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Shapes di PieroF commento di vittorione |
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PieroF ha scritto: | Grazie
Non ho capito di preciso se intendi rispetto a tutte le altre mie foto o rispetto ad altre mie foto in particolare. Vedi qualcosa in più pure rispetto a queste?
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=789868
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=784641
Posto che le due linkate le reputo di facile realizzazione, basta essere lì e tenere la fotocamera dritta. Mentre in quelle recenti c'è stata una ricerca compositiva. |
Le due foto da te qui richiamate (quelle di facile realizzazione, perché basta essere lì e tenere la fotocamera dritta), sono accomunante dal fatto di essere disabitate e le trovo molto migliori delle ultime da te proposte.
Viene da pensare che delle presenze umane tu non sappia bene che farne, che ruolo dar loro, come, dove, quando (e perché) inserirle.
In questa sottoposta qui a commento la parte debole non è quella del contesto, dove c'è una certa cura compositiva, c'è la relazione tra le architetture e tra le "forme" del titolo, ci sono aspetti cromatici interessanti.
Ma a fronte di tutto questo il contributo della componente umana rende sciatto il risultato finale.
V. |
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st di elis bolis commento di vittorione |
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A parte la maniera catastroficamente maldestra, oltre che infondata nei termini, di porre la questione, l'area segnalata rappresenta effettivamente un punto debole in una foto per altri aspetti benfatta, cromaticamente accattivante e di buona resa dell'atmosfera.
In una zona ricca di trame sottili come quella gli interventi di accentuazione del dettaglio portano a produrre un effetto bordo che corrode gli elementi costitutivi le minuscole aree fino a sfondarle, così come qui credo sia accaduto.
Il che ha probabilmente generato quella zona che appare come desaturata, e priva della percepibilità dello sfondo.
V.
P.S. - Sarebbe in generale utile eseguire tutti gli interventi di postproduzione sul file sempre e soltanto con questo mantenuto al massimo della sua qualità e solo come ultima operazione procedere, quando necessario, a ridimensionarlo. |
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Shapes di PieroF commento di vittorione |
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Concordo con quanto detto da Giacomo.
Se poi era a Ben Thomas che volevi ispirarti, troppo dovevi pedalare ancora per uscire da questa visione "naturalistica" delle cromie e dei toni.
Sotto ti propongo un confronto con una foto di quell'autore, forse, con mille distinguo, la più vagamente paragonabile come situazione.
La fascia a sinistra l'ho lasciata così come nell'originale da te postato.
Che poi "imitare" uno stile sia una cosa sensata, al di là di una ragione di puro studio di un linguaggio o di una tecnica, è da discutere.
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Il fatto di Antonio Mercadante commento di vittorione |
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Bel momento colto, significativo pur nella sua qualità minuscola, consueta, eppure capace di raccontare, in maniera teatrale, attraverso la perfezione di gesti ed espressioni delle protagoniste.
Ad ulteriore sottolineatura la magnifica costruzione dell'inquadratura, con la forza visiva del riflesso, che raddoppia l'efficacia narrativa della scena inquadrata.
Molto bella.
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Spiagge tempestose di enricodelbino commento di vittorione |
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Buon utilizzo dell'elemento in primo piano per dare slancio e profondità al paesaggio.
Bei colori, ed il cielo fa bene la sua parte.
Personalmente vedo dritto l'orizzonte marino, ma magari mi sbaglio.
V. |
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il controllore di Otnas commento di vittorione |
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Godibile il bn nella resa del corpo nero e massiccio del treno.
Il bambino poi lo hai saputo cogliere con quell'aria un po' adulta da fruitore di museo, decisamente interessato alla complessità meccanica del locomotore.
Scatto riuscito, al quale in effetti un po' più di spazio a sinistra avrebbe probabilmente giovato.
V. |
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Olè di perozzi commento di vittorione |
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Immagino che non sia la squadra maschile seniores di nuoto sincronizzato prima di entrare in acqua.
Scenetta simpatica, strappa un sorriso.
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s.t. di Arpal commento di vittorione |
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Interessante la contaminazione in chiave alquanto surreale del puro paesaggio.
Avrei tenuto fuori dall'inquadratura il tratto bianco a ridosso del margine sinistro, così da lasciare completamente senza riferimenti di continuità la porzione di stazione di servizio, come la classica nave nel deserto.
V. |
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coppie di oltre n commento di vittorione |
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L'aspetto che mi prende di questa foto è la trasmutazione della materia ottenuta tramite una post aggressiva tanto da pietrificare il mare e renderlo del tutto assimilabile ad una dura parete rocciosa.
In questo scenario che ha del dantesco si muovono le due figure senza tempo, colte nelle loro pose "plastiche", quasi frettolose di attraversare la landa ostile.
Questi aspetti che virano verso l'irrealtà, tutto sommato mi intrigano più che non la presenza di pedalò e affini a bordo inquadratura, o la relazione tra le "coppie" suggerita dal titolo.
V. |
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st di elis bolis commento di vittorione |
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Super classica, ben composta, equilibrata, piacevole nelle cromie e nei toni.
Nel paesaggio l'inquadratura verticale accentua la profondità, laddove, solitamente, si tende a privilegiare l'ampiezza.
Quando, come qui, questa è usata con criterio, valorizza la sequenza dei piani, dagli elementi vicini fino a quelli all'orizzonte.
Valore aggiunto qui la coppia di alberi inclinati e relativo riflesso.
