spesso hanno sperimentato quella tecnica per molti anni.
Perciò per favore non nascondiamoci dietro ad un dito: i suggerimenti tecnici saranno molto utili a Linda, a me, a tutti, quanto i suggerimenti emotivi. E' solo dall'unione dei due che si ottiene una buona comunicazione, che poi quando è geniale diventa Arte.
Le due cose devono convivere, se continuiamo a dire che va bene che ci sia l'una e non l'altra cadiamo in un grave errore, secondo me! |
Questo si che è un commento che ritengo saggio e che condivido pienamente (in special modo l'evidenziato in rosso).. senza tanti giri di parole!
Silvano |
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solitudini di linda.t commento di Derby |
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Marengo ha scritto: | Una breve replica per chiudere una amichevole chiacchierata che mi sarei aspettato ben più animata e ricca di contributi. Peccato. Forse le ferie estive.
In ogni caso, tengo a chiarire che il mio intendimento era quello di porre in luce che, fatte salve le ottime eccezioni, vi è sempre più, nelle fotografie postate, una tendenza ad usare un'unica matrice li lettura , con una forte predominanza degli aspetti tecnici. E' ovvio che non ritengo inutile una buona conoscenza tecnica di base ma, ribadisco, il momento dell'osservazione (mi riferisco a quelle per le quali riteniamo di dover fare un commento che non sia solo " Bravo, ciao" o "mi piace ) deve lasciare campo libero ai contenuti, al sentimento, all'emozione che l'autore ha cercato di trasmetterci. D'altro canto è quello che ci insegna la storia dell'arte moderna (come apprezzare altrimenti i vari Fontana, Vedova, Manzoni, Duchamp, Pollok, Mirò, lo stesso Picasso, etc., etc., che le regole l'hanno imparate per poterle trasgredire?). |
La foto di Linda è un bello scatto: non ha semplicemente preso un uomo di spalle, ha cercato una contrapposizione, ha voluto costruire descrivendola una solitudine fra due esseri umani. E secondo me c'è riuscita (brava Linda ).
Detto questo, tirare fuori nomi di artisti altisonanti è proprio fuori luogo: non perchè Linda non possa essere paragonata a loro, ma perchè la storia dell'arte moderna insegna l'esatto opposto di quello che dici, e cioè che i grandi artisti hanno avuto sempre prima di tutto perfetta padronanza della tecnica che hanno usato. Soprattutto quelli che hai citato.
Spesso hanno sperimentato quella tecnica per molti anni.
Perciò per favore non nascondiamoci dietro ad un dito: i suggerimenti tecnici saranno molto utili a Linda, a me, a tutti, quanto i suggerimenti emotivi. E' solo dall'unione dei due che si ottiene una buona comunicazione, che poi quando è geniale diventa Arte.
Le due cose devono convivere, se continuiamo a dire che va bene che ci sia l'una e non l'altra cadiamo in un grave errore, secondo me! |
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solitudini di linda.t commento di Franco Stocchi |
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Ciao Linda, complimenti per la composizione e per l'ottimo B/W(ho dato un'occhiata alla Tua galleria e mi ha fatto molto piacere constatare che, anche Tu, preferisci il bianco e nero). Tornando alla Tua foto avresti si potuto inserire l'ombra del soggetto a ds (semprechè non ci fossero cassonetti vari ecc...) ma quando vedi immagini come questa "spari al volo" perchè sono irripetibili. Il senno di poi serve solamente a Te ed noi, che vediamo le foto, a non ripetere gli stessi errori (se errori si possono chiamare)
Ciao Franco |
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solitudini di linda.t commento di claudio64 |
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a me questa composizione piace e ti faccio i miei complimenti
parere personale ovviamente  |
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solitudini di linda.t commento di Marengo |
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Una breve replica per chiudere una amichevole chiacchierata che mi sarei aspettato ben più animata e ricca di contributi. Peccato. Forse le ferie estive.
In ogni caso, tengo a chiarire che il mio intendimento era quello di porre in luce che, fatte salve le ottime eccezioni, vi è sempre più, nelle fotografie postate, una tendenza ad usare un'unica matrice li lettura , con una forte predominanza degli aspetti tecnici. E' ovvio che non ritengo inutile una buona conoscenza tecnica di base ma, ribadisco, il momento dell'osservazione (mi riferisco a quelle per le quali riteniamo di dover fare un commento che non sia solo " Bravo, ciao" o "mi piace ) deve lasciare campo libero ai contenuti, al sentimento, all'emozione che l'autore ha cercato di trasmetterci. D'altro canto è quello che ci insegna la storia dell'arte moderna (come apprezzare altrimenti i vari Fontana, Vedova, Manzoni, Duchamp, Pollok, Mirò, lo stesso Picasso, etc., etc., che le regole l'hanno imparate per poterle trasgredire?).
Aldilà di ogni paragone, la fotografia di linda.t, per altro a mio avviso validissima per i motivi che ho già espresso, è stato solo lo spunto per puntualizzare questi concetti, che, comprendo, costretti in uno spazio troppo angusto per porli in modo corretto ed esaustivo, e di questo mi scuso.
