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VitOne utente attivo

Iscritto: 13 Feb 2005 Messaggi: 4827 Località: Roma
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Inviato: Mar 01 Feb, 2011 2:41 pm Oggetto: Risposta a: i colori del mio monitor fanno schifo... |
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Nota iniziale: il testo può contenere errori ed imperfezioni. La gestione del colore è un argomento delicato, il consiglio è quello di documentarsi su fonti affidabili (un buon libro è la soluzione migliore, si veda ad esempio “Real World Colour Management”).
Domanda tipica: i colori sul mio monitor fanno schifo, sono ogni volta diversi, sono disperato, mi date una mano?
Non c'è un modo affidabile di far si che i colori riprodotti dal monitor siano "corretti" senza un hardware che vada a "leggere" il monitor e ad intervenire nel modo opportuno. Si veda ad esempio: http://www.andreaolivotto.com/photo_arg ... #mandatory (raccomando di leggere tutto l’articolo, è molto istruttivo).
La prima obiezione normalmente è : ok, ma non voglio spendere soldi!
Per non spendere… Ci si fa prestare un colorimetro/spettrofotometro. La tua reflex digitale con tutto il corredo li hai trovati per strada o te li hanno regalati? Si scherza ovviamente, ma non si può pretendere di raggiungere il risultato senza uno strumento adeguato. Sarebbe come voler fare una foto di notte non mossa senza cavalletto, senza flash e con ISO100: certo, si può fare (nulla è impossibile), ma lo scatto finale come viene?
Se proprio non si vuol spendere esistono dei software che si usano per "calibrare ad occhio", il primo che mi viene in mente è "AdobeGamma", video in inglese su come si usa qui: http://www.youtube.com/watch?v=cge3zE5cNP0
L'argomento della gestione del colore è forse quello più sottovalutato nel mondo della fotografia digitale ed è veramente un peccato, perché è una parte fondamentale della nostra professione/hobby. Io credo che i soldi per un buon colorimetro/spettrofotometro siano più che giustificati, in ogni caso esiste la possibilità del prestito o del noleggio (a volte si trovano anche nei circoli fotografici).
Oltre ad avere il monitor correttamente calibrato e profilato bisogna anche gestire in modo corretto il colore. Se, per esempio, si apre un file in Photoshop e lo si modifica, normalmente si procede dopo aver impostato uno spazio colore nel quale "muoversi". Il famoso "spazio colore", che può essere AdobeRGB, sRGB e via dicendo. Può essere impostato in macchina prima dello scatto (per i JPEG) o nell'editor RAW.
Con lo spazio colore scegli un insieme di colori dentro i quali "muoverti". Ovvero "metti dei limiti" ai colori che potranno essere contenuti nel tuo file. Questa procedura si fa per vari motivi, per esempio uno spazio colore più piccolo sRGB sarà "più limitato" di AdobeRGB come estensione (e quindi come distribuzione dei colori riproducibili, non come numero vero e proprio) però sarà di più facile gestione (per esempio perché molti monitor sono grandi esattamente quanto sRGB. Per chiarire il concetto di "estensione" diciamo che lo spazio colore è il "contenitore"; il numero di colori resta lo stesso, ma si distribuiscono in uno spazio più ampio. I colori si comportano come una sorta di gas: occupano cioè tutto lo spazio a loro disposizione, ma restano lo stesso numero (i “famosi” 8bit, 10bit e così via: il file a 8bit resta a 8bit sia in sRGB che in AdobeRGB, però i colori saranno “distribuiti in modo diverso).
Quindi:
Aumento del numero dei colori-> aumento del numero di bit.
Aumento del “volume” dove i colori sono distribuiti-> scelta di uno spazio colore più ampio.
Una volta scelto lo spazio colore e fatte le lavorazioni il file che salvi deve avere dentro di se un qualcosa che contiene un'informazione su come i colori sono stati gestiti. Per esempio: "attenzione, questo file è in AdobeRGB". Questa "etichetta" non viene sempre letta: se il software che usi non gestisce il colore o se, per esempio, ti sei "dimenticato" di metterla, allora il programma che utilizzi non sarà in grado di "sapere" quali sono i colori corretti. Per questo motivo durante il tuo flusso di lavoro devi essere sicuro di aver messo "le etichette giuste" e che queste etichette vengano sempre lette correttamente.
Il problema di corrispondenza delle immagini a monitor è quindi un problema doppio:
1) Il file originale deve avere la giusta “etichetta” ovvero deve essere presente un indicazione dello spazio colore che è stato usato per la lavorazione del file (non tutti i software sono in grado di leggere questa indicazione, per cui dobbiamo usare un software compatibile con i profili colore).
2) Il monitor deve riprodurre il file originale nel modo corretto.
Il punto 2) è quello che include la calibrazione, la prorfilazione del monitor e l'uso corretto del profilo colore del monitor stesso. Ciò che spesso sfugge è che il monitor e il file originale non sono direttamente collegati. Il profilo colore del file (lo spazio colore) è il “contenitore dei colori” che abbiamo prima descritto. Il profilo colore del monitor è invece una sorta di “descrizione del contenitore monitor”: ovvero è una descrizione di come il monitor “posiziona i vari colori”.
Profilo colore del file e profilo colore del monitor sono due concetti simili ma diversi! Attenzione: un errore molto comune è quello di assegnare come spazio colore del file, al posto di uno spazio colore standard come i già citati AdobeRGB o sRGB, lo spazio colore del monitor. L’operazione in questione è normalmente priva di una reale utilità pratica: anziché usare un “contenitore” standard (come gli spazi colore) andremo a “forzare” il colori del file dentro i colori del monitor. Se prevediamo di usare il nostro monitor come unica periferica di output per il resto della nostra carriera fotografica l’operazione può avere un senso, altrimenti (già se prevediamo di cambiare monitor o vedere le foto su un altro monitor) è bene usare uno spazio colore standard come spazio di lavoro.
A questo punto dovrebbe essere chiaro che frasi come:
“Ho impostato come profilo del monitor lo spazio colore AdobeRGB”
“Ho impostato in Photoshop come spazio di lavoro il profilo del monitor, va bene?”
Pur non essendo necessariamente scorrette, in realtà sono spesso indice di una non corretta comprensione della gestione del colore.
Imparare a gestire il colore in 10 minuti è purtroppo impensabile, però si trovano su internet un sacco di risorse gratuite (ti consiglio, in italiano, di leggere gli articoli che trovi su PhotoActivity e su ColoreDigitale Blog)… Basta avere la pazienza di leggere.
Resto a disposizione per dubbi/domande/correzioni. _________________
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