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Benvenuti a Consonno di Michele Masullo commento di civ833 |
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Trovo poco efficace la bipartizione dell'immagine in due zone di praticamente metà fotogramma, come pure quegli sfocati in primissimo piano (in basso) e lo stacco un po' forte tra la zona contrastata e l'indistinto quasi nebbioso dello sfondo. Da quest'ultimo stacco, in particolare, deriva una collocazione delle figure umane all'interno di una prospettiva piatta, come fossero estranee dalle linee di fuga date dai solchi dell'asfalto come pure dal contesto che le circonda. Figure umane la cui resa è (inevitabilmente, mi verrebbe da dire) penalizzata dalla messa a fuoco (in senso lato, visto che parliamo di contrasti) dell'artefatto in primo piano: il che, anche insieme alla bipartizione del fotogramma, contribuisce a sbilanciare fortemente la lettura sulla parte sinistra, di cui l'ambiente e le figure umane sono timido contorno, un "di più" che forse poteva essere meglio legato al fulcro espressivo dell'immagine (l'artefatto) con una focale più corta e un punto di inquadratura diverso (ottenendo magari un effetto più drammatico e più funzionale all'idea rappresentata).
Anche leggendo la descrizione che fai qua sopra, si percepisce una voglia, un bisogno di raccontare una condizione e una storia che non trovo completamente soddisfatto da uno scatto così "spersonalizzante" e visivamente privo di un punto di attenzione cui l'immagine ruoti intorno armonicamente ("ruotare intorno" in senso lato, ovviamente). Dovrei aggiungere che la cornice penalizza restringe comprime e toglie respiro a una foto che già ne ha poco di suo, e che il bordino bianco interno soprattutto distrae e strappa ulteriormente l'occhio ad una lettura già debole, e che la foto starebbe meglio senza niente intorno, ma è un problema secondario (importante, ma secondario), anche a giudicare da ciò che dici di aver voluto esprimere. Non mi spiego perché lo sfocato della parte bassa coinvolga pure la cornice. |
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Benvenuti a Consonno di Michele Masullo commento di Michele Masullo |
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Consonno è sopra casa mia. Fino agli inizi degli anni 60 paesino molto caratteristico per le sue vie e case...poi un brutto giorno arrivò un conte e decise che Consonno doveva diventare un'attrazione per il pubblico e cosi spianò il paesino che divenne una sorta di miscuglio di stili che negli anni 60 andavano di moda...poi la natura si ribellò fino all'inizio degli anni 70 e una frana decise il destino di Consonno che già stava decadendo perchè tutte le mode finiscono in fretta. La disfatta totale avvenne qualche anno fa con un rave party che distrusse quello che ancora era rimasto intatto. Ora Consonno è una città fantasma... Benvenuti a Consonno!
Un saluto
Michele |
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Tentare un altra vita di Michele Masullo commento di Topo Ridens |
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ciao Michele e benvenuto, sarà un piacere poter riammirare le tue ottime foto
La trovo molto buona, hai messo efficacemente in relazione tra loro la donna sul cartellone, indecisa sul da farsi, e i passanti, la cui vita frenetica è messa in risalto dall'uso del mosso. Molto bravo |
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