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Commenti di Ettore Perazzetta
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di opisso

A me singolarmente piacciono quasi tutte complimenti lo trovo un lavoro interessante Ok!
Fra tutte trovo veramente ottime la 3 e la 6.
Però effettivamente non le vedo molto legate tra loro. Non riesco nemmeno a dare un denominatore comune alle sensazioni che mi suscitano. Ma capiscono anche che essendo appunto sensazioni ognuno le vive un po' a modo suo...
Ciao
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Franco.f ha scritto:
Vedo solo ora il tuo commento! Di rado rispondo in questi casi. Vorrei porti alla tua attenzione queste considerazioni. Sono d'accordo che è lecito trovare una propria forma di espressione e che le proprie convinzioni bisogna difenderle. Sono d'accordo che la sperimentazione deve essere perseguita a scapito anche delle regole (aurea, dei terzi, limpidezza, esposizione...) ma proprio perché fuori dai canoni è necessario individuare un luogo per mettere in guardia l'osservatore. Gli amministratori dovrebbero creare una sezione apposita. L'ultimo pensiero è sul fotografo perché l'immagine che nascerà dovrà per forza ricercare l'approvazione nel' occhio umano e della critica dei tecnici e degli appassionati. In fondo se siamo qui a discutere è perché crediamo nel nostro hobby e vogliamo imparare dai nostri errori e dagli encomi che altri ricevono . A presto.


“Mettere in guardia l’osservatore?”… Non sono mica un fuorilegge. “Creare una sezione apposita?”… Mi sembra siano tornati i tempi dell’apartheid. Poi non capisco la scissione fra fotografo e immagini da quest’ultimo prodotte. Metti caso che costui non sia in linea con l’attuale andamento che vorrebbe la fotografia sempre più dipendente dal numero di “like”, non vedo perché dovrebbe agire assecondando questa tendenza. Per finire, leggere commenti fatti da altri ad altri: “ Bella luce e ottima composizione, bravo” non è discutere e, tantomeno, torna utile nel farmi comprendere i miei errori.
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di Franco.f

Vedo solo ora il tuo commento! Di rado rispondo in questi casi. Vorrei porti alla tua attenzione queste considerazioni. Sono d'accordo che è lecito trovare una propria forma di espressione e che le proprie convinzioni bisogna difenderle. Sono d'accordo che la sperimentazione deve essere perseguita a scapito anche delle regole (aurea, dei terzi, limpidezza, esposizione...) ma proprio perché fuori dai canoni è necessario individuare un luogo per mettere in guardia l'osservatore. Gli amministratori dovrebbero creare una sezione apposita. L'ultimo pensiero è sul fotografo perché l'immagine che nascerà dovrà per forza ricercare l'approvazione nel' occhio umano e della critica dei tecnici e degli appassionati. In fondo se siamo qui a discutere è perché crediamo nel nostro hobby e vogliamo imparare dai nostri errori e dagli encomi che altri ricevono . A presto.
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

lucaspaventa ha scritto:
Lapidario; io mi arrendo.


Ciao Luca, il mio è semplicemente un punto di vista espresso un po’ rudemente. Tutto nasce dalla percezione che ho delle immagini fotografiche “troppo”, troppo nitide, troppo dettagliate, troppo convertite, troppo ortogonali, troppo …… ci siamo capiti. Molte volte mi danno il senso della razionalità, del freddo calcolo: tot ISO, tot tempo, tot diaframma, tot angolo di campo e avanti così, prova ne sia il fatto che in mancanza o a fronte dati exif un po’ anormali l’immagine sembra divenire “oggetto alieno”. Certo, in alcune situazioni fotografiche tutto questo è d’obbligo, penso al campo della professione dove per accontentare la partita IVA è necessaria la massima qualità, ma mi rivolgo a chi fotografa per semplice “passione”. Personalmente quando mi trovo di fronte alla situazione da trasformare in immagine, l’ultima cosa alla quale penso è:- “Come apparirà? Cosa diranno gli altri? Cosa posso fare per renderla appetibile ad un pubblico il più vasto possibile?”. Il tempo di pensare a tutto ciò e la magia è già bello che finita. Il resto lo fanno i gusti personali che, essendo diversi per ognuno di noi, il più delle volte non coincidono. Ora non voglio assolutamente sminuire un certo modo di intendere l’immagine fotografica, mi piacerebbe solamente fosse presa in considerazione l’ipotesi che la “passione” potrebbe ammettere qualche irrazionalità. Un saluto.
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di lucaspaventa

