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Il gregge, le greggi. di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta |
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Buonaluce ha scritto: | perdonami, ma quella sbarra divisoria ( cos'è' ?) è un cazzotto sull'occhio  |
Dai Filippo, scommetto che l'hai capito subito dopo aver premuto INVIO, altro non è che il supporto del retrovisore esterno Sx. Un saluto |
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Caro diario! di Ettore Perazzetta commento di Buonaluce |
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chiari e scuri che si coniugano amorevolmente fino a generare una vera e proprio poesia.
hai fotografato una storia e questo è ciò che conta  |
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Terra lasciata! di Ettore Perazzetta commento di Ettore Perazzetta |
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Salve a tutti, gli scatti sono fatti in Sicilia nell’agosto 2011. Per quanto riguarda i “paesaggi”, la zona è l’alta val Belice nei dintorni di Contessa Entellina, gli “umani” invece sono ripresi nei mercati di Sciacca e Palermo. Mario mi fa notare come le immagini delle persone siano meno “convincenti” delle altre e per certi versi posso anche esser d’accordo, non sentendomi a mio agio in mezzo alla folla per di più dovendo usare il grandangolo, (ottica che non amo particolarmente) per poter “lavorare” in spazi ristretti, aggiungiamo un po’ di fretta dovuta al fatto di esser stato in compagnia e non aver potuto attardarmi, ed ecco che la maionese è impazzita. Diverso è girellare in solitudine fermandosi dove, quando e quanto si ritiene necessario. Ultima considerazione tutto il “lavoro” è analogico, comprese le stampe 40x30 che ho poi scansionato per il web. Un saluto. |
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Terra lasciata! di Ettore Perazzetta commento di Mario Zacchi |
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Premetto che l' aspetto generale delle foto che appaiono un po' fruste, che sembrano recare la patina del tempo, mi affascina sempre e perciò qui, che c' è, m' invoglia. Finché non hai fotografato le persone per me sei stato convincente e, a tratti, davvero bravo (penso ad esempio alla sesta foto - meglio se numeri gli scatti). Con le persone, a parte le due bimbe, un discreto scatto, decisamente meno convincente. |
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Terra lasciata! di Ettore Perazzetta commento di mukkapazza |
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Un bell'amarcord, che smuove tanti mattoni della nostra memoria.
Le foto sono belle, più per la storia - la nostra storia! - che si portano dentro, che per come sono fatte.
Come ha già detto anche Andrea, grana e chiaroscuro fanno vedere poco i dettagli, ma permettono alla nostra mente di lavorare di più, si trasformano un po' in una lavagna neutra dove ognuno aggiunge i dettagli che affiorano dalla propria memoria.
Le mie preferite sono la prima e la sesta
Bravo
Roberto |
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Terra lasciata! di Ettore Perazzetta commento di aguzzo76 |
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Ma che belle!
Un viaggio coinvolgente in un mondo quasi scomparso ma vivo nella mia anima.
Mi hai ricordato le mie origini contadine, la vita del paese, il profondo intreccio tra terra, case, cose e persone.
Se non fosse per gli abiti e i veicoli, ti direi che queste foto sono state scattate negli anni '60, quando la riforma agraria e l'industrializzazione spinsero le persone a lasciare la terra per trovare fortuna e una vita con meno angustie ... ma la terra rimase lì, nei loro cuori, nelle loro abitudini ...
Mi piace molto questo B/N ruvido, quasi estremo nei contrasti ... si addice molto al tono dell'opera. Parla si sole a picco e zone d'ombra ... E la grana fa riaffiorare i ricordi.
Tra le preferite, oltre quella d'apertura che parla della fatica di coltivare una terra magra, con l'arcaica e estrema pratica di bruciare i residui delle colture... anche la n.6, con quel susseguirsi ormai vuoto di edifici che derivano probabilmente da qualche riforma agraria del latifondo... parlano di coloni e contadini che non ci sono più ...
Eri in qualche zona del Sud Italia, vero? Ci puoi dare qualche dettaglio in più?
Complimenti,
Andrea |
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