V. |
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pdn124 di opisso commento di vittorione |
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Scena che prende, che conduce dentro di livello in livello, dal primo piano all'orizzonte, e ad ogni livello contiene elementi da leggere: il bambino, il muretto, i canoisti, la struttura del ponte, il muraglione a destra, la nave in fondo...
E giunti li ci si trova poi spinti a cercare di decifrare la natura di quei tratti verticali non immediatamente evidenti, ma che emergono via via a formare come una tramatura capace di "disturbare" e frammentare la scena.
Interessante visione.
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malinconico sul lago di Angelo Meroni commento di vittorione |
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Un bell'albero, con buone potenzialità (foto)grafiche, forse non inquadrato al meglio, lascia una sensazione di incertezza dell'autore tra simmetria o no, taglio ai margini o no.
Ma magari ne hai fatte altre, dato che il soggetto meritava.
V. |
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Quel dì sul prato di PieroF commento di vittorione |
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Secondo me l'unico modo di far fare un vero salto di qualità a questa foto era attendere pazientemente che irrompesse sulla scena un elemento davvero imprevisto...
(è solo una battuta, per chiudere, in leggerezza, su questa foto...)
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Quel dì sul prato di PieroF commento di vittorione |
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Insisti ad accanirti su questo scatto con la pretesa che spostando in misura infinitesimale qualche valore di luminosità, temperatura colore, maschera di contrasto, e via mixando possa succedere il miracolo.
Confrontando l'originale con quest'ultimo scatto sfido chiunque a notare una discontinuità, sempre ammesso che il problema possa essere di settaggi e non di mancanza di contenuti della foto.
V. |
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Quel dì sul prato di PieroF commento di vittorione |
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È interessante questo scambio perché l'autore sembra più preoccupato degli aspetti tecnici tramite i quali raggiungere un certo risultato che del fatto che gli si dica che la foto in sé in fondo non dice nulla.
C'è dietro l'idea che una buona foto la si possa ottenere scattando, come qui, dalla luna (l'ho voluto calcolare, per curiosità: la foto proposta è il 5% della superficie dello scatto in camera!), e poi preoccupandosi di sapere quali (altri) interventi in post possano salvare dall'inutilità l'inquadratura così ottenuta.
La tecnica è fondamentale, per carità: non manco mai di sottolineare le carenze tecniche quando mi sembra di scorgerne.
Ma la tecnica gira gira è più semplice di quel che si racconta, e comunque la si apprende.
Più difficile è smettere di avere l'ossessione della tecnica e provare a mettere qualcosa di significativo sul sensore.
V. |
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Dopo un'alluvione - parte 2 di Conrad79 commento di vittorione |
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Abbastanza impressionanti i segni lasciati.
Hai fatto bene ad inserire l'elemento umano, ma non vedo l'utilità (anzi) di inquadrare in primo piano una sfocatura tanto vistosa, che nulla aggiunge (anzi).
Un passo a sinistra e più spazio al paese sullo sfondo non avrebbero guastato. Come pure una spinta meno forte sulla saturazione, secondo me. Un po' chiusi i neri.
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Palazzo Farnese di korn commento di vittorione |
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korn ha scritto: | non ho ben capito, ho saturato sicuramente le luci arancioni credo con un +40 poi l'accentuazione del contrasto avrà amplificato la cosa |
Voglio dire che la saturazione delle aree inquadrate dagli archi è "estrema" e porta i rossi fuori gamma.
Un intervento sulla saturazione, se proprio lo si ritiene necessario, andrebbe fatto tra gli ultimi aggiustamenti, perché se si fa prima di mettere mano al contrasto il valore di saturazione applicato precedentemente verrà poi moltiplicato ulteriormente.
Invece parlavo di sottoesposizione dato che se si esclude il cielo (la cui presenza ha forse contribuito ad ingannare la lettura esposimetrica) l'edificio risulta molto chiuso nelle ombre, e l'istogramma lo evidenzia bene, con una curva tutta appoggiata sul lato sinistro, e picchi molto significativi nei neri pieni.
V. |
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Palazzo Farnese di korn commento di vittorione |
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Al di là degli appunti sul rigore geometrico ai quali mi associo, trovo che la foto sia sottoesposta (più che interpretata in chiave bassa) e con un grado si saturazione delle aree illuminate artificialmente talmente spinta che se si sposta la saturazione di una porzione della foto al massimo, quelle parti restano sostanzialmente immutate.
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Il Confronto - 8 di redazione4u commento di vittorione |
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randagino ha scritto: | ...Al solito, molto interessante. E complimenti a chi scova queste foto nell'archivio… |
Anch'io mi associo ai complimenti.
Dietro ciascuna di queste azzeccate coppie messe a confronto si intuisce un invisibile, lungo, paziente lavoro di scavo.
L'iniziativa meriterebbe più partecipazione, anche perché il raffronto tra le foto - siano esse tra loro sottilmente o macroscopicamente diverse - richiede di esercitare una capacità di lettura fotografica che risulta poi molto utile sul piano della comprensione del linguaggio fotografico.
Ma richiede di impiegarci del tempo...
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II\\ di Antonio Mercadante commento di vittorione |
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Antonio Mercadante ha scritto: | Grazie mille per la visita Damiano, in effetti ci sarebbe anche questa. Un caro saluto  |
Per me quest'ultima è compositivamente la più equilibrata, la figura lì posizionata riempie un vuoto, assume il giusto peso, viene fuori dall'ombra senza incertezze e viene a cadere dentro un riquadro della parete, quindi in perfetta corrispondenza con l'ultimo degli elementi orizzontali in alto.
V. |
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