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walkabout di filippo1978 commento di Alessandro Signore |
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Webmin ha scritto: | ... dicesi comune o anche condiviso sentire reportagistico la prospettiva secondo la quale una sequenza di immagini, nella quale è sempre bene evitare la commistione tra bianco e nero ed il colore come anche la promiscuità di formati, lo spettatore è messo in condizione di apprezzare uno specifico progetto comunicativo.
Per quanto sopra la presente sequenza di immagini non è un reportage. |
Esatto, anche perché non sviluppa un tema particolare, cosa ben più fondamentale, molto più delle questioni formali che, in molti casi, sono solo pippe mentali.
Webmin ha scritto: | Ma ciò non toglie che possa essere un portfolio. |
Non sono d'accordo: il portfolio è un insieme di foto che hanno un senso (corale), legate l'una all'altra e selezionate per RACCONTARE e trasmettere qualcosa, il cui significato deve essere comprensibile al fruitore: più questo è diretto, più il portfolio è funzionale allo scopo.
Come detto, questa è una sequenza di immagini slegate, basata per lo più su suggestioni del momento, molte delle quali chiare (perché conosciute) esclusivamente all'autore.
Webmin ha scritto: | Lo definisco "autorale" perchè, dal mio personale punto di vista, la sequenza di immagini è segnata da una evidente impronta culturale ed espressiva che mi rimanda alla "poetica" dell'autore e non ad altre semplici citazioni dell'operato altrui.
Non capisco, invece, come tu possa sostenere che sia necessaria, per far ciò, la perfetta conoscenza personale di un autore.
Di solito gli "autori" si studiano attraverso le "opere": dispiegandole secondo la loro naturale prospettiva temporale. |
Sì, mi sono espresso male: più che la parola "autorale", mi aveva colpito "autobiografico": secondo il mio punto di vista, credo sia difficile parlare di un lavoro autobiografico, soprattutto confrontandolo con molti altri dell'autore, ben diversi nello stile e nei contenuti. Poi, per carità, tutto può essere e magari hai ragione tu.
Webmin ha scritto: | Lo studio della Letteratura, sia nazionale che estera, è basato proprio su questo processo; negarne la "consistenza" equivale a minare le fondamenta stesse del nostro sistema formativo. |
Sono d'accordo.
Webmin ha scritto: | Anche questa volta ho premesso i tre puntini ... |
Ho notato: considera però che vanno attaccati alla parola che li precede o li segue, senza spazio!  |
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walkabout di filippo1978 commento di Alessandro Signore |
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Webmin ha scritto: | ...fuori sezione, nel "comune sentire reportagistico, se ci si fermasse all'apparenza: ma estremamente inteso ed autorale nel riflesso autobiografico. Bravo |
Scusami Mario eh: ho letto più volte il tuo commento, ma (per limite mio) mi sono perso dopo i tre punti iniziali.
Quale sarebbe il "comune sentire reportagistico"? Qui si inseriscono e si discutono tutti i tipi di reportage/portfolio, da quello puramente concettuale a quello esclusivamente documentaristico e descrittivo, senza distinzione di genere. Perché "inteso"? O era "intenso"?
Ad ogni modo, secondo me, se questa sequenza è "fuori sezione" come scrivi, non è certamente per l'argomento trattato o per lo stile, ma semplicemente perché le immagini così presentate non hanno un senso corale immediatamente identificabile (diretto), mi chiedo infatti come tu possa definirlo "autorale nel riflesso autobiografico" (a meno che tu non conosca perfettamente l'autore).
Prese singolarmente alcune immagini funzionano, (e ricordano anche alcuni Autori affermati), ma lì poi è un altro discorso... |
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San Cesario di Lecce - 2015 di Alessandro Signore commento di Alessandro Signore |
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Buonaluce ha scritto: | (...) avrei isolato il murales croppando a destra, in basso e a sinistra...che ne pensi ? |
Non saprei... trovo che avrebbe avuto poco senso riprodurre semplicemente il murales: così è più contestualizzato e penso, inoltre, che gli elementi in basso e ai lati facciano un po' da cornice. I vasi poi, secondo me, sono determinanti qui, non solo a livello compositivo, (sembra quasi che la figura fuoriesca dal loro interno), ma soprattutto cromatico donando un po' di vivacità al tutto.
Grazie a tutti per il passaggio!  |
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walkabout di filippo1978 commento di Alessandro Signore |
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...eh. Devo ammettere che stavolta è proprio dura trovare un senso logico, almeno per chi, come me, non conosce la genesi di queste immagini. |
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st di Webmin commento di Alessandro Signore |
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Trovo che in questa sequenza di immagini sia fondamentale... il titolo della serie che, unitamente ai colori, alcuni forzatamente saturi, fornisce una chiave di interpretazione diretta, inequivocabile e... indotta.
Nel complesso m'intriga poco dacché, (fatto puramente soggettivo e personale), prediligo i racconti per immagini o i portfolio descrittivo/documentaristici; trovo poco interessanti (e un po' amatoriali per la verità) le sequenze d'immagini il cui unico trait d'union è, di fatto, un esercizio a tutti gli effetti. |
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0038 di jus commento di Alessandro Signore |
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Di per sé è ben eseguita, ma la vedo allo stesso modo di Clara: bisognava ampliare il racconto. |
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Short Love Message (SLM) di Webmin commento di Alessandro Signore |
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Webmin ha scritto: | (...)In che senso ti danno l'impressione di un catalogo di cose da non fare? |
Perché ci sta anche una lettura in chiave "foto-denuncia": personalmente, osservando questi muri "inguacchiati a schifo", rilevo una narrazione dell'involuzione civile umana e non sentimenti disillusi, (se non quelli di mancato rispetto delle cose altrui).
Questo per dire che soggettivamente a me arriva prima questo messaggio, che non quello di un Romeo innamorato contemporaneo cui personalmente farei ripulire la città.
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s.t. di CICCA57 commento di Alessandro Signore |
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Questa "strana" piazza si offre a molteplici interpretazioni: questa tua, mi perdonerai, mi sembra un po' debole e con poco "mordente".
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Short Love Message (SLM) di Webmin commento di Alessandro Signore |
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Non saprei: forse contestualizzate meglio nell'architettura urbana, magari utilizzando campi larghi, (la butto così, è solo un'idea), avrebbero avuto maggior appeal. Le trovo schematizzate e standardizzate: mi danno l'impressione di un catalogo di cose da non fare (pasticciare sui muri intendo). |
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Nardò (LE) - 2015 di Alessandro Signore commento di Alessandro Signore |
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dao ha scritto: | Bella!
hai capito il mio I phone. Lo sfrutto proprio male  |
ahahahah!!
Ti dirò che quando lo comprai lo scelsi anche in funzione della resa fotografica che, in determinate situazioni di luce, (quelle abbastanza facili), è più che soddisfacente per quanto mi riguarda, (anche se questo è un aspetto abbastanza soggettivo), infatti lo uso davvero tanto in modalità fotocamera, al punto che è arrivato il momento di svuotare il rullino per recuperare un po' di spazio...
La scena in questione mi ha colpito perchè è tutto finto: le case, il cavallo. Tutto. Nulla di che, per carità, ma secondo me è una scena che si adatta bene al periodo storico che viviamo, per molti aspetti.
Grazie per esservi soffermati!
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