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| Dry BN di pamar commento di pamar |
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Grazie a tutti ragazzi per i commenti e le valutazioni. Mi fanno molto piacere.
Marco |
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| s.t. di Guido Pucciarelli commento di pamar |
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Bella ed interessante. si evidenzia, da subito, l’aspetto cromatico che balza all’occhio. Secondo me vi è un altro piccolo dettaglio che rende la scena riuscita: la linea di divisione fra la zona rossa e quella bianca non è retta ma spezzata, con un gradino. per “realizzare” appieno la diversità fra retta/spezzata dovrei vedere l’equivalente con la divisione retta, ma a naso, direi che la spezzata, con il gradino, apporta una non linearità nella divisione che apporta giovamento dal lato sia compositivo che dinamico alla fotografia.
Marco |
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| sulla retta linea di malgorzata sz. commento di pamar |
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Giocata sulla straniante atmosfera ed ambientazione. Sui diversi elementi che non fittano amalgamandosi fra di loro. Ha un qualcosa di strano e non comunemente accettato. Anche se i vari elementi, presi singolarmente, strani non sono. Lo divengono tutti insieme. A mio parere una bellissima idea e proposta.
Marco |
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| Trieste di essedi commento di pamar |
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In questo caso sono convinto che l'uso di grana evidente e del Bianco e nero si importante. L'immagine patinata e a colori non avrebbe funzionato altrettanto bene. L'estetica utilizzata supporta il messaggio che la tipologia di scena vorrebbe trasmettere. E che trasmette e comunica in pieno. Riuscitissima.
Marco |
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| st di -Max- commento di pamar |
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Una dimostrazione di come un oggetto comune possa acquistare rilievo se rappresentato in modo non standard. A mio avviso ci sono diversi modi di ritrarre una panchina. Uno è quello di collocarla in un contesto o ambientazione interessante. Solitamente, in tal modo, la panchina acquista o bellezza estetica, oppure diviene tramite per veicolare un certo tipo di messaggio. Per esempio una panchina posta in un bel paesaggio acquista valenza estetica se bene si amalgama al paesaggio e non lo sminuisce ma lo valorizza. Una panchina puo' invece divenire strumento per veicolare un pensiero, un fine, se esprime un messaggio legato al contesto del quale diviene strumento o "ospitare" e supportare un certo contesto. In tal caso é oggetto concettuale. Qui' invece direi che la panchina diviene oggetto che èoltre il suo essere strumento conosciuto. Questo grazie ad una ripresa che sfrutta la sua parzializzazione. Dettagli evidenziati ed estrapolati dalla sua interezza. Dettagli non evidenziati (fuoco selettivo e inquadratura parzializzante). Ne deriva che emergono particolari non comunemente evidenti o oggetto di attenzione da una visione standard dell'oggetto. Certamente una fotografia intelligente e non comune. Uno scatto che decontestualizza. Decontestualizza seppur non trasfigurando l'identità del soggetto (è subito chiaro di cosa si tratta), ma facendo emergere connotati sovente non presenti o trascurati. Ottimo.
Marco |
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| Nottetempo di DamianoPignatti commento di pamar |
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Un’immagine che lascia il segno. Analizzando la costruzione si nota che ci sono solo due elementi: la prua della gondola (avevi detto come si chiama ma non ricordo…) ed i pali di legno piantati nell’acqua. Un’immagine e solo due elementi. Elementi immersi nel nero profondo. Si, qualche luce in lontananza ma non esplicativa. Eppure c’è tutto quanto serve. Questi soli elementi dicono tutto quanto c’è da dire. Spiegano e caratterizzano. Non serve altro. Forse (ma è un’ipotesi) ancora meglio senza luci sullo sfondo…anche se vengono ricondotte immancabilmente al panorama della città. Ottimo.
Marco |
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| Pennichella di reddo commento di pamar |
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In questo caso non contano troppo considerazioni su inquadratura, framing ecc (comunque migliorabili), ma l'unicità della situazione e momento colti. Veramente efficace.
Marco |
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| st di -Max- commento di pamar |
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Dimostrazione di come, a volte, sia sufficiente un'inquadratura diversa dalla prassi per ottenere un'immagine interessante e capace di plasmare un oggetto comune, trasfigurandolo in qualcosa di nuovo.
Marco |
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| Nervature di pamar commento di pamar |
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Ciao Piero,
Perdonami ma non capisco. Cosa intendi per dettagli fini?
Marco |
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| Nervature di pamar commento di pamar |
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Dimenticavo. Una spiegazione che mi sembra dovuta. Come ho detto la ripresa è molto ravvicinata. ho usato un obiettivo macro corredato anche con tubi di prolunga per avere un buon ingrandimento. Si vede anche guardando le nervature più piccole delle quali si vedono i settori. Si vedono pure i vari settori che formano la foglia (parti gialle). La foglia inganna perché è molto piccola (per intenderci non è grande come una foglia di quercia).