Per rispondere a Pocket e a Frank66, ovviamente in tutta amicizia e senza ombra di polemica, il riferimento a Capa è stato solo casuale, il primo che mi è passato per la testa, ma avrei potuto citare ad esempio "La colazione sulle sponde della Morna" di Cartier-Bresson, dove il signore che si versa da bere ha la spalla tagliata. Non credete che se avessi postato una foto analoga io, o la stessa Linda.t, (ammesso per assurdo che ne avessimo avuto le capacità) in tanti si sarebbero accaniti su quella povera spalla?
Un saluto e buone vacanze. |
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solitudini di linda.t commento di linda.t |
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Ringrazio tutti per commenti, apprezzamenti, consigli tecnici, che recepisco sempre nell'ottica migliorativa delle mie attuali cognizioni fotografiche
Non me ne vogliate però se continuerò a postare foto che di eccezionale sicuramente hanno ben poco (senza scomodare oltretutto come termine di paragone i Grandi Maestri della fotografia... ci mancherebbe!), in quanto sto imparando e posso esercitarmi solo su questi piccoli spaccati di provincia che mi circondano, cercando di interpretarli.
Grazie a tutti, di cuore  |
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solitudini di linda.t commento di frank66 |
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Marengo ha scritto: | Francamente non riesco a capire questi tecnicismi esasperati, che oramai troppo spesso affollano questo forum e che spostano sempre più l'interesse dal "contenuto" (psicologico, sociale, morale, testimoniale, ecc.) che si porta dietro una fotografia, verso un alchimismo da manuale non si sa bene scritto da chi. .[..cut] |
Altrettanto spesso in questo forum vengono contrapposti gli aspetti tecnici ai contenuti, come se i primi, anziche' essere semplicemente funzionali alla resa ottimale dei secondi, ne andassero in qualche modo a scapito, inibendo per qualche oscuro motivo creativita' e fantasia.
Un'idea molto romantica, ma che ha veramente poca attinenza con la realta' dei fatti. Vorrei vedere se i citati Van Gogh, acquarellisti vari dell'800 e Capa non fossero padroni degli aspetti tecnici del loro 'mestiere'...
Marengo ha scritto: | [...cut]Non parlerei, a questo punto, né di pezzi mancanti, né di tagli di sù o di giù. Ma vi pare che Robert Capa, nel fotografare il "Miliziano che muore" si sia preoccupato più di tanto che il calcio del fucile e i piedi del povero morente non fossero interi? |
Con tutto rispetto per l'autrice di questa foto, il paragone con Capa lo eviterei. In quel caso e' lampante che l'eccezionalita' del momento documentato (tralasciando la questione sull'autenticita' o meno dello scatto) sia tale da far passare in secondo piano eventuali difetti nella composizione. Riesce invece un po' piu' difficile esercitare la stessa indulgenza nei confronti di questa foto, che, seppure piacevole e tutto sommato ben realizzata, rappresenta una scena piuttosto consueta.
Ciao  |
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solitudini di linda.t commento di _NN_ |
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Visto che la parte dell'antipatico sostenitore dei tecnicismi esasperati tocca farla a me ... proseguo l'ingrato compito. Non me ne voglia l'autrice che spero comprenderà il mio intento .. ma .. un uomo ripreso di spalle (soggetto molto facile in senso assoluto) nel 90% dei casi ispira, solitudine, malinconia, tristezza ed angoscia. Questo per dire che nel commentare uno scatto, premettendo che, come sempre, il parere soggettivo è espresso tenuto conto l'appartenenza al genere e a quello che mediamente si vede in questo tipo di scatti, si dovrebbe tener conto anche dell'originalità del soggetto, della capacità di dire qualcosa se non di propriamente innovativo (risultato difficile da perseguire), quanto meno in maniera differente dalla media (e qui in parte l'autrice riesce perchè cerca di trovare l'accoppiata giusta tra le due "solitudini"). Tutto questo per dire che le solite citazioni di Robert Capa mi sembrano del tutto fuori luogo ... con soggetti del genere il tempo per sistemare ogni elemento al posto giusto c'è eccome. Per lo spazio vuoto, io mi limito a leggere oggettivamente lo scatto e per me resta uno squilibrio compositivo, se poi suggerisce soggettivamente desolazione ... tanto di guadagnato .
Altra considerazione, che spero possa tornare utilie in primo luogo all'autrice riguarda il presunto mito che la street debba essere quasi sempre intesa come sinonimo di scatto "sporco" .. le street di livello ineccepibile (e mi riferisco spesso a quelle di scuola americana) uniscono un contenuto pregante ad una forma che si espone a ben poche critiche. Se si fanno le considerazioni critiche sotto il profilo tecnico, sempre con la fallibilità di un parere soggettivo, è solo perchè il desiderio di chi le osserva è quello di veder migliorare gli scatti sino al livello sopra indicato (e l'autrice ha dimostrato di avere tutte le qualità per farlo).
Bene, fatto l'antipatico per contratto ... vado a farmi una granita che qua si muore dal caldo ....
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