Ettore Perazzetta ha scritto:
Ciao Damp73, c’è stato un tempo in cui il digitale inseguiva l’analogico, ora è il tempo inverso: l’analogico deve avere le caratteristiche del digitale, dati exif compresi. Per me sono due cose diverse e, come con il digitale è possibile rovinare un piacevole scatto per una post troppo personale, così lo è anche per la procedura argentica in virtù della mia spiccata predilezione verso immagini che non definiscano ma suggeriscano. Mi rendo conto di come quella che per me è virtù da altri potrebbe esser vista come vizio. Un saluto.

P.S. Intervento valido anche per Franco.


Lapidario; io mi arrendo.
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

damp73 ha scritto:
non capisco la natura dello scatto...100iso, 1,6 sec di esposizione, disturbi e pixel fuori dalla norma....come scatto è una istantanea a Venezia, gradevole ma devastata da problemi di natura tecnica.


Ciao Damp73, c’è stato un tempo in cui il digitale inseguiva l’analogico, ora è il tempo inverso: l’analogico deve avere le caratteristiche del digitale, dati exif compresi. Per me sono due cose diverse e, come con il digitale è possibile rovinare un piacevole scatto per una post troppo personale, così lo è anche per la procedura argentica in virtù della mia spiccata predilezione verso immagini che non definiscano ma suggeriscano. Mi rendo conto di come quella che per me è virtù da altri potrebbe esser vista come vizio. Un saluto.

P.S. Intervento valido anche per Franco.
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di Franco.f

Effettivamente i parametri sono inusuali! Magari per la prossima si potrebbe scattare in bn senza conversioni e alzare gli iso se si vuole creare l'effetto granulosità . Ad un primo esame sembra una conversione dall'analogico. Smile
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di DamianoPignatti

non capisco la natura dello scatto...100iso, 1,6 sec di esposizione, disturbi e pixel fuori dalla norma....come scatto è una istantanea a Venezia, gradevole ma devastata da problemi di natura tecnica.
Passata è la tempesta!
Passata è la tempesta! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Impressione siciliana.
Impressione siciliana. di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Alessandro Signore ha scritto:
Effettivamente c'è qualche visione un po' scontata, ma nel complesso la serie scorre -senza stupire- mostrando scenari propri di molti centri storici del Sud Italia non riconducibili, quindi, esclusivamente alla Sicilia.
Secondo me potresti perfezionare il tutto eliminando la foto2 che, anche solo formalmente, vedo un po' avulsa dal resto; toglierei anche la foto9, quella con la ragazza, il cui abbigliamento tradisce una certa contemporaneità non presente nel resto delle immagini, (che paradossalmente potrebbero non avere riferimenti temporali certi).
Per la questione tecnica/estetica, sebbene tu non sia interessato a pareri in tal senso, è inevitabile notare che l'utilizzo di pellicole ad alta sensibilità (e/o un trattamento in fase di sviluppo non adatto a tenere a bada la grana), hanno inevitabilmente compromesso la resa estetica generale, non solo della grana stessa, ma anche in termini di contrasto in quelle immagini laddove, un utilizzo più attento dei propri mezzi, avrebbe restituito scenari più gradevoli da osservare. E il che non è mai da sottovalutare.


Ringrazio Alessandro per l’intervento, la parte che più mi interessa riguarda cosa togliere e/o spostare per avere una lettura più “pulita”, pur non sorprendendo. La questione “grana” non è che non mi interessi, è che la vedo molto dipendente da questioni legate alle strumentazioni usate in fase di stampa e trasformazione digitale. Mi spiego, al tempo usavo un Mepta Opemus 5 con Componon 50 f4 e la trasformazione avveniva tramite il rifotografare il negativo con una reflex numerica, questo era/è origine di problemi qualitativi. Ora uso un IFF con Componon-S 50 f2,8 e già sulle stampe si nota una certa differenza sulla resa della grana, molto più “secca” di prima. Attualmente scansiono le stampe (30x40) con lo scanner della stampante multi-uso che è un A4 facendo due passate e unendo il tutto con un programmino scaricato gratuitamente dalla rete, anche adesso non sono al top, le gradazioni di grigio son quelle che sono, i neri risultano più chiusi e i bianchi più al limite che nelle stampe originali. Ancora non me la sento di spendere migliaia di euro in strumenti professionali per pubblicare sul Web foto dall’aspetto perfetto, mi accontento di quello che riesco ad ottenere cercando di migliorare un po’ alla volta l’aspetto tecnico-formale in sintonia con le mie esigenze del momento. Un saluto.
Impressione siciliana.
Impressione siciliana. di Ettore Perazzetta commento di Alessandro Signore

Effettivamente c'è qualche visione un po' scontata, ma nel complesso la serie scorre -senza stupire- mostrando scenari propri di molti centri storici del Sud Italia non riconducibili, quindi, esclusivamente alla Sicilia.
Secondo me potresti perfezionare il tutto eliminando la foto2 che, anche solo formalmente, vedo un po' avulsa dal resto; toglierei anche la foto9, quella con la ragazza, il cui abbigliamento tradisce una certa contemporaneità non presente nel resto delle immagini, (che paradossalmente potrebbero non avere riferimenti temporali certi).
Per la questione tecnica/estetica, sebbene tu non sia interessato a pareri in tal senso, è inevitabile notare che l'utilizzo di pellicole ad alta sensibilità (e/o un trattamento in fase di sviluppo non adatto a tenere a bada la grana), hanno inevitabilmente compromesso la resa estetica generale, non solo della grana stessa, ma anche in termini di contrasto in quelle immagini laddove, un utilizzo più attento dei propri mezzi, avrebbe restituito scenari più gradevoli da osservare. E il che non è mai da sottovalutare.
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di Piergiulio

Ammetto che non ho capito..
ma il mi consiglio rimane..io riproverei perchè grafia o non grafia io non leggo nulla c'è troppa confusione..
Sicuramente farai meglio.
piergiulio Wink
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Salve, divago dal tema per chiedere se c'è un modo per mettere un titolo a ciascuna immagine di un portfolio e/o reportage, e un titolo alla serie stessa diverso da quello della prima foto. Se questo è già possibile, in che sezione trovo delucidazioni in merito? Se non ancora contemplato nelle procedure credo possa esser utile per una migliore lettura dei lavori. Grazie per l'attenzione et eventuali "dritte".
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di GiovanniQ

Ettore, come dici tu, hai poche idee e ben confuse, per me è gia' tanto rispetto a quello che si vede in giro e soprattutto sui social network...

Ok!
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

GiovanniQ ha scritto:
Il filtro del web magari fa si che non passi del tutto il messaggio, forse vedendole stampate e attaccate a muro, in una sala semi illuminata con sottofondo musicale ad hoc, la cosa potrebbe cambiare, ma siamo qui.

A me arriva solo la visione di 4 buone foto, che prese singolarmente potrebbero essere ancora piu' buone, cosi' si fa fatiche ad intrecciarle in modo che venga fuori un racconto.

Non sono immediate.

Ciao


Il racconto fotografico è per me un pò ostico, non fotografo su progetto, ma progetto sul fotografato. E' sbagliato, ma finora ho ragionato per singole immagini, se ne stampo due o tre che mi piacciono e mi "sembra" possano essere le fondamenta per una serie continuo l'opera che sarà frutto di fortuite occasionalità e non di progettualità. Mi sembra, probabilmente mi sbaglio, che uscire con un'idea ben precisa renda un pò miopi verso tutto "l'altro" è un pò come cercare, dopo averli persi, 20 euri e non accorgersi dei 100 euri persi da qualcun altro. Come ho già avuto modo di dire:- "Idee poche, ma ben confuse!". Ciao
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di GiovanniQ

Il filtro del web magari fa si che non passi del tutto il messaggio, forse vedendole stampate e attaccate a muro, in una sala semi illuminata con sottofondo musicale ad hoc, la cosa potrebbe cambiare, ma siamo qui.

A me arriva solo la visione di 4 buone foto, che prese singolarmente potrebbero essere ancora piu' buone, cosi' si fa fatiche ad intrecciarle in modo che venga fuori un racconto.

Non sono immediate.

Ciao
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Piergiulio ha scritto:
L'idea c'è ma l'esecuzione a mio avviso lascia molto a desiderare..
La nitidezza non c'è in nessuno scatto..nel terzo i bianchi sono al limite ed in tutte i neri sono troppo chiusi.
La prima è quella che gradisco di più ma lo stacco fra le gocce e lo sfondo non c'è quindi mi da l'idea di impastato..
Un messaggio arriva se anche l'esecuzione è ben realizzata.
Riproverei
piergiulio Smile


Ciao Piergiulio, grazie per la visita però mi premeva sapere se è solo la calligrafia che non va o è proprio quel che scrivo ad essere poco chiaro. Nel primo caso potrei sostituire la penna con Word, nel secondo la faccenda si fa più seria in quanto dovrei cambiare il mio vissuto con quello di altri. Faccio presente che molta gente ha una pessima grafia o usa lingue straniere, però non si può affermare che non sappia scrivere. Un saluto.
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di Piergiulio

L'idea c'è ma l'esecuzione a mio avviso lascia molto a desiderare..
La nitidezza non c'è in nessuno scatto..nel terzo i bianchi sono al limite ed in tutte i neri sono troppo chiusi.
La prima è quella che gradisco di più ma lo stacco fra le gocce e lo sfondo non c'è quindi mi da l'idea di impastato..
Un messaggio arriva se anche l'esecuzione è ben realizzata.
Riproverei
piergiulio Smile
Lacrime per la terra!
Lacrime per la terra! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

Questa è una serie di scatti dai quali ne ho estratti quattro da presentare ad un concorso avente l’acqua come tema. Alla mostra finale ho avuto il piacere di vedere esposte due mie “opere” una delle quali menzionata per non meglio specificate qualità “artistiche”. I titoli in ordine di apparizione: “Lacrime per la terra!”, “Acqua cheta!”, “Inizia la corsa!”, “Mattutino”, “Equilibri precari!”, “Verso valle con brio”. La 1, 2, 3, 6 sono quelle da me scelte per il concorso. Ciao.
Impressione siciliana.
Impressione siciliana. di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta

photopb ha scritto:
Ciao Ettore,
Il lavoro è indubbiamente interessante, per le premesse, per la tecnica, ma soprattuto per la Sicilia, che offre infiniti spunti fotografici (ahimé non ci sono mai stato con macchina fotografica al seguito)...
Mi associo a "Buonaluce" riguardo all'effettiva riuscita delle intenzioni che avevi scelto di perseguire; qualche scatto ha il sapore "classico" della Sicilia...
Ti chiedo il perché di una pellicola ad alta sensibilità, quando poi gli scatti sono tutti in orario "comodo" diurno...
Rimane il fatto che ci sono degli scatti che mi piacciono davvero molto, come ad esempio la num. 3, la num. 6, la num. 13...
Voglio vedere quelle del secondo viaggio...
Un saluto
Pietro


Ciao, era mia intenzione evitare “il più possibile” le classiche riprese, poi è chiaro di come inventarmi un modo tutto nuovo per rappresentare la Sicilia sia ben lungi dalle mie attuali capacità, si fa quel che si è capaci di fare. Per la questione della sensibilità posso accampare due motivazioni, la prima di carattere personale: da un po’ di tempo mal sopporto le discussioni troppo improntate sulla riuscita tecnica di uno scatto, risoluzione, definizione, resa cromatica, rumore, silenzio e via dicendo quindi ho scelto una strada sterrata in alternativa all’autostrada. La seconda invece è di comodità, mi reputo un istintivo con poche idee ma ben confuse è perciò imposto la macchina, dotata di un solo automatismo (priorità sui diaframmi) oltre alla modalità manuale, su diaframmi un po’ chiusi f8 e dintorni per avere una certa sicurezza di messa a fuoco, nemmeno a dirlo non c’è l’autofocus, per aver tempi di esposizione brevi, visto che vado sovente di medio tele, una pellicola sensibile mi risolve un sacco di problemi di mosso e/o sfocato. Alla prossima.
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