Marco |
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| Nervature di pamar commento di pamar |
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Grazie Enrico per l’intervento.
vi dico alla fine perché non ho fatto il taglio. Provando ho avuto un risultato che mi lasciava dubbioso. La parte nera che finirebbe nell’angolo è molto larga, essendo formata dalla congiunzione di 2 nervature. O avevo un taglio (secondo me) antiestetico di quella distale (che sarebbe finita in parte sul bordo sin.) oppure un volume esteso di nero nell’angolo, rispetto all’angolo in alto a dx. Insomma non mi piaceva molto. In aggiunta trovo non disturbante la fine della venatura non nell’angolo, perché in fondo non riduce rendendola troppo fine la parte gialla alla sinistra. Semmai doveva essere meno esiguo lo spazio che ho scelto. Che dite? Si capisce?
Marco |
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| Nervature di pamar commento di pamar |
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| PieroF ha scritto: | ..............non è troppo vicina.  |
Veramente ho usato un 100 mm macro corredato pure di tubi di prolunga.....
Marco |
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| verso sera... di Enrico Lorenzetti commento di pamar |
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Calda e avvolgente. La zona arancione, colore caldo, è “racchiusa” dal blu’, tono freddo e dal nero delle rocce. questo sottolinea ed evidenzia ancora maggiormente l’arancione. Superficie del mare che poi è riempita dall’imbarcazione. Elemento che costituisce buonissima rottura dello spazio, altrimenti vuoto, del mare.
Marco |
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| Nervature di pamar commento di pamar |
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Ciao, prima di tutto grazie per gli interventi.
Sono stato in dubbio se rispondere alle vostre considerazioni. Perché ? Motivare le proprie scelte suona sovente come una giustificazione per dettagli non ottimali, dei quali ci si rende conto a posteriori, grazie alle altrui puntualizzazioni.
Comunque, ecco quanto: parto dalla fine, ossia la considerazione di Bruno che cita le mie parole. Quando ho detto che preponderante è l’aspetto grafico-estetico-geometrico l’ho fatto per sostenere il post in varie piuttosto che in macro. Fra l’altro questo non implica necessariamente l’avere le linee che finiscono negli angoli. Geometrie e grafismo ci sono rispetto ad un classico scatto macro. La questione è invece riguardo al piacere o meno la resa che ho adottato. Piero rileva una similarità fra bordo superiore ed inferiore che sarebbe stata messa in evidenza dal taglio. Probabilmente è nel vero. io non ho voluto puntare su tale aspetto volendone privilegiare altri.
Una domanda. il non avere fatto terminare la nervatura nell’angolo basso a sx è bene evidente Impossibile per chiunque non accorgersene. Sarebbe stato complicato tagliare via un pezzetto a sinistra per farla terminare nell’angolo? direi di no. Quale è il motivo per il quale non l’ho fatto allora? Se provate a tagliare potreste giungere a spiegarvi la mia scelta (forse, dipende se il vostro gusto coincide col mio).
Marco |
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| Nervature di pamar commento di pamar |
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| PieroF ha scritto: | Purtroppo ho visto l'angolo in basso a sinistra prima di vedere quello in alto a destra
Sono aspetti soggettivi, le linee nere le avrei preferite disposte in modo diverso, considerando che c'era quasi una similarità tra bordo superiore e bordo inferiore.  |
Vero. Ma io faccio foto. Non sono un geometra
Marco |
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| Il corrimano di Flavia Daneo commento di pamar |
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| Flavia Daneo ha scritto: | .....per certi scatti, mi piace immaginare la foto come se dovesse essere pronta per essere appesa a qualche parete di casa mia. E quindi provo più opzioni per poi puntare su una...😉
Di nuovo grazie
🤗 |
Allora mi permetto. Gusti personali, ma se deve essere appesa ed incorniciata, io opterei per la foto senza il bordo blu' stampato, ma avvalendomi di un passepartou blu'. E poi una cornice nera e sottile.
Marco |
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| urban # 26 di paolo cadeddu commento di pamar |
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Un pattern formato da mattoni rossi. Un balcone ed una parte inferiore della facciata di colore contrastante. Una finestra rettangolare. Una tappetino sul balcone a disegnare una forma precisa e perfetta. Forme, geometrie, costruzione con simmetrie ineccepibili. Quasi una sorta di perfetto scrupolo di stile architettonico. Sarebbe quasi fattibile applicare formule matematiche e calcolare i rapporti fra le varie superfici. Fredda ? Troppo geometrica ? No. A mio avviso no. Perchè vi é un fulcro centrale che cattura sguardo ed attenzione. Un elemento quasi arcano e non banalmente interpretabile nella sua interezza. Forme ed elementi distorti e fonte di congetture, senza spiegazioni sicure ed ineccepibili. Frammischiamento di interno ed esterno.
Dimenticavo. Parlo e mi riferisco alla finesrta con i suoi vetri e riflessi.
Marco